Festeggiati gli 80 anni del concordato

Si è svolto ieri, come ogni anno, il ricevimento all’ambasciata italiana presso la Santa Sede per festeggiare gli 80 anni dei Patti Lateranensi. Presenti, per lo Stato italiano, il presidente Napolitano e il premier Berlusconi: a rappresentare la Chiesa cattolica, il presidente della CEI Angelo Bagnasco e il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone.
All’esterno è stata organizzato un sit-in di contestazione del concordato: particolarmente numerosa la delegazione UAAR.

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32 commenti

Rothko61

Oltre alle considerazioni nel merito (credo ci sia poco da festeggiare), voglio eccepire un’obiezione di forma.
A mio avviso, sul piano meramente protocollare, il Presidente Napolitano non avrebbe dovuto partecipare in quanto l’altro capo di stato (Ratzinger) era assente.
Se proprio si fosse dovuto fare, Berlusconi e Frattini sarebbero stati più che sufficienti.

San Gennaro

@Rothko
gli scellerati Patti furono firmati non già dal papa e dal re, bensì dai loro rappresentanti (rispettivamente Pietro Gasparri e Benito Mussolini). Gli accordi di Villa Madama (1984) da Agostino Casaroli e Bettino Craxi. La presenza di Napolitano è poco opportuna per la forma (per la sostanza mi astengo dal commentare).

stefano

ecco dove vanno a finire i nostri soldi di contribuenti italiani, nelle casse di uno stato estero che li usa per foraggiare i viaggi intorno al mondo del loro Re e codazzo di stregoni al seguito, per foraggiare la burocrazia di uno stato straniero, per pagare acqua gas elettricità canone tv che i cittadini vaticani non pagano.
una mxrda, uno schifo tutto italiano.

Maurizio

80 anni di ingerenze e ricatti da parte di uno stato estero e ingenti patrimoni sottratti inconsapevolmente ai cittadini italiani. Per non parlare di tutto il resto… bella festa, complimenti!

Maybe

Massì festeggiamo il concordato!
Festeggiamo anche la notte dei lunghi coltelli, l’inizio delle grandi purghe, l’assassinio di Martin Luther King…!
eeeee via coi fuochi d’artificio per questi eventi così positivi!

Francesco Paoletti

IL TESTO CHE ABBIAMO DIFFUSO CON L’ALTOPARLANTE DA ESTERNO (si sentiva in tutto il parco antistante) :

Siamo cittadini italiani ed oggi siamo qui perché vogliamo rivolgere alcune domande ai nostri rappresentanti istituzionali: quegli stessi rappresentanti che stanno festeggiando a suon di brindisi e pasticcini l’anniversario della fine dello stato laico in Italia.

Vogliamo sapere perché i Rapporti con le correnti religiose devono essere regolati da un articolo della Costituzione e non da una normale legge come avviene in molti altri paesi

Vogliamo sapere perché il nostro paese continua a mantenere un’intesa frutto del fascismo con una monarchia teocratica che non riconosce la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo

Vogliamo sapere perché nella legge 222/85 è previsto che le scelte non espresse sul gettito IRPEF per l’8XMILLE debbano essere ripartite nella stessa misura delle scelte espresse

Vogliamo sapere perché se la magistratura indaga su un membro appartenente al clero cattolico deve avvisare preventivamente i suoi superiori della gerarchia ecclesiastica

Vogliamo sapere per quale ragione i nostri rappresentanti istituzionali si comportano come se ci sia ancora una religione di stato, quando dopo l’ultimo Concordato del 1984 la religione cattolica non è più considerata tale

Vogliamo sapere per quale ragione i nostri rappresentanti parlamentari eletti dai cittadini italiani sembrano avere come unico scopo quello di soddisfare gli interessi di un paese straniero ancor prima che quelli dei loro elettori

Vogliamo sapere perché la chiesa o gli enti ecclesiastici proprietari di immobili devono essere esentati dal pagamento dell’ICI e dell’IVA

Vogliamo sapere per quale ragione il vaticano deve essere esentato dal pagamento dell’acqua dell’energia elettrica e dello smaltimento dei rifiuti (NOTA : su quest’ultimo fatto scusate se mi sono incazzato di più, ma è una delle ragioni per cui la mia azienda è in deficit)

Vogliamo sapere per quale ragione i cittadini del Vaticano non pagano le tasse allo Stato italiano ma allo Stato italiano chiedono bonus e assegni al nucleo, ricoveri gratuiti e tutti gli aiuti che spettano ai veri poveri

Vogliamo sapere per quale ragione i cittadini italiani che lavorano presso il vaticano e gli istituti della santa sede non pagano un euro di tasse allo stato italiano sul loro reddito da lavoro, pur essendo cittadini italiani e usufruendo di tutte le strutture e le assistenze che lo stato mette a disposizione dall’assistenza sanitaria all’istruzione gratuita

Vogliamo sapere per quale ragione nella nostra scuola pubblica non è prevista un’ora obbligatoria di educazione civica e di insegnamento dei diritti umani e si continua ad alimentare l’insegnamento dell’ora di religione cattolica che non dovrebbe essere a carico dello stato

Vogliamo sapere per quale ragione i governi di questo paese pensano ad erogare fondi alle scuole confessionali private quando è esplicitamente vietato dalla Costituzione

Vogliamo sapere per quale ragione lo stato italiano ha subappaltato alla chiesa cattolica la solidarietà sociale e la sussistenza ai cittadini più bisognosi: una sussistenza che viene spesso elargita in base all’appartenenza ideologico-religiosa

Presidente Napolitano, siamo gli stessi cittadini che pochi giorni fa hanno manifestato in difesa del suo operato e che le hanno inviato numerose lettere di ringraziamento e di encomio nel bel mezzo di una crisi istituzionale generata dall’entrismo confessionalista nel nostro parlamento e nel nostro Senato.
Lei ha più volte parlato di rapporti bilaterali tra chiesa e stato.
Ebbene: noi non riusciamo a capire dove e come questi rapporti siano bilaterali.
A noi sembra che siano solo unilaterali a favore della chiesa.

Siamo cittadini che vogliono uno stato sovrano e non uno stato feudo di una teocrazia.

Siamo cittadini che vogliono una classe politica autonoma e capace di esprimere la piena applicazione dei principi della Costituzione Italiana e della Convenzione Europea e non di farsi dettare regole morali basate su dottrine religiose che sono riconosciute solo da un numero limitato di cittadini.

Siamo cittadini che vogliono uno stato laico e non uno stato confessionale

Vogliamo una risposta alle nostre domande e potete star certi che il prossimo anno saremo di nuovo qui !

mocipenso

Ragazzi, l’unica cosa che possiamo fare è farci sentire e farvi vedere. Prepariamoci a festeggiare meglio che possiamo il 20 settembre, a portare avanti le nostre iniziative per l’8×1000. Facciamo in modo da organizzarci per tempo ed essere in tanti.

Giorgio

X Mocipenso
E prima ancora del 20 settembre, già dopodomani scendete in piazza (Farnese) alla manifestazione di MicroMega.

antonietta dessolis

“La presenza di Napolitano è poco opportuna per la forma (per la sostanza mi astengo dal commentare).”
sono d’accordo, questo napolitano già si smentisce dopo una iniziativa buona (no al dl englaro), gli insulti che ha ricevuto non gli bastano per un gesto dignitoso? porge l’altra guancia per ricevere altri cazzotti e, temo, anche per votare una legge incostituzionale che ci stanno preparando: spero di sbagliarmi

#Aldo#

Qual è la data esatta? Ditemelo, che mi preparo una fascia a lutto da esibire il prossimo anno. Ovviamente mi chiederanno in tanti perché la porto, ed io avrò la risposta pronta… magari me la scrivo pure, motivandola, su un bel mazzetto di volantini all’uopo predisposti.

riccardo

bello lo striscione UAAR al tg1, “le ingerenze non erano previste” ah ah simpatico

attaver

Il concordato è il nocciolo della questione (io lo chiamo il tumore che ci infesta).
Se non si abolisce non si potrà fare niente per mandare a cuccia questo letame clericale.
Con il concordato attivo, non potremo lottare per abolire D E F I N I T I V A M E N T E ogni forma di religione dal tessuto istituzionale e scolastico.
Se non aboliamo il concordato non possiamo negare nessuna ingerenza da parte di qualsiasi religione o setta, per cui non saremo mai obiettivi nelle scelte operate a tutti i livelli sociali ed inevitabilmente si faranno sempre figli e figliastri.
Ma sopratutto, agli occhi degli altri Europei saremo sempre i soliti arretrati bigotti

rego

Spero che fra qualche anno festeggeremo l’anniversario dell’abolizione del concordato con l’associazione pro bociofile.

vanni

Festeggiate Festeggiati! che quando prima si finira la cuccagna, e allora sono tempi per piangere.

Thors

Ormai l’annievrsario del concordato si configura come un un fatto, diciamo, storico. Peggio quel che avverrà d’ora in poi con il testamento biologico ! Ne vedremo delle belle l! La Bianchi si è già astenuta! CHE VERGOGNA

Giuseppe C.

Ho visto una “foto di gruppo” di persone pervase da ilarita’.
Hanno forse visto una cassetta della buonanima di Pio Laghi mentre giocava a tennis nell’Argentina degli anni ’70?

Third Eye

Di questo passo il concordato si farà allegramente il centenario, sigh…

Grazie per la protesta a UAAR ed eventuali indipendenti presenti°°°7!

Lapalisse

Festeggiano la corruzione della chiesa (peraltro già corrotta marcia per conto suo) da parte di Mussolini e Craxi, soldi in cambio di appoggio politico, li a festeggiare quelli che probabilmente si sentono gli eredi dei due corruttori e dei corrotti.

marco

Sarebbe opportuno, visto il momento di crisi economica (vera o distorta), far conoscere e diffondere quanto costa allo stato italiano il tumore clericale. Altro che festini con zombie

centrodx

# anto86 scrive:
19 Febbraio 2009 alle 13:06
cosa ci sarà mai da festeggiare non lo so proprio

Nulla. Anzi, ci sarebbe solo da piangere…

Ivo Mezzena

80 anni di furti legalizzati e loro festeggiano, che schifo!

Alberto

che pena vedere presidenti e codazzo di politici che dovrebbero reggere le sorti di uno stato democratico, inchinarsi e baciare la mano a un dittatore. Ricordiamoci che questo signore vestito di bianco da piccolo era vestito di nero, gioventù hitleriana. Non che questo sia molto importante, ma mi sorge il dubbio che qualche riminiscenza aleggi ancora nei suoi pensieri.

Vincenzo

Il Concordato, firmato l’11 febbraio 1929, restituisce alla Chiesa italiana tutto quello che lo stato italiano si era preso con la breccia di porta pia.

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