Domani, a Genova, la partenza del primo ateobus

L’ateobus riscalda i motori: parte domani, a Genova, e attraversa il centro città

Sarà il 36: passerà da via XX settembre e sbucherà nella centralissima piazza De Ferrari di buon mattino. Per l’ateobus è finalmente arrivato il semaforo verde: partirà quindi domani pronto a dire ai genovesi che “La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima è che credono nella libertà di espressione”. Ad attenderlo, in piazza de Ferrari, un infopoint dell’Uaar riceverà giornalisti e curiosi per spiegare il senso della campagna.
L’ateobus 36 porta sulle fiancate il secondo degli slogan in favore della incredulità, dopo che il primo (“La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”) era stato bloccato dalla concessionaria degli spazi pubblicitari. «Questo slogan è stato scelto per restituire visibilità ad atei e agnostici, che sono circa un italiano su sette. – spiega Raffaele Càrcano, segretario generale dell’Uaar – La nostra è una campagna per la loro visibilità, perché più visibilità significa meno discriminazione e più rispetto. Ma anche per la libertà di espressione, in cui gli atei credono fermamente, a differenza, evidentemente, della diocesi di Genova che aveva chiesto il ritiro del vecchio slogan».
Intanto sono stati raccolti 27.013,79 euro e il gruppo Facebook che sostiene gli ateobus ha 4500 sostenitori. Per il primo slogan, «siamo in trattative con alcune concessionarie di pubblicità in giro per l’Italia, – prosegue Carcano – e aspettiamo risposte. Non desistiamo perché è in gioco la libertà di espressione: dobbiamo ribadire che, per la nostra Costituzione, credenti e non credenti hanno uguali diritti, compreso quello di dire “Dio c’è” o “Dio non c’è”».

Comunicato stampa UAAR

Archiviato in: Generale, UAAR

66 commenti

Simone Blasetti

La cattiva notizia è che questo blog filtra i messaggi senza alcun criterio. Per oggi ho dato e vi auguro buon proseguimento. Ci si risente domani. Ogni limite ha una pazienza.

Stefano Bottoni

BRUUMMM BRUUMMM!!!
E vai verso via 20 settembre!!!
Lo slogan mi sembra un po’ annacquato, ma sempre meglio di niente.
Speriamo che se ne dia risalto sui mezzi di informazione.

Flavio

@ Simone

Oltre alla moderazione, che esamina tutti i commenti, c’è un filtro automatico — è standard, tutti i blog devono fare così! O vuoi vedere decine di commenti di spam per farmaci contro l’impotenza?

Jean Meslier

@Simone Blasetti

Sono dalla tua parte, però figlio mio… ehm, l’hanno capito anche i sassi che non puoi usare parole come signifikato, falsifikabili, ecc. Controlla i tuoi post e ti accorgerai subito che contengono quella parola impronunciabile! 😉

Bruno Gualerzi

Ai due obbiettivi principali richiamati da Raffaele Carcano – la visibilità per un verso e la lotta per l difesa della libertà di espressione dall’altro – ne aggiungerei un terzo, forse un pò in contraddizione con il primo di questi obiettivi, ma in grado a mio parere di qualifikare ancora meglio il secondo. Alcuni storcono il naso di fronte all’articolazione un pò troppo argomentata dello slogan, e invece io avrei puntato a presentarsi con una scritta che suonasse ancora meno ‘slogan’ di questa. In mezzo a tutto questo bombardamento di pubblicità per presentare un prodotto… che ormai è tale anche per presentare un prodotto culturale (un libro, una mostra, un concerto ecc.)… un testo che obligasse ‘a fermarsi a leggere per seguire il filo di un ragionamento’ forse avrebbe un impatto diverso. Allontanerebbe molti, ma potrebbe destare un interesse meno aleatorio in altri più riflessivi e quindi più utili alla ‘causa’.
Molto probabilmente sono condizionato dal fatto che ‘io’ farei così… ma non lo escluderei del tutto.

BackDream

Vedremo come andrà a finire. E lo dico con immensa tristezza.
Anche perchè non ho mai visto associazioni organizzate di atei deturpare sistematicamente i simboli e i messaggi cristiani, mentre cosa hanno fatto i cristiani con le locandine del film Religolous?
Noi possiamo essere per la libertà d’espressione finchè vogliamo, ma quando loro e le loro associazioni (che non esito a definire “a delinquere”) deturpano e censurano ogni cosa che non va loro a genio…
Come diceva Arbore: meditate, gente, meditate!

frank

Mi piaceva di più il vecchio slogan.
Usatelo la prossima volta.Sostituite “l’innoninabile” con Giove ed il gioco è fatto.
ma va bene anche così.

Michelle

Sono contenta che finalmente parta questo ateobus.
E poi, i suorabus si e l’ateobus no? Anche se mi immagino la gente che manifesterà contro.
Ma perchè il cristiano può manifestare la propria religione e dire la sua e l’ateo si deve nascondere? In fondo, l’ateo al cristiano che gli toglie? La casa, il lavoro? boh….

Lorenzo Galoppini

Scusate, seriamente, io avrei uno slogan da proporre, magari non subito ma in futuro, quando e se lo riterrete opportuno. E’ quello citato sulla Home Page del sito “Bioetica”:

Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano
John Stuart Mill, La libertà

Credo che di questi tempi sia molto attuale e necessario farlo circolare il più possibile.

frank

Per Michelle:
Non sai che i cattolici devono salvare il mondo da satana.
Loro ti vogliono bene, vogliono salvarti.
Tu non puoi farlo da solo.

MicheleB.

Ho bisogno di una scusa per recarmi a Genova e salire su quell’autobus. C’è qualche bella mostra prossimamente?

Steffen

via XXsettembre mi sembra proprio appropiata per questo ateobus!

Giorgio Ceruti

@ Michelle
l’ateo toglie al cristiano la tranquillitá. credo che questa sia la spiegazione principale. La libertá altrui spiace a chi soffre della propria prigionia senza ammetterlo neanche a se stesso. É lo stesso meccanismo che produce l’omofobia, espressione di omosessualitá repressa.
Un’altra spiegazione a mio parere valida é che l’ateo é sentito come un asociale, laddove la religione é sentita come fattore di coesione sociale. Il nostro comportamento istintivo non si é molto evoluto da quando abbiamo lasciato e caverne, e la religione é stata lo strumento forse indispensabile per trasformare branchi di cacciatori e raccoglitori in popoli ordinati.
In questi ultimi quattro o cinque secoli si é affermata, a livello culturale, la nozione di societá di cittadini, alla quale tutti in questa sede siamo molto affezionati, ma continuiamo a nascere cavernicoli.

Stef

“diocesi di Genova che aveva chiesto il ritiro del vecchio slogan».??????
ma non era stata la concessionaria della pubblicità a porre il rifiuto?????????
Tanto che subito dopo si dice «siamo in trattative con alcune concessionarie di pubblicità in giro per l’Italia” ALLORA un po’ di coerenza! SEmpre a tirare in ballo la chiesa!

Otto Permille

Sinceramente mi auguro che prima poi si possa far circolare un autobus con la seguente scritta: “Prima di dare l’8 per mille alla chiesa cattolica, ricordati che questi soldi potranno essere un giorno usati contro di te.” Credo che questo slogan sia molto efficace perché in fondo la chiesa cattolica, resa potentissima dai soldi degli italiani, è quella che ha portato gli italiani a fuggire all’estero per potersi curare o per potere avere figli e che adesso costringera gli italiani ad emigrare per potere morire in santa pace. Vorrei vedere questo slogan scritto ovunque.

BackDream

@Stef: la diocesi di Genova aveva protestato contro quello slogan e – guarda caso – la concessionaria di pubblicità (prostrandosi alle clericali rimostranze) aveva poi posto il rifiuto… cosa c’è che mette in difficoltà la tua comprensione su questo banale collegamento causa-effetto?

Elisa

Per Stef:

La concessionaria si è ufficialmente rifiutata perchè La diocesi di Genova aveva fatto pressioni. Semplice. Non abbiamo bisogno di tirare sempre in ballo la chiesa, ci si tira abbastanza da sola!!

Antonio

@ Stef

Vatti a leggere le dichiarazioni dei tuoi superiori… l’hanno chiesto e come!!! ovviamente la loro era una nota “di indirizzo” alla quale politici e concessionarie pubblicitarie hanno subito obbedito

Stefano Grassino

@ Michelle
@ Giorgio Ceruti

Una volta ad una fumatrice accanita (circa ottanta sigarerette al giorno se non di più) ammalatasi di broncopolmonite durante un viaggio all’estero ho tentato di togliere la sigaretta. Il suo viso si è stravolto e la sua mano ha afferrato il mio polso con una forza impressionante, peggio di un uomo robusto urlando “lascia stare la mia sigaretta”.
Cara Michelle, è triste dirlo ma i deboli debbono non pensare: alcool, fumo, droghe, religioni, pallone, fotoromanzi e quanto occorre per non guardare il patibolo che ci attende alla fine della via. Non è forse meno doloroso andare inebetiti verso il boia?

Chiara

@ Michele B.

Beh, c’è una bella mostra su De Andrè per i dieci anni dalla scomparsa. Cerca però di andarci in un orario non troppo affollato! 😉

Mario Rosdario Celotto

Ottima l’idea dell’ateobus.; speriamo in tutte le città d’Italia.
Io ripropongo l’idea di portare ben visibile (all’occhiello della giacca?) uno stemmino con la scritta “ATEO”, per chi è iscritto all’associazione.
Mario R. Celotto

rododentro

Occhio a berluschetto che ci fà il decreto legge, ma Napolitano non ha molta simpatia per l’ oltre tevere, credo.

Massi

In fondo è semplice (e fragile), sanno benissimo che il loro dio, “la loro verità è unica” se solo loro hanno il “diritto” (il privilegio) di parlarne.

Lorenzo Galoppini

@ Stefano Grassino

“Cara Michelle, è triste dirlo ma i deboli debbono non pensare: alcool, fumo, droghe, religioni, pallone, fotoromanzi e quanto occorre per non guardare il patibolo che ci attende alla fine della via. Non è forse meno doloroso andare inebetiti verso il boia?”

Questa – sempre se non ho male interpretato – religioni ed altro a parte, mi pare perlomeno eccessiva ed anche un po’ moralistica: allora, in sostanza, dovremmo passare la vita a pensare alla morte?? Tanto si sa che si deve morire, c’é proprio bisogno di ricordarcelo?
Io direi invece che é normale cercare di non pensarci e di vivere la vita al meglio. Sui singoli sistemi, poi, si può certamente discutere, e la religione é sicuramente uno dei peggiori, se non il peggiore, per gli effetti devastanti su vasta scala che produce a livello culturale.

Daglator

Finalmente.
Ancora complimenti all’UAAR per la riuscita dell’iniziatiza.
Ma il mio sogno è ancora quello di vedere per tutto il paese uno slogan che mi è venuto in mente rielaborando alcune idee lette da poco sul Vernacoliere:
“dio, se esiste, non crea problemi. Il vaticano invece…”

Daglator

“Per la riuscita dell’iniziatiVa”.
Scusate la distrazione.

Stef

Mamma mia, ma che ragionamenti!! Che cosa ci guadagna la concessionaria a perder soldi per ascoltare la diocesi? assurdo veramente, vedete ingerenza e persecuzione ovunque.

Otto Permille

Certo che se un autobus così girasse anche nel Veneto (magari a Treviso) ci sarebbe più suspence.

giulia

“Intanto sono stati raccolti 27.013,79 euro…”
Ma chi ha dato 0,79 euro?

Simone Blasetti

@Flavio
Lo so, c’è il filtro magico che se filtrasse le cose giuste sarebbe anche utile. Un filtro che blocca delle parole perché parte di esse è costituita da quella certa parola è semplicemente un filtro che funziona male, questo lo capisce anche un bambino. Poi come ho già detto è possibile essere altamente offensivi senza usare nessuna parola considerata volgare dai benpensanti. Un razionalista si incavola nel vedere cose simili.

rick

@stef
non è che vediamo ingerenza e persecuzione ovunque, perchè ci piace che sia così! ma perchè così è! che a te piaccia o meno

Daniele

Sono cristiano ma non provo sdegno per quello che leggo negli articoli di questo sito. La conversione, per chi ci crede, è un percorso interiore che non può essere imposto. Tuttavia, ciò che mi stupisce è l’accanimento contro la Chiesa, contro la religione, contro i preti, le suore e i chirichetti. Soltanto contro. Ciò mostra l’assenza di argomenti a favore dell’ateismo che, mi sembra, nasca (e muoia) in contrapposizione alla religione, senza una propria autonomia di pensiero. Nonostante nasca in una realtà cattolica, è stata una scoperta avvicinarmi negli ultimi anni alla lettura delle scritture. Spero che chi gestisce questo sito sia uno studioso e non un qualunquista di ciò che professa.

TaK

@Stef
Tutto da dimostrare ??
ah ho capito scusa.. vivi all’estero.
Beata te, qui in Vatitalia si sta da schifo.

Aller

Stef: allora come mai è stato censurato il precendente messaggio?

Stefano Grassino

@ Lorenzo Galoppini

Io voglio godermi la vita al massimo senza danneggiare nessuno. Dico solo che ho la forza di accettare che alla fine il film finirà e dovrò uscire dalla sala affinchè altri potranno entrare e vedere la proiezione. Viva i peccati di lussuria, di gola e quant’altro, alla faccia dei bacchettoni clericali. Lascio volentieri le sofferenze che aprono le porte del paradiso agli allocchi e mi siedo in veranda a godermi la vista del bellissimo mare che stà n’fronte a me. Condanno chi si attacca alle cose per dimenticare, chi fà la politica dello struzzo ed abbocca alle parole di B 16, Vanna Marchi, Claudio Moggi e Berlusconi, tutta farina dello stesso sacco.

centrodx

# Stef scrive:
15 Febbraio 2009 alle 15:39
“diocesi di Genova che aveva chiesto il ritiro del vecchio slogan».??????
ma non era stata la concessionaria della pubblicità a porre il rifiuto?????????
Tanto che subito dopo si dice «siamo in trattative con alcune concessionarie di pubblicità in giro per l’Italia” ALLORA un po’ di coerenza! SEmpre a tirare in ballo la chiesa!

Che c’entra?! La diocesi l’ha comunque chiesto, il ritiro.
Quindi, sì!, la chiesa è sempre in mezzo!.

BackDream

@stef: prova a ripercorrere il ragionamento al contrario… quale altra campagna (di qualunque cosa, profumi, supermercati, computer) è mai stata censurata? e quando mai prima d’ora i clericali l’avevano chiesto? mai. L’unica (e sottolineo UNICA) volta che i clericali chiedono qualcosa ecco che quella cosa “accade”. Magia? No! Li hanno accontentati! E’ una questione puramente logica, senza contare che le dichiarazioni a posteriori della concessionaria di pubblicità lo dimostrano (alla faccia del “tutto da dimostrare”).

Ora, direi, facciamo una controprova: a noi dà fastidio e ci riteniamo offesi dalla campagna sull’8×1000 della chiesa cattolica. Pensi che la concessionaria di pubblicità la censurerà perchè “qualcuno potrebbe essere offeso dal messaggio”?
E soprattutto: quanta parte di quell’8×1000 raccolto va effettivamente a sostenere iniziative di aiuto ai poveri e quanta parte va a coprire le spese per i cartelloni, i bus, la pubblicità alla radio, in televisione….?

watchdogs

@Bruno Gualerzi

ricordiamoci che la pubblicità è su un mezzo in movimento (ok, il traffiko :D) per cui deve anche poter essere letto in breve tempo…

piccolo-uomo

OT @ Simone Blasetti

Sto cominciando a rispondere alle tue osservazioni nel mio blog. Se intendi passare sei il ben venuto.

***

Circa il post: non credo che in Italia sia in gioco la libertà di dire “Dio non esiste”.
Basta fare un salto in libreria. Più verosimilmente forse ci sono tanti concessionari pubblicitari italiani perbenisti o che amano il quieto vivere (anche loro in ciò liberi), giacché senz’altro lo slogan italiano è più provocatorio e aggressivo di quello in inglese, che considero migliore. Ma quest’ultima cosa non conta.

Saluti.

agnese l'apostata

questo slogan non mi piace,è insignifikante
ps:i cristiani e gli islamici sono tanto diversi da me,lo so,ma non mi tolgono il sonno,neppure un pochettino…

MicheleB.

Sono sicuro che lo slogan bocciato viaggerà assieme a quello scritto sui pulmans, perchè credo che a Genova ci sia stato un pochino di dibattito e di passaparola sulla vicenda e si continuerà a fare raffronti sulle due proposte nonchè illazioni sull’accaduto. Se l’UAAR è apparso 2-3 volte al TG1, m’immagino si sia visto spesso sul TGR della Liguria.
E’ brutto a dirsi, ma se i contenuti fanno qualità, è la quantità che rimane nella testa della gente. Quel rifiuto è stato il nostro migliore veicolo d’immagine.

Simone Blasetti

“La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima è che sono contrari alla ce@.k-ns+Ur-…. ahhh!” ^_^

mogool

un messaggio sicuramente non fatto da un esperto di comunicazione:
è troppo lungo, chi lo legge tutto su un autobus in movimenmto??
non c’è qualche amico pubblicitario agnostico che possa fare delle proposte per i prossimi auoibus??

Suor Peppina

Cari fratelli e sorelle atei,
siamo le suore del Preziosissimo sangue di Gesù Cristo e figlie di Maria Desolata sempre Vergine, ante, in e post partum.
Noi, anche se religiose e consacrate al Signore, condividiamo in pieno il senso della vostra battaglia di Civiltà e di Libertà.
Ognuno, senza offendere il prossimo, dev’essere libero di esprmere le proprie convinzioni ideologiche, filosofiche e morali.
Pertanto ognuno deve poterlo fare dai luoghi che più ritiene opportuno.
Noi suore vergini e consacrate con voto perpetuo di castità vorremmo far sapere a tutti (e per questo stiamo chiedendo il permesso al Vaticano) che la nostra vita fatta di sacrifici e rinunce, soprattutto di carattare carnale, è bellissima e piena di soddisfazioni.
Essere sposate misticamente al Cristo, è una cosa che ci riempie di immensa gioia e di profonda pace, soprattutto dei sensi.
Certo, a volte, vorremmo sostituire il Nostro mistico Sposo con ben altro sposo, fatto di carne ed ossa che ci facesse provare le gioie di sentirci donne veramente amate.
Ma è solo un momento, subito cacciamo via questi pensiero proibiti per tornare immediatamente a Lui che, col suo Amore, ci soddisfa in tutti i modi.
Permetteci, approfittando del vostro blog, di dire a tutte le donne che la monacazione è una cosa stupenda, che la castità ti fa sentire veramente donna, che la verginità è un dono prezioso per gli uomini.
La verginità non è come dice un personaggio dei film di Tinto Brass: è una mollica di pane che il primo “uccello” che passa, porta via.
Assolutamente! La verginità è un regalo all’umanità, perchè nei vergini già si può “gustare” l’atmosfera che si vivrà in Paradiso.

maria

@mogool
ti piace questo:

Esiste la libertà di espressione… io non credo!

FINETTO CLARA

FINALMENTE! E’ ora che qualcuno alzi la testa contro questa dittatura clericale!

Andrea

Bene. Un altro pezzo del mosaico è stato messo, alla lunga riusciremo a vedere il disegno finale, ovvero “libertà”.

Ciao a tutti

Ringo De Palma

Ciao a tutti, conosco la vicenda degli ateobus a Genova e mi schifa il fatto che lo slogan precedente sia stato boicottato ancor prima di “uscire per strada” su un ateo-bus, però lo slogan attuale mi sa tanto di “arma spuntata”, ovviamente senza offesa per chi lo ha creato, che ovviamente si è dovuto adeguare all’ambiente confessional-clericale italiota.

Simone Blasetti

Io penso che il primo dei due slogan ”La cattiva notizia è che Dio non esiste…” non sia stato c3nsur@to ma semplicemente messo in attesa di approvazione ^_^ Non è da escludere che tra 40 anni lo “pubblicheranno” ^_^

Comunque ieri al TG3 finalmente hanno detto una cosa di sinistra. Commentando la richiesta di perdono del Papa per l’abiura di Galileo hanno concluso dicendo: “Forse tra 400 anni la Chiesa chiederà perdono anche per Giordano Bruno”. Beh, qualcosa si sta muovendo a quanto pare!!

statolaico

Sono contento che il bus stia circolando, mi dispiace solo per il cambio di slogan (censurato da chi poi? Dalla concessionaria della pubblicità! Non c’è più limite a niente), chissà forse la nostra associazione avrebbe dovuto inviare una richiesta scritta di spiegazioni e con quella tutelarsi legalmente, portandola dinanzi ad un giudice che avrebbe stabilito la legittimità o meno del rifiuto della società pubblicitaria. Ma lo abbiamo gia fatto? Insomma io credo che siamo in pieno diritto di manifestare il nostro pensiero, siamo cittadini italiani, subire un condizionamento anche sulle modalità di esprimerci mi sembra una prevaricazione, mi sembra di essere trattati come dei bambini a cui vengono assegnate regole inesistenti di un gioco da parte di adulti sleali che non hanno alcun titolo per imporre regola alcuna perchè le istruzioni sono già nella scatola e valgono per tutti. Con questo non voglio sminuire il fatto che l’ateobus stia circolando, anzi ne sono contento, pero’ un po’ mi rammarico nel vedere il nostro efficace slogan spuntato per poter ricevere una patente di legittimità da qualcuno che non è certamente titolato per rilasciarne.

mauro

Purtroppo vivo a Roma e non posso assistere a questo bellissimo spettacolo!
Ma perchè non lo fate anche a Roma? credetemi: ce n’è molto più bisogno. Roma è la capitale, la città di alemanno e la sede di quella associaz a delinquere che è il vaticano!

Simone Blasetti

“Per noi dell’UAAR la libertà di espressione signifika poter scrivere quel che ci pare senza mai dover modifikare quel che abbiamo scritto” ^_^

Oppure, più brevemente:

“La libertà di espressione è una cosa magnifika!” ^_^

(ecco, questa su un ateobus andrebbe benone ^_^)

paola

sono contenta che finalmente girerà un ateobus anche in italia…era veramente assurdo altrimenti. certo non c’è la frase che fa effetto, non siamo riusciti ad esprimere la nostra idea che “dio non c’è !” quindi effettivamente, non c’è VERA libertà di espressione. atei e credenti non sono uguali, ma questo lo sapevamo già, basta andare in una scuola, in un ufficio pubblico, in un’aula di tribunale, basta guardare i tg…comunque quando ho saputo delle campagne nel resto del mondo non avrei mai pensato di vederne girare uno in Italia…GRAZIE UAAR!

Cesare B

I milioni di atei oggi viventi in Italia credono nella liberta’ d’espressione. Non ne dubito, e ne ringrazio Dio. E’ un enorme progresso, rispetto ai tempi (remotissimi!) della mia gioventu’, quando gli atei erano per lo piu’ seguaci d’ideologie che, dove avevano trionfato, la liberta’ d’espressione non la rispettavano affatto. E, forse, se la suddetta liberta’ si e’ mantenuta in Italia, un po’ di merito l’ha avuto anche quel partito d’ispirazione cristiana cui mi onoro d’avere appartenuto.
Comunque, lo slogan e’ ineccepibile: manca soltanto un “secondo noi” accanto al “buona”. ma ognuno puo’ facilmente integrarlo mentalmente. Io lo faccio sempre, anche quando ascolto parlare il Papa. Poi, se quello che dice mi persuade (il che avviene quasi sempre), aggiungo, sempre mentalmente, “anche secondo me”.
Per questa volta mi asterro’ dall’andare in giro vestito da uomo – sandwitch con slogans contrari.
Saluti.

Jean Meslier

E’ un enorme progresso, rispetto ai tempi (remotissimi!) della mia gioventu’, quando gli atei erano per lo piu’ seguaci d’ideologie che, dove avevano trionfato, la liberta’ d’espressione non la rispettavano affatto.

Ci hanno messo molto meno tempo dei cristiani però, che invece a quanto pare hanno ancora qualche problema, altrimenti non staremmo a questo punto.

Ah, ovviamente non tutti gli atei erano filosovietici nemmeno ai remotissimi tempi in cui eri giovane.

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