Su “MicroMega” un attacco all’UAAR: “minoranza sciocchina”

Sul sito della rivista MicroMega è stato pubblicato un articolo, a firma dell’opinionista Pierfranco Pellizzetti, dal titolo Ateobus, la sagra della sciocchezza. Contiene un nutrito elenco di insulti rivolti all’UAAR, definita “minoranza sciocchina”, priva di “lucidità”, autrice di “provocazioni chiassose” e di “iniziative peregriine”, che ama contrapporsi “con frizzi e lazzi, non con un pensiero alto e robusto”. Quale evidentemente Pellizzetti ritiene sia il suo. In effetti, l’articolo vola altissimo, volteggiando tra Baruch Spinoza e il PLI: tanto alto da dimenticare di fornire qualche argomentazione concreta a supporto di cotanto livore.
Alla fin della fiera, infatti, le sue critiche all’associazione si riducono soltanto a due: a mio parere né alte, né robuste. Pellizzetti attacca la campagna di sbattezzo UAAR giudicandola “peregrina”, perché conferirebbe “estrema importanza a un rito destinato a restare inerte nella misura in cui il diretto interessato non gli attribuisce rilevanza”: ma in tal modo dimentica (o non conosce) non solo ogni implicazione giuridica che deriva da quest’appartenenza, ma anche la pluralità di significati che ogni cittadino può attribuire a quella decisione, da una scelta di coerenza alla potente affermazione del proprio dissenso nei confronti delle gerarchie ecclesiastiche. L’opinionista critica poi anche la denominazione dell’UAAR, “che unisce termini sostanzialmente antitetici quali ‘ateo’ (cioè chi prende particolarmente a cuore la questione del divino) e ‘agnostico’ (cioè chi di tale questione se ne infischia)”. Fino a prova contraria, le antitesi di ‘ateo’ sono ‘teista’, ‘credente, ‘fedele’, come qualsiasi buon vocabolario insegna. Gli stessi vocabolari insegnano che l’agnostico non è colui che se ne infischia del divino (quello è l’indifferente), ma colui che “non prende posizione riguardo a problemi religiosi”: che è cosa ben diversa, perché la decisione di non prendere posizione fa seguito proprio a un interesse per la questione, non a un disinteresse. E il fatto che nell’UAAR atei e agnostici siano “uniti” per lavorare insieme senza chiedersi l’un l’altro cosa cosa si pensa in merito all’esistenza di Dio è una palmare dimostrazione di quanto sia importante e fruttuoso ragionare laicamente.
Ragionamenti e argomentazioni laiche che nell’articolo di Pellizzetti mancano. Era accaduto più o meno lo stesso per le critiche del poeta-scrittore Davide Rondoni pubblicate su Avvenire (cfr. Ultimissima dell’altro ieri): forse, in Italia, più che di pensiero “alto” ci sarebbe bisogno di una ‘casta’ intellettuale un po’ più propensa a risolvere i problemi concreti. Con i suoi ateobus l’UAAR ha aperto un dibattito sul deficit italiano non solo in materia di laicità, ma anche e soprattutto di libertà di espressione. Con il suo articolo Pellizzetti si è fermato, purtroppo, soltanto alla sterile polemica.
AGGIORNAMENTO DELLE 16.15: il sito di MicroMega ha pubblicato la risposta di Roberto Grendene, del Comitato di coordinamento dell’UAAR, precisando inoltre di voler rappresentare “proprio un luogo di confronto franco e aperto. Per questo pubblichiamo anche contributi che non sempre rappresentano la posizione della rivista, né tantomeno quella dei singoli componenti della redazione. Ben venga dunque il dibattito”.
AGGIORNAMENTO DELLE 21.15: il sito di MicroMega ha pubblicato la contro-replica di Pellizzetti. Questa volta i soci UAAR vengono definiti “faceti”, “sbraitanti”, che traggono “la massima gratificazione dallo starsene tra di loro”.
AGGIORNAMENTO DELLE 7.15 DEL 20 GENNAIO: il sito di MicroMega ha pubblicato un articolo di Paolo Flores d’Arcais, dal titolo I cento fiori del laicismo, dedicato al botta e risposta Pellizzetti-UAAR. Ieri era già stato pubblicato un ulteriore articolo, Dio e gli spot, di don Raffaele Garofalo.
AGGIORNAMENTO DEL 21 GENNAIO: il sito di MicroMega ha pubblicato un articolo di Mauro Barberis, dal titolo Ateobus, una campagna inopportuna, anch’esso critico nei confronti dell’iniziativa UAAR.

Archiviato in: Generale, UAAR

153 commenti

darkzero

Meglio essere una minoranza sciocchina che una maggioranza di decerebrati, a mio modesto avviso…

Simone Blasetti

Tot capita, tot sententiae. Ho letto l’articolo di Micromega e mi è sembrato decisamente superficiale, altro che elevato! Forse non ha tutti i torti sulla questione dei bus (dove come ho già detto avrei preferito uno slogan meno lapidario, più orientato al piano umano come quello inglese). Ha torto invece sia sulla questione atei-agnostici, dove è superficialmente didascalico (le accezioni sono molte e comprendono un vasto universo di non credenti i cui ideali alla fine sono gli stessi), sia sulla questione dello sbattezzo della quale sembra non cogliere il senso.

WoV

BISOGNA CERCARE ALTRE CITTA’ DISPOSTE A FAR CIRCOLARE LA PUBBLICITA’ SUI BUS. E SE NON NE TROVIAMO NESSUNA, TANTO MEGLIO: SOLDI RISPARMIATI E PUBBLICITA’ FAVOREVOLE IN PIU’. NON LASCIAMO CHE LA COSA CADA DA SE’.

fabio

a proposito di ateo/agnostico/razionalista, se vogliamo “volare alto”, bertrand russell diceva che si sarebbe definito agnostico parlando a una conferenza di filosofi, e ateo parlando con l’uomo della strada. E razionalista, mi permetto di aggiungere io con poco probabilita’ di sbagliarmi, sempre. Quindi anche persone non sciocchine vedevano una certa correlazione fra i 3 termni…

fabio

Aggiungo che mettere in evidenza come in Italia non esista una reale liberta’ d’espressione non mi sembra una cosa cosi’ sciocchina.
Forse la violazione quotidiana in Italia della costituzione meriterebbe un’attenzione maggiore che non il giudizio su una piccola associazione, positivo o negativo che sia

Valentino Salvatore

A me l’articolo ha fatto pensare al tizio che nel film Ecce Bombo dice “Rossi, neri, tutti uguali”, suscitando le ire di Nanni Moretti… 🙂

cosimov

Mi spiace per questo scivolone di Micromega: è una rivista che, di solito, nel panorama avvilente della stampa italiana, si distingue per approfondimenti seri, analisi politiche fuori dal coro e laicità. Ma tant’è; credo che il direttore (una persona di grande profilo) saprà raccogliere e rilanciare anche le nostre obiezioni all’articolo di Pellizzetti.

Cassandra

Non ho ancora letto l’articolo sui Micromega e quindi non posso valutare con piena cognizione di causa. Da quel che ne riferisce l’articolista Carcano certo la critica dell’opinionista Pellizzetti sembra severa e mossa con espressioni pesanti. Ma quando si riceve una critica, se si è davvero laici, non si dovrebbe subito gridare all’offesa, ma se mai rispondere spiegando meglio le proprie ragioni, o facendo anche un esame di coscienza per riflettere se quelle critiche possono avere un po’ di fondamento. Mi dispiace di questa diatriba tra laici, perchè Micromega è una rivista che da anni conduce una battaglia , quasi unica in Italia, per la laicità dello Stato e per una riflessione critica e approfondita su temi religiosi, ponendo a confronto anche voci diverse. Un articolo o un commento vanno presi per quello che sono, opinioni personali di chi scrive e si firma. Lo si accetti come contributo al dibattito tra posizioni diverse e modi diversi di difendere la laicità. Ma, per favore , non mettetevi a litigare tra voi, Micromega e UAAR, e mantenete il dibattito su livelli di reciproco rispetto, per portare avanti una causa comune.

Nifft

Micromega ospita sulle sue pagine una pluralità di voci. Non è impossibile che tra loro captiti a volte anche una voce “sciocchina”…

Per quanto riguarda la campagna dei bus atei è stata un’esperienza utilissima anche come cartina tornasole per verificare “con mano” lo stato della libertà di espressione in Italia. Iniziative analoghe sono poi partite anche in altri paesi. Iniziative sciocchine anche queste?

Per quanto riguarda lo sbattezzo, direi che le ultime notizie danno completamente ragione alla necessità di questo atto (simbolico è ovvio, ma non era chiaro? solo uno sciocchino farebbe notare questo aspetto, lasciandosi sfuggire tutto il resto…).

Roberto Grendene

Caro Pierfranco Pellizzetti

L’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, che non si degna di nominare nel suo articolo (che stile!), unisce atei e agnostici negli scopi sociali: la difesa dei diritti civili degli atei e degli agnostici, la riaffermazione della laicita’, la promozione di concezioni
del mondo basate su principi esclusivamente umani.
Non brilliamo per lucidità per l’accostamento di persone atee e agnostiche? Con la stessa profonda logica tuoni allora contro iniziative gay lesbiche e trans, oppure contro “Micromega”, rea di accostare termini che non le stanno a genio.

L’iniziativa che definisce “peregrina”, la cancellazione degli effetti
civili del battesimo (cosiddetto “sbattezzo”), peregrina non lo e’
affatto.
Pensi un po’, anche il sito di Micromega aveva il link in bella mostra
alla Giornata dello sbattezzo”. Sara’ peregrino anche Micromega?
Per chi voglia saperne di piu’, e non fermarsi alla sua “profonda” analisi:
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo

Roberto Grendene
Coordinatore del circolo UAAR di Bologna
Membro del comitato di coordinamento UAAR – http://www.uaar.it

PS: dica a Paolo Flores d’Arcais di non firmare più le nostre petizioni, e suggerisca anche a Cinzia Sciuto di non contattarci più, non vorrà che rappresentanti di MicroMega si mescolino ad associazioni che non “brillano per lucidità” e promotrici di iniziative “peregrine”

faidate

Se si riduce così, forse Micromega ha qualche problema. Pazienza, sopravviverò anche senza!

ateismo

Mi meraviglia che questo articolo sia stato pubblicato su Micromega che acquisto spesso volentieri.
Ma che schiocchini che siamo, amici 😀

GIUSEPPE CARITA

questo e’ quanto compare in internet su Pierfranco Pellizzetti, prendendo spunto da una delle sue Pubblicazioni:
“””La politica dopo la politica
Manuale di sopravvivenza per gli orfani di un qualunque partito

Pierfranco Pellizzetti, è consulente di Comunicazione strategica e docente di Networking ai Master di Liguria. Dirigente del Pli e del Pri, ha vagheggiato di militare in un partito liberale progressista che nessuno ha mai fondato ed è stato esponente dei Giovani Imprenditori, sognando di poter rappresentare una borghesia che non c’è.Oltre a scrivere su sparsi fogli della clandestinità, fa parte del comitato scientifico di «Critica liberale». Collabora a «Il Lavoro-Repubblica», «Micromega» e all’inserto manageriale di «Espansione». Ha scritto, tra l’altro, Politica e Organizzazione, ’48, ’68, ’89 in azienda (Esi, 1997).”””
PREMESSO CHE HO GIA’ PIUì’ VOLTE ESPRESSO I MIEI DUBBI SULLA QUALITA’ DELLO SLOGAN PROPOSTO PER GLI ATEOBUS DI GENOVA, ma resta il fatto di un atteggiamento di Pelizzetti quanto mai strano, oltre che forzatamente snobistico.
Non penso che tra gli obiettivi a breve dell’UAAR ci sia quello di creare una nuova facoltà di filosofia, mentre – a breve – è importante fare un poco di chiarezza sulla preponderanza del potere religioso cattolico (in particolare), ebraico e tra un poco islamico, accompagnati – per i differenti settori “illuminati” a partiti e leccapiedi al 99% tra l’altro ipocriti.

Flavio

Egregio Pellizzetti, non capisco chi fa questo ragionamento: “sono tutti scemi tranne me”.

Ernesto

Be’, su Micromega ci sono articoli sullo stesso tema con opinioni diverse.
In un altro, per esempio, si lamenta la mancanza di unità dei laici, condannando proprio articoli come questo di Pellizzetti e del poeta Rondoni.

Andrea77

Finchè ci si ferma alla pura disquisizione intellettuale non penso si potranno mai ottenere rusultati nè in senso laico nè come rinconoscimento di non credenti.

Non è il momento per fare gli “schizzinosi intellettuali” e snobbare le iniziative popolane.

Da questo scritto trapela, secondo me, “paura” di cambiare le cose. Sebbene ci sia il desiderio di cambiarle come fine ultimo, questo rimane un un valore supremo considerato come irragiungibile, rimandendo nella convinzione di dover agire come l’uomo invisibile, nell’ombra, in silenzio, per non esporsi: insomma, una conservazione passiva di una minoranza di pensiero.

salAtheos

Gentile Pellizzetti, sentenziare sulla lucidità di un’associazione di cui Ella ben poco conosce, viste le definizioni che ne fornisce, mi sembra oltremodo grottesco. I termini “ateo” e “agnostico”, per la loro natura etimologica, semantica e filosofica non sono affatto dicotomici o antitetici, poiché indicano concezioni filosofiche differenti ma non in contrapposizione. Le definizioni che ella fornisce grossolanamente al fine di rendere invano più argute le sue tesi sono concettualmente errate. L’agnosticismo, infatti, è un atteggiamento o pensiero filosofico che sostiene l’inconoscibilità di tutto ciò che non è verificabile attraverso metodologie scientifico-sperimentali. L’ateismo, invece, consiste nella negazione dell’esistenza di Dio o di qualunque realtà trascendente l’uomo. Non v’è, quindi, contrapposizione alcuna tra i due termini: entrambi, infatti, concordano nella negazione di un’entità metafisica non definita.
Le ricordo, infine, che l’iniziativa dello sbattezzo non mi pare si possa ridurre a una carnevalata senza alcun valore o a “un’iniziativa peregrina”, come Ella fa, in quanto supportata validamente anche dai pronunciamenti del Garante della privacy. Posso comprendere come Ella, in un delirio di onniscienza, riduca a nulla e con salacità tutte le posizione sia dell’Uaar sia di chi crede, usando temi quali “rozzezza”, “labilità”, “poco lucido” o “peregrina”. La prego di informarci quando avrà scritto il “codice Pellizzetti” così tutti noi, leggendolo, potremo esser resi degni d’esser ammessi nel Regno della Sua onniscienza. Le assicuro che, se c’è qualcosa di “sciocco”, è solo il suo articolo e il suo modo confuso e superficiale di scrivere.

Stefania

Stamattina a Roma, zona P.zza M. Giardino – V.le Angelico, ho visto affissa una fila di cartelloni pubblicitari , (mi pare a firma dei “Cristiani Riformisti” , stavo guidando per cui non ho avuto modo di fermarmi per scattare una foto…:D ) con questa scritta:

“DIO C’E’ ED ANCHE GLI ATEI LO SANNO”……..

😀 ahahahaha che ridicoli

AQUALUNG

Stamattina esco dalla metro di roma e trovo un manifesto dei cristiano riformisti: “Una buona notizia: Dio esiste e anche gli atei lo sanno”… Quando si dice: so di non sapere!

Ernesto

@ Stefania
Sarà stato ironico, magari era firmato “Cretini Riformisti”.

Vash

A parte il fatto che un aerticolo simile rivolto contro qualche gerarchia relgiosa non sarebe mai potuto essere possibile su un quotidiano o una rivista a tiratura nazionale, quell’opinionista è libero di pensarla come gli pare, tanto dopo questa levata di scudi contro gli ateobus, ancora più gente si è resa conto di come è messa la libertà di pensiero in Italia ed ha aderito alla nostra voglia di libertà di espressione.

Giona sbattezzato

“Uscire dalla minoranza sciocchina. Storie di conversioni, autobus, antitesi fallite e sbattezzi” di Pierfranco Pellizzetti.
In edizione economica nelle peggiori librerie.

fresc ateo

SE IN QUESTO PAESE DI GENUFLESSI, INVECE DI PLAGIARE I NEONATI, GLI DESSERO LA POSSIBILITA’ DI BATTEZZARSI ALLA ETA’ DELLA RAGIONE ,
EBBENE PENSO CHE FINALMENTE IN ITALIA GLI ATEI SAREBBERO MAGGIORANZA.
E ALL’ORA GLI SCIOCCHINI SAREBBERO ALTRI. AMEN

Ciccio Bello

UAAR minoranza sciocchina? guardate l’andamento del rank del sito UAAR secondo Alexa nell’ultima settimana, quindi dopo la notizia del bus ateo
avere un rank di quasi 20000 è come dire che al 20000esimo posto nella classifica mondiale dei siti c’è quello dell’UAAR e non mi pare roba da sciocchini se si considera che solo una settimana prima il rank era 100000.
Questo dimostra che il successo dell’iniziativa è a dir poco clamoroso (con o senza i bus atei in circolazione).
Gradirei però che l’UAAR (intesa come segretario) tenesse un filo diretto sull’avanzamento delle iniziative con gli associati, magari con un link in home page.

fresc ateo

DIO ESISTE SOLO PER COLORO CHE CI CAMPANO VEDI IL CLERO ;DI TUTTI I GRADI,2000
ANNI SENZA LAVORARE CAMPANDO COI DENARI PUBBLICI ALLE SPALLE DEL POPOLO.
ECCO PERCHE’ DIO DEVE ESITERE ; E FINCHE RIESCONO AD INGANNARE COL FALSO DIO RIESCONO A VIVERE IN 265.000 DI PREBENDE STIPENDI E SERVIZZI, PENZIONI ALLE SPALLE DEGLI LATRI .ECCOME SE ESISTE DIO .. TRISTE IL GIORNO PER COSTORO QUANDO FINIRANNO I DENARI E LI VEDREMO FINALMENTE ESSERE UTILI AL PROGRESSO DEL PAESE. LAVORANDO COME TUTTI.

HCE

“accertata labilità”? “sciocchine”?
questi a casa sono insulti nemmeno motivati.
come membro dell’associazione mi sento personalmente offeso.
querela?
altra colletta per le spese legali?

lorenzocer

intellettuali, giornalisti, filosofi, sapienti e luminari di ogni sorta di questo paese sono un violento insulto alla razza umana.

Otto Permille

Dio esiste fin quando esistono i seguaci. Quando i seguaci spariscono, gli dei muoiono. Tutto passa. Anche gli dei più adorati (quelli fenici, mesopotamici, egiziani) sono finiti prima o poi nel nulla.

RazioCigno

Anche sul blog di Gilioli (Espresso) sono apparse critiche all’iniziativa e all’UAAR stessa.
Dopo le violente reazioni di Cacciari contro i laicisti della Sapienza, un anno fa, oramai non mi stupisco più di nulla.

MicheleB.

Ho letto i commenti all’articolo sul sito di MicroMega e credo che gli autori della rivista non potranno non tenere in considerazione il generale disprezzo dimostrato dai loro lettori.
Il sig. Pellizzetti si è coperto di ridicolo e, per questo, sicurissimamente si radicherà a difesa della posizione espressa. I boriosi arroganti fanno così.

Woland

Letto l’articolo:
Pellizzetti è un solo altro dei molti italiani capaci esclusivamente di parlarsi addosso, senza che però una badante dal “pensiero alto e robusto” si sia ricordata di fargli indossare un pannolone.

Solo un vaniloquio autogratificante.

Non c’è dubbio: il nostro Pellizzetti in politica farà carriera.

Manlio Padovan

Pellizzetti non si è fermato alla sterile polemica; bensì ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora di bisogno, che i nostri cosiddetti giornalisti sono generalmente e per la grandissima parte – ciò che fa grande onore a quei pochi che nel mucchio si distinguono – sono, dicevo, di uno squallore desolante e colpevole: qualsiasi sia l’argomento che intendono trattare.
Il Principe ed i suoi interessi, per i loro naturalmente, è il loro costante riferimento. Che tutto vada come vuole lui, madama la marchesa.

Otto Permille

Non c’è da buttare via tutto. Per quel che si capisce viene stigmatizzata la “dittatura della maggioranza” ormai imperante in questo paese e che soffoca ogni espressione liberale. C’è un critica all’UAAR (le critiche sono sempre da considerare) in quanto l’autore non reputa efficaci e produttive (e perciò sterili) le iniziative UAAR al fine della rinascita di una cultura laica e liberale nel nostro paese. Però, al di là delle citazioni ad una serie di illustri filosofi defunti, l’autore non suggerisce assolutamente nulla circa il da farsi.

Woland

“Pierfranco Pellizzetti, è consulente di Comunicazione strategica e docente di Networking ai Master di Liguria. ”

Ecco!
Mi pareva che in quell’articolo ci fosse qualcosa che non andava….

Il nostro povero Pellizzetti non ha mai avuto un lavoro.
Troviamoglielo!

camilla

Non capisco perché la libertà di esprimere il proprio pensiero dev’essere per forza legata alla negazione dell’esistenza di Dio……
Quindi chi afferma di credere in Dio non è libero?

Kanna Shirakawa

Querela? Per carita`, no .. abbiamo un’intera classe dirigente che da anni la usa come leva intimidatoria, non vorrei mai che andando con lo zoppo finiamo per imparare a zoppicare anche noi.

Ogni diritto comporta dei rischi, quello di garantire agli altri la liberta` di espressione e` quello di trovarsi opinioni di chi discetta pomposamente senza nemmeno aver compreso l’argomento del suo scrivere. Il personaggio e` stato inquadrato, come diceva qualcuno tutt’altro che sciocchino, “passa, e non ti curar di loro”.

Anzi, i borborigmi confusi di chi lancia strali dalla proprie torre d’avorio mi da` la forte sensazione di essere sulla giusta strada 🙂

noone

Ragazzi ma avete letto l’articolo per intero? No perche’ mi sembra che vi siate limitati a leggere il rissuntino che e’ stato messo qui nelle Ultimissime.
Certo Pellizzetti fa una critica dura all’iniziativa dell’ateobus ma allo stesso tempo traccia il suo modo di vedere la laicita’ e l’anticelricalismo. Insomma e’ una posizione critica ma non papista. E dice delle cose che anche molti tra gli iscritti all’UAAR hanno detto magari sottovoce: cioe’ che forse il messaggio dell’ateobus non era tra i migliori. Insomma vediamo di non vedere i nemici ovunque anche quando sono dalla stessa parte! Non facciamo le vittime come fanno i cattolici.

Kanna Shirakawa

@camilla

non credo sia da porre in questi termini, la questione, quanto piuttosto: “perche` alcuni (molti, troppi) di quelli che credono in un dio, si sentono in dovere di limitare la liberta` di espressione altrui, nel momento in cui questi altri sostengono di non credere?”

riguardo alla liberta`, si puo` essere schiavi delle proprie convinzioni, siano esse religiose o scientifiche, teiste o atee, nel momento in cui ci si arrocca su queste e le si considera assolute, immutabili, giuste a prescindere

e il mio parere e` che ci ha una forte fede corre questo rischio piu` di chi adotta un sano scetticisimo razionale, ma questa, appunto, e` la mia opinione

Aleramo

L’intervento di quel Pellizzetti è un altro esempio dell’insopportabile supponenza di pseudo-intellettuali, un male purtroppo ancora molto diffuso in Italia e specialmente tra le sinistre. Si arriccia il naso e si cerca di trovare formule esoteriche per ridicolizzare le posizioni di chi è riuscito, spesso a costo di molto lavoro, a rendere limpide e comprensibili a tutti le proprie riflessioni.
Qualche volta Micromega cade ancora in questi atteggiamenti tromboneschi e tronfi, malgrado la modernità e intelligenza del suo direttore. L’intervento in questione, comunque, non è stato pubblicato sulla rivista ma sul sito web – si può sperare che non rappresenti la posizione della redazione.

MicheleB.

@noone
Io l’ho letto l’articolo ed ho letto anche i post dei frequentatori del sito di MicroMega e posso dire con piena certezza che non visono critiche all’UAAR, ma solo attacchi ed ingiurie, perchè la critica è un’operazione seria e costruttiva SEMPRE, altrimenti non è critica bensì sterile invettiva. Costui non ha espresso un solo concetto dotato di serietà e costruttività, ma ha descritto la nostra associazione come un club di chiassosi ed infantili burloni, dando degli imbecilli agli ideatori della campagna e della frase, nonchè a coloro che si sbattezzano.
Se questa è critica, cosa debbo attendere per sentirmi offeso, le botte?

Antonio

Non mi aspettavo una caduta di stile così sconfortante da MicroMega

camilla

@Kanna Shirakawa

L’UOMO VIVE DELLE ESPERIENZE; L’ESPERIENZA DI DIO E’ QUALCOSA CHE L’UOMO VIVE E LA RACCONTA AD ALTRI UOMINI, ANCHE SE QUESTI NON POSSONO PERCEPIRLA E VERIFICARLA. LA SCHIAVITU’ E’ CREDERE IN UNA GRANDEZZA CHE L’UOMO NON HA DIMENTICANDO LA SUA MISERIA. QUANDO SPERIMENTI LA TUA MISERIA DIVENTI DAVVERO LIBERO E RICONOSCI QUANTO GRANDE SIA LA “GRAZIA” CHE DIO CI HA DONATO………

TaK

Io ho scritto due righe alla redazione:
.

Ho detto loro che sarebbe almeno il caso che qualcuno spiegasse il significato dei termini ateo e agnostico al signor Pellizzetti.
Sulle stupidaggini scritte sullo sbattezzo, ho scritto che non vale neppure la pensa rispondergli.

Giancarlo54

Questa uscita di MicroMega si inquadra nel più ampio corteggiamento che la “sinistra” sta facendo nei confronti della Chiesa cattolica.

Giovanni Soriano

Che gli atei releghino il loro ateismo al solo ambito del pensiero “elevato” e filosofico è il sogno di tutti i clericali (e, a quanto pare, non solo dei clericali). Ma dopo almeno tre secoli di filosofia atea, è l’ora dello sbattezzo, dei bus-atei, della “scrocifissione” degli edifici pubblici, del cambiamento della legge sull’otto per mille e del concordato, sul testamento biologico e l’eutanasia, e di tante altre modeste e “basse” cose del genere.

Ernesto 50

Lo strano paradosso, a mio avviso, è che l’articolista è docente di COMUNICAZIONE etc etc.
Ora che un privato cittadino abbia un suo parere, per quanto intollerante, pace. Che ci posso fare? Ma che un docente universitario di una cosa che si chiama “comunicazione” e che per principio, tenendo a precisare che sono assolutamente impreparato sulle scienze comunicative, dovrebbe avere i mezzi per comprendere e far dialogare pareri che possono essere contrastanti, possa essere così incolto ed insultante. A meno che per scienza della comunicazione non si intenda solo in qualche modo far passare il nostro escusivo messaggio per “verità”. E meno male che quella rivista passa per essere fra le più intelligenti. Preferisco il clero, perlomeno fanno il loro mestiere. Come diceva Totò, non so se è vero, “Il mondo è bello perchè è avariato”.

giancarlo bonini

@ Giuseppe Carità

Pierfranco Pellizzetti: L’uomo che non c’era!

(bellissimo film dei fratelli Cohen)

Giancarlo Bonini

Bruno Gualerzi

Sono abbonato a MicroMega da alcuni anni, ma questo numero non mi è ancora arrivato. Ho letto comunque l’articolo riportato, il quale, se riproposto nella sua integrità, ritengo non si discosti molto da quanto riassunto da Raffaele Carcano, che giustamente sottoliea l’attacco portato a UAAR in quanto è ciò che dà il tono a tutto lo scritto.
Francamente è di una superficialità sconcertante, e proprio là dove dovrebbe emergere quel pensiero ‘alto e robusto’ che chi aderisce a, o simpatizza con, UAAR non sarebbe in grado di esprimere. Si può criticare l’iniziativa ‘ateobus’ (c’è chi l’ha fatto anche su questo blog, ma con ben altri argomenti), si può criticare lo ‘sbattezzo’ (personalmente l’ho approvato, attuato, e motivato, pure qui, in ben altro modo), ma usare questo tono di saccenteria scadendo nel frattempo in una poco più che scolastica distinzione tra ‘ateismo’ e ‘agnosicismo’ (e ancora una volta perfino qui – cioè su un blog che non è certo la sede più idonea – la questione è stata comunque trattata con ben altra profondità)…
non credo che deponga a favore di una rivista per tanti aspetti meritoria come MicroMega.
Per finire… ma seguendo sempre la stessa falsariga resa obbligata dall’articolo: si può criticare UAAR per tante ragioni (personalmente non mi trovo d’accordo per certi aspetti sul tema della scienza, oltre che su una concezione dell’ateismo quanto meno da… ripensare), ma liquidare con tanta supponenza un’associazione con toni evidentemente mutuati dalla critica più preconcetta…
beh, non mi resta che sperare non sia questa la posizione di quanti apprezzano MicroMega.

marco

un altro che da sinista è diventato sinistrato…. ma scrivere qualche articolo più decente è chiedere troppo a un giornalista di Micromega?

faidate

@ Soriano:
D’accordo con Soriano.
Possiamo tentare un minibilancio? A) La qualità dello slogan: ce ne potevano essere di migliori o peggiori. Se Carcano avesse dovuto sentire tutte le campanelle, staremmo ancora a scambiarci messaggi. Armiamoci e partite è purtroppo un difettuccio di molti soci Uaar. B) L’efficacia: credo che raramente l’annuncio di un messaggio abbia avuto altrettanta pubblicità gratuita. Chi l’ha deciso dovrebbe almeno sostituire il pubblicitario che ha negato il permesso, in quanto professionalmente più capace. Hanno abboccato non solo opinionisti (sic!) dell’Avvenire, ma perfino un Cardinale. C) Idem, e con più sostanza, il tema dello sbattezzo. D) Rimandiamo a tempi migliori il dilagante e frustrante onanismo mentale.

Felipe

NO-VAT
Roma 14 febbraio, ore 14 P.za della Repubblica
C’é bisogno di una dimostrazione di ‘forza’ in un paese che poggia solo sui media.
info: facciamobreccia.org

dv64

In Italia vige sempre più una teocrazia in guanto di velluto, non ci piove.
Dal presidente della repubblica all’ultimo assessore dell’ultimo comune è tutto un genuflettersi agli ordini del prelato di turno onnipotente e onnipresente.
In questo oggettivo stato di cose, se ho ben inteso, Pellizzetti desidererebbe che il laico si estraniasse più o meno come Berlinguer in quella vignetta di Forattini, bevendo un tè nel salotto di casa, preferibilmente citando dottamente Spinoza e Russell così da elevare il tono della discussione.
Immagino quanto Bagnasco si preoccuperebbe di questa “deriva anticlericale” sotto il suo gonnellone di pizzo…

statolaico

Io non apprezzo le persone che come Pellizzetti si concedono il lusso della critica senza proporre una valida alternativa all’oggetto della critica, altrimenti la critica stessa viene svuotata da qualunque valore di cui si creda che essa sia portatrice . A mi piacerebbe sapere cosa dovrebbe fare concretamente, secondo Pellizzetti, un’associazione di promozione sociale come l’uaar per dare visibilità alle sue tesi. Quali sarebbero le giuste azioni da intraprendere, come giudicare la bontà di una campagna, quali i criteri di valutazione da utilizzare per poter fare tutto questo senza tradire “un pensiero alto e robusto”. O forse, secondo Pellizzetti, dovremmo riunirci in qualche buio scantinato a leggere Hume?

N2RT

da notare che la chiesa dovrebbe appoggiare, anzichè bloccare, le iniziative che possono mettere alla prova la fede delle persone, al fine di rafforzarla.
I suoi esponenti dovrebbero dire:”ben vengano i bus con quella frase, a guardarla i fedeli rafforzeranno le loro convinzioni e la loro fede in dio”.
Le paure che si evincono dalla volontà di bloccare iniziative del genere sono invece indice di scarsa fede.

Se poi le dicono i cardinali…… vien da chiedersi se credono veramente in Dio….e se la loro vede non vacilla, o se il loro comportamente non va contro il loro stesso credo.

Dominik

Dalla Svizzera italiana dove vivo sto seguendo con interesse la vicenda ateobus nel mondo e l’arroganza e la limitatezza dei pareri negativi mi lascia sconcertato.
In Italia siamo ancora lontani dall’avere una libertà di pensiero e di espressione degne di tale nome. Spero procediate su questa strada cercando una città che non censuri gli ateobus.
Che bello sarebbe vederli anche qui a Lugano.
Auguri e complimenti

Andrea Cuscela

I SOLITI “RIFORMISTI” TRADITORI!

ANCHE PER QUESTO DA SEMPRE DICO E SOLLECITO LA GENTE A VOTARE COMUNISTA….I RIFORMISTI DEL PD O DI QUALSIASI ALTRO PARTITO CHE SI SPACCIA DI SINISTRA, MA CHE NON LO E’, SONO GINOFLESSI AL POTERE DEL VATICANO.

AL GOVERNO ABBIAMO UNA DESTRA REAZIONARIA, ALL’OPPOSIZIONE C’E’ IL NULLA, O PEGGIO DEI “SENZA PALLE” SVENDUTI, CHE SIANO ESSI EX DS, CHE SIANO ESSI EX SOCIALISTI, CHE SIANO ESSI EX DEMOCRISTIANI, CHE SIANO ESSI EX RADICALI.

BASTA COL FARSI FREGARE, AD OGNI ELEZIONE VOTARE COMUNISTA E’ LA COSA PIU’ SANA, MEGLIO ANCORA SE COMUNISTI ITALIANI, L’UNICO PARTITO FEDELE (ANCHE NEL SUO STATUTO) AL MARXISMO……….TUTTO IL RESTO SONO SOLO GIRI DI PAROLE E PRESE PER IL CULO.

SALUTI!

Maybe

@N2RT

Ma i cardinali saranno quasi tutti atei, per arrivare dove stanno bisogna essere molto furbi e molto malvagi.
Sono convinto che lo sappiano meglio di noi quanto la storia di gesù & co è una balla bella e buona.

Luca

– Che ne pensate di provare con la traduzione dello slogan inglese? (Dio probabilmente non esiste…)

Avevo qualche dubbio sul “probabilmente” di questo slogan ma il vantaggio potrebbe essere che

– Lo slogan e’ gia’ stato approvato da un paese dell’Unione Europea

– Un eventuale rifiutarlo in Italia avrebbe un chiaro significato politico

Barbara

@statolaico

Hai ragione!! Inoltre Pellizzetti non dovrebbe permettersi di insultare e sminuire l’UAAR definendola una minoranza schiocchina.Viviamo, fino a prova contraria,in una democrazia. Pellizzetti attacca la campagna di sbattezzo UAAR giudicandola “peregrina”, perché conferirebbe “estrema importanza a un rito destinato a restare inerte nella misura in cui il diretto interessato non gli attribuisce rilevanza”.Ma la gerarchia cattolica gli dà rilevanza tanto che con quel rito la persona diventa “suddito”del Vaticano.Io non voglio essere suddito del Vaticano e perciò mi sono sbattezzata e se mi succedesse un incidente come ad Eluana Englaro voglio essere io a decidere se vivere in stato vegetativo o meno,io mi prendo la responsabilità della mia vita secondo la mia filosofia di vita!!!!!!!!

Bruno Gualerzi

E a proposito di critica, ne faccio subito una – spero di altro tenore – a certi commenti letti nel blog, collegata alla notizia in questione. Non credo si debba puntare più di tanto a denunciare il ricorso del Pellizzetti a pensatori del passato… se non per il modo in cui lui li utilizza. Personalmente non vedo infatti alcuna contraddizione tra l’impegno specifico di UAAR su tante questioni molto concrete, connesse all’attualità politica e sociale, e una elaborazione culturale, anche filosofica, che – purché sia praticata come espressione di libero pensiero, fuori dall’accademia più allineata, e non considerandosi per questo più ‘alta’ rispetto… non si sa bene a che cosa – può benissimo costituire un patrimonio utilizzabile dal pensiero ateo.
Senza naturalmente – come giustamente ironizza ‘statolaico’ il cui intervento condivido – “riunirci in qualche buio scantinato a leggere Hume”.

Francesco

copio il commento che ho scritto sia lì che sul mio blog…

innanzitutto il battesimo non rimane “inerte”: giusto pochi giorni fa il vescovo di Torino giustificava la negazione alla costruzione di nuove moschee (e non minareti, come è stato riportato dalla stampa), con il fatto che i battezzati sono la maggioranza della popolazione. In secondo luogo agnostico non significa “che se ne infischia” della divinità, ma che dopo averne considerato l’esistenza e la non esistenza, considera altresì inutile disputarne, ritenendo che essa non influisce sulla sua vita. In realtà le posizioni atee ed agnostiche finiscono per coincidere, invece che essere antitetiche. In terzo luogo, l’impossibilità di scrivere che dio non esiste in un paese laico, in cui si può scrivere il contrario, testimonia lo spirito e l’utilità della campagna, ancora una volta a sottolineare l’asimmetria dei diritti civili in questo paese. Un articolo semplicemente imbarazzante, spero anche per chi lo ha scritto.

Friedrich Hayek

Il lato positivo delle critiche, seppur immotivate, per non dire imbecilli, è che aiutano a fare pubblicità dell’UAAR.
È anche vero che il linciaggio mediatico è deprimente.
Ma che ci vogliamo fare? Siamo in un paese cattolico e più ci criticano, più è vero che un po’ di pauara la facciamo, quindi vale la pena continuare.
Ciao

marianna

anche margherita hach, sarebbe una sciocchina? mi sento in buona compagnia!!
micromega mi ha deluso
marianna barasso

luca t.

Mi dispiace che Micromega ospiti un articolo del genere.

Apprezzo molte delle idee e delle azioni propugnate da Micromega, ma di certo con quel commento ha compiuto un grosso errore, dando spazio a superficialità, presunzione ed ostilità preconcetta.

Nel mio piccolo confermo pieno appoggio all’UAAR ed a campagne come quella degli ateobus.

Di questi tempi sarebbe forse il caso di rilanciare a caratteri cubitali le parole di Seneca : “la religione è considerata vera dalla gente comune, falsa dai saggi, e utile dai governanti”.

La campagna degli ateobus potrebbe essere “perfezionata” : anzichè limitarsi allo slogan, l’UAAR potrebbe promuovere la vendita di qualche bel libro su ateismo e laicità, lanciandolo sui manifesti con quelle parole di Seneca (così la campagna si finanzierebbe da sola…)

Maybe

@ Andrea Cuscela

Non sono d’accordo sulle tue affermazioni.
La laicità deve essere qualcosa conquistata col progresso e con l’apertura mentale apolitica, non col comunismo.
Il marxismo è solo una bella teoria inapplicabile nella realtà, si è visto a cosa ha portato.
Siamo tutti uguali, ma alcuni sono più uguali di altri…
Ogni partito politico ha un sua correlazione con la chiesa, qualsiasi esso sia.

Per quanto mi riguada la mia visione del mondo si differenzia totalmente da tutte le visioni politiche attuali, sono tutti dei poveri buffoni, chi per una cosa chi per l’altra.

fresc ateo

X CAMILLA: L’UNICA GRAZIA CHE IO CONOSCA E’ LA GRAZIA DEI SOLDI CHE IL TUOI AMICI DEL VATICANO SI CUCCANO ,QUELLA E’ LA GRAZIA .E LA MISERIA DELL’UOMO E’ TALE PERCHE’ LORO SI PRENDONO I DENARI E AI POVERI GLI DANNO LE BRICIOLE.
SE POI TI FISSI A PENSARE A UN FANTOMATICO DIO E FARE DIGIUNI E PENITENZE PUO’ DARSI CHE TU LO VEDA ANCHE, DICONO I PRETI :CHE IL DIGIUNO AVVICINI A DIO
PUO’ DARSI INTANTO LORO MANGIANO E MILIONI NEL MONDO MUOINO DI FAME .

dv64

@ Andrea Cuscela

Ha dato più fastidio alla chiesa cattolica il comunista Togliatti 60 anni fa o il socialista Zapatero oggi?

Alessandro Bruzzone

Rispondo a Pellizzetti:

Punto primo, la sigla UAAR (che comunque è una sigla e non un trattato di filosofia) unisce atei, agnostici e razionalisti ovvero il panorama dei non credenti nella lotta per la laicità in Italia: come ogni sigla si presta a mille puntualizzazioni… ma sicuramente il senso dell’associazione non si ferma al valore della sigla che la connota, quindi la polemica di questo opinionista lascia perfettamente intatto il tempo che trova.

Punto secondo: ateo non vuol dire “chi prende particolarmente a cuore la questione del divino”, cosiccome agnostico non vuol dire “chi di tale questione se ne infischia”: queste non sono definizioni ma slogan che mi aspetterei di trovare su Topolino o su Il Giornale, in bocca (o in penna se preferite) a un opinionista di Micromega suonano squallidamente penose. A-teo è colui che alla pressione propagandistica che impone di fondare la società italiana (e umana in genere) sul Dio monoteista risponde nettamente “no, non esiste”. Le ragioni possono essere diverse, e determina una variazione di tipologie dell’ateismo dall’ateismo teorico all’ateismo pratico: nell’ateismo teorico rientra l’atteggiamento di quegli intellettuali che accettano un dibattito con i credenti, confutandone punto per punto le argomentazioni (poiché l’onere della prova spetta a chi sostiene l’esistenza di tale cosa; dall’altra sponda, quella di chi dubita, si possono solo considerare tali prove e discuterle); mentre nell’ateismo pratico s’inseriscono tutte quelle persone “che se ne infischiano”, per citare il Pellizzetti. Pertanto l’agnosticismo, o meglio l’ateismo agnostico (ebbene sì, l’agnosticismo rientra a pieno titolo tra le forme dell’ateismo: s’informi meglio il Pellitteri leggendo magari qualche classico sull’argomento come il Minois) non è menefreghismo fine a sé, bensì la razionale sospensione di giudizioni derivata dalla presa di coscienza dell’irrisolvibilità del problema posto, troppo lontano dalla sfera della nostra comprensione. A tale proposito va detto che l’agnostico reagisce alle pseudo-argomentazioni del credente al pari di qualsiasi altro ateo, quando queste sono – come sempre – capziose menzogne per supportare l’insupportabile. Quindi menefreghismo proprio per niente.

Il testo di Pellitteri si configura come un crasso esempio di qualunquismo, tipico di quegli intellettualini che, non a caso tronfi di supponenza, mancano del coraggio di prendere parte in un dibattito che ha profondi risvolti politici, sociali ed economici. Quegli stessi intellettuali che farciscono inutili pagini di sproloqui mentre la sinistra in Italia sprofonda e svanisce come ghiaccio al sole.

Inutile aggiungere che cesserò di seguire la rivista di cotanta “intellighenzia”.

Andrea Cuscela

Io sto parlando di Comunisti Italiani, sto parlando di Italia e come diceva Enrico Berlinguer “Non andiamo a riparare all’estero per fare dei confronti con il P.C.I, guardiamo cosa c’e’ in Italia”.

C’e’ poco da fare, qualsiasi partito QUI IN ITALIA che non sia COMUNISTA (meglio ancora se i Comunisti Italiani) non può e non vuole contrapporsi al potere del vati-cano alla fine dei conti.

Noi Comunisti siamo soli fuori da ogni coalizione, e chiunque accetti di stare in una coalizione come quelle che ci sono oggi, è servo che voglia o no del vati-cano……..lo dimostra per ultimo quest’articolo di micromega, con un direttore socialista-riformista e con questo giornalista che lo segue.

La destra reazionaria, e il partito democratico a livello di laicità sono alla pari (con i loro alleati naturalmente).

Sono tutti dei servi, noi no! (E mi sorprende che chi si dichiari ateo e che sia infastidito dalla chiesa cattolica, poi continui a votare questi insulsi personaggi……..come quelli che non si sbattezzano perchè da radical-chic sottovalutano qualsiasi cosa che vada un pò oltre le regole imposte dalla società che li ha creati e allevati.

Alessandro Bruzzone

(Pardon: a un certo punto Pellizzetti è diventato Pellitteri… ma chi se ne frega orsù!)

Alessandro Bruzzone

Tra l’altro – e chiudo – sto articolo di m… è stato pubblicato su IL SECOLO XIX (maggiore quotidiano genovese) come controparte all’articolo di Maggiani, invece equilibratissimo e che metteva bene in luce il verso senso del dibattito, ovvero la libertà di espressioni.

Credetemi nulla mi ha offeso più di quest’articolo. Pellizzeri sei una nullità.

Raffaele Carcano

AGGIORNAMENTO DELLE 16.15: il sito di MicroMega ha pubblicato la risposta di Roberto Grendene, del Comitato di coordinamento dell’UAAR, precisando inoltre di voler rappresentare “proprio un luogo di confronto franco e aperto. Per questo pubblichiamo anche contributi che non sempre rappresentano la posizione della rivista, né tantomeno quella dei singoli componenti della redazione. Ben venga dunque il dibattito”.

Woland

Alessandro Bruzzone scrive:
“Inutile aggiungere che cesserò di seguire la rivista di cotanta “intellighenzia”.

Micromega è un ottima rivista, molto aperta al dialogo e al dibattito.
Ed è senz’altro quella, con una certa tiratura nazionale, che piu’ ha avuto a cuore la battaglia per la laicità dello Stato.
Se bastasse l’articolo di un cretino, quale questo tal Pellizzetti mostra di essere, per non farmi acquistare una pubblicazione, oramai sarei ridotto a leggere solo l’orario dei treni.
Un incidente editoriale puo’ sempre capitare.
Continuerò ad acquistare Micromega almeno finchè non sarò certo che la sua linea editoriale è cambiata.

Woland

Devo dire che la risposta di Grendene avrebbe potuto essere assai piu’ incisiva e articolata.

don alberto

L’articolo mi sembra molto più offensivo nei confronti della mia ditta.
Mi pare comunque che basti un po’ di dialettica e di fantasia per mettere in ridicolo chiunque.
Di modo che l’unico “pensiero alto e robusto” appaia, per esclusione e senza che debba essere espresso, quello dello scrivente.

Alessandro Bruzzone

@ Woland

“Se bastasse l’articolo di un cretino, quale questo tal Pellizzetti mostra di essere, per non farmi acquistare una pubblicazione, oramai sarei ridotto a leggere solo l’orario dei treni.”

Non hai affatto torto. Mah, sono inc……to, abbiate pazienza.

fresc ateo

HAI CAPITO I CATTOLICI LORO LA CHIAMANO LA DITTA ,SI LA TRINITA’ ????
(RAZZI ,MOZZI, E PEZZI DI RICAMBIO.)

Stefania

sempre da micromega

Dio e gli spot
di don Raffaele Garofalo

http://temi.repubblica.it/micromega-online/dio-e-gli-spot/

cito l’ultima frase :
Nessuna “catechesi” potrà farsi manipolazione mentale e dare spazio a nuove guerre di religione e i non credenti non cadano nella trappola di dare inizio, ora, a guerre “antireligiose”. Né sugli autobus né altrove.

In altre parole dobbiamo star zitti ……

Teomondo Scrofalo

Ovim putem želim izraziti svoju solidarnost svim članovima i čelnicima udruge talijanskih ateista, agnostika i racionalista. Samo tako dalje nastavite.
Traduzione:
Con questo messaggio vorrei esprimere la mia solidarieta’ con tutti i membri e dirigenti dell’UAAR. Continuate cosi’.

Un modesto tributo dalla Croazia:
http://impious.wordpress.com/2009/01/18/catholic-censorshit/

Cordiali saluti a tutti 😉

Cheerio, boys and girls, and keep yer heads up!

Woland

@ don alberto.
non avertene a male, ma qui dentro le proccupazioni per la tua S.p.a. sono meno di quelle che nutre un piccolo risparmiatore per i dirigenti della Leheman Brothers.
Credimi, se ti licenziassero e dovessi andartene dal tuo ufficio imbracciando lo scatolone dei tuoi effetti personali, nessuno qui dentro invocherebbe per te la Santa Cassa Integrazione.
La compassione verso la tua ditta, da queste parti, sta a zero.

aleg

Ho letto il brutto articolo di Micromega e ho lasciato un commento di protesta sul loro sito. No comment, hanno fatto una brutta figura.

Maybe

@ Andrea Cuscela

Ancora una volta dissento.
Il tuo pensiero è oscurato dal tuo ideale politico, nelle tue parole mi sembra di leggere quelle di un qualsiasi religioso, che indica il suo credo come migliore degli altri e non servo di nessuno.

Baggianate, lo sanno tutti che i politici interi sono arrivati dove sono arrivati per smania di potere, per aiuti per convenienza e chipiùnehapiùnemetta.

Non ce n’è uno di partito politico che incontri la mia approvazione oppure uno di personaggio politico che si sia guadagnato la mia stima e la mia fiducia.

I comunisti non sono servi del vatiCano? La maggior parte sono filoislamici.
Come posso io tollerare l’unica religione più arretrata del cristianesimo per fare “un dispetto” ai preti? E’ totalmente assurdo, come tutto il comunismo italiano.
D’altronde sono tutti comunisti poi si vede cosa fanno davvero per il popolo :rolleyes:
In Italia che siano fascisti, comunisti, socialisti, repubblicani ecc non cambia assolutamente nulla, i loro pensieri sono rivolti esclusivamente a potere e portafoglio.

Ribadisco la mia apoliticità in questo clima, la battaglia laica, anticlericale e antireligiosa deve essere eseguita senza altre interferenze, tant’è che l’uaar “è un’organizzazione filosofica non confessionale, democratica e APARTITICA” [fonte: statuto UAAR]

Roberto Grendene

@Woland
hai ragione, era piu’ una risposta “da blog”
infatti l’avevo inviata qui:
http://www.uaar.it/news/2009/01/19/micromega-attacco-alluaar-minoranza-sciocchina/#comment-226904
e come commento all’articolo sul sito di MicroMega:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/ateobus-la-sagra-della-sciocchezza/?page=dettaglio-inviato&idarticolo=micromega_59_micromega-online_2761&idmessaggio=985257

L’ho poi inviata a Cinzia Sciuto, aggiungendo subito che il commento relativo a D’Arcais e a lei stessa potevo evitarlo (in ogni caso era un argomento contro gli argomenti di Pellizzetti, non certo contro D’Arcais o Cinzia Sciuto)

In fin dei conti, mi sembra che MicroMega abbia preso le distanze da quanto espresso da Pellizzetti, dando ampio spazio al dibattito.
Le mie righe, e’ bene precisarlo, erano indirizzate a Pierfranco Pellizzetti, non alla redazione di MicroMega.

Alberto Galanti

Cari amici, sono un ateo con un forte complesso di superiorità e politicamente accorto. Per questo considero legittime le battaglie per lo sbattezzo e per la pubblicità atea sugli autobus ma assolutamente inefficaci per la modifica dei rapporti di forza tra i creduloni e noi. Sono molti di più loro e lo saranno sempre perché le religioni aiutano a sopravvivere e a sopportare anche non avendo alcun fondamento di verità. E’ un fatto. Siamo più intelligenti di loro ma non possiamo fargliene una colpa. Poverini, sono nati così. Guardate i cristiano riformisti come si sono agitati e hanno subito tappezzato i muri di ridicole affermazioni per sentirsi al sicuro. Pure il loro dio li considera così ottusi che è stato costretto a “rivelarsi”. Datemi retta: consideriamoli inferiori e non facciamoglielo pesare. Procuriamo ai più accorti tra loro almeno un travaso di bile.

Gianluca

secondo Anna Freud … quando qualcuno si sente con le spalle al muro l’unica cosa che può fare è aggredire!

giorgio

si sà che la gente da buoni consigli sentendosi come gesù nel tempio

si sà che la gente da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.

DE ANDRE’

Nifft

@Alberto Galanti

Che gli atei siano intellettualmente superiori è un fatto dimostrato:)

Il problema è che il potere politico ed economico in Italia ce l’hanno i meno dotati intellettualmente. Anzi, riformulo meglio: è attraverso l’ignoranza che in Italia il potere politico si alimenta e si mantiene. Ma è talmente radicata questa usanza che anche chi ha il potere, non si rende più conto di questo meccanismo artefatto, ed è diventato un ignorante egli stesso, credendo alle stesse baggianate del popolino, come in un gigantesco loop che si auto-alimenta.

Chi si tira fuori dal loop, viene automaticamente allontanato e/o escluso dal resto della società. Perde visibilità. Per questo motivo anche molti giornalisti/politici più illuminati, fiutando il pericolo ne hanno una paura matta (ma a volte anche inconsciamente, come riflesso condizionato) ed evitano di assumere posizioni troppo laiche, in quanto “problematiche”. Insomma parlar male del papa, della chiesa, o peggio, dichiarare palesemente il proprio ateismo proprio non si può: è di cattivo gusto… non è opportuno… si offende la religione, ecc… ecc…

Molte persone non concepiscono nemmeno l’idea che possa esistere un pensiero diverso, libero dai dogmi della religione, perché attorno a loro non vedono alternative. La campagna pubblicitaria poteva essere utile in questo senso.

fox

@N2RT

>da notare che la chiesa dovrebbe appoggiare, anzichè bloccare, le iniziative che
>possono mettere alla prova la fede delle persone, al fine di rafforzarla.
>I suoi esponenti dovrebbero dire:”ben vengano i bus con quella frase, a guardarla
>i fedeli rafforzeranno le loro convinzioni e la loro fede in dio”.

Anche certe pubblicita’ di biancheria intima sono molto apprezzate dal clero del mio quartiere giacche’ tanta grazia e’ una formidabile prova ontologica per molti fedeli!

A parte gli scherzi, i preti con cui ho parlato di questo mi hanno dato una risposta simile a quella di Don Franco Barbero il quale scrisse: “Appena potrò mi farò un bel giro a Genova su questi bus degli atei per un sereno dialogo con i simpatici organizzatori di questa iniziativa che fa seguito a quelle di Londra, Washington e Barcellona. La trovo una coraggiosa sortita
di libertà, espressione esplicita del pluralismo che sempre di più si esprime nella società”

Roberto “Fox”

P.S. Io non ascolto Radio Maria ne’ frequento porporati

P.P.S. Faccio una proposta che mandera’ in loop (in paranoia) Pierfranco Pellizzetti: UAAR3 ovvero UAAR Cube che fa molto Web 3.0 e che starebbe per

Unione
Atei (che affermano che l’ente dio non e’ necessario)
Agnostici Razionali (che ritengono che probabilmente dio non esiste)
Religiosi Ragionevoli (che ritengono dio e i diritti umani necessari e che come Don Franco non rompono gli zebedei)

Andrea Cuscela

Maybe, dissenti finchè ti pare, tanto per quel che scrivi sei solo un qualunquista….”sono tutti uguali”, “sono tutti ladri”….

Noi no, ed infatti non siamo in Parlamento proprio per questi motivi.

Gli unici a difendere la laicità dello stato che ti piaccia o no, in questo Paese sono i COMUNISTI, e chi segue il pensiero MARXISTA, la destra è reazionaria e fascista, il pd ed i suoi alleati sono servi del vaticano anch’essi.

Quando si va a votare bisognerebbe ricordarsi di ciò che succede da anni, ovvero la destra con il vaticano, il pd e gli alleati con i suoi sindaci a leccare il culo ai preti.
Noi siamo diversi in tutto, cosi’ come quando non concediamo di entrare in Parlamento per piu’ di 2 volte consecutivamente, e non abbiamo bisogno che ce lo dica Grillo, lo facevamo già da 60 anni!

Ernesto 50

@ Roberto Grendene

Io non faccio il diplomatico e mi posso permettere di litigare a brutto muso con chiunque.
Personalmente mi da molto fastidio questo genere di aperture come quella di Micromega, perchè il “dibattito” è qualcosa che non prescinde dal rispetto e dalla educazione. Se loro si sono sentiti di ospitare un articolo del genere immaginando la reazione, beh, penso che la prima risposta che gli hai dato è più che sufficiente a chiudere l’argomento. Tanto più poichè il volo dell’articolo è tanto basso, non esiste un confronto alto. Al massimo un incontro di boxe bello cattivo. Ma, ripeto, io non faccio il diplomatico.

Stefania

@ Roberto Grendene

L’articolo io l’ho letto TUTTO ……..e non ho scritto per partito preso,
cmq anche se nell’insieme è onesto , “per me” resta nell’insieme un po’ strisciante e la chiosa non mi è piaciuta, “profuma di dictat” 🙂

Ma è il mio punto di vista …..

Invece mi è piaciuto di più questo articolo scritto da Vincenzo Donvito, presidente Aduc, che riporto per intero:

“Pubblicita’ atei/bus. Dov’e’ il fondo della civilta’ giuridica e della comunicazione? Intervenga il Vaticano! ”
Nei giorni scorsi si era appreso che l’Antitrust aveva aperto un fascicolo per pubblicita’ ingannevole per una verifica sui messaggi dell’Uaar (Unione atei agnostici e razionalisti) sugli autobus di Genova: “La cattiva notizia e’ che dio non esiste. Quella buona, e’ che non ne hai bisogno”. Eravamo rimasti perplessi: con quale razionalita’ l’Antitrust avrebbe dovuto discernere sull’ingannevolezza del messaggio? Non c’era risposta ed avevamo pensato si fosse toccato il fondo, cioe’ un’apertura di indagine solo per ottemperare all’autorevolezza del richiedente, il sen. Giorgio Bonaci (An).
Ma ci siamo sbagliati, perche’ il fondo e’ ancora piu’ in basso di quanto avevamo percepito: e’ nella concessionaria pubblicitaria del trasporto pubblico comunale della citta’ di Genova, la Igp Decaux che, rifacendosi al codice di autodisciplina pubblicitaria, ha motivato che “sarebbe una comunicazione che offende le convinzioni morali, civili e religiose dei cittadini e non rispetta la dignita’ della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni”.
Per noi e’ una conferma: il peggior nemico della Chiesa cattolica romana e’ nei propri sostenitori non-togati, politici o impresari che siano. Perche’ una fede religiosa che propugna amore e fratellanza dovrebbe temere chi dice che il medesimo amore e la medesima fratellanza possono avere altre dinamiche, diverse da una religione? Non dovrebbe essere un terreno fertile, per una confessione, confrontarsi coi “senza-dio”, soggetti sicuramente piu’ facili da evangelizzare rispetto a chi oppone una fede che reputa migliore di quella cattolica romana?
Noi, a differenza dell’Uaar, che ha preannunciato azioni legali contro il divieto/censura, non ci sentiamo offesi e non chiediamo giustizia. Quest’ultima in Italia e’ nei termini della concessionaria pubblicitaria genovese, cosi’ come nei termini di chi con la legge vuole che i figli nascano malati e menomati, di chi preferisce far morire i malati piuttosto che dargli una speranza con le cellule staminali embrionali, di chi usa il potere conferitogli dagli elettori per “mafiosamente” minacciare chi applica le leggi (il ministro Sacconi e il caso Englaro)… insomma le leggi sono queste e i loro esecutori, cosi’ come coloro che le dovrebbero rispettare, piu’ che cittadini sono sudditi e, si sa… cosa non farebbe il suddito per compiacere il proprio sovrano, anche ben oltre quello che il sovrano sembra chiedere? Ma qui, nel caso genovese, si va oltre. Percio’ chiediamo l’intervento del Vaticano: non vi conviene che continui questo andazzo, coloro che dicono di essere vostri sudditi vi stanno facendo piu’ male che bene perche’, quando si va nel ridicolo come a Genova, non crediamo sia un buon cemento per tenere insieme i pezzi: questa sorta di deflagrazione distruttiva, invece che fede e amore, vi fa lavorare solo su paure e ignoranza; avete una si’ scarsa considerazione dei vostri attuali e futuri fedeli? E’ questo che volete?

http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=246990

Anna T

In un certo senso però, se posso permettermi di esprimere il mio pensiero, questi insulti li avete un po’ meritati.
La vostra iniziativa, era destinata a fallire poichè lo slogan ero troppo provocatorio, ben diverso da quello inglese.
Ora… a Vaticalia per promuovere idee “non cattoliche” bisogna usare le pinze, tenendo presente che non si tratta di uno scontro filosofico né teologico, ma politico, e i difensori della chiesa sono pronti a utilizzare qualunque appiglio legale per bloccare le vostre iniziative.
Perchè Bagnasco & amici, E gli amici degli amici, costituiscono il potere. Voi giustamente non siete nessuno, solo una associazione di cittadini qualsiasi, in un paese basato sul sistema mafioso e clientelare: un sistema sociale e politico a cui la chiesa e il Vaticano si accordano perfettamente.
Citando l’eroe nazionale Giulio Andreotti (santo subito!)… “il potere logora chi non ce l’ha”.
Possedete voi circa il 30% del patrimonio mobiliare italiano? Avete alleanze in politica? Siete presenti nel sistema finanziario? Avete privilegi concordatari?
No… quindi logico che siate disprezzati.
Questa iniziativa appare più vana che andare a distribuire volantini contro la mafia a Castel Volturno o a Gela.
Tra l’altro, a mio avviso, anche iniziative come “Facciamo breccia” di Novat sono destinate ad avere scarso successo, poichè troppo anticleriali.
Se si vuole far pubblicità o proporre idee nuove bisognerebbe forse agire in maniera più sottile e intelligente, senza “disturbare” il potere, se no preparatevi a prendere calci nel sedere.
Per esempio, la promozione dello sbattezzo e i dibattiti mi sembrano bien più utili e NEUTRI.
E perchè no qualche iniziativa a scopo sociale? Uno dei campi di azione quasi esclusivi della chiesa in Italia è l’azione sociale: ora molti cittadini apprezzano l’opera di preti/suore e il ruolo sociale delle parrocchie.
Per diffondere idee diverse bisognerebbe infilltrarsi (e adattarsi) nel sistema sociale esistente, se no sarete sempre considerati degli estremisti e ridicolizzati.
La società multiculturale offre forse una possibilità di cambiamento, poichè i nuovi italiani delle prossime generazioni non saranno automaticamente cattolici.
Ma temo che tra il fondamentalismo degli islamici e la laicità temo che la chiesa sosterrà piuttosto gli islamici.
Saluti dalla Francia,
Anna

statolaico

@giorgio: nei primi anni di internet, nei primi spazi di discussione virtuale, nacquero anche i primi “troll”, personaggi che disturbavano gli altri utenti per il solo gusto di veder degenerare -a causa loro- le discussioni: si masturbavano così, quello era il loro passatempo. La maggior parte di questi personaggi disturbava inserendo commenti inutili, o postando sempre la stessa frase per decine e decine di volte. Ci fu anche chi, dotato di maggiore ironia, si differenziò da questi semplici provocatori facendo interventi più articolati, mantenendosi giusto al limite tra il credibile e l’incredibile e ricevendo le repliche argomentate, indignate, stizzite di tutti gli utenti che cascando nella trappola li prendevano per buoni. Alcuni di questi fatti ebbero in rete un gran successo e non si può, oggi, non riconoscere che l’autore o gli autori di tali scherzi furono a loro modo geniali. Ricordo, per esempio, il caso della tanto odiosa quanto esilarante “Associazione Famiglie Cattoliche San Carlo Borromeo”, che tenne banco in internet per un bel pezzo. Ma forse tu non sai che sono passati un po’ di anni, anche internet è cambiata, siamo nal web 2.0, gli utenti sono in maggioranza “navigatori-navigati” e voler riproporre anacronisticamente quel tipo di umorismo, sperare che qualcuno ci caschi, reiterare provando da giorni e giorni sullo stesso sito nonostante nessuno raccolga il tuo “scherzone”, mi spiace dirlo, ma ti rende solo patetico. Siamo in pieno 2009, cambia il calendario.

#Aldo#

AQUALUNG: “Stamattina esco dalla metro di roma e trovo un manifesto dei cristiano riformisti: “Una buona notizia: Dio esiste e anche gli atei lo sanno”… Quando si dice: so di non sapere!”

Il timbro attestante l’avvenuto versamento dell’imposta d’affissione c’era? Sembra cosa da poco, ma dalla sua presenza o assenza deriva una serie di conseguenze che siete senz’altro in grado di cogliere da voi.

Alessandro Bruzzone

@ Anna T

Di sottigliezza in sottigliezza andiamo assottigliandoci.

Comunque leggi bene la notizia: gli insulti del “potere” ce li mettiamo dove puoi immaginare, il problema è che l’articolo di cui si parla è stato scritto e pubblicato da uno pseudo-intellettuale di sinistra su una prestigiosa rivista progressista italiana.

Per la serie: continuiamo così, facciamoci del male.

Woland

# Alessandro Bruzzone scrive:
” l’articolo di cui si parla è stato scritto e pubblicato da uno pseudo-intellettuale di sinistra su una prestigiosa rivista progressista italiana”.

Che la rivista sia progressista non c’è dubbio.
Ma che adesso anche gli ex-liberali e ed ex-repubblicani possano essere diventati di sinistra e poi addirittura essere promossi ad “intellettuali” (ancorchè “pseudo”)….
Bhè…sarebbe proprio un sintomo preagonico.
Mala tempora currunt, Bruzzone.

Alessandro Bruzzone

@ Woland

Non sono tra coloro che riducono la sinistra alla sfera comunista/comunista, e trovo che ridurla a ciò sarebbe sì preagonico. Un liberale vero (vedi per dire un Rusconi) avrebbe tutta la mia stima… certi simpaticoni, invece, mi risultano difficilmente digeribili.

stefano b

x camilla che scrive di esperienze

L’esperienza di dio è oggettivamente difficile da sostenere alla luce delle quotidiane notizie che ci pervengono dal mondo. Certo, sui vetri ci si può anche arrampicare e arrivare in cima alla vetta, come fanno i più “bravi” avvocati nei processi più difficili. Ma nell’opinione pubblica aleggia sempre un certo scetticismo sulle sentenze a favore, strappate con tali virtuosismi di retorica forense. Rimane quindi, sempre molto arduo credere che dio esista.
In questi giorni capita non di rado che la miseria venga saggiata sulla propria pelle dai barboni che crepano di freddo sotto i ponti, ma non so se poi riconoscano la “grazia” che dio gli ha donato. Ma certo! di sicuro nel regno dei cieli.

Anna T

@Alessandro

Ben voilà fate gli offesi e restate tra di voi allora e non avrete mai alcun peso nella società italiana.
Non si puo’ cambiare il sistema che dall’interno.
Più moderazione e neutralità produrrebbero probabilmente migliori risultati.
E sopratutto l’azione locale diretta a contatto con la gente comune.
Se i politici sembrano quasi tutti clericali per opportunismo, non tutti i cittadini sono paladini dell’egemonia culturale del cattolicesimo, neppure fra i credenti.
Essere apertamente anticlericali (come Novat) o attaccare la chiesa in tanto che istituzione mi pare controproducente, a destra come a sinistra.
Quanto ad affermare “La cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona che non ne hai bisogno” NON è la stessa cosa che “Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita”.
Temo che anche con “probabilmente” lo slogan sarebbe stato comunque censurato, poichè l’arsenale giuridico italiano protegge il diritto di culto, non l’ateismo.
Anche la libertà di espressione è subordinata al rispetto dei culti e delle religioni, poichè esiste ancora il reato di villipedio, no?
Il codice di autodisciplina pubblicitaria della IGPDEcaux è quindi in sintonia con l’ordinamento giuridico italiano.
Avete subito la censura, ma nessuno vi difenderà, neppure fra i non credenti, temo sia giuridicamente impossibile.
Allora la mia domanda è: poichè l’iniziativa è fallita non sarebbe utile trovare altri metodi di promozione possibili?
Auguri comunque, io sono dalla vostra parte anche se mi sembra un po’ “una causa persa” la promozione dell’ateismo nel nostro paese. Persino il rispetto della laicità dello stato in Italia mi sembra una chimera…
dalla Francia,
Anna

venezia63jr

Ecco un posto dove tutti siamo uguali,dove la nostra presenza non fa dormire sonni tranquilli a nessuna ideologia politica,l’inizio di una nuova era.

Woland

@ Alessandro Bruzzone
La sinistra è già sufficientemente variegata fin dalla sua nascita da non potersi mai ricondurre ad una sfera comunista/comunista.
E la sinistra italina non fa eccezione.
Un liberale e un repubblicano potranno essere progressisti.
Potranno essere alleati della sinistra in molte battaglie, sopratttuto per i diritti civili.
Ma mai un liberale con la sua concezione liberale (non necessariamente liberista) del mercato dovrebbe essere considerato di sinistra.
Simili confusioni hanno contribuito fortemente a spingerci nel mare di guai nel quale stiamo navigando.

CeccoAngiolieri

Assegnare significati a piacimento alle parole è tipico di tanti pseudo intellettuali, la chiesa poi ha anche la pretesa di dare il significato alle parole famiglia gender laico ecc. finisce sempre che le ingloba in un suo dizionario come le appartenessero

Cecco

CeccoAngiolieri

Di ogni parola esite il signicato del dizionario e il significante, cioè il significato “personale” quello che una “categoria” le assegna (alla parola)

Cecco

Ernesto 50

Ragazzi, stiamo sulla notizia e non buttiamola in politica. Teniamo distinti i due piani anche se a volte è difficile, ma io credo che non sia questo il posto per tali contrapposizioni. Altrimenti offriamo il destro, e con molte ragioni, per non farci prendere sul serio.
Io insisto con il dialogo con tutti, ma partendo dal RISPETTO che pretendo e che devo dare tutti. Già viviamo in una società impazzita ed intollerante, figuriamoci se ora entra anche qui. A parte i vari “don” che fanno il loro mestiere di provocatori.
Nel merito: dopo il comunicato delle 21.15 dell’articolista, resto dempre più della mia idea di non aprire nessun dibattito con Micromega finchè ospita articoli di tale ignoranza, maleducazione ed intolleranza, reiterato nel comunicato sul sito di Micromega citato.

Alessandro Bruzzone

@ Anna T

L’iniziativa non è fallita, è stata censurata: sono 2 cose completamente diverse, penso che lo capirai da sola.
Per il resto, mi pare che il low profile sia una strategia fallimentare, qui da noi come lì da voi. Qui abbiamo Berlusconi, lì avete Sarkozy: chi sta peggio?

Alessandro Bruzzone

@ Woland

Una visione che non condivido: il liberalismo rappresenta la prima seria rottura nella modernità contro la tradizione a favore della coscienza politica del cittadino. Difatti trovo seccante soprattutto l’uso continuo della parola “libertà” da parte di certi movimenti politici oggi di maggioranza.

Daniela

io ho sempre apprezzato micromega, e so anche che ospita nelle proprie pagine persone di diverso estrazione e pensiero, in questo caso ho scritto a pellizzetti e solo a lui, perchè lui è l’autore dell’articolo. Gli ho scritto perchè ritenevo il suo articolo superficiale e gli ho suggerito di informars meglio sull’uaar, però continuerò a leggere micromega anche se certi interventi non mi piacciono.

vico

commento al botta e risposta su micromega

Invidia o critica?
Evidentemente Pellizzetti rispecchia la massima di Flaiano: L’insuccesso gli ha dato alla testa. Non si spiega il livore con cui attacca due iniziative di successo che hanno portato la laicità sulla bocca di tutti. In attese delle sue mirabolanti proposte per sconfiggere il clero, noi ci godiamo i nostri modesti risultati. Non possiamo non notare che prima ci siamo presi degli sciocchi , degli incoerenti per aver unito atei e agnostici e poi dopo la civile risposta di Roberto Grendene ci sentiamo accusare di rispondere con ” fendenti inconsulti, ben oltre le soglie dellinsulto”.Ci chiarisca quali sono gli insulti che le hanno rivolto, perchè nella lettera di Roberto non sono riuscito a trovarne. Vico Zanetti

Woland

Pellizzetti accusa si essere oggetto:
” fendenti inconsulti, ben oltre le soglie dell’insulto”

..avrà letto queste Ultimissime….
Bhè..ma che si aspettava dopo aver definito l’inziativa della UAAR quella di una “minoranza sciocchina” e l’iniziativa dei ateobus “un frizzo e un lazzo”?
Una serena e profonda riflessione sulle sue inutili parole?
Se Sua Verbosità, invece di esprimere giudizi vacui avesse fatto un’analisi puntuale allora si potrebbe anche discutere.
Ma davanti a tanta inutile boria, resta solo Grillo col suo Vaff.

popkorn

@anna T
@perchè non qualche iniziativa a scopo sociale????
sono d’accordo con te…..
basterebbe “regalare” un auto ( con i 9.000€raccolti) a qualche associazione &comunita di volontariato che ne abbia bisogno….auto donata d’all —-UAAR——sarebbe una “publicità&progresso”
la pubblicità sul bus solo 2/3mesi
sull’auto molto molto di più……..
tanto ormai il messaggio che in italia c’è “qualche problema” di libertà di laicità è” emerso” a gratis…
la “gente ” credo che a questo punto apprezzerebbe “l’iniziativa”
pensiamoci
complimenti anche per gli articoli…..
libertè,fraternitè.egalitè …………….

Giovanni ateo

Tutta la mia solidarietà, questa volta, all’UAAR per gli attacchi gratuiti.

Woland

Insomma, l’abbiamo capito:
Pellizzetti, ateo e anticlericale, con le sue rampogne alla UAAR, basate sul nulla, si vuole accreditare presso il Partito Democratico quale campione di quella famosa “nuova laicità” che vorrebbe mettere assieme in uniche strutture politiche Rosy Bindi e Gavino Angius, la Binetti e (magari… perchè no?) lo stesso Pellizzetti.
Personalmente trovo che Rosy Bindi sia un personaggio politico di grande valore.
Ma quando si parla di bioetica, di diritti civili, di 8+1000 ecc. non occorre che faccia sforzi per ricordare che è la mia controparte politica.
Con la quale posso trattare utilmente, ma con la quale non posso condurre assieme una battaglia politica su questi argomenti fondamentali per una democrazia.
Il Veltronismo ecumenico finge di non capire queste differenze, teso com’è a perdere consensi e spazi politici di manovra.
E si fa propugnatore di un laicità dello Stato sostenuto da quel pensiero “alto e robusto” di cui va cianciando il nostro Pellizzetti e di cui non si vede ombra.
Che non ha fondamenta, struttura, e neppure una facciata.
Lo dimostra Pellizzetti stesso con la sua critica assolutamente vuota alla nostra laicità, che forse sarà pure un po’ d’antan, ma nel quale la gente si puo’ riconoscere o meno.
E partecipare democraticamente, con piena coscienza.
E tutto ciò evidentemente non piace agli intellettuali organici al Nuovo Partito Unico della Sinistra.

Rudy

Traduzione dell’articolo di Pierfranco Pellizzetti: “bau bau bau!”

popkorn

PS:
vi immaginate ::::::l’uaar..dona un auto alla comunità di don franco barbero………….
sempre che don franco sia d’accordo…………….

Bruno Gualerzi

Ho letto la replica di Pellizzetti (grazie Vico).
Cosa si può dire che non sia già stato detto dai commenti che ha provocato? Ad essere buoni, si potrebbe parlare di infortunio del nostro (capita a tutti)… ma, nel caso, onestà intellettuale imporrebbe di riconoscere la propria ignoranza di tante cose che riguardano UAAR e di essersi soffermati su un paio di inziative, discutibili fin che si vuole, ma certamente non tali da giustificare epiteti quali ‘minoranza sciocchina’, ‘circolo chiuso’, e altri dello stesso tenore che adesso non ricordo. Invece…
PS. Quale abbonato a MicroMega, avrei preferito da parte della redazione un comunicato un pò meno di maniera.

il pavone

sì, però signori miei attenti a non trasformare le nostre idee in integralismo, attenti a non accettare le critiche, se non riusciamo a essere altro altro rispetto a ciò, gli “altri” ci distruggeranno.
Perche sull’indottrinamento dei giovani da parte di CL, pellizzetti ha ragione.
e allora ben vengano gli autobus, ma cercare di andare a parlare nelle scuole avrebbe ben altra valenza.
tra l’altro credo che costerebbe anche meno…..

Massi

C’è un “partito” molto diffuso che potremmo definire il pertito del “ma anche”.
Questo partito ha in uso assumere posizioni illuminate (facendole proprie) ma poi, di fronte al disagio di doverle davvero sostenere fino in fondo insieme ad altri, aggiunge un “ma anche… noi” ecc. ecc.
E in questo modo rimane illuminato ma se netira fuori…

il pavone

è incredibile come tutto ciò che nasce come movimento diventi partito, con le sue regole, i suoi riti, la sua ortodossia e le conseguenti eresie….

AlexJC

da socio UAAR, posso dire che il ragionamento di Pellizzetti non è tutto da buttare.
Semplicemente non si rende conto che iniziative di questo genere servono per acquisire visiblità e contrastare l’azione mediatica dell’avversario.

Flavio

@ il pavone

Chiaro che Pellizzetti non ha del tutto torto, solo da chi scrive un articolo si puo’ richiedere che sia ben informato sui soggetti in gioco e sugli eventi.

Dici “cercare di andare a parlare nelle scuole” … credi che l’Uaar non tenti di farlo, ovviamente con un dibattito ecc? A volte si fa, molte altre no, quando un vescovo puo’ andare a pregare durante l’orario scolastico…

Giudicare 20 anni di operato in base a l’unica campagna che ha avuto questa copertura mediatica (ma anche lo sbattezzo ha il suo successo e i suoi buoni motivi), e’ superficiale.

Il Santo

Signori, la risposta a Pellizzetti pubblicata sul sito di Micromega gronda rancore; è priva di qualsiasi ironia e giocosa leggerezza – e la “leggerezza” più o meno sostenibile già Kundera diceva propria di chi sa di dover vivere una sola vita. Non dovrebbe essere questo il nostro stile. Non diventiamo chiesa.

Massi

Mi sembra che un po’ a tutti qui sfugga che a censurare non sono le parole ma gli atti: se si mettono sullo stesso piano parole ed atti allora si arriva a tal punto che “con il morto sulla bara” qualcuno “dimoltoilluminato” critica le parole ed occulta i fatti.
Dimenticanza?
Conoscendo i miei polli ne dubito molto.
Dopodichè, poiché non c’è un sol modo di manifestare i propri pensieri, permettete che sia io per me con quanti come me lo vogliano a decidere come manifestare i miei o è troppo?
Così come altri nel modo che ritengono più consono, senza chiedere il nostro parere.
Sono indignato, profondmente idignato, tanto dei nemici quanto del perbenismo di tanti falsi amici.

Angela

Ho letto l’articolo: mi sembra decisamente a favore delle tesi dello UAAR. Per la definizione “minoranza sciocchina” credo fosse per lo più per par condicio.
D’altronde la cosa vista da fuori e non contestualizzata a molti è parsa proprio così.
A noi l’arduo compito di spiegare il perchè non siamo una minoranza sciocchina!!

Giuseppe R. Festa

Calma e gesso: Paolo Flores d’Arcais ha risposto all’articolo irridente da par suo, smentendolo nella forma e nella sostanza.
Micromega non è megafono di una linea filosofica o politica, ma un’Agorà nella quale a tutti è lecito esprimersi: se pubblicasse solo le voci a noi gradite, non sarebbe diverso da un qualunque “Il Giornale” o “Libero”; solo che sarebbe di tendenze opposte: farebbe insomma come quei cattolici che non ci permettono di dire che secondo noi Dio non esiste e di argomentare sulle nostre ragioni.
Quel pezzo ha aperto un ricco dibattito, e quindi nella sua supponenza ha giovato alla causa dello scambio di idee e di vedute. E Micromega (di cui non sono un azionista!) ha fatto bene il suo lavoro

Giuseppe R. Festa

Giorgio, per piacere, non hai qualcosa di serio da dire? Il fatto che Obama vada in chiesa non testimonia della sua fede: è un atto politico. Ma anche se fosse? Vorresti dire che dio esiste perché Obama va in chiesa? E’ tutta qui la tua forza dimostrativa? Non hai altri argomenti ontologici da proporre? Coraggio, Sant’Anselmo aveva idee un pochino più elaborate!
Sforzati, magari ti viene qualche idea!

A parte gli scherzi, sarebbe bello poter dialogare e dibattere con qualcuno che stimoli davvero la mente ed abbia davvero qualcosa da dire. Da ateo sono in spasmodica attesa di incontrare un interlocutore illuminato, qualificato, documentato. E, soprattutto, non dogmatico.
Aspetto da quarant’anni

Giuseppe R. Festa

Post scriptum per Giorgio: per favore, non chiamarci “fratelli”.
Almeno, non chiamare fratello me: che io sappia non siamo nemmeno cugini.
Stando poi a quel che si legge nei testi della tua religione, non è che essere fratelli nel vostro contesto giovi più di tanto alla salute: a partire dalla prima coppia di fratelli, Caino e Abele, per seguire con Giacobbe ed Esaù, e con Onan e il suo defunto fratello, e ancora Giuseppe e i suoi fratelli…
La vostra storia non parla di amore fraterno. Quindi alla larga, dalle espressioni stucchevoli e prive di contenuto vero.

Bruno Gualerzi

@ Giuseppe R. Festa
Se Flores d’Arcais, direttore di Micromega “ha risposto all’articolo (…) smentendolo nella forma e nella sostanza”, perchè mai non l’avrebbero dovuto fare gli aderenti o simpatizzanti uaar?
Il fatto poi che MicroMega (rivista alla quale da tempo sono abbonato) vuol essere un’Agorà, non significa che non tenga una linea filosofica e politica ben caratterizzata… e proprio comunque perchè di un’Agorà si tratta si può esprimere dissenso. Se il pezzo a molti – me compreso – è apparso superficiale e supponente, senza per questo demonizzare l’autore (che sicuramente ha altri meriti) o la rivista su cui ha scritto, perché non dirlo?
PS. Ho provato a contestualizzare ‘minoranza sciocchina’, ma – sarà per i miei limiti – non ho trovato nessun ‘contesto’ in grado di rendere questa etichetta meno insultante.

Giuseppe R. Festa

Per Bruno Gualerzi

Altro è esprimere dissenso, altro vedere in Micromega un rovesciamento dei valori di laicità e indipendenza che lo caratterizzano.
La mia osservazione riguardava solo questo. E il fatto stesso che Flores d’Arcais abbia manifestato un’aperta presa di distanza da Pellizzetti corrobora la mia tesi.
Per inciso sono anche io un iscritto all’UAAR ed anche io trovo ingenerose e gratuite (oltre che evidentemente ben poco documentate) le affermazioni di Pellizzetti.
La saluto cordialmente, assicurandole che mi guardo bene dal contestare il diritto di contestare. Sarei un pochino contraddittorio, non le pare?

Approfitto per precisare che quanto ho scritto a “Giorgio” sembra ora privo di significato. Il fatto è che è sparito un contributo di un certo Giorgio – appunto – che diceva più o meno così: “Cari fratelli atei, Obama e Michelle sono andati per prima cosa in chiesa. Questo non vi fa riflettere sul fatto che siete in errore?”. Era a questa affermazione che rispondevano i miei precedenti contributi.

vico

posto il mio commento all’articolo di Flores d’Arcais
ma perchè a insultare saremmo noi?
Scrive Flores d’Arcais: “A Pierfranco Pellizzetti questo tipo di inziativa di ateismo militante, e anche quella dello sbattezzo, sembrano sciocchine. E possibile che la maggioranza degli atei e agnostici italiani non sia daccordo (difficile valutarlo, sono convinto che siano milioni, anzi decine di milioni, e nessun sondaggio affidabile è stato fatto), quello che non capisco è perché chi la pensa diversamente debba scatenarsi in un sabba di insulti.” Come ho già chiesto al suo opinionista quali sarebbero gli insulti che noi vi abbiamo rivolto? Se definisco la sua rivista sciocchina cosa le sto facendo un complimento? Anche lei ci chiarisca meglio le sue proposte per “combattere lormai lugubre accanimento del partito dei torturatori sul corpo di Eluana Englaro”. Mentre voi pontifJkate, noi nel nostro, tra sbattezzi e autobus qualcosa facciamo. Vico Zanetti

statolaico@email.it

Non tutto l’articolo è da buttare e mi rendo conto che certamente Pellizzetti non ha fatto il baciapile. Però io resto dell’opinione che una critica fatta così è una critica fatta male, fatta con i piedi, inutile e pretestuosa, il pretesto serve forse -nella sua testa- per meritarsi il biglietto d’ingresso in un cerchio ristretto di qualche elite intellettuale. Ma i biglietti si pagano altrimenti la critica resta vuota. Condannare la campagna degli ateobus dicendo che manca di un pensiero “alto e robusto” va bene, ma poi devi spiegarti meglio, devi dire cosa non va e magari cosa andrebbe fatto. Ma non in maniera marginale, quello lo possiamo fare noi che piu’ di “frizzi e lazzi” non sappiamo fare… da uno come Pellizzetti mi aspetto un po’ di inchiostro in più, mi aspetto prospettive e valutazioni in merito e anche supportate da argomentazioni di un certo tipo (e che non oso emmeno immaginare ma anelo di conoscere così da poter bere, a piccoli sorsi, anche io dallo stesso calice), insomma, un pensiero “alto e robusto.” Anche nella sua precisazione (forse perchè si era reso conto che forse qualcosa la doveva pur dire), spende poco più di tre parole (che dobbiamo anche interpretrare), cioè lui dice “Lo sapete o no che, mentre vi indignate se qualcuno vi critica (come il sottoscritto), Comunione e Liberazione va indicendo assemblee nelle scuole superiori, anche pubbliche, per spiegare che i laici vorrebbero trucidare la povera Eluana? E stanno pure riuscendo a indottrinare i nostri ragazzi?”, e cosa dovremmo capire noi? Che andare nelle scuole, invece, va bene? E perchè mai? Ma lo sa che con la sua stessa moneta si potrebbe liquidare qualunque proposta? Lo faccio qui subito “Cosa? La campagna uaar è stata quella di andare in giro per le scuole?? Ma non è così che si affrontano certe questioni, non è scimmiottando i preti che vinceranno qualche battaglia manca,purtroppo, dietro gli esponenti di queste associazioni l’appoggio di un pensiero alto e robusto”. Oplà ecco confezionata una critica vuota, un involucro inutile.

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