Il Vaticano compra un canale su YouTube

Il Corriere rende noto che il Vaticano ha raggiunto un accordo con il portale di video Youtube per creare un canale di video sharing interamente dedicato agli eventi della Chiesa cattolica.
Venerdi prossimo si terrà una conferenza stampa con rappresentanti del Vaticano e Henrique de Castro, managing director delle soluzioni media di Google, durante la quale verranno precisati i dettagli del contratto.

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28 commenti

chinsky

Poverini.. guarda a cosa devono ricorrere, per farsi sentire e superare la censura… e chissà quanti soldi hanno dovuto sborsare!

@ milvorum

certo, ci sarà spazio per i commenti.. ma stranamente solo per quelli di un certo tenore, ci scommetto.

hui

immagino che in questi video diranno che dio “probabilmente” esiste, e che gesù “probabilmente” ci ama, o youtube bloccherà i loro video.

gianfranco

io mi auguro che un giorno per vedere il papa che insulta qlc minoranza a caso ci sia SOLO youtube

MetaLocX

Non capisco quale motivo ci fosse bisogno di raggiungere un accordo per aprire un canale su you tube. Credevo potessero farlo tutti.

Chissà se pubblicheranno i commenti o se li filtreranno…

Mun Rafun

Questi con tutti i soldi accumulati illecitamente in 2000
anni possono comprarsi tutto.

dv64

@ Daniele

Allora opera di bene finanziata con i soldi risparmiati sulla bolletta dell’acqua, così ti va meglio?

fresc ateo

HANNO SICURAMENTE USATO COME MONETA QUEI DENARI CHE GUADAGNANO PRESTANDO SOLDI A USURA DALLA LORO BANCA IOR.???OPPURE ADOPERANDO
I DENARI DELL’OTTO X 1000 ?? TOLTI DALLE TASCHE DEI POVERI .???
ALLA FACCIA DELLA CRISI E DELLA BENEFICENZA. SPENDONO E SPANDONO
PER CONQUISTARE UNA FETTA DI POTERE ALTRO CHE STORIELLE DI NATALE.

#Aldo#

Ma… ma… MA… MA… e la quaresima mediatica? Evidentemente abbiamo già superato la pasqua mediatica. Buffi, vero?

P.S. Meritevole il commento di hui, 17 Gennaio 2009 alle 20:30.

Giovanna

@ #Aldo#

Anche a me è venuta subito in mente la promessa che avevano fatto di astensione dai media.

Third Eye

Secondo me sperano di far pressione su YT come fanno sui media tradizionali, confidando che il modello di propaganda di Chomsky trionfi pure sul web…

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