Somalia: islamisti avanzano, ormai a Mogadiscio

Abu Abdel Rahman, uno degli esponenti dei Giovani mujaheddin somali, ha annunciato in un forum frequentato da islamisti che le forze militari dei fondamentalisti controllano “quasi tutto il sud della Somalia” – compresa la città di Chisimaio – e che applicano “ovunque la sharia islamica”. Rahman spiega che è stata istituita una “polizia religiosa che controlla il comportamento delle persone”, impedendo di ascoltare musica (“in Somalia si può ascoltare solo il Corano e i detti di Maometto”) e imponendo l’osservanza delle cerimonie religiose (“quando arriva il momento e il muezzin chiama i fedeli dalle moschee, tutti devono chiudere i negozi e interrompere il lavoro per andare a compiere il loro dovere religioso”). I mujaheddin hanno inoltre distrutto a Chisimaio 150 monumenti funerari non in linea con i precetti islamici. Si registrano di recente degli scontri a Mogadiscio, dove ormai sono entrate le milizie islamiche.

Archiviato in: Generale

31 commenti

Aldovaldo

La fede è cieca, il fanatismo religioso porta la gente persino a farsi esplodere, cosa vuoi che gli importi di playboy? Gli hanno fatto il lavaggio del cervello facendogli credere che la vita vera è dopo la morte. Se anche gli fai vedere tutte le meraviglie del mondo, nell’arte, nella tecnologia, nella natura, non servirà a nulla.

don alberto

La fede non è cieca (Trilussa sarà carino, ma non è teologia).
E’ la sua mancanza che porta al fanatismo religioso.
PS: una nonfede fondata, lucida e razionale, da questo punto di vista, può anche esserle assimilata.

Aldovaldo

@don alberto
Ti sbagli, è proprio la fede a portare simili disastri. Fede significa fidarsi di quel che altri affermano senza indagare con la propria ragione,. La nonfede (termine da te coniato) è appunto la ragione. Non trolleggiare sulle parole. O si pensa o si crede diceva Schopenhauer.

don alberto

@ Aldovaldo
“Fede vuol dire fidarsi di quel che altri affermano senza indagare con la propria ragione”

primapietrotrequindici

PS: se fosse vero quello che scrivi, il falegname avrebbe solo detto “convertitevi” e i vangelo consterebbero di un solo capitolo con un solo versetto, invece ha fatto e parlato un bel po’ (io poi parlo per la mia ditta, per le altre non so)

Ema

La fede non è ne ceca ne ci vede bene…la fede non è…..

Nessuno crede peché ha fede: chi crede è solo bene inretito dall’ambiente culturale in cui vive che impone di credere….

bruno dei

Beh, io sono convnto che un milione di copie di playboy qualche effetto lo produrrebbero.
Quanto meno un sacco di energia verrebbe utilizzata a fini non eterodistruttivi.
Appoggio l’iniziativa di Bruno Moretti Turri, e credo che i somali, nella stragrande maggioranza, la accoglierebbero con entusiasmo.

Aldovaldo

@don alberto
Infatti condividere gli ideali espressi da Gesù non è fede. Io li condivido e sono ateo. La fede è credere nel trascendente, in cose indimostrate e fuori da ogni logica. Per farti un esempio essere altruisti non signific a aver fede, signific a aver buon senso o obbedire a qualcosa di istintivo. Credere invece che un dio abbia creato il mondo è fede perché non vi è alcun motivo per pensarlo.
Anche noi atei compiamo ogni giorno piccoli atti di fede se così possiamo dire. Ad esempio sappiamo che ogni giorno sorgerà il sole. Ma è una “fede” che ci viene dall’esperienza, è empirismo. Se tu invece mi dici che dietro al velo del tempio c’è Dio e che però scompare nel momento in cui sollevo il velo per controllare (effetto luce del frigorifero), allora dovrei fidarmi di ciò che tu affermi. Potrei ugualmente fidarmi se avessi buoni motivi per farlo, se ad esempio vi fossero argomentazioni scientifich e dietro la tua affermazione. Ad esempio non ho mai visto un’esplosione nucleare se non in fotografia o in alcuni filmati. Non ho esperienza diretta quindi, ma ho motivi razionali per crederci. Ti dirò di più: l’esperienza diretta è meno valida delle argomentazioni razionali. Potrei ad esempio essere daltonico o soffrire di allucinazioni (vedere apparire di tanto in tanto la Madonna o Che Guevara). Mi fido quindi meno dei miei sensi che della mia ragione e delle argomentazioni razionali di cui sono a conoscenza.

Stefano Grassino

Qui aborriamo tutti la tirannide ma io vi pongo un quesito: con questi pazzi fanatici come fai?
La ragione, il dialogo, il confronto può esserci tra le persone civili ma con chi ha messo al rogo Giordano Bruno e con questi fanatici qui, servono solo i carri armati. Come dice Aldovaldo, sono stati talmente imbevuti di idiozie che sono pronti a farsi saltare in aria, convinti che la vera vita sarà di là. Mi dispiace ma io contro un virus creo un antivirus ed alla tirannide rispondo con una controtirannide (giustificata in questo caso perchè in nome dei principi su citati). Dopodichè, guarito il corpo malato, si torna alla vita normale cioè la democrazia. Questo è quanto; a voi le repliche.

Aldovaldo

Durante il pranzo di oggi ho avuto modo di parlare con ben tre docenti di latino (miei familiari) e mi hanno detto che effettivamente l’espressione corretta è “sic stantibus rebus”. Mi hanno spiegato che stantibus non è gerundio ma participio presente e che res va declinato effettivamente all’ablativo, quindi è rebus. Ammetto quindi il mio errore e sono contento di aver imparato qualcosa. D’ora in poi userò questo modo di dire latino nella forma corretta. Ringrazio Sergio e Don Alberto per avermi fatto notare l’errore ed avermi quindi indotto ad approfondire la questione.

don alberto

@ Aldovaldo
solo un po’ di vocabolario (tanto per essere in disaccordo, ma almeno sulle stesse cose)
Religione: l’uomo che si arrabatta a dare risposte a domande che sente in sè, a cercare “dio”, a provare di tenerselo buono (fino ai sacrifici umani), a piegarlo ai propri interessi con riti (che possono diventare pura magia)
Fede: la risposta ragionevole e libera (che di per sè potrebbero essere robe contradittorie: se una cosa è ragionevole che senso ha dire che sono libero o no di crederci?, ma Dio è fatto così, ci dà delle prove “convincenti ma non cogenti”, la nostra libertà è troppo preziosa)
la risposta a Dio che si rivela, che ci dà e dice tutto in Gesù.
Il vangelo lo conosci: il risorto fa di tutto per farsi “sperimentare”, per convincerli che è proprio lui e non il proprio fratello gemello.
Poi -liberissimamente- si crede o no.

1° PS: i guai li fa la “religione”
2° PS: una nonfede fondata, lucida e razionale, da questo punto di vista, può anche essere assimilata a una fede sincera
1° PS del 2° PS: scrivendo nonfede/noncredente voglio dare un significato, per quanto possibile, positivo a questi termini, così come da tempo scriviamo “nonviolenza” (sono anche di quella razza lì, il primo bolognese a fare servizio civile, quando eravamo in tutto 120)
3° PS: non randellatemi nei denti “perchè ho fatto una lezione di teologia”, è una risposta

lorenzo A.

ancora un altro esempio di come la religione prospera laddove c’è ignoranza.

arturo

Vi voglio, cari fratelli atei, dedicarvi una mia poesia come dono del Santo Natale
VORREI
Vorrei vivere come un giglio puro,
godere dell’abbondanza che dai,
del caldo sole dell’estate,
delle prime piogge di autunno,
del gelo dell’inverno
e del canto degli uccelli di primavera!
Vorrei essere una vela che solca
i mari, gli oceani,
che si perde completamente
nella Tua immensità.
Vorrei avere le ali di un’aquila
e spiccare voli sempre più alti
verso di Te, che sei l’Altissimo
e non accontentarmi delle basse quote.
Vorrei essere musica che giunge
ai tuoi orecchi e portarti la gioia.
Vorrei, vorrei… quante cose vorrei essere,
ma io sono quello che sono e sono quello
che Tu hai voluto.
Mio Signore, allora, accoglimi
tra le tue braccia tenere di Padre,
di Fratello e di Sposo e dammi
di essere per Te e solo così
sarò giglio, vela, aquila, musica
perchè Tu sei tutto questo.
Canto la gioia di averti incontrato,
di essere amato, desiderato da Te.
Il mio cuore canta e sente
che deve battere solo per Te,
come il cuore di Maria,
con il suo stesso cuore.
Ti lodo, Padre Buono,
perchè non sono solo,
ma mi hai dato una Madre
ed un gran numero di fratelli
per cantare insieme il mio grazie.
Dio di Misericordia, di Perdono, di Pace
e di Gioia, ti amo!!!
E non mi sposerò se non con Maria e Gesù!

Stefano Grassino

@ arturo

arturo e ppe ppiacere!!!!!!!!!!
Abbi ppazienza fiio mio!!!!!!!!
e vedi un pò dannà a………..

salvo

Vorrei ricordare che in assenza di uno stato, l’unico collante rimasto in Somalia è solo la religione islamica. I mujaheddin avanzano e impongono una sorta di ordine nel caos di quelle terre. Forse è meglio che abbiano un buon governo islamista adatto alle loro teste. Se poi è oppressivo e tirannico, peggio per loro.

Piero

@Don Alberto

Fede è avere la presunzione che con 100.000.000.000 di galassie contenenti almeno 200.000.000.000 di stelle ciascuna e conseguenti pianeti abitati (ma ora si supponeaddirittura ci possano essere 10 alla 52a potenza di universi = 10 con 52 zeri), Dio abbia scelto la terra per far venire suo figlio a salvarci e che voglia che la terra sia governata da un signore con un sottanone e con due coglioni (infatti non è permesso alle donne diventare papi). Inoltre dopo aver creato tutte le leggi della fisica si diverte non osservarle di tanto in tanto per far resuscitare suo figlio e farlo tornare in cielo, nonché per far fare miracoli a tutta la schiera di senti.
Be’, questa sì che si chiama fede, altrimenti non vedrei proprio come fa un essere razionale con un minimo di istruzione a credere a tutte queste favole.

don alberto

@ Aldovaldo
se e quando lo sbloccheranno, c’è un post x te alle 16.35

don alberto

@ Piero
… e queste favole sono niente!
Figurati che tutti i giorni sono convinto di fare evolvere la materia (pane e vino) fino a farla divenire la divinità (altrochè Darwin!).
Dài, buone feste!

Piero

@ Don Alberto

>>>>>
Figurati che tutti i giorni sono convinto di fare evolvere la materia (pane e vino) fino a farla divenire la divinità (altrochè Darwin!).
>>>>>>>>>

E non ci trovo niente di male. Liberi di credere anche a Babbo Natale. Il problema nasce quando in base alle proprie credenze si vuole imporre la propria morale anche a chi non crede o a chi crede in altre cose, quando si è maggioranza (mentre quando si è minoranza si invoca la libertà di religione). Dovreste rendervi conto che esistono sia altre religioni che potrebbero avere dei valori “non negoziabili” come alcuni vostri, o addirittura delle persone razionali che non credono in alcun essere soprannaturale e che hanno lo stesso dei valori morali, anche se diversi dai vostri. Oserei proporti di leggere una paio di libri, per cominciare: Bioetica laica e bioetica cattolica, di G. Fornero, e Un’etica senza dio, di E. Lecaldano. Forse potresti imparare molte più cose di quante te ne hanno insegnate in seminario, o di quante cerchi di impararne frequentando questo forum.

don alberto

@ Piero
L’etica è etica, nè laica nè cattolica.
Il magistero dà indicazioni di principio ai propri fedeli, che devono agire nel mondo.
Poi ci si mette attorno a un tavolo si ragiona (o almeno ci si prova).
Una cosa non può essere “di fede”, solo perchè sostenuta dalla chiesa e che quindi sarebbe un’imposizione ecc ecc.
La vita è vita, che senso ha di parlare della vita come di un “dogma cattolico”?
E perchè la tolleranza e il dubbio dei laici(sti) non comprendono mai il principio di precauzione?
E com’è che nessuno considera il “non rubare” un’imposizione clericale che deriva da un rozzo codice di un antico popolo di trogloditi?

Leo55

@Don Alberto

Vedi, caro Alberto, quando affermi che “L’etica è etica, nè laica, nè cattolica”, non stai facendo altro che una profesione di fede. I costumi, le culture, l’etica stessa, variano al variare dei tempi, delle situazioni economiche e sociali. L’economia, in particolare gioca un ruolo preponderante nello stabilire ordini di valori morali, molto più di quanto possano la ragione o il sentimento.

Sul concetto di “Vita”che vorresti affermare come un principio assoluto ed universalmente valido, mi permetto di dissentire fieramente, visti i contenuti e gli argomenti usati dalla chiesa per porre staccati etici, artificiosi quanto pretestuosi.
Solo ragionando relativisticamente nel rispetto e nella tolleranza di ogni individuo sarà possibile, non dico stabilire con certezza, ma , quantomeno, avvicinarsi al concetto di “Bene comune”.

Asatan

@don alberto

Forse perchè “non rubare” rientra in quei codicci etici che favoriscono la sopravvivenza dell’individuo nel gruppo e del gruppo stesso a prescindere dagli orientamenti religiosi.
Sai com’è è qualcosa di considerato valido ben prima del 500 AC, data di stesura dei testi della thorà.

Leo55

@Don Alberto

Dimenticavo……..per quanto riguarda il famoso precetto del “non rubare”, ricordo che a tal proposito qualcuno aveva affermato che :”La proprietà privata è un furto”.
Senza voler prendere per buono quest’ultimo assunto, ti ribadisco il concetto che i principi etici sani devono discendere da un saggio relativismo che tenga conto del rispetto degli individui inseriti in un quadro sociale organizzato avente per fine il bene collettivo.

Piero

@Don Alberto

>>>>>>>
La vita è vita, che senso ha di parlare della vita come di un “dogma cattolico”?
E perchè la tolleranza e il dubbio dei laici(sti) non comprendono mai il principio di precauzione?
<<<<<<<

La vita è vita, tu dici. Per prima cosa dovresti specificare che cosa intendi per vita. Per i biologi la vita à quella degli esseri con un DNA, per altri la vita è quella di ogni essere animato: uomini e altri animali, per altri ancora il concetto di vita è quello di potersi relazionare con altri, avere la coscienza del futuro, del passato e del presente, ergo un essere (umano) in stato vegetale per me potrebbe non essere vita, e vorrei dargli la possibilità di scegliere tra una “non vita” e una vita appartenente al vostro concetto, fatta di (eventuali) sofferenze, ed inoltre alcuni “altri animali” potrebbero appartenere alla nostra categoria molto più di appartenenti alla specie di Homo Sapiens. Per voi la vita è da momento del concepimento, mentre per molti di noi la vita e dal momento dell’autocoscienza (mi piacerebbe capire poi che cosa succede al momento del concepimento, quando viene infusa l’anima all’embrione ed in seguito l’embrione diventa una coppia (un trio, ecc.) di gemelli: L’anima se la dividono?).
Comunque come vedi, già sul concetto di vita abbiamo opinioni diverse. Se poi ci aggiungi che la tua vita appartiene ad un’entità superiore onnipotente, invisibile, ecc. e non a te, mi sa che verso un dogma ci avviciniamo, non credi? E non è che la tua concezione lascia molta libertà di dissentire e addirittura neanche libertà religiosa, visto che altre religioni non la pensano come te. Ad esempio io sono pastafariano e il mio dio mi ha donato la vita per farne ciò che voglio (ma non voglio neanche allontanarmi tanto, basta pensare ai valdesi che lasciano la libertà di scegliere l’eutanasia, ad esempio).
Torno a consigliarti il libro Bioetica laica e bioetica cattolica, così potrai renderti conto che esistono due etiche (vedrai che non è il solito libro di atei, ma un libro ragionato con citazioni da encicliche, catechismo ecc., scritto da un docente di bioetica). Ti assicuro che è veramente interessante.

robertus

Stefano Grassino

Non ti risulta che a far “saltare per aria”, cioè a distruggere, bruciare, disperdere un immenso patrimonio culturale ( monasteri chiese, biblioteche, opere d’arte varie) siano stati anche i rivoluzionari atei e laicisti della Rivoluzione francese e della Comune?

don alberto

@ Leo
“un saggio relativismo che tenga conto del rispetto degli individui”
Un pensierino al principio di precauzione ce lo facciamo?

@ Piero
Presumo che su ciò che è “vita”, ci si debba confrontare laico-filosofico-social-razional-scientificamente. (è tutta la seconda parte della Deus charitas est).
Ma se al tavolo uno porta ragioni “scientifiche” (con il concepimento qualcosa di nuovo accade, mi pare -anche al di là dell’anima, che in una discussione scientifica non c’entra niente) per il suo punto di vista, non gli si può dire: “Zitto tu che sei cattolico” o qualcosa del genere, o parlare del concepimento come di un “dogma cattolico”.

don alberto

@ Leo
“un saggio relativismo che tenga conto del rispetto degli individui”
Un pensierino al principio di precauzione ce lo facciamo?

@ Piero
Presumo che su ciò che è “vita”, ci si debba confrontare laico-filosofico-social-razional-scientifikamente. (è tutta la seconda parte della Deus charitas est).
Ma se al tavolo uno porta ragioni “scientifike” (con il concepimento qualcosa di nuovo accade, mi pare -anche al di là dell’anima, che in una discussione scientifika non c’entra niente) per il suo punto di vista, non gli si può dire: “Zitto tu che sei cattolico” o qualcosa del genere, o parlare del concepimento come di un “dogma cattolico”.

Leo55

@Don Alberto

Non so se a questo più volte citato “principio di precauzione” tu assegni un qualche significato particolare, perchè, per quello che mi consta, il principio di precauzione si sposa perfettamente con il relativismo ed il razionalismo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_precauzione

CFR, sempre da Wikipedia:« Il principio di precauzione non è definito dal trattato che ne parla esplicitamente solo in riferimento alla protezione dell’ambiente, ma la Commissione ritiene che la sua portata sia, in pratica, molto più ampia e si estenda anche alla tutela della salute umana, animale e vegetale. La Commissione sottolinea che il principio di precauzione dovrebbe essere considerato nell’ambito di una strategia strutturata di analisi dei rischi, comprendente valutazione, gestione e comunicazione del rischio stesso, ed intende alimentare la riflessione in corso in questo settore a livello sia comunitario che internazionale. Il ricorso al principio di precauzione trova applicazione qualora i dati scientifici siano insufficienti, inconcludenti o incerti e la valutazione scientifica indichi che possibili effetti possano essere inaccettabili e incoerenti con l’elevato livello di protezione prescelto dall’Unione europea »

Quindi, caro Don Alberto, non si capisce a che pro citi sovente questo “principio”, quasi che in esso fosse contenuto un qualche significato di fede o di riferimento alla fede.

Commenti chiusi.