Busto Arsizio (VA): petizione per luogo di culto aperto a tutte le fedi, no della Lega

A Busto Arsizio il maestro della scuola di italiano per stranieri Vittorio Di Mattei ha presentato una petizione a sindaco, associazioni, Chiesa e cittadini per chiedere che venga istituito un luogo (fornito dal comune o concesso dalle parrocchie) in cui possano essere officiati tutti i riti delle comunità che lo richiedono, secondo regole precise e condivise. Di Mattei spiega che tale iniziativa serve per “istituzionalizzare qualcosa che alla scuola per stranieri viviamo ogni giorno” e che “condividendo uno spazio” gli stranieri “non solo entrano in contatto con il paese in cui vivono e apprendono l’italiano, ma imparano a conoscersi e a rispettarsi”.
Giuseppe Gorini, segretario locale della Lega, contesta l’iniziativa, affermando che la proposta del maestro è “utopica e irrealizzabile”: “Significherebbe mescolare simboli e credi  diversi. Ogni religione deve essere esercitata nei  luoghi preposti. Il  Comune non ha il dovere di concedere spazi a chi non vuole che si appendino i crocifissi nelle scuole, mi riferisco in particolare agli islamici. A lungo andare chi rappresenta la maggioranza prenderebbe il sopravvento sulle minoranze, scaturendo litigi e incomprensioni”. Gorini invita Di Mattei a usare casa propria per tale iniziativa.

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16 commenti

Roberto Grendene

“Ogni religione deve essere esercitata nei luoghi preposti”

ma certo, se ci sono 100 culti in citta’ costruiamo 100 chiese.

La odiosa proposta finale (usare casa propria per tali iniziative) sarebbe da prendere alla lettera.
Penso che affittare spazi per questi scopi renderebbe ai privati.

fabio da Monza

Per caso stasera ho scoperto il caso Galvagno di Paternò.
Ebbene, invito a leggere in merito.
Poi trovo questo link che mi porta sul vostro sito.
Grande scoperta, mi dico.
E per l’ennesima volta compare la lega, un partito secessionista univoco che anche questa volta nega le libertà pretendendo la propria, infantile direi.
Fino a quando l’Italia avrà due cuori e non uno solo, uno stato all’interno dello stato.
Uno stato che si dichiara tale ed il suo rappresentante è un capo spirituale(UNO STATO CON A CAPO UN PRESIDENTE SPIRITUALE!!!)….saremo si al riparo da attacchi terroristici…ma saremo ANCHE paragonabili a paesi in via di democratizzazione,incoerenti e spaventosamente ignoranti COME L’ITALIA è OGGI.
POVERO GARIBALDI,POVERO LEONARDO, POVERO GALILEO,E QUANTI ALTRI!!!
ITALIANI SVEGLIA!!!

Aldovaldo

Il mondo è sempre più globalizzato, anche culturalmente, e le società diventano multietniche e multiculturali. Io vedo una sola soluzione per evitare scontri e polemiche di carattere religioso: le religioni debbono trasferirsi sempre più nel privato. Usare casa propria per pregare è un’ottima idea, ma deve valere per tutti, anche per i cattolici. Quindi invece di costruire sempre nuovi luoghi di culto (ormai l’Italia ne è invasa), si costruiscano scuole, ospedali, strutture insomma che prescindano dalla cultura dell’individuo e siano utili a tutti.

Voglio ricordare queste parole del Vangelo di Matteo:

Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

Insomma Gesù stesso dice: una sola preghiera e ognuno a casa propria. Più chiaro di così?

Manlio Padovan

Spero che “appendino” sia proprio del segretario della lega. Il che direbbe tutto.

bardhi

“A lungo andare chi rappresenta la maggioranza prenderebbe il sopravvento sulle minoranze, scaturendo litigi e incomprensioni”

questa frase è lapidaria peccato che non si è accorto che per il momento vale solo per i cattoleghisti, invito qualche buon cattolico e buon leghista di ricordare a Gorini che è caduto nel caso dove vale il detto; è piu faccile vedere la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non vedere la trave nel proprio, occhio”

rolling stone

pia illusione.
Qualcuno dovrebbe informare il maestro Vogliamocibene
che quando i fedeli di Maometto utilizzano un terreno o un locale per la preghiera, questo diventa a loro sacro e, come tale, non è più disponibile per altre religioni.
Lo stesso succede con il terreno del cimitero.
Da questo punto di vista il pio musulmano assomiglia al cagnolino che marca il territorio con la sua pipì

Ema

@
rolling stone

Vero…ma la semplice soluzione è che i mussulmani nn usino quel locale….mica ci sono solo Cattolici e Mussulmani….

rolling stone

Ema

siamo sinceri.
Questa, e simili iniziative, mirano solo ad agevolare i musulmani.
Che senso avrebbero altrimenti in un momento come questo?
‘Dentro tutti, ma fuori i musulmani’ sarebbe solo una ulteriore provocazione.
Invece, grazie ai musulmani stessi, sono iniziative morte in partenza.

Luciano

Sia nella proposta del maestro che nella risposta della lega c’è l’implicito riconoscimento della religione dominante della terra d’origine come tratto distintivo fondamentale e imprescindibile della propria (ovvia) diversità culturale. Io non sono d’accordo con questa impostazione. C’è, nella storia di ogni popolo e territorio, una evoluzione e un intreccio di rapporti sociali e territoriali che la religione ha fatto propri con l’inganno. Quindi l’integrazione culturale va fatta su altre basi.

Crudo Goriziano

“Il Comune non ha il dovere di concedere spazi a chi non vuole che si appendino i crocifissi nelle scuole” recita il segretario leghista. Quindi si desume che il Comune HA IL DOVERE di concedere spazi a chi vuole si appendino i crocefissi…eccoli quà i restauratori dello Stato pontificio. Ma la Lega Nord, quella del “ce l’ho duro” ecc. non si vantava all’inizio di essere quella che dava calci in cxxo alla Democrazia Cristiana bigotta e ladrona negli anni 1992-’93? Lo dicevano nelle campagne elettorali almeno dalle mie parti. Adesso più realisti del re.

Crudo Goriziano

Il segretario Gorini ci illustra la dottrina leghista per la restaurazione dello Stato pontificio:
“Il Comune non ha il dovere di concedere spazi a chi non vuole che si appendino i crocifissi nelle scuole”. Poi aggiunge: “Ogni religione deve essere esercitata nei luoghi preposti.”.
Se ne ricava: 1) il Comune HA IL DOVERE di concedere spazi a chi vuole appendere i crocefissi nelle scuole; 2) le scuole sono LUOGHI PREPOSTI per l’esercizio di culto (cattolico). Certo che questi della Lega Nord ne hanno fatta di strada al servizio vaticanista. Del resto, nonostane i loro proclami anticostituzionali (contro la Repubblica una e indivisibile) sono diventati forza di governo. Qualcuno avrà pur firmato la cambiale per loro. Mi ricordo che nei loro primi anni di avanzata elettorale (1992-’93) si presentavano, almeno dalle mie parti, come l’unica forza che scaccia via per davvero il regime democristiano, bigotto, clericale e tangentaro. E adesso invece…più realisti del re, anzi del Papa Re.

Aldovaldo

Il mondo è sempre più globalizzato, anche culturalmente, e le società diventano multietniche e multiculturali. Io vedo una sola soluzione per evitare scontri e polemiche di carattere religioso: le religioni debbono trasferirsi sempre più nel privato. Usare casa propria per pregare è un’ottima idea, ma deve valere per tutti, anche per i cattolici. Quindi invece di costruire sempre nuovi luoghi di culto (ormai l’Italia ne è invasa), si costruiscano scuole, ospedali, strutture insomma che prescindano dalla cultura dell’individuo e siano utili a tutti.

Aldovaldo

Gesù stesso nel Vangelo di Matteo dice:

Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli, ecc.

Insomma Gesù stesso dice: una sola preghiera e ognuno a casa propria. Più chiaro di così?

Il Fauno

Il “caro” Gorini ha ragione: ognuno preghi il suo dio a casa propria, e questo vale anche per i cattolici; se la Lega non vuole erigere moschee (che neppure io voglio, specie se costruite con soldi pubblici) abbia anche la decenza di alzare la voce ogni volta che con i soldi di tutti vengono costruite chiese che nessuno vuole e di cui non esiste alcuna necessità, proprio come i crocefissi appesi nelle scuole.

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