Concorezzo (MI): benedizione natalizia a scuola, “è un momento culturale”

Una lettera scritta da un’insegnante e pubblicata sul Manifesto due giorni fa ha portato alla luce un nuovo caso di clericalismo scolastico. A Concorezzo (MI) la tradizionale benedizione natalizia impartita fuori degli orari scolastici non è stata più ritenuta adeguata dal parroco don Pino, che ha definito la soluzione “non rispettosa del Natale e della Scuola”. Ha pertanto proposto “un momento culturale sul Natale nella Scuola e per la Scuola”: “il Natale è solo il Natale di Cristo […] e non sembra educativo usare una festa come il Natale cristiano, che ha una identità ben precisa, per far passare altri messaggi se pur lodevoli”.
In Consiglio d’Istituto la votazione sul diktat del parroco è finita in pareggio, in Collegio docenti la maggior parte degli insegnanti si è astenuta, “perché non riteneva giusta la votazione su questo argomento, ma, fra i pochi votanti, i voti favorevoli sono stati maggiori di quelli contrari”. Risultato: la benedizione ha avuto luogo ieri, in base “a una circolare firmata dal docente vicario (il Dirigente Scolastico era in vacanza) in cui si comunicano ai colleghi e alle colleghe date e orari di intervento del Parroco nelle scuole, senza che alcuna famiglia sia stata avvertita, senza che ci sia un verbale pubblico del Consiglio di Istituto o del Collegio Docenti che accetti tale proposta”.

AGGIORNAMENTO DEL 19/12: l’UAAR ha inviato alla scuola una richiesta di accesso agli atti con cui è stato autorizzata la benedizione da parte del parroco.

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40 commenti

Chinsky

Prendete questa ultimissima, mettetela a confronto con quella poco piu sotto intitolata “Madrid: presepe rimosso da procura generale”, e tirate le somme. Tristissime.

luciano

A quando una presa di coscienza da parte del popolo italiano? (minuscolo voluto.)

Valdesius

un momento culturale sul Natale nella Scuola e per la Scuola

Si, andrebbe bene se in questo “momento culturale” qualcuno spiegasse ene che il natale e’ una festa pre-cristiana eccettera. Cultura insomma, non religione.

Poi se qualcuno vuole celebrare la benedizione, si avvalga della struttura privata detta chiesa cattolica, non della scuola statale.

Meno male che io vivo a Bahrain, almeno qui a scuola non abbiamo di questi problemi (altri si, pero’…)

Comunque, per restare in tema, Buon Natale e Buon Anno a tutti

Andrea

A questo punto gli insegnanti farebbero bene ad avvertire i ragazzini, dicendo che non è obbligatorio, che tali pratiche non rispettano la pluralità e le minoranze, potrebbero anche decidere di fare una lezione su come si è sviluppato il cristianesimo e da quali religioni mutua gli aspetti più comuni, che non esiste nessuna prova dell’esistenza di dio etc.etc.

Ci sono molti testi da citare, in maniera da non far passare il messaggio come una propria idea, se bisogna anche proteggersi dalle proprie idee quando riportano dati reali e non opinioni.

Ivo Mezzena

La cosa più importante per la Chiesa è plasmare le giovani menti dei futuri contribuenti della loro ricchezza.

N2RT

La clausola del “momento culturale” del natale è solo un abbaglio per chi non conosce le Leggi.
A prescindere che, se si parla del natale in modo “culturale” e non in senso religioso, va fatto nei termini storici corretti, ricordando iunnanzitutto che non è una festa cristiana (che se ne appropriata MOOOOLTI secoli dopo) e nessuno sa quando sia nato (sempre che sia esistito) tale Gesù: la cultura è una cosa, la religione un’altra. E che non ci prendessero in giro dicendo che una benedizione è solo un fatto culturale, perchè si tratta di un vero e proprio rituale religioso, e la Legge lo vieta nelle scuole.
Non sono un avvocato, ma mi sembra che questa “presa in giro” nei confronti dei genitori sia passibile di denuncia. Cultura non significa religione: la religione comporta dei riti, e questi non sono “cultura”.

@ Andrea
Hai scritto “A questo punto gli insegnanti farebbero bene ad avvertire i ragazzini, dicendo che non è obbligatorio”

Non è che “non è obbligatorio”: è proprio vietato!!!!!

Bisogna dire basta all’umiliazione della propria persona solo per “non avere problemi”, o perchè ci si sente schiacciati da quyesto potere che sappiamo essere molto forte. I diritti ci sono? Facciamoli valere.
E non scendiamo a compromessi che sono sempre a nostro sfavore.

Barbara

Secondo me hanno sbaglito quei docenti che se ne sono lavate le mani e si sono astenuti dal votare:vigliacchi!!

Otto Permille

Il ragionamento del parroco… fila, e dice appunto questo: “Cari alunni, è merito di Gesù se voi vi fate 15 giorni di vacanza! Ripeto, se voi vi fate 15 giorni di vacanza lo dovete a noi preti. Pertanto almeno una benedizioncina in cambio ve la dovete beccare!”

Mun Rafun

@DF1989

Ma una benedizione in orario scolastico non è contro la legge?

No, è contronatura!

MetaLocX

Per la Chiesa è cultura ciò che la Chiesa decide essere cultura.
E chi non è d’accordo è un ignorante che non conosce la teologia (e magari ha anche il cervello in necrosi).

Filippo Parisi

L’insegnante si è firmata? Io si. FILIPPO PARISI 3496463494
Cosa vuol dire diktat del parroco? In italiano l’abbiamo chiamata “proposta”.
La votazione è finita in pareggio: il voto del presidente vale doppio. L’informazione non è del tutto corretta.
In Collegio docenti la maggior parte degli insegnanti si è astenuta: io ho chiesto di astenersi, non per questo motivo. L’informazione no è del tutto corretta.
La benedizione ha avuto luogo ieri. Pinocchio dice bugie; anche voi? Benedire in orario scolastico è un reato. Nessuno ha visto nessun reato, credo. L’informazione non è del tutto corretta.
Il Dirigente Scolastico era in vacanza: si chiamano “ferie”; prima di parlare della mia Preside, informatevi bene.
Sono cattolico, insegno religione alle medie di Concorezzo, lavoro in un Oratorio: da sempre visito questo sito perchè mi è sempre sembrato serio, sereno e informato.
peccato che questa volta ci sia disinformazione e poco rispetto della Verità.
Probabilmente le informazioni che avete ricevuto non sono vere ma spero non in mala fede. O forse avete come spia nella scuola Nonna Papera.
Mi dispiaccio e vi invito, se volete, a venire a vedere la situazione di persona e a chiedere a insegnanti più informati di chi ha scritto al Manifesto.
Non credo che questa visita avverrà mai, ma io vi aspetto con piacere.
Cordialità
FILIPPO PARISI

Stefano Bottoni

@ Filippo Parisi

Innanzitutto complimenti per esserti non solo firmato, ma aver postato anche il numero di cellulare (ma credo che nessuno di noi ti chiamerà nè ti tempesterà di SMS, non ti preoccupare).
Ho poco tempo e dunque vado subito al sodo. Tu affermi che nessuno ha visto nessun reato.
Ora, se io installassi un impianto da 1000 watt e mi mettessi a bestemmiare in modo che tutto il paese mi senta, certamente nessuno ne avrebbe un trauma fisico nè sarebbe danneggiato pecuniariamente. Tuttavia secondo la legge italiana avrei commesso un reato. E le benedizioni in orario scolastico o di lavoro sono contro la legge (ciò è confermato da svariate sentenze anche della Corte di Cassazione; se ne è parlato diffusamente in passato, ti invito a fare una ricerca su post precedenti).
Certo, nessuno è rimasto danneggiato. Ma il reato sì, c’è stato.

augh

Che meraviglia la presenza di un insegnante di religione della scuola in questione!
Sarei molto curioso di sapere se, alla fine, nella scuola si sia tenuto o meno il rituale propiziatorio.
Un ringraziamento in anticipo a Filippo Parisi se vorrà dare ulteriori informazioni in merito!
Buona serata a tutti.

N2RT

Il Sig. Filippo Parisi magari ci può spiegare il PERCHE’ di tale scelta e tale comportamento, perchè andando a togliere le parole “diktat” o “vacanza” resta il fatto della benedizione in orario scolastico (che è la cosa più importante), ed è quella che è un REATO, indipendentemente da come viene presentata dalla stampa.
La scuola pubblica ha delle regole, e non capisco come si possa passare a VOTARE qualcosa che va contro la Legge.
La laicità vale per tutti, quindi non si fanno benedizioni buddiste, cattoliche, ecc. Non vale solo per il parroco, vale PER TUTTI.

Quindi, perchè i docenti hanno messo al voto qualcosa che va contro le leggi? A mio avviso non doveva neppure essere proposto, e se proposto, CASSATO immediatamente e non messo ai voti.

Spero non si voglia insegnare ai bambini che, a volte (e senza motivo apparente), si può violare le leggi.
Un genitore, per dovere di istruzione e senso civico nell’insegnamento ai figli, non può fare a meno di protestare quando la Legge non viene rispettata.
Saluti

Billy Belial

L’insegnante si è firmata? Io si. FILIPPO PARISI

Piacere, Pino La Lavatrice

La votazione è finita in pareggio: il voto del presidente vale doppio.

Il modello ONESTO di democrazia prevede UN Votante UN Voto, che modello di democrazia insegnate in quella scuola?

Nessuno ha visto nessun reato

Ho paura che questa sia la risposta…

Sono cattolico, insegno religione alle medie di Concorezzo, lavoro in un Oratorio

Una voce imparziale dunque, non c’è che dire. Oste, com’è il vino?

vi invito, se volete, a venire a vedere la situazione di persona e a chiedere a insegnanti più informati di chi ha scritto al Manifesto.

Dopo lo sputt.anamento è ovvio che il reato non si ripete, che garanzia sarebbe?

Non credo che questa visita avverrà mai, ma io vi aspetto con piacere.

Tranquillo, nel caso ti telefoniamo prima, così puoi avvertire il parroco di levarsi dalle scatole

Otto Permille

… il parroco don Pino. Passerà alla storia come il pino natalizio.

Peppe

>Sono cattolico, insegno religione alle medie di Concorezzo, lavoro in un Oratorio

Non so perchè ho il sospetto che la mannaia risparmiona di Brunetta e soci non si abbatterà sugli utilissimi insegnanti di religione (materia facoltativa di cui, da quando la religione cattolica non è più religione di stato, si sentiva un gran bisogno, visto che il catechismo da solo non basta) nominati dal vescovo e pagati da noi tutti, passati “miracolosamente” di ruolo a danno di professori di materie SERIE per intercessione di S.Silvio.

Complimenti vivissimi Sig. Parisi! Bravo! Continui a lavorare duro mi raccomando… che qui in Italia ce n’è di gente che si ruba lo stipendio.

Giona sbattezzato

Sono cattolico, insegno religione alle medie di Concorezzo, lavoro in un Oratorio
Che tristezza leggere che la religione si insegna a scuola, come se avesse pari dignita’ con le altre materie.

Andrea

@Filippo Parisi
Lo stato italiano è laico, per legge.
La legge non si mette a votazione, si applica.
Se nel mio quartiere la maggior parte della gente fosse d’accordo (dopo votazione) a malmenare i cristiani, sarebbe corretto farlo?
Voi cristiani credete di avere la ragione in tasca, ma avete solo una grande prepotenza ed arroganza.
A scuola le scienze, le attività religiose nei luoghi di culto.

Prova a farti un minimo di esame di coscienza, ti accorgerai di essere in torto.

Ciao a tutti

saibaba

@eroico ins/rel filippo parisi
non ascoltare questi”cattivoni ateacci”
ascolta il pensiero del buonissimo cattolicissimo vittorio messori!!!!!!!
“vedo nella richieste di alcuni islamici di far spazio a una loro “ora di religione”un occasione preziosa anche per i cattiloci.Vi scorgo un buon pretesto per liberarci di un “relitto concordatario”più dannoso che utile alla causa della fede. In effetti, da credente,cerco di prendere sul serio il vangelo;non vi è cristiano che non sia chiamato ad essere apostolo :Ma è propio ciò che non si può -non si deve- fare nelle scuole pubbliche, che dovrebbero garantire neutralità e non prendere esplicita posizione nè in politica nè in religione.Così gli spesso EROICI.”insegnanti di religione” -indicati dai vescovi ma retribuiti dal governo – sono costretti a proporre ad allievi svogliati. talvolta ostili un mix di buonismo .commenti moralistici all’attualità. discussioni innocue. mozioni di una vaga”storia delle religioni”•Intutto all’insegna dell’ipocresia ecumanista del politicamente corretto. ne guadagna solo l’ipocresia dominante,
Ecco dunque la mia proposta.Prendere occasione dall’impossibilà di accettare la richiesta musulmana(perchè si all’islam e no alle alrte fedi)******perche nò anche ad altre filosofie?”***
Per rinunciare alla cosidette “ora di religione”Gli “ERIOCI INSEGANTI”che lo desiderano. siano assunti dalle diocesi e dalle parrocchie. a spese dei credenti, e facciano quella catechesi doverosa per il cristiano. é quanto si fa da sempre negli “stati uniti”*****non è quello che si vuole fare in SPAGNA???*****lo stato****LAICO****** non favorisce e non ostacola alcuna confessione ma lascia libertà a tutte di organizzarsi a loro cura e spese. in chiese . moschee .sinagoghe e quant’altro.le varie religioni decidono che cosa dire e fare.„Quanto ai cattolici.ne guadagnerebbe la fede e si toglierebbe un pretesto incessante di anticlericalismo.

***commenti aggiunti da mè********
qulcuno potrebbe mandalo al vescovo spagnolo ?????
saluti EROICO maestro:::::::::::seriamente ti hanno già risposto altri:::::::::::::::

Mun Rafun

@ FILIPPO PARISI
anzichè rubare lo stipendio insegnando le favolette ai bambini, perchè non viene a coltivare la terra nel mio podere insieme a me. Vedrà che con la sana pratica di zappare e sarchiare la terra riuscirà a guardarsi serenamente allo specchio.

saibaba

@eroico.
scusa non ho capito se
tu hai votato a favore .contro o ti sei astenutò
grazie …….

Aldovaldo

La benedizione non è culturale, è straculturale, è stracult… il trash in tv, a scuola, dappertutto.

Giuseppe Murante

scusate, chiarito che sono in disaccordo con quanto dice il prof. Parisi, e mi associo alla replica di Stefano Bottoni, perche’ molti di voi lo insultano in modo piuttosto gratuito?

Il suo intervento era polemico ma non sgarbato.

Piuttosto, nessuno di noi abita dalle parti di Milano, e puo’ accogliere l’invito del professore? Magari potremmo anche spiegare le nostre ragioni agli studenti – FUORI orario scolastico, e’ ovvio

Raffaele Carcano

@ Filippo Parisi
Ha ragione, occorre informarsi prima di agire. Ed per questo che abbiamo inviato alla sua scuola una richiesta di accesso agli atti con cui è stata autorizzata la benedizione. Una volta ricevuti, li valuteremo e decideremo se avviare un’iniziativa legale nei confronti dell’istituto.

Andrea

@Giuseppe Murante
Premesso che non mi sembra che qualcuno abbia insultato Filippo Parisi, considera che in ogni modo, gli eventuali insulti non sarebbero stati gratuiti, visto l’intervento che ha fatto, che dimostra non abbia una minima idea di cosa sia il rispetto della altrui sensibilità, e soprattutto non ha la minima idea di come si applichi la legge italiana.
Se leggi meglio il suo intervento invece, lui dice a noi che siamo bugiardi come Pinocchio, quindi semmai è lui che insulta noi.

Ciao a tutti

Asatan

@Giuseppe Murante

Aprire il proprio commento insultando dando dei bugiardi e MENTENDO dicendo che non ci siano stati illeciti è un insulto. Soprassediamo sul completo menefreghismo per i diritti dei non cattolici. La storia dei “ai bambini piace” è una palla… me le ricordo le varie recite, canzoncine natalize ecc cui TUTTI (compresi me e altri 2 non cattolic della mia classe) eravamo costretti a partecipare e quanto TUTTI si annoiassero a morte.

Per il resto trovo inutile prendersela con l’individuo in questione per gli osceni privilegi concessi agli insegnanti di religione rispetto agl altri, non ne è certo lui il creatore…. è solo uno dei tanti che ne approfittano.

Peppe

>Per il resto trovo inutile prendersela con l’individuo in questione per gli osceni
>privilegi concessi agli insegnanti di religione rispetto agl altri, non ne è certo
>lui il creatore…. è solo uno dei tanti che ne approfittano.

Giustissimo al 100%. Ma almeno, da privilegiato SENZA titolo, abbia il buon senso di non pretendere di far passare – a torto – noi altri per dei gonzi disinformati che scendono dalla montagna del sapone… almeno questo.

Tiziano

Una precisa identità della festa del natale?!? Ma se il cristianesimo è un minestrone insipido riscaldato ed amalgamato di religioni risciacquate e rielaborate con nulla di proprio!!!

Altro esempio di invadenza clericale al fine di sciacquare il cervello a degli innocenti che, causa la giovane età, sono privi di barriere critiche per discriminare i “falsi-ed-interessati-al-futuro-portafogli-senza-farsi-notare-e-chi-lo-pensa-è-in-malafede” amici

gieffeemme

Non capisco qual’é il problema.

In ogni scuola del regno si fan feste e canti di natale, vi sono cartelloni con madonne e gesù bambini ovunque e si recitano poesie natalizie (in omaggio alla “tradizione”). Cosa cambia se il prete va in una scuola a benedire?

Pensate, mio figlio da due mesi (nella scuola elementare) aveva aumentato la frequenza alle lezioni di canto e musica, mi ero detto “ma guarda che piacevole novità, un po’ più di musica a scuola e meno nozionismo”. Scopro con disappunto che quelli erano corsi di musica natalizia quando mio figlio mi comunica che sarebbe per lui un piacere se potesse cantare nel coro degli alunni della scuola …per natale. Il fatto che lui sia di famiglia atea e che fosse esonerato dalla religione non ha prodotto alcuna attenzione nei suoi confronti ed in quelli dei suoi genitori, lo hanno preparato ai canti natalizi. Così ha cantato la sua canzone in omaggio al bue e all’asinello ed a quanto é buono gesù bambino, irregimentato come tutti gli altri.
TRa le canzoni cantate, a riprova della malafede, vi era una traduzione in italiano di Image di Lennon…dove la frase “and no religions too” é stata tradotta in “e un mondo senza dei”.
Non c’é legge che ti possa tutelare da questi abusi e dalla idiozia.

Io sono per una scuola con il maestro unico, anzi mezzo maestro, così avremo mezzo danno.
Poi sono favorevole a chè i finanziamenti per la scuola passino tutti alla scuola privata cattolica, in modo che quella statale chiuda con la sua ipocrisia, tanto tra quella pubblica e quella cattolica che differenza c’é?

Almeno il parroco in gonnella si sa chi é, i maestri invece son molto più subdoli (presentandosi falsamente da laici)…e non parliamo dei genitori, tutti d’accordo. Se a Concorezzo (che sta vicino a casa mia) avessero chiesto il consenso alle famiglie l’adesione sarebbe stata plebiscitaria miei cari.
Forse che l’avvento del nazismo non vi ha insegnato niente?

gieffeemme

…e che non rompano le scatole con la richiesta di solidarietà perché perdono il posto, CHE LO PERDANO e viva la Gelmini!!!

Sandra

Filippo Parisi:

Che lei si firmi e l’insegnante no, e’ una scelta personale, e come tale vada rispettata, e non gia’ condannata dall’alto di un’ipotetica cattedra del coraggio. Immagino che nella Lombardia di Formigoni siano piu’ tranquilli gli insegnanti di religione (assunti a tempo indeterminato) che qualsiasi altro insegnante di cui forse un domani si potra’ disporre diversamente. Quindi penso che prima di giudicare il prossimo, si debba provare a capire le ragioni del suo agire, che molte volte sono dettate da semplice istinto di sopravvivenza o da bisogno di quieto vivere.

Lei dice che ha chiesto l’astensione: per quale motivo?

Non abbiamo ricevuto informazioni da nonna Papera, bensi’ dal giornale Il Manifesto, come chiaramente scritto il testa all’articolo, che ha pubblicato una lettera di un’insegnante. Ora, lei non ha smentito il fatto, ribadendo che secondo la sua opinione la benedizione in orario scolastico non e’ reato, di fatto confermando che violazione della legge c’e’ stata. Un fatto e’ chiaro: come mai l’anno scorso il prete non ha benedetto e quest’anno si’? Sono cambiati gli equilibri all’interno del consiglio? Le ricordo che in uno stato di diritto si devono garantire i diritti di tutti, soprattutto delle minoranze, e specialmente quando le maggioranze hanno luoghi e mezzi (e che mezzi in Lombardia: 10 milioni di euro per gli oratori in due anni, ne sa qualcosa lei che ci lavora?) per esprimersi. La discontinuita’ della benedizione, presente o assente a seconda degli equilibri interni ai consigli, e’ molto preoccupante.

Mi interesserebbe sapere qualcosa di piu’ sulla richiesta degli atti: come funziona, se la scuola e’ tenuta a passarli e con quale modalita’. Grazie.

Sandra

Sul sito http://www.concorezzo.org (sito ufficiale della padania), c’e’ un illuminante articolo dal titolo:
“LAICISMO TALEBANO DI 17 MAESTRE DI CONCOREZZO:
NO AL PARROCO A SCUOLA, SI’ ALLA POLITICA COMUNISTA”

Il punto, gieffemme, non e’ il plebiscito, perche’ se si facesse un plebiscito sul pagamento delle tasse sarebbe ovvio il responso. Non si deve fare nessun plebiscito, pro o contro. La benedizione e’ un rito religioso e va svolto in luogo religioso. La scuola pubblica invece ha bisogno di persone che ne sostengano l’importanza, perche’ una scuola ideologica (prendi i campi di rieducazione cinesi) non sono la stessa cosa, mai. Proprio perche’ c’e’ stato un nazismo non bisogna rassegnarsi. Finche’ c’e’ una legge bisogna diferderne i principi, c’e’ chi non aspetta altro che tutti abbassano la guardia. Per cominciare leggi il testo della canzone a tuo figlio, quello vero. O mandalo a scuola con l’originale e la traduzione. I bambini capiscono molto bene l’imbarazzo o la mala fede degli adulti, e prima imparano a sbugiardarli, e piu’ forti diventano.

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