Il pg della Cassazione: no al ricorso contro l’interruzione dei trattamenti a Eluana

Il ricorso presentato dalla procura di Milano contro il decreto con cui la corte d’appello di Milano autorizzò l’interruzione dei trattamenti sanitari (idratazione e alimentazione forzata) che tengono in vita Eluana Englaro è, secondo il procuratore generale della Cassazione, “inammissibile”. Secondo il pg Domenico Iannelli, infatti, il pubblico ministero non era “legittimato a muovere l’azione”, poiché in gioco non ci è “un interesse generale e pubblico, ma la tutela soggettiva e individuale” di Eluana. Il pg ha tuttavia aggiunto che, qualora la Cassazione respingesse il ricorso, non discenderebbe un immediato diritto dela famiglia a “staccare la spina”, ma si dovrebbe preventivamente verificare lo stato irreversibile delle condizioni di Eluana, in stato vegetativo permanente dal 1992.

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35 commenti

gigetta

e guardate qui…

Gb: Riconosciuto Ad Adolescente Diritto a Rifiutare Cure
No alle cure contro il suo volere. Una ragazzina britannica di 13 anni, gravemente malata, ha vinta la sua battaglia per rifiutare il trapianto di cuore, l’intervento salvavita a cui l’ospedale voleva sottoporla, ma che lei non aveva intenzione di ricevere. Con una sentenza destinata a far discutere, l’Alta Corte di Londra ha dato ragione ad Hanna, accogliendo la sua richiesta di morire con dignita’, circondata da familiari e amici. Per i giudizi, la ragazzina e’ matura abbastanza per decidere per se stessa.

Rothko61

@ gigetta

Ho sentito la notizia anche al TG5.
Niente da dire: a Londra sono un passo avanti.

Daisy

Sono addolorata per la ragazzina inglese. I trapianti di cuore sono spesso risolutivi e nella maggior parte dei casi consentono di tornare a una vita pressoche’ normale. Magari ha buttato via la possibilita’ di una vita felice o quantomeno serena. Ma i genitori, dov’erano? Possibile che non abbiano tentato nulla per dissuaderla? E poi, la piena capacita’ di agire non si acquista a 18 anni, e fino ad allora decidono i genitori? Ho il forte sospetto che alla ragazzina non importi nulla di vivere proprio perche’ non si sente amata!

gigetta

la sentenza come quella di Eluana farà discutere solo il vaticano. la bambina ha espresso con chiarezza la sua volontà in quella situazione aveva tutto il diritto di decidere.
p.s. come mai una bambina di 13 anni per la chiesa può scegliere di portare avanti una gravidanza ma non può scegliere di rifiutare un accanimento perchè di questo si tratta terapeutico? forse a seconda delle scelte clericali che fa è più o meno matura?? se avesse chiesto di essere trapiantata ogni volta che ne aveva bisogno e di farsi altre passate di chemioterapia fino allo sfinimento anche senza avere alcuna speranza sarebbe stato meglio?
la decisione spetti sempre e solo all’individuo: «su se stesso, sulla sua mente e sul suo corpo, l’individuo è sovrano» J.S.M.

gigetta

@ Daisy
le hanno spiegato pro e contro c’erano piu contro che pro a fare il trapianto tra cinque anni avrebbe avuto bisogno di un altro trapianto ha deciso come suo diritto di vivere i sei mesi di vita che le restano con la sua famiglia e nel migliore dei modi.
non è la prima che rifiuta che si facciano esperimente sulla sua pelle e non sarà l’ultima

gigetta

@ piccolo-uomo
ma qualcuno impedisce a crisafulli di fare come vuole? no allora perchè a chi non vuole continuare una vita che non considera piu vita questa possibilità è negata?
io sono per l’assistenza 24 ore su 24 a spese dello Stato ai malati come Crisafulli che vogliono continuare a vivere e per la possibilità di smettere di soffrire per chi non ne può più.
la volontà di tutti sia rispettata. o vuoi “condannare” anche la signora che pur sapendo bene che sarebbe morta ha rifiutato l’amputazione della gamba?
di le cose come vorresti che fossero trattamenti obbligatori per tutti, tutti obbligati ad amputazione della gamba tutti obbligati a trapianti non voluti tutti obbligati alla tracheotomia..sai sulla pelle degli altri è sempre tutto bello.

stefanino

@ piccolo-uomo

“ho rivolto il problema a mia figlia chiedendole cosa ne pensa ora, nello stato in cui si trova, e lei mi fa capire, perché non parla e non si muove, che preferisce l’attuale precaria e difficile situazione alla morte.” !!?!!?!!??!!?

Ma questo sta delirando!!

“Ma sono parole che si dicono perché si parla di altri e non di se stessi”

No no, se succede a me, staccate la spina i sondini e tutto quello che c’è da staccare e donate i miei organi, per favore!

Kaworu

@daisy

i pro e i contro sono molto opinabili.

quello che per te può essere un pro, può essere un contro per me.

oltretutto a 18 anni non è che uno viene investito di poteri speciali o gli germogliano dei neuroni in più e quindi acquisisce capacità mentali speciali.

conosco tredicenni più maturi e in grado di decidere per la propria vita di molti trentenni.

i ragazzini emo si tagliano con le graffette, non è che rifiutano i trapianti di cuore.

gigetta

http://scheggedivetro.blogosfere.it/2008/07/marina-garaventa-scrive-sul-caso-di-eluana-englaro-cari-bagnasco-ferrara-e-celentano-se-non-provate.html

http://www.dongiorgio.it/pagine/pagine.php?id=1156&nome=prima

Marina Garaventa è una donna coraggiosa che vuole vivere, che combatte con le poche forze che le restano per i diritti di tutti i malati,una donna sensibile come penso ce ne siano veramente poche è malata ma rispetta chi non la pensa come lei questi sono gli esempi da citare esempi di persone che sanno quello che dicono e che hanno un profondo rispetto per il prossimo

cesare

@ piccolo-uomo

Rispetto il sig. Lia per la tragedia che sta vivendo, ma non trovo giuste le sue critiche a Beppino Englaro, quando dice:”La Englaro ha sempre vissuto in una Casa di Cura. Il genitore non sa quale è stata l’evoluzione psichica di sua figlia. Egli è fermo a prima dell’incidente che l’ha coinvolta, lasciandola in coma “apallico”, non “vegetativo” (anche su questa differenza non si discute). Altro è vegetare, cioè dimostrare che si è a livello di una pianta, altro è avere tutte le capacità mnemoniche e non poterle esprimere fisicamente.”
Beppino Englaro ha saputo guardare in faccia la realtà, anche se amarissima, altri preferiscono non vederla o immaginarsela come a loro piacerebbe.
Inoltre presentare Beppino Englaro come uno che gode del sostegno universale è una pura mistificazione. E’ 17 anni che aspetta di dare esucuzione alla volontà apertamente espressa da sua figlia. Contro di lui si sono scatenate tutte le lobbies cattoliche, i teodem, e anche il consiglio regionale dell Lombardia (ma che cazzo c’entra?). Non credo per pietà verso Eluana. Il corpo di Eluana per certa gente è diventato un feticcio, da usare ideologicamente. La vera pietas deve conciliarsi con la dignità. Questo lo vedo solo in Beppino Englaro.

Leo55

@daisy

Sei, per caso un medico? Hai, sempre per caso, avuto congiunti o parenti che hanno subito un trapianto di cuore? Come fai a fare simili affermazioni con il tono di chi parla di cose scontate e risapute, quanto scontate non sono affatto. Come si fa ad affermare che chi subisce un trapianto di cuore si riappropria, poi, di una vita felice e normale: a me consta che al trapianto si ricorra, come estrema ratio e come risoluzione salvavita, solo e nei casi in cui non sono percorribili altre strade, restando ben consapevoli che con questo intervento, poi, si viene condannati ad una vita piena di sofferenze e limitazioni.

Alessandro Bruzzone

“Vedo che in tutte le trasmissioni i Suoi colleghi, come altra “voce”, ascoltano medici, terapeuti, semplici cittadini ma non ascoltano qualche caso che vive quotidianamente il problema e che certamente non vuole il male del suo famigliare ma può dire, con scienza e coscienza, più del medico, quello che vede e che sente, quello che veramente occorre fare, senza tenere conto di un peso, qual’è quello di una persona in coma vigile, che grava sulla famiglia e del quale qualcuno vuole liberarsi.”

Beh, mandiamo i medici a casa, allora, e curiamoci tra parenti grazie alla nostra “sensibilità” miracolosa. Capisco il dolore di un congiunto, ma simile retorica fa rabbrividire!

cartman666

Secondo i cattotalebani vivere una vita tra sofferenze atroci negli ospedali sarebbe degna di essere vissuta….Ma fatemi il piacere avrebbe detto Toto’.
Se quella sventurata ragazzina ha deciso cosi’, tutti noi dovremmo rispettare col silenzio la sua decisione.
E per quanto riguarda il caso Crisafulli, quell’altro mio sfortunato conterraneo, che la smettano i suoi congiunti di sparare c…a destra e a manca per farsi pubblicità.
Poi non li capisco, una volta dicono di volergli fare l’eutanasia, un altra volta dicono agli altri malati di continuare a vivere, ma che si decidano una buona volta!

Ann

Daisy mi ricorda “l’onorevole” Volontè, che rilasciava interviste per dare dei bastardi egoisti ai genitori di Davide, il bimbo nato senza reni, rei di non voler intubare i neonato in favore di una morte rapida.
Anche lui vedeva un roseo futuro di trapiantato per Davide, e plaudeva alla decisione dei giudici di levarlo alla patria potestà dei genitori per consegnarlo a una pietosissima macchina per la dialisi…peccato che Davide sia morto dopo due mesi, come natura voleva e come tutti i neonati nati con la sindrome di potter.
Daisy, se secondo te una bambina che ha fatto chemio dai 5 ai 13 anni per la leucemia che pensa di non avere speranze è salvabile, parti e vai a risolverle i problemi, che ci fai ancora qui a pontificare?

rolling stone

I genitori hanno il dovere di decidere per i figli minorenni
soprattutto riguardo alla loro salute.
Solo quando diventeranno maggiorenni, questi potranno decidere autonomamente.

Questa della tredicenne è una idiozia
che oltretutto getta discredito sulla causa dela eutanasia.

Ho visto alla televisione la famiglia inglese, benestante e in salotto.
La ragazzina, carina, ben vestita e spigliata,
dall’aria tutt’altro che sofferente, ha parlato alla televisione.
Subito dopo sono state mandate in onda le immagini di Luana,
quelle belle prima dell’incidente, non quelle di adesso.

La conclusione dei due servizi è lasciata all’ascoltatore:
ecco cosa succede se passa il discorso della eutanasia.

bardhi

@ piccolo-uomo

“Ma sono parole che si dicono perché si parla di altri e non di se stessi” perche non hanno usato la stessa formula con GPII quando dise “lasciatemi andare dal padre”.
Vedo che questo padre ha molto rispeto di cio che dice sua figlia, praticamente decide lui quando le parole di sua figlia valgono o quando devono essere considerate nulla.
Prossima volta porti un esempio serio.

Angelo Ventura

Occorre una legge sul testamento biologico. Nessuno deve poter decidere di far morire un’altra persona “per pietà”. Solo l’interessato può dire che nell’eventualità si trovasse in date condizioni, coma o Stato Vegetativo Permanente irreversibile, Locked-in-Syndrome (il caso di Welby) gravissima e irrimediabile compromissione della salute e dell’esistenza autonoma, si rifiutano le terapie e l’alimentazione. Ma nessuno deve poter decidere per l’interessato, troppa possibilità di ripugnanti abusi.

Stefano Bottoni

@ Angelo Ventura

Appunto a questo serve il testamento biologico. Sono d’accordo che ognuno deve avere il diritto di decidere per sè ma non per gli altri; tuttavia nel caso di Eluana Englaro il padre Peppino può essere considerato un “testamento biologico vivente” (pessima espressione, ma non ne trovo di migliori) in quanto ha raccolto una ben precisa volontà di sua figlia quando questa era in grado di intendere e di volere, e vuole che tale volontà venga rispettata ed eseguita. Non sta decidendo lui per sua figlia.
Poter decidere per altri certamente rischia di portare a mostruosi abusi… ed è esattamente ciò che sta avvenendo da parte dei preti e dei politici loro sottomessi a spese della famiglia Englaro.

Domenico

Leggetevi questa lettera: CRISAFULLI SCRIVE AD ENGLARO

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=691560

La prima parte la trovo significante, vere accuse al vaticano.

Roma, 11 nov (Velino) – “Carissimo Beppino, ti scrivo pubblicamente a nome di tutta la famiglia Crisafulli. Teniamo a precisarti che non apparteniamo a nessuna associazione (sappiamo che per aiutare fanno poco e niente), non facciamo parte di nessun schieramento politico, e per quanto riguarda la Chiesa, il Vaticano e tutto ciò che gira attorno al mondo cattolico, che parlano tanto, ma non sanno niente delle nostre sofferenze, e per giunta non fanno niente. È che la nostra pregressa fiducia nella Chiesa in questi anni è volata via, pertanto ti comunichiamo che non siamo influenzati da nessuno, siamo io, noi e solo la nostra famiglia a scriverti”. Lo si legge in una lettera che la famiglia Crisafulli ha inviato al padre di Eluana Beppino Englaro. “

Domenico

infine lo stesso Crisafulli dice:

Le richieste di morire – conclude – sono del tutto rare, noi personalmente sappiamo cosa significa essere stanchi disperati e dipendere da un assistenza fiacca e burocratica, e alla fine prevale il desiderio di farla finita. Mi auguro di sensibilizzarti ed accogliere questo nostro grido di sofferenza, ed umana partecipazione al tuo dolore”.

Aldovaldo

Diciamo che Eluana è bloccata in un limbo fatto di cavilli legali e imposizioni religiose. Hanno fatto notare al cardinale che per poter idratare e nutrire Eluana occorre, come si sta facendo, sottoporla a delle cure onde evitare infezioni e più in generale effetti collaterali dovuti ad un’alimentazione non naturale. Quindi, da un lato si potrebbe obiettare che quelle cure sono parte integrante dell’alimentazione e quindi moralmente obbligatorie (mi riferisco non solo all’etica cattolica ma anche alla deontologia professionale di chi rappresenta la struttura ospedaliera nella quale è ricoverata), dall’altro la Chiesa potrebbe accettare (come mi pare abbia fatto) l’eliminazione dell’accanimento terapeutico, includendo in questo anche le cure sopraccitate. In questo secondo caso, Eluana dovrebbe “morire” non per la sospensione dell’alimentazione, ma per sopravvenute infezioni. Ma essendo tali infezioni una patologia diversa da quella per la quale Eluana è in coma, i medici sarebbero tenuti a intervenire per guarirle o, per meglio dire, per prevenirle. La Cassazione comunque si è espressa. Le mie sono solo delle riflessioni sulla “gabbia” nella quale ci si può venire a trovare in assenza di una legislazione opportuna.

piccolo-uomo

Ritengo autorevole la testimonianza che ho proposto in virtù del fatto che l’autore vive in prima persona di questo argomento. Ciò lo rende molto più adatto a parlare di queste cose. Ciò non vuol dire che egli abbia ragione oppure no, ma è importante comunque ascoltarlo bene. Non ho espresso la mia opinione proprio per questo motivo.

@ gigetta

“di le cose come vorresti che fossero” […]
“sai sulla pelle degli altri è sempre tutto bello.”

Se questo non è un pregiudizio, non saprei come definirlo: ha fatto tutto lei, gigetta,
dalla lettura del mio cervello alla condanna delle mie presunte intenzioni.

Daglator

Tutta questa storia la considero un vero schifo, al pari di ciò che successe a Welby.
Coloro che strumentalizzano la vita di persone incapaci di opporsi e che sfruttano il dolore dei famigliari a favore dei propri fini propagandistici non li considero neppure degni di essere chiamati “esseri umani”.
Lasciatela andare, che possa morire con dignità.

San Giovese

@piccolo-uomo

“di le cose come vorresti che fossero” […]
“sai sulla pelle degli altri è sempre tutto bello.”
Se questo non è un pregiudizio, non saprei come definirlo: ha fatto tutto lei, gigetta,
dalla lettura del mio cervello alla condanna delle mie presunte intenzioni.

Non mi pare che abbia condannato nè pre-giudicato…
Proviamo a riproporre la domanda in modo chiaro:
Domanda: esponi come ritieni che si dovrebbe agire:

A) trattamenti obbligatori per tutti.(Obbligo di “vivere” per chi non vuole).

B) eutanasia per tutti, anche per chi vuole vivere.

C) Possibilità di libera scelta individuale(testamento biologico).

D) altro(SPECIFICARE IN MODO CHIARO)…

Prego, ora non hai che da scegliere. Hai la possibilità di esprimere il TUO giudizio in modo chiaro e non fraintendibile.

piccolo-uomo

@ San Giovese

Le pare male, legga meglio.
Gigetta non mi ha fatto una domanda.
Mi ha suggerito di dire quello che lei pensa che io vorrei,
ovvero l’obbligatorietà degli interventi cosiddetti salvavita.
Ho portato la testimonianza di cui sopra solo per rendere noto
un punto di vista diverso ma autorevole (o anche due,
se si considera anche Crisafulli, sul cui blog è pubblicato il testo).

Kingborned

Ieri sera, mia moglie ed io eravamo seduti a tavola parlando delle cose della vita.
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte, le ho detto: “Non mi lasciare mai a vivere in stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e alimentandomi per via liquida. Se mi dovessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi tengono in vita.”

Lei si è alzata, ha spento la televisione e il computer, e mi ha tolto di mano la lattina di birra.

…e quando si rischia di non capirsi?!?!?

Kaworu

@piccolo uomo

ma cosa importano le testimonianze per quanto riguarda una scelta personale?

anche se mi portassi 100 persone che dicono che la pasta al sugo è buona, se a me la pasta al sugo fa schifo continua a fare schifo.

e questo è un esempio stupido…

San Giovese

@piccolo-uomo
piccolo-uomo scrive:
“Mi ha suggerito di dire quello che lei pensa che io vorrei,”

VS

Gigetta e San Giovese scrivono:
“di le cose come vorresti che fossero” + “Domanda: esponi come ritieni che si dovrebbe agire”

Lei ha avuto almeno due occasioni di esprimere il suo giudizio in merito, perchè invece di abbandonarsi al vittimismo non le ha sfruttate? poteva esprimere come facciamo tutti la sua opinione fin dall’inizio, non lo ha fatto nemmeno su invito. Ha a disposizione ancora 4 ore, non vorrebbe approfittarne per dire come a pensa?

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