Nuova censura per Porta Pia

La mostra allestita dai militari al Circo Massimo, a Roma, in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre presentava anche una ricostruzione scenografica di Porta Pia. Una ricostruzione, però, ‘depurata’ della Breccia e dei nomi dei bersaglieri caduti combattendo per l’esercito italiano. Sergio Rovasio, segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ha scritto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, chiedendo “di considerare la possibilità che vengano apposti i nomi dei 49 Bersaglieri sulla Porta Pia ricostruita al Circo Massimo”.

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14 commenti

Antonio II°

Porta Pia depurata dalla breccia è come un minestrone di verdura…senza la verdura!!

Ma dai!! Essere costretti a “considerare la possibilità”…che paese di pagliacci siamo diventati!!??

Popinga

Come si fa a sentirsi rappresentati da un esercito di fascisti e bigotti? Di “martiri” di Nassirya che nelle camerate avevano appeso il gagliardetto della RSI sopra il tricolore?

Aldovaldo

La Russa? Quello per il quale repubblichini e partigiani sono la stessa cosa? Metterebbe sullo stesso piano Pio IX e i ragazzi che combattevano per l’unità d’Italia. “In nome del papa-re furono uccisi molti ‘rivoluzionari’ che si opponevano al potere temporale della Chiesa. Non si tratta solo dei più noti Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti, o del suo concittadino senigagliese Girolamo Simoncelli, ma di centinaia di persone portate sul patibolo o davanti ad un plotone di esecuzione formato dai soldati pontifici” (riporto da Wikipedia).

Giorgio

Certo che i militari italiani sono strani. Da un lato dedicano caserme a battaglie perdute come El Alamein (sarei curioso di sapere se c’è un’altra forza armata al mondo che lo fa); da un altro lato “depurano” la loro e NOSTRA memoria di uno dei momenti più significativi dell’unificazione d’Italia. A quando la rimozione del monumento al bersagliere dalla piazza di Porta Pia?

Vash

La breccia senza la breccia e senza i soldati che l’hanno fatta e sono caduti per questo?
Al di la della questione Italia Vaticano trocvo che nei confronti di quei soldati che sono morti in suo nome l’Italia sia stata una traditrice!

paolino

E allora ridiamo alla CCAR il potere temporale, riportiamo la capitale a Torino o Firenze… ed erigiamo attorno allo Stato della Chiesa un muro al cui confronto quello di Berlino è stato un giochetto di costruzioni!

Lapalisse

Questi pagliacci vogliono riscrivere la storia, cancellando il risorgimento liberale ed anticlericale, ma non vedo tanti partiti che si indignano probabilmente perchè sono tutti anti liberali e clericali.

#Aldo#

Ovunque ci sia storia c’è revisionismo. Sempre. Occorre essere molto ingenui per credere alla storia così come viene raccontata nei libri.

Più realistico sarebbe un testo di storia scritta da qualche illustre etologo dallo spirito profondamente dedito alla scienza. Lì sì che ci sarebbe da imparare tanto…

piero

viene cancellato l’unico pregio del risorgimento (l’anticlericalismo) che per il resto fu borghese, massone, repressivo del proletariato (vedi l’episodio di Bronte). D’altra parte visto che Porta Pia è sempre stato presentato come l’unione di Roma all’Italia e quasi mai come la sconfitta del potere temporale dei papi, non riesco a indignarmi per questo.
Per scrivere W i bersaglieri ci vuole coraggio: non dimentichiamo che, come tutte gli altri corpi armati, sono stati carne da cannone, mandati avanti da generali al servizio del capitale.

ignazio

Siamo ormai arrivati alla RCSI (Repubblica Cattolica Sociale Italiana), ovvero fascisti e clero sono ridiventati i padroni dell’Italia.
Avanti sull’Aventino c’é sempre posto.

carducci

“L’ordine ieratico nel governo delle cose politiche e delle civili porta quelle istesse massime di infallibilità e di immobilità che riconosce nel dogma cattolico; quindi col potere temporale del sommo pontefice non è compatibile la libertà di coscienza, che è la prima fra le moderne libertà; quindi col governo temporale pontificio sono impossibili la libertà di stampa, la libertà dell’insegnamento; con questo governo è impossibile l’uguaglianza dei cittadini dinnanzi alla legge; con questo governo è impossibile recare in mano ai laici lo stato civile, le nascite, i matrimoni, le morti; con questo governo sono impossibili le riforme economiche in ordine ai beni posseduti dalle manomorte. Con questo governo è impossibile lasciare ai laici la direzione di tutto quanto rigurada l’educazione e l’istruzione. E infine, o signori, il governo pontificio non può abbandonare, senza un’influenza quasi esclusiva, alla libertà comune tutte quelle materie che nel linguaggio della curia romana si chiamano materie miste. E sapete voi che cosa sono queste materie miste. Comprendono presso a poco tutti i fatti umani”.

On. Rodolfo Audinot, deputato della destra, Seduta della Camera del 25 maggio 1861.

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