Modena: giudice accoglie richiesta per “garante biologico”

Il tribunale di Modena ha accolto la richiesta di un uomo che ha deciso di nominare la moglie suo garante in merito alle proprie volontà di fine vita. L’uomo, un cinquantenne in buone condizioni di salute, richiede di “non essere sottoposto ad alcun trattamento terapeutico” nel caso di “malattia allo stato terminale, malattia o lesione traumatica cerebrale irreversibile e invalidante”.
Il giudice tutelare, accogliendo la richiesta, ha specificato che l’uomo non può essere “costretto a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione”. Secondo Maria Grazia Scacchetti, legale dell’uomo, la decisione formale del giudice offre più garanzie rispetto ad una scrittura privata, che “potrebbe essere messa in dubbio dai meidici”.

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4 commenti

Rothko61

Scusate la battuta, ma non è che il diavolo appena scappato dal campo di calcio di Modena per l’esorcismo si è rifugiato in Tribunale?

Auguro a quell’uomo lunga vita e ottima salute. Ma che succederebbe se la moglie dovesse un domani far valere questa pronuncia?
Purtroppo, temo che si troverà sempre un altro magistrato a ribaltare la determinazione. 🙁

stefano

ottima iniziativa ma non applicabile in ItaGlia, feudo del vaticano.

Manlio Padovan

La questione è strettamente legata al problema della laicità dello Stato e delle sue istituzioni. Allora perché l’uaar, che può offrire già servizio legale, non fa una analisi della sentenza e non aiuta i suoi associati che hanno redatto il testamento biologico e nominato quindi un garante, a praticare la stessa via se effettivamente più sicura che la volontà del testatore venga accontentata?

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