Vicenza: diciotto consiglieri comunali chiedono una sala del commiato laica

Vicenza potrebbe presto disporre di una sala del commiato dove svolgere riti funebri non religiosi. Diciotto consiglieri comunali di diverso orientamento politico, infatti, hanno firmato una mozione che è stata approvata qualche giorno fa dalla commissione affari sociali. La mozione deve assere ora sottoposta al consiglio comunale per il via libera finale.
Nel testo della mozione si può leggere: “Le sale di commiato sono state istituite in molte città italiane. Sono spazi civici, aconfessionali, annessi all’ospedale o all’impianto crematorio, dove i cittadini di qualsiasi credo o provenienza possono svolgere riti o funzioni di commemorazione dei propri defunti. Elementi di questo tipo di commiato possono essere l’ascolto della musica, il silenzio e la riflessione, la lettura di brani poetici o letterari, i discorsi o gli elogi funebri, gesti simbolici. Una sala del genere, dotata di impianto stereofonico per musica e voce, con musiche di base, supporto del feretro, sedie per i familiari e piante ornamentali, è ormai indispensabile”.

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29 commenti

Clero? No, grazie!

Giustissimo.
Togliere alla chiesa il monopolio dei funerali, perché smettano di venderci anche i nostri morti!

raphael

ok, vai così
sarà però bocciata dai consiglieri cattomerdosi con qualche manfrina sull’identità italiana violata

giuseppe

Tanto meglio, cosi non dovranno più criticare la chiesa che rifiuta giustamente i funerali a chi la rinnega.

Bruno Gualerzi

Mozione condivisibile, anche se a me personalmente di come sarò ‘commiatato’ importa veramente poco. Come diceva l’antico Epicuro, fin quando ci sarò io non ci sarà la morte, quando ci sarà la morte non ci sarò più io.
Da vivo non ho mai digerito i riti, religiosi o laici che siano…
Da morto non avrò più nemmeno questa idiosincrasia, e i vivi faranno ciò che più loro aggrada senza ‘intenzioni’ lasciate in eredità da parte mia.

Massimiliano Soffiati

La notizia mi riempie di buon umore, credo che mi passerà in fretta 😀

Enrico

Personalmente non vedo nulla di male che il comune costruisca questa sala .

* raphael

Se qualche cattolico parlasse di identità italiana violata non ha capito nulla del cattolicesimo che è universale.

Ettore Brocca

Leggendo l’articolo, per associazione di idee, ho pensato alla Lettera a Meneceo di Epicuro. Poco dopo leggo il commento di Bruno Gualerzi, devo dire che rispecchia esattamente il mio pensiero.

Stefano Grassino

@Bruno Gualerzi
@Ettore Brocca

Sostanzialmente d’accordo se parliamo tra noi ma non toglietemi la soddisfazione di mandare a quel paese, ora che sono vivo, l’arroganza sacerdotale che ti vuole gestire da vivo e da morto facendogli sapere che su di me non potranno speculare. Per quello che mi riguarda, una volta cadavere, trapiantati eventuali organi ancora buoni (il cervello ed il pene) e dato il mio corpo agli studenti di medicina, quel che ne rimane bruciatelo, gettate le ceneri nel cesso e tirate la catenella.

Alessandro Bruzzone

@ Bruno Gualerzi

Anch’io sono (come sai) ammiratore del grande filosofo. Il problema grande non è, tuttavia, quando siamo noi ad andarcene, bensì gli altri. Il lutto c’è, e va cmq elaborato.

RedGod

Il vero Cristiano non finirà la sua vita terrena in una chiesa(Lev Tolstoj)———-

D’accordissimo con la decisione, purtroppo la mia città , Biella è molti anni luce indietro,tanto per capirci dalla biblioteche sono stati tolti (ordini dall’ alto)L’Ateo, il giornalino della piccola confessione religiosa a cui appartengo e il giornale dei partiti comunisti della città vengono sempre messi in modo che nessuno li veda coperti in genere dai fogliacci della diocesi o dei circoli di Forza Italia, inoltre proprio grazie a una mozione di F.I. attizzata dai cattolici più invasati è stata impedita la realizzazione di un tempio crematorio e non esite una sala per i funerali civili.
Quindi vanno sempre appaludite decisioni come questa.

fabio l'anticristo

ma che bella notizia! almeno non dovrò pagare un pretaccio per seppellire i miei morti!

Lucia

Non avere un funerale religioso è uno dei motivi principali per cui mi sono sbattezzata

stefano

Venezia è sempre stata all’avanguardia in materia di laicità.
nel medioevo e nel rinascimento fu forse l’unica città italiana a mettere la museruola all’inquisizione sottoponendo sistematicamentele sue truci sentenze al “consiglio dei dieci”, organo del senato veneziano, che quasi regolarmente le annullava.

Umberto

Per me ho deciso, niente funerale e direttamente nel forno crematorio, e che nessun pretaccio si avvicini o sarà cacciato a calci nel sedere.

nessie

Stefano Grassino: per quanto riguarda i trapianti sarei più possibilista. Tempo al tempo, aggiungerei un “per ora” 🙂 🙂

Ottima iniziativa. Conservo nella memoria funerali -pochi- senza riti religiosi: banda e tanta gente ad abbracciare chi resta. Civili, insomma.
Sì, quello che vorrei.

Roberto Grendene

aggiungo che sta a noi pretendere dal nostro Comune la presenza di una sala del comiiato dignitosa, e che venga data informazione alla cittadinanza di questa possibilita’.
Come circolo di Bologna siamo andati all’inaugurazione della sala del commiato della nostra citta’ e abbiamo diffuso notizie al riguardo con i mezzi a disposizione

enrico mini

Oltre al rifiuto assoluto di qualsiasi tipo di contaminazione religiosa della mia dipartita (più tardi possibile) ho anche informato parenti ed amici che chiunque si permettesse di far officiare per me qualsivoglia tipo di messa o rito analogo sarà vittima della mia maledizione. Per i cattolici, notoriamente superstiziosi in quanto tali, funziona!

Il Filosofo Bottiglione

queste sono buone notizie. è vero che spesso ad un irreligioso interessa poco quel che succederà al suo corpo dopo la morte, ma a chi resta interessa. avere un luogo dignitoso in cui personalizzare una ritualità di commiato è un segno di civiltà.

Asatan

Io sono atea.
Mia madre è atea.
Mio padre è ateo.
La mia matrigna è mussulmana.
Il mio ragazzo è ateo..

Piacerebbe anche a noi non dover celebrare un funerale in chiesa o in mezo ad una strada.

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