Arrestato l’imam di Varese

L’imam di Varese, Abdelmajid Zergout, è stato arrestato sabato dalla Digos in ottemperanza a un mandato di arresto internazionale spiccato in Marocco. Zergout è accusato di reati di terrorismo. L’imam era già stato di associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale anche in Italia, ma era poi stato assolto della prima Corte d’Assise di Milano.

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20 commenti

Lucia

Ma sono tutti in Italia i terroristi fuori di testa?
Due settimane fa nella mia città hanno arrestato il capo di una organizzazione terroristica che era qui ad arruolare kamikaze…

denis

Ma pensa pensa…. in marocco è accusato e qua in Italia è stato assolto dalla Prima corte di assise… Cosa possiamo pensare? Indagini in Italia raffazzonate? buonismo imperante per non irritare gli islamici? Fatto sta che qua vengono prosciolti e in patria vengono manganellati e non è la prima volta. Fa paura la nostra giustizia. .. Cosi a caldo senza avere meditato piu di tanto ..

Bruno Gualerzi

Ma perché, prima di pronunciarsi pro o contro la giustizia italiana, non si aspetta di vedere come andrà a finire? Non dovrebbe significare anche questo essere ‘razionalisti’. Nessun dubbio – almeno dello stesso tenore di quelli legittimamente espressi sulla giustizia italiana – sulla giustizia marocchina?
(E adesso via con le accuse – per aver detto questa ovvietà – di buonismo, calabraghismo, filoislamismo eccetera, eccetera…)

Massimo

x Denis
devi considerare che i reati per cui è stato arrestato li ha compiuti in marocco ed è stato arrestato grazie ad un mandato internazionale dell’interpol, il fatto che in italia sia stato assolto vuole semplicemente dire che non c’erano prove per poterlo condannare (ricordiamoci che per la nostra legge vale la presunzione di innocenza sino alla sentenza definitiva della cassazione).
se qui non ha commesso reati non possiamo condannarlo, ora suppongo che verrà estradato in marocco e la giustizia locale farà il suo corso.

denis

preciso che nel mio commento ho detto “COSI A CALDO SENZA AVERE MEDITATO PIU DI TANTO”.Riconosco la validita dei Vs commenti, ma chissa perchè ho come l’impressione che siano sempre piu larghe le maglie della nostra giustizia…. forse che troppe volte abbiamo assistito a facili scarcerazioni poi risultati dei veri boomerang?.. Vedremo ad ogni modo….Tanto vi dovevo.

Gianni B.

@Bruno Gualerzi
(E adesso via con le accuse – per aver detto questa ovvietà – di buonismo, calabraghismo, filoislamismo eccetera, eccetera…)

… mi hai tolto le parole di bocca.

Asatan

Ricordiamoci che in Italia un reclutatore di Alquaeda qualche anno fà è stato assolto in quanto non era terrorista me un “resistente”. Come se paragonare chi ha fatto più 3.000 morti alle twin towers (per non parlare delle stragi civili in iraq) fosse paragonabile ai partigiani della seconda guerra mondiale.

watchdogs

le assoluzioni e il rilascio di alcuni esponenti in odore di terrorismo sono la diretta conseguenza di leggi che la casta italiana ha emanato per salvare i propri componenti, e per fortuna ancora la legge è uguale per tutti in italia. poi caro asatan, tu sai che quello era un reclutatore di al qaeda? te l’ha detto lui? o forse era un modo per dare addosso a un gip come clementina forleo che indagava anche sulla casta e per questo è stata fatta fuori? SVEGLIA!!!

Stefano Bottoni

La presunzione di innocenza vale per tutti. E’ alla base di ogni diritto di qualsivoglia società civile.
Naturalmente occhi aperti nei confronti di persone come questa.
Garantisti sì, fessi no.

lacrime e sangue

Stasera, su rai tre, c’era quel (brutto) programma sulla violenza contro le donne: si parlava di quel galantuomo che ha tagliato la carotide a due ex-fidanzate. Dopo il primo omicidio, era stato libero e pimpante per le strade per oltre UN ANNO, giusto il tempo di ammazzarne un’altra.

Cosa c’entra, direte.
C’entra. E’ l’ennesima evidenza, basata su lacrime e sangue (appunto) delle vittime, che la giustizia è cieca, sorda e muta di fronte alla violenza.
In ItaGlia (sic) il fatto di essere assolti non è prova di innocenza. O Berlusca non vi ha insegnato nulla?

libero

Ma in Marocco vige un sistema politico autoritario, teocratico, il re si proclama discendente di Maometto e bolla ormai come terroristi chiunque metta in dubbio il suo potere e la gerarchia. Nelle sue carceri vige la tortura sistematica, il diritto, la civiltà non sono in Marocco. Se anche fosse un terrorista reclutatore di Kamikaze quest’uomo dovrebbe comunque pagare le sue colpe nel nostro Paese, se ancora siamo un Paese civile.

rolling stone

Quindi, secondo Libero,
la giustizia italiana dovrebbe fare innanzitutto il processo ad ogni Stato straniero
per stabilirne la democraticità,
e solo in seguito assecondare la richiesta di estradizione avanzata da quello Stato straniero tramite lo Interpol,
organismo internazionale a cuil’Italia stessa aderisce e della cui attività si avvale.
L”imam di Varese non è stato giudicato colpevole dalla Giustizia italiana?
Bene, viene rimesso in libertà.
Lo Interpol lo vuole arrestato ed estradato per crimini commessi in un altro paese?
Bene, lo si arresta e lo si estrada.

J.C. Denton

Che mandino via dal nostro paese un prete (tale è) non può che farmi piacere, ma la presunzione di innocenza vale per tutti, specialmente quando l’ipotesi di reato è sospetta come quella di terrorismo… io nel terrorismo islamico “a casa nostra” non ci credo.

P.S.: Credere che le Torri Gemelle siano state abbattute da 16 beduini armati di taglierino è peggio che credere nella verginità della madonna. Questo lo dico visti i commenti…

libero

@ rolling stone
L’estradizione dovrebbe presupporre un giudizio e una carcerazione equa e civile.
In marocco tutto ciò è una chimera. L’accanimento giudiziario nei confronti di questa persona è acclarato, perseguitato da un governo autocratico e tirannico che colpisce ogni forma di opposizione politica. Sarà un prete ma l’Italia non può rendersi complice di quest’infamia e da uomini liberi non possiamo non esprimere il nostro dissenso.

Asatan

@Stefano Bottoni
E’ vero. Ma c’è una certa differenza fra un’assoluzione per non sussistenza dei fatti e una per “lo ha fatto ma io ho deciso che è un partigiano”.

@J.C.Denton

Da noi fanno reclutamento: immigrati disperati facilemnte plagiabili e italiani imbecilli.

sunrise

@ Asatan: Da noi fanno reclutamento: immigrati disperati facilmente plagiabili e italiani imbecilli…
Giusto. Il che vuol dire sempre la stessa cosa: l’ingiustizia sociale e il razzismo sono l’anticamera di questo genere di fatti, e noi da questo punto di vista stiamo facendo passi da gigante… Poi non ci meravigliamo, però, se la disperazione unita all’ignoranza portano alla violenza strumentalizzata una volta di più!

rolling stone

Libero,
sei piu’ realista del re.
Nei quotidiani di oggi la notizia
che l’imam di Varese (che Allah lo benedica)
ha accettato la estradizione in Marocco.

Danton
invidio moltissimo le tue certezze granitiche
e la tua visione in bianco e nero del mondo

Stefano Bottoni

@ Asatan

E’ vero quello che dici. Infatti sono anch’io rimasto basito da quella ben precisa sentenza che personalmente non mi ha trovato d’accordo. Ma continuo a pensare che la presunzione di innocenza sia la base per ogni società civile che tale voglia definirsi.
Certo, dopo una sentenza definitiva è lecito parlare di presunzione di colpevolezza, alla faccia della Franzoni.

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