“Mi chiamava gay e io l’ho ucciso” L’assassino si consegna alla polizia

“L’ho ucciso perché mi chiamava gay”. Nel Messinese, un uomo di 49 anni, sposato e padre di una ragazza, ha sparato contro un giovane calciatore che lo derideva in piazza, davanti ai compaesani. “Non lo sopportavo più”, ha detto Rosasio Floramo consegnandosi ai poliziotti. L’arma l’aveva comprata apposta e ieri sera, all’ingresso della sala giochi di Falcone, un paese di 3.000 anime che si affaccia sul mare, ha sparato al cuore del rivale. E’ morto sul colpo Stefano Salmeri, 25 anni, dilettante nella squadra di calcio del paese.
“Non ti preoccupare”, ripeteva spesso alla fidanzata. “Floramo è innocuo”. C’era anche lei, ieri sera, tra i clienti della sala giochi. Aveva assistito più di una volta ai violenti battibecchi tra il suo Stefano e quell’uomo esasperato da un tormentone che durava oramai da troppo tempo.
Anche in mattinata c’era stato uno scontro tra i due rivali. Prima all’ufficio postale del paese, poi, in serata, poco prima dell’omicido, davanti a decine di conoscenti, nella piazza principale del paese.
Non c’ha più visto Floramo. E’ corso nel capanno in spiaggia dove conservava il fucile a canne mozze comprato per vendicarsi di quelle parole che sentiva come un oltraggio impossibile da sopportare, e, in auto, è andato alla sala giochi dove sapeva avrebbe incontrato il rivale. Un colpo solo; poi, conscio della responsabilità di quello che aveva fatto, si è consegnato al commissariato di Barcellona. Anni fa, un suo fratello era stato arrestato per l’assassinio di un omosessuale.

Fonte: Corriere

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41 commenti

Steve

Certa gente stupida e infantile non si rende nemmeno conto che significa perseguitare una persona con offese continue.

Magar

Beh, capisco, non voleva essere considerato parte di una potente “lobby gay” (Luca Volonté) o affetto da una forma di “amore debole e deviato” (Camillo Ruini)…

(@i cattolicisti in ascolto:
Lo so, le dichiarazioni dei due valentuomini summenzionati e degli altri Padroni Dei Valori non istigavano ad atti di sangue. Certo non hanno dato una mano a combattere l’omofobia ancora così diffusa in Italia: chi semina vento raccoglie tempesta.)

Silesio

E’ morto un imbecille. Non mi viene proprio da piangere…

kilowatt

È morta una persona. Non mi viene da piangere perché mi era estranea.

Silesio

Esiste una forma di “di giustizia” che deriva dalla semplice intelligenza. Una persona minimamente intelligente sa che se usa dei sorprusi, se esercita molestie o infligge tormenti, può aspettarsi dalla controparte una reazione non sempre proporzionata. Nei paesi come gli USA in cui le persone sono comunemente armate, probabilmente nessuno è così fesso da andare in giro a tormentare il prossimo, in quanto la probabilità di beccarsi una fucilata è molto alta. Noi assistiamo ogni giorno ad episodi di bullismo, prepotenze, angherie, dileggi, sorprusi gratuiti dovunque (a scuola, nei posti di lavoro, nei condomini). Spesso le vittime non denunciano neppure questi atti perché, solitamente, se non si un personaggio potente o famoso, le tue denunce servono solo ai fini statistici. Se almeno una volta non è la vittima ad andarci di mezzo, bensì il tormentatore, ebbene… Un tempo si diceva: punirne uno per educarne cento.

Daniela

a me viene da rifllettere sul fatto che sentirsi chiamare gay, vero oppure no, sia considerato un’offesa, un insulto, un umiliazione. E’ anche vero però che essere tartassati con parole non vere può “rodere” i nervi.

ignazio

Farsi giustizia da sé e sempre e comunque sbagliato, credo che avrebbe dovuto cercare un altro modo per liberarsi da tale angheria, so che è facile a dirsi ma non altrettanto a farsi, ma ora per delle frasi cretine, ci sono due famiglie rovinate. Lasciamo le armi in armeria e si cerchi di trova soluzioni civili a problemi di inciviltà.
Ma forse non tira aria per certi argomenti, però ci scandalizziamo se il papa beatifica 500 franchisti, forse dobbiamo decidere cosa vogliamo vare da grandi.

Silesio

Mi scuso per i toni troppo accesi, ma ho ancora il dente avvelenato perché l’anno scorso ho dovuto infine rinunciare ad usufruire della mensa scolastica per mio figlio per le ripetute molestie e azioni bullistiche (già si comincia alle elementari!). Il termine “gay” viene vissuto come insulto e intima mortificazione, sia da chi non lo è e reagisce sparando all’insultatore, sia da chi lo è e che finisce (come è successo) con il togliersi la vita. In ogni caso si finisce, usando questo o altro termine, a violare la più profonda intimità della persona, a farne scempio. E’ per questo che tali episodi mi suscitano profonda indignazione,

luigi

Continua imperterrita in Italia,come in moltie parti del mondo un omofobia fortissima. Dare del gay a un “macho” è cosi terribile da portare ad un omicidio? Mi sembra tutto cosi assurdo e omofobico!

Steve

Nell’articolo si accenna a un omicidio di un omosessuale commesso dal fratello e in TV ho sentito che il fatto successe una quindicina di anni fa, ma non ho caapito se c’è un legame con qquest’altro micidio.

Rosalba Sgroia

Però, vi rendete conto che una persona si è sentita offesa perché chiamata GAY?
Capperina…Manco avessero detto sei un evasore fiscale, un ladro, uno sfruttatore…Essere giudicato gay è ancora un’offesa. Mah, quanta strada abbiamo da fare!!!

Steve

Ricordiamoci che l’anno scorso un ragazzo si impiccò perché era deriso come gay dai compagni di classe. Non la vedo una reazione strana, anche se sicuramente esagrata.

rossotoscano

io sono omosessuale e vivo la mia omosessualità serenamente… ma se dalle istituzioni e dalle gerarchie cattoliche arrivano solo meggaggi omofobi non c’è da meravigliarsi che dare del gay o frocio o culattone sia un’offesa e allora perchè meravigliarsi? vi ricordate di Matteo? beh, per i giudici il suo suicidio non fu dovuto all’omofobia e alla perseguitazione subita… finchè la chiesa inneggia all’inferiorità di un orientamento sessuale rispetto ad un altro e finchè le istituzioni stralceranno la violenza omofoba dalle leggi contro i soprusi e la violenza alle persone non c’è nulla da meravigliarsi… l’Italia sta solo andando indietro e i politici e il vat pensano solo ai propri interessi… noi cittadini siamo lasciati a noi stessi… solo per aver scritto vergogna al prelato hanno dato una scorta e a noi chi ci protegge?

Sergio, Webmaster UAAR

Degna conclusione di una vicenda squallida. Uno deride l’altro chiamandolo “gay” (anzi, mi posso immaginare come lo chiamasse, non certo “gay”). L’altro lo considera un insulto intollerabile, il che dimostra che entrambi sono figli della stessa sub-cultura malata. Non mi stupisce sia finita a pistolettate (anzi, a fucilate): se hai un po’ di cultura vai avanti, ma se nessuno ti insegna più delle 200 parole e 30 concetti scopiazzati dalla TV e da un ambiente sociale retrogrado, è chiaro che a un certo punto le parole che sai non bastano più e passi a sparare alla gente.

Steve

Dipende da come si dicono le cose. Se ti chiamano frocio, ricchione, jarruso ecc. è evidente l’intento offensivo e lo trovo naturale offendersi. Non vedo perché non si comprende l’offesa rivolta a questo assassino e non quella rivolta al ragazzo 16enne suicida.

Con questa senza nulla togliere alla condanna della reazione spropositata e dell’omicidio.

Rosalba Sgroia

Vero Sergio, vero quello che dici!
A scuola, con i miei alunni, spesso tocco l’argomento della “presa in giro”. I bambini, poi, se la prendono per un nonnulla perché quel nonnulla va a minare la loro fragile e insicura personalità…Allora lavoriamo anche su questo, su come valutare la presa in gire e su come smontarla, con i ragionamenti, canalizzando le emozioni negative in qualche soluzione accettabile.
AH! Che lavoraccio e poi, esci fuori e vedi che certi genitori sono peggio dei figli!

Il Conte di Saint Germain

A me ricorda un po’ la vicenda del Canaro, meno le torture ovviamente.

Lady Godiva

“Floramo è innocuo”.
I molestatori sono persone sottili e malvagie.
Forti con i “deboli”, deboli con i forti.

Il molestatore ha codardamente deriso una persona che riteneva innocua.
Probabilmente non avrebbe mai osato farlo con una persona ritenuta offensiva,
magari un mafiosetto.
Credo che il problema sia stata la derisione e la molestia in sé.
E quell’uomo, dagli e ridagli, ha perso le staffe.
Questo non giustifica un omicidio,
ma ne spiega le motivazioni.

darkzero

Idiota il tipo che insultava l’altro in pieno stile scuola elementare; assolutamente ingiustificata la sua reazione. Se proprio l’istinto di fargliela pagare era irrefrenabile, avrebbe fatto meglio a spezzargli qualche osso piuttosto che ammazzarlo, per due ragioni:

1) Anzitutto per non ammazzarlo;
2) Così poteva dirgli “E alla prossima ti va peggio!”

E vedrete che con un paio di mesi di gesso la voglia gli passava (è pur vero che certa gentaglia capisce solo un linguaggio).

Alessandro Bruzzone

Dev’essere alto il livello culturale a Falcone…

hyxcube

@ Sergio
Hai centrato il nocciolo della questione. Metti due persone stupide ad interagire in un contesto di assoluta ignoranza e alla fine ottieni questo spettacolo davvero disarmante. Entrambi i protagonisti sono omofobici, perchè una parola risulta offensiva solo nella testa di chi associa ad essa un significato di disprezzo, quindi non c’è differenza da questo punto di vista, tra l’assassino e la vittima: entrambi sono semplicemente vittime della propria ignoranza!

Alba

La cosa che mi colpisce è ovviamente il contesto socio culturale nel quale si è svolta la vicenda perchè appare chiaro che, in ogni caso, dare dell’omosessuale a qualcuno rappresenti ancora un’offesa gravissima, un’onta insopportabile. Del resto, non farei neanche discorsi scontati quanto non veri sulla mentalità meridionale: l’intolleranza verso quello che si percepisce diverso è la cosa davvero grave, sia esso un omossessuale, un avversario politico, un extracomunitario ecc. L’ignoranza non ha confini territoriali, purtroppo.

Carlo

Essere chiamato “gay” per uno che ha una famiglia non e’ certo il massimo, implica quantomeno un’ipocrisia nei rapporti con la moglie. In se la cosa non e’ un insulto (ovviamente il signore in questione non avra’ usato la parola “gay”, ma qualcosa di peggio, immagino) ma tutto dipende dal contesto e dalle persone. Voglio dire, anche essere definiti “donnaioli” o “mangiatrici di uomini” puo’ essere offensivo per certe persone e un titolo di merito per altre. Penso che se una persona da segni di insofferenza verso quello che noi consideriamo uno scherzo innocuo, sia sempre il caso di smetterla. E comunque la sessualita’ e’ un fatto privato, discuterne in piazza senza il consenso dell’interessato e’ quantomeno poco educato.

PS: Il ricorso alla violenza e’ sempre sbagliato, ovviamente

FRANK

Floramo è sposato con una bambina,e essere perseguitato ad ogni occasione,l’ultima è stata nell’ufficio postale,poi fuori da un bar davanti a tutti,a me sembra di una tale barbarie,che la reazione spropositata trova una spiegazione.Come si fa ad essere cosi’ privi di tatto,da non considerare ,oltre il Floramo,anche una ragazza che sarà a sua volta derisa,perchè qualcuno affermava l’omosessualità del padre?Perchè far soffrire anche una ragazza?

Skadivargr

Floramo aveva diverse altre scelte, una scazzottata, rispondere a tono, denunciare Salmeri per calunnia, invece no, ha scelto d’ammazzarlo così per dimostrare agli altri che guardavano che lui è un uomo, che lui ha le palle, d’altra parte il fratello era stato arrestato insieme ad altri per aver ammazzato un omosessuale su commissione del padre di quest’ultimo che voleva dargli una lezione, non poteva lasciar correre su una boiata del genere.
Salmeri invece era un provocatore a quanto pare, e non si è reso conto che certe parole percepite come offese in alcuni luoghi posson risultare ancora oggi mortali.
In ogni caso non sappiamo bene cosa sia successo tra i due a parte l’ultima battuta del Salmeri, perciò sarebbe meglio conoscere tutta la storia, prima di star a formulare tante ipotesi, benchè la tentazione sia irresistibile, d’altra parte dall’articolo si evince che non era il primo alterco tra i due.
Poi capisco bene che dia fastidio agli omosessuali, il fatto che alcune parole come gay, frocio e ricchione siano considerate offesse, ma ciò avviene soprattutto a causa dell’educazione ricevuta dalla cultura dominante( di tale si tratta, magari fosse solo subcultura) a partire dalla famiglia fino ad arrivare ai media, ci vorrà tempo e controinformazione prima che quest’aspetto culturale venga debellato.

Michele Bakunin

“Come si fa ad essere cosi’ privi di tatto,da non considerare ,oltre il Floramo,anche una ragazza che sarà a sua volta derisa,perchè qualcuno affermava l’omosessualità del padre?Perchè far soffrire anche una ragazza?”

Invece adesso che sa che suo padre è un’assassino è molto meglio?

Uccidere o uccidersi per queste cose è da squilibrati! Le attenuanti gliele daranno per infermità mentale… forse, ma visto che aveva comprato e conservato un arma apposta per vendicarsi sarà diffilcile, e dove l’aveva comprata al supermercato?!!!

Flavio

Questa storia fa cadere le braccia da tutti i punti di vista. Non si sa quale sia il comportamento più tragico: chi crede di offendere, chi si sente offeso, l’ambiente che convalida entrambi?

Lady Godiva

Anche l’articolo non è chiaro però.
Non si capisce se l’omosessuale è stato ucciso in quanto omosessuale, o per un altro motivo,
tipo uno sgarro.

Io questi articoli faziosi non li sopporto.

Giorgio

Stefano Salmeri non era colpevole di niente.Era solamente un ragazzo di 25 anni che non aveva fato mai male a nessuno ne detto qualcosa senza che qualcuno non l’ho agrediva.
Se volete veramente sapere la verita dovete essere a Falcone per sentire da tutta la citta che tipo di ragazzo esemplare che e stato.
Non giudicate mai se non sapete la verita.

Kaworu

quindi la verità giorgio, quale sarebbe?

quando muoiono, tutti diventano bravi ragazzi e santi.

chissà dov’è che finiscono i figli di peripatetiche da tangenziale quando muoiono…

LEGGETE TUTTI

Altro che difesa per le vessazioni e le prese in giro subite. A distanza di poco più di 48 ore dall’atroce delitto avvenuto a Falcone dove è stato ucciso il giovane imprenditore e calciatore della locale compagine di calcio STEFANO SALMERI (foto sopra a sinistra), emerge un quadro completamente diverso per l’uomo che ha confessato di avere eseguito l’omicidio, ROSARIO FLORAMO (foto a destra). La polizia del commissariato di Barcellona, che sta seguendo le indagini sotto il coordinamento del sostituto procuratore di Patti ENRICO PANNAGGI, ha scoperto che il FLORAMO minacciava tutto e tutti nella piccola Falcone e che da due giorni pedinava la vittima poi uccisa con un colpo di fucile a canne mozze (foto sopra) indirizzato al torace e che non ha dato scampo al ragazzo ucciso sotto gli occhi della fidanzata SALVINA. Inoltre ROSARIO FLORAMO ha avuto il padre condannato all’ergastolo per un omicidio commesso sempre a Falcone negli anni ’40 mentre il fratello FRANCESCO è stato condannato a 5 anni e 6 mesi per la spedizione punitiva nella quale è morto un omosessuale di Mazzarrà S.Andrea a Portorosa di Furnari il 13 agosto 1993. Ed ancora l’omicida, la cui udienza di convalida del fermo si svolgerà oggi, è noto per altri precedenti: cosa ci faceva fuori liberamente un personaggio di questi e che ha distrutto una famiglia per futili motivi e lasciato sgomenta una intera comunità? I funerali di STEFANO SALMERI intanto si svolgeranno domani nella chiesa Madre…

MANUELA

MA LA VOLETE SMETTERE????? IO STEFANO NON LO DIFENDO PERCHE’ ERA ANZI E’ UN AMICO….MA PERCHE, LA VERITA’ E’ UN ALTRA LEGGETE L’ULTIMO ARTICOLO DEL 9 OTTOBRE…..OGGI TUTTO IL PAESE DI FALCONE E’ IN SGOMENTO PER LA PERDITA DI STEFANO…ABBIATE UN PO’ DI RISPETTO PER LUI E PER LA FAMIGLIA

carmenat

voglio dare un messaggio a tutti coloro che si reputano giornalisti. cercate di informarvi su ciò che scrivete, e se non avete immagini attinenti alle bufale che si leggono giornalmente su tutti i giornali italiani è meglio ometterle. cari direttori dei vostri giornali prima di inserire certi articoli sui vostri quotidiani prendete informazioni sulla veridicità delle notizie che i vostri collaboratori vi presentano. VOGLIAMO più tutele dallo stato.
L’UOMO CHE HA UCCISO STEFANO ERA STATO DENUNCIATO PIù VOLTE E DA PERSONE DIVERSE IN QUANTO PUNTAVA IL FUCILE IN FACCIA A CHIUNQUE LA SUA TESTA GLI DICEVA CHE LO INFASTIDIVA. AI CARABINIERI DI FALCONE E A TUTTI COLORO CHE FANNO PATTUGLIAMENTO NELLA ZONA NON ANDATE A SEQUESTRARE I MOTORINI AI GIOVANI CHE NON HANNO NEMMENO I SOLDI PER METTERE LA BENZINA (ORAMAI COSì COSTOSA), O A COLORO CHE INNOCUAMENTE PASSANO DELLE ORE IN PIAZZA A CHIACCHERARE, CHIEDENDO DOCUMENTI ECC.
BISOGNA PENSARE A TUTELARE IL CITTADINO ANCHE PERCHè IL VOSTRO STIPENDIO è IL CITTADINO STESSO CHE VE LO FORNISCE. CARMEN

Valeria

voi non conoscevate stefano e non potete parlare così, le cose che leggete sui giornali sono solo le ultime trovate dei difensori di quell’essere schifoso.stefano è sempre stato un bravo ragazzo e non ha mai dato fastidio a nessuno.quell’essere non meritava di stare fuori dovevano arrestarlo prima.e non vi auguro di passare quello che sta passando la sua famiglia ed i suoi amici, me compresa.è troppo facile parlare al vento.

...

sono anche io una cittadina di falcone.. anche se sono fuori per lavoro da qualche anno…

è sicuramente vero che purtroppo la cultura dei paesini alle volte è ristretta… comunque non trovo per nulla giusto indicare un ragazzo (ucciso brutalmente come “imbecille”) … forse per alcuni il valore della vita è quasi inesistente… io credo che qualsiasi cosa abbia detto Stefano (sempre che sia verità la dichiarazione di quello che molti definiscono “un uomo deriso”) nessuno ha il diritto di decidere della vita altrui ….e poi che esempio può dare un individuo che sfoga le proprie follie con un ragazzo di 25anni che potrebbe essergli figlio???

io alle volte non capisco la facilità di giudicare giusta la morte di qualcuno…
rimango veramente allibita da certe affermazioni….

e comunque Stefano e tutta la sua famiglia sono voluti bene da tutti… non credete che ci sia un motivo….
e comunque è ingiusto dire che da morti tutti diventano bravi ragazzi … non è vero…. premettendo che la morte è comunque un evento tanto naturale (non in casi simili) quanto doloroso…. quando comunque viene a mancare una persona amata da molti… la tristezza per quell’assenza diventa più forte, pressante….

per concludere … voglio solo dire che in qualsiasi caso non bisogna mai dare giudizi…

eventi atroci del genere andrebbero solo vissuti con tristezza e consapevolezza: ormai siamo privi di ogni valore….dovremmo forse solo soffermarci su tale lacuna (purtroppo in espansione) e riflettere…e migliorarsi…

PS: Michele Bakunin .. bello il tuo pensiero… sono stata felice di leggerlo…

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