Obama e McCain alla prova dell’elettorato cristiano

Quando George W. Bush menzionava Gesù e l’ispirazione che traeva da lui, gli europei abituati alla separazione tra politica e sfera religiosa privata storcevano il naso. Ma cosa si dirà in Europa, ora che Barack Obama fa lo stesso? La profonda fede del candidato democratico alla Casa Bianca è l’oggetto del nuovo libro scritto dall’autore di una biografia dell’attuale presidente dal punto di vista della religione. Stephen Mansfield, un ex pastore autore del libro “The faith of George Bush”, sta infatti per dare alle stampe “The faith of Barack Obama”, che uscirà ad agosto in America. Giusto in tempo per fare breccia nell’elettorato religioso, che quattro anni fa votò in maniera preponderante per Bush, ma che quest’anno potrebbe addirittura favorire Obama e tradire i repubblicani. […] La fortuna di Obama, nella corsa al voto religioso, è anche che il suo rivale John McCain è l’opposto di Bush in materia di fede. Non che faccia professione di ateismo, ma di sicuro il candidato repubblicano è a disagio quando parla di religione in pubblico, e al momento non ha una strategia per conquistare quella fetta di elettori. E anche lui, su temi sociali come aborto e matrimoni gay, ha posizioni progressiste. […]

Il testo integrale di Alessandro Ursic è stato pubblicato su Peace Reporter

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8 commenti

dysphoria_noctis

a me piacerebbe sapere quali sono le fantomatiche istanze di questo “elettorato cristiano” (tanto in USA quanto in Italia), a parte negare i diritti a chi non si conforma con la sua cervellotica dottrina…

Daniela

storcevano il naso perchè bush era un retrogrado-reazionario contrario a qualsiasi legge in materia di diritti civili e contrario alla ricerca scientifica, ora vedremo obama e mccain che opinioni hanno su queste materie.

Monicavita

Magari non abbiamo capito niente e può darsi che sia McCain il vero laico progressista.

Federico

so che è uno stereotipo e uno schifoso luogo comune ma… i neri sono spesso razzisti

Aldo

Hanno opinioni simili a bush, Obama qualche apertura in più sulla ricerca scientefica e l’ aborto e sui diritti delle minoranze sessuali, provengono entrambi da movimenti evangelici conservatori.

Asatan

@dysphoria_noctis

Quelle di sempre: obbligare con la forza tutti a vivere secondo il loro paramentri di auto repressione, in modo da non doversi rodere invidiando chi è libero.

Kattochè?

Secondo me negli Usa farebbero prima a far votare i CDA delle corporations, e in italia il pubblico Auditel, alla fine il risultato non cambierebbe di molto. In fin dei conti il candidato conservatore americano è stato prigioniero in Vietnam e quello progressista (si fa per dire) ha radici africane mentre in Italia il nostro premier conservatore si è fatto le leggi per evitare di fare il prigioniero in patria e l’altro l’oppositore ombra ( o l’ombra dell’oppositore) si è fatto il viaggio in africa ma purtroppo non c’è rimasto. Comunque e in ogni caso tutto sotto la benedizione del santo padre (santo boh! e soprattutto padre di chi?).

Stefano Bottoni

-Non dire gatto se non l’hai nel sacco- (cfr. il grande filosofo G. Trapattoni).
In questo caso vuol dire: aspettiamo cosa combinerà il nuovo presidente prima di azzardare giudizi.
Certo, Obama non sarà un bigotto come Bush. E McCainn, avendo provato sulla propria pelle cosa vuol dire essere un soldato in guerra, non ne dichiarerà una troppo alla leggera.
Per il resto, un presidente USA è stretto fra tante di quelle forze da non poter comunque fare tutto ciò che vorrebbe.
Certo, nel caso di Bush è stata una fortuna.

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