Arabia: promosse nozze collettive per ridurre il numero di “zitelle”

Nozze collettive per mariti già sposati una prima volta che intendono legarsi a una seconda moglie. Questa la nuova moda lanciata dal Comitato matrimoni della provincia saudita di al Ihsaa, un ente sociale di promozione delle nozze collettive per giovani coppie nella zona orientale del Regno wahabita. Abdul Hadi Rabbiyeh, segretario generale del Comitato, ha scelto l’edizione saudita del quotidiano panarabo ‘al Hayat’, per lanciare la sua originale iniziativa mirante, dice, a “ridurre il numero delle zitelle”, che in Arabia Saudita secondo dati ufficiali sarebbero più di un milione e mezzo. Il successo realizzato dalle “gigantesche nozze collettive”, che vengono organizzate ogni anno in varie province nel paese arabo deve avere suggerito a Rabbiyeh di lanciare l’idea. In cerca di consenso, il segretario ha commissionato un’indagine su un campione di 180 “ragazze over 30”, dalla quale “è emerso che il 78% delle intervistate non esprimono alcuna riserva all’idea di coniugarsi con un uomo sposato”. Anzi, il 61% delle stesse donne si dicono “disposte a sostenere parte del costo della vita matrimoniale come seconda moglie”. Un altro sondaggio su 300 interpellati ha rivelato che il 42% degli uomini sposati sono “sinceramente desiderosi di un secondo legame coniugale”, e se vi rinunciano è solo per “non favorevoli condizioni economiche e sociali”. I promotori dell’iniziativa chiedono quindi allo stato di promuovere mutui agevolati e concedere assegni familiari specifici per “sostenere i mariti che hanno a carico più di una moglie”.

Il lancio è tratto dal sito dell’APCom

14 commenti

Daniela

mi interesserebbe conoscere il parere delle prime moglie, chissà cosa ne pensano.

Anticlericale89

Quoto daniela.Chissa’se gli e lo hanno chiesto… 🙁

Che tristezza.E che tristezza soprattutto queste donne che invece di reclemare la loro indipendenza e lottare per l’emancipazione si piegano a queste assurdita’,tutte a ubbidire alle direttive statali.

Aldo

Questo invece è errato , perchè quì non viene considerata minimamente l’ opinione della donna.

In Arabia ci sono violazioni ben più gravi della donne, degli omosessuali e delle minoranze in genere, però essendo un paese Yankee va tutto bene! I media di regime e i loro pennivendoli considerano l’ arabia saudita democratica
e allora sempre a Darci dentro con Iran Iran Iran!

Asatan

@Aldo

Veramente tutto il mondo considera la Saudi Arabia una monarchia tirannica e gli Al SAud dei sanguinari… non per niente ci son state fior di proteste e moti internazionali per i vari casi di lapidazione, impiccagione, ecc… ah dimenticavo quelle proteste le abbiamo fatte noi porci broghesi democratici dal sesso libero 😆

Però speigami tu una cosa: se i froci li impiccano gli iraniani ti sta bene, se le donne le brutalizzano gli iraniani ti sta bene, ma se lo fanno in Saudi Arabia sono mostri. I diritti umani, per te, valgono solo se il paese è aleato di chi ti sta sulle scatole? Se e violazioni vengono commesse da chi c’è l’ha con i tuoi supposti nemici vanno bene?

Luisa

Bene! Per Dio è giusto che l’ uomo prenda le decisioni in merito alla vita della donna

Da quando faccio parte della Fraternità San Pio X ho capito che la vita ribelle e femminista non porta a niente

bardhi

La poliginia o poliandria in perse non ha niente di sbagliato, il matrimonio coatto è sbagliato anche se fosse monogamia.
Spesso capita che le prime moglie, oramai di una certa età, chiedono al marito di risposarsi cosi hanno la schiavetta da sfruttare.

dysphoria_noctis

già sono per l’abolizione totale del matrimonio di mio… notizie come questa, poi, sono un invito a nozze… ehm… no scusate… ho sbagliato espressione 😀

g.b.

Sono d’accordo solo in parte con bardhi. Sul piano strettamente teorico ha ragione, tuttavia nei fatti la poliginia è sempre legata alla subordinazione della donna. La poliandria, d’altra parte, nei non molti casi documentati, è legata ad uno sfruttamento della donna ancora peggiore: infanticidio femminile, poliginia dei ceti alti della società, uomini poveri costretti a dividersi le poche donne disponibili(generalmente acquistando una moglie in “multiproprietà” tra fratelli)

Massi

… il 42% degli uomini sposati sono “sinceramente desiderosi di un secondo legame coniugale” e se vi rinunciano è solo per “non favorevoli condizioni economiche e sociali” (ma questo vale anche per il primo matrimonio?).

Ah l’amore!

Magar

Concordo con Daniela, dubito che i “patriarchi” abbiano chiesto il consenso delle prime coniugi. In questo modo, di fatto, le prime mogli vengono costrette a condividere l’esistenza con le seconde, senza chiedere loro il consenso.

Aldo

Certo diladada….
Lotta di classe – alcune classi trionfano altre vengono elininate.
questa è la storia da millenni, la storia della civiltà

Per me i borgesi restano borghesi – atei o credenti non fa differenza.

chiericoperduto

La poligamia, prima di criticarla a priori, bisogna capire che ha un fondamento storico e sociale, prima che religioso: molti uomini morivano nelle guerre, che in passato erano continue, e molte donne vedove si trovavano senza sostentamento.
Il concedere ad un uomo già sposato di prendere in moglie una di queste vedove garantiva a queste la sopravvivenza senza cadere nella prostituzione o ridursi all’elemosina.
Però se al giorno d’oggi ci sono 1 milione e mezzo di zitelle è perchè i Sauditi le guerre non le fanno da un pezzo (meglio così!!) e quindi la poligamia non ha più ragion d’essere.

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