Pera sul no irlandese al Trattato di Lisbona: “E’ vendetta cristiana all’Europa senza Dio”

E’ la vendetta cristiana, la storica risposta dei credenti all’Europa senza Dio. Il no irlandese al trattato di Lisbona è «l’inevitabile reazione alla cancellazione delle radici cristiane dalla Costituzione e alle eurodirettive, prive di legittimazione democratica, che stravolgono le legislazioni nazionali sui temi bioetici», attacca il senatore «teocon» del Pdl, Marcello Pera. «Questa Ue è morta perché stata abbandonata dai popoli e ora solo Benedetto XVI può dare un’identità al vecchio continente – sostiene l’ex presidente del Senato e coautore del libro papale “Senza radici: Europa, relativismo, cristianesimo, islam” – Il cattolicissimo popolo d’Irlanda ha avvertito l’estraneità di un’Europa burocratica e astratta che nega duemila anni di cristianesimo»

Perché la cattolica Irlanda affossa l’Ue?
«Siamo di fronte al suicidio di una Costituzione troppo lontana dai popoli e dalle società europee. Sta crollando un’architettura barocca con espressioni bizantine indecifrabili per gli stessi parlamentari e ignote ai cittadini. E’ l’ineluttabile implosione di un mostro gigantesco e privo di significato che impone restrizioni, rispetto di patti, vincoli, parametri astrusi ma poi lascia soli i governi sulla sicurezza e l’integrazione. I cattolici irlandesi si sono ribellati ad un’Europa che nella Costituzione mette al bando Dio per orientare verso l’anarchia del relativismo le legislazione nazionali sui temi eticamente sensibili (adozioni ai gay, eutanasia, aborto, “provetta selvaggia”)».

Una rivolta cristiana ai “senza Dio” di Bruxelles e Strasburgo?
«La legislazione bioetica in paesi cattolici come l’Irlanda e l’Italia viene importata dall’Europa e sfugge al controllo democratico. Delle corti europee che decidono della nostra vita nessuno sa nulla, non hanno rapporto con la popolazione. Sono organismi di giustizia che legiferano in modo troppo autonomo sulla base di testi ignoti e le loro decisioni piombano sulle nostre teste. Ormai sono il cavallo di Troia per introdurre all’interno degli Stati la gran parte della legislazione bioetica. Dell’Europarlamento nessuno conosce la funzione. E’ eletto ma non è terreno di scontro politico, non è niente. l’intera Ue è una costruzione complicata, remota, ostile che incombe sulla gente scegliendo tutto sulla vita umana dal concepimento alla fine naturale. E poi non riesce a proteggermi dal vicino di casa».

E’ colpa della «cacciata» di Dio dalla Costituzione?
«Sì. Il giorno infausto in cui ha deciso programmaticamente di eliminare Dio, l’Europa si è condannata all’inesistenza, cioè ad essere priva di un popolo, di una storia, di un’identità europei. Senza Dio l’Europa non si unifica. Lo hanno ben capito gli irlandesi, tradizionalmente attenti alle leggi e gelosi della loro insularità. Oggi sprofonda un’Europa atea, nemica che esibisce il volto minaccioso di veti inconcepibili, impone medicine amare, pretende di azzerare i valori non negoziabili. Adesso l’ipocrisia è finita: l’Ue ha fallito. Anche in Italia serve il coraggio di dire “no,basta” e ricominciare da un’altra parte».

Da dove?
«Dai temi etici posti da Benedetto XVI, l’unico grande leader di statura e livello europei. Solo Papa Ratzinger può unificare l’Europa. In assenza di un’adeguata classe politica, Benedetto XVI è diventato il vero punto di riferimento dei popoli e l’autentico artefice dell’identità europea. in Irlanda e altrove la gente segue lui. Da Benedetto XVI i cittadini europei traggono identità, dai politici il nulla. Per questo seguono il Papa e affossano l’Ue. L’Unione ce l’ha con la Chiesa (e con coloro che su questioni come l’omofobia e il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto ne condividono la posizione) perchè è la punta avanzata del laicismo europeo. E’ sull’odio contro la Chiesa e l’apostasia del cristianesimo che oggi si basa l’Europa».

L’intervista di Giacomo Galeazzi è tratta dal sito de La Stampa

In realtà, al di là delle letture apocalittiche alla Pera, i motivi della bocciatura sembrano essere più prosaici, e la centralità data alla questione dell'”Europa senza Dio” (un’evidente fissazioni del nostro) piuttosto sopravvalutata.

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94 commenti

Kaworu

tra quant’è che secondo pera ci saranno piogge di rane, invasioni di cavallette e acqua che muta in sangue? ah no quello è il vino…

Bruno Gualerzi

@ Valentino
Non sarei così sicuro circa i motivi della bocciatura. Purtroppo – parole deliranti di Pera a parte – credo che, sentendo chi ha votato NO, l’Irlanda bigotta, ha fatto pesare il suo bigottismo.
Magari spinto da motivi vicini a quelli della Lega (che naturalmente è entusiasta del risultato)… ma forse che la lega, linguaggio a parte, non è bigotta?

ciceracchio

anche le pere stanno marcendo,sara’ perche’ il clima che e’ cambiato??

Valentino Salvatore

Evidentemente le questioni etiche (aborto in primis), hanno avuto il loro peso, ma solo per una certa parte dell’elettorato, e non penso proprio siano state l’unico motivo come sembra affermare Pera (ci sono anche altri motivi di ordine economico – liberalizzazioni di servizi e tariffe, ecc. -, militare, burocratico, ecc.). Poi che c’entri il bigottismo è chiaro, ma non nella versione filosofica, totalizzante e apocalittica che propugna Pera (una specie di vendetta cosciente dei cattolici contro l’Europa): la fa troppo facile e troppo ideologica.

Stefano Grassino

Viva la democrazia. Gli Irlandesi non ci stanno? Bene, se ne stiano a casa loro fuori dall’Europa. Pera non è contento dell’Europa laica? Faccia come Pio IX. Si chiuda in Vaticano e buonanotte suonatori.

Aldo

e da quando Dio si vendica? Sarebbe peggio degli umani…

Pera di nome e di fatto/a

Andrea

Solo il papa può unificare l’Europa… ci mancava il piccolo Gioberti del 21° secolo, siamo a livelli di neoguelfismo.

Anticlericale89

Chi?Pera?quello che era ateo e anticlericale?un altro fulminato sulla via di damasco(meglio dire della convenienza)?se anche l’Irlanda avesse respinto il trattato UE solo per i motivi elencati da Pera(cosa improbabile)non vorrebbe dire che l’Europa e’sbagliata,solo che l’irlanda e’bigotta,ma forse e’incapace di arrivarci con la suatesta.E poi si lamentano dell’integralismo islamico.Dove sta’la differenza fra Pera e uno dei teocrati islamici a caso?

Quoto Giovanna.

Roberto Grendene

“Senza Dio l’Europa non si unifica”

cavolo, allora rottamiamo gli dei che hanno portato l’Europa a guerre sanguinose e inventiamone altri piu’ mansueti. Direi che il meglio sulla piazza e’ il Flying Spaghetti Monster. In alternativa, se ci teniamo alle radici, unifichiamo l’Europa rispolverando gli dei dei greci e dei romani.

Discorsi a pera come questo mi sembrano migliori dei sti discorsi di Pera.

Roberto Grendene

claudio r.

ll dramma e’ che costui e’ professore univeristario filosofia, che cosa insegnera’?

dysphoria_noctis

@ claudio…

visto il cognome… botanica, immagino 😀

dysphoria_noctis

beh certo che Pera ha una visione altamente avveneristica del futuro… costruire l’Europa in base a quello che dice un 81enne sul punto di morte…

uau, che prospettiva allettante 😀

Daniela

irlanda (dopo tutti i soldi che ha ricevuto dall’ue) ha deciso di chiamarsi fuori, peggio per loro. Il resto d’europa deve andare avanti con l’integrazione, dove ti giri ti giri trovi delle palle al piede, vaticano, bigotti, gente che si lascia controllare dalla paura, hanno stufato, basta.

Espatriato

L’Europa è stata la culla della civiltà occidentale. Se vogliamo parlare di identità europea, bene, parliamo delle origini della civiltà occidentale, le quali sono il mondo greco-romano. Cosa saremmo oggi senza la civiltà greco-romana alle nostre spalle? Non saremmo quello che siamo. L’occidente non è iniziato col cristianesimo e quanto c’è di meglio in occidente non viene da lí… Pera, un consiglio: tra una messa e l’altra…. ricordati di leggere qualche libro…

Mifepristin

io penso che l’Europa illuminista e libertaria dovrebbe fare a meno di un paese come l’Irlanda…tante proteste contro l’ingresso della Turchia nell’UE e poi ci sta dentro un paese di cattotalebani come quello…:-(

Mifepristin

“La legislazione bioetica in paesi cattolici come l’Irlanda e l’Italia viene importata dall’Europa e sfugge al controllo democratico. ” ???!!!!
veramente la legislazione bioetica italiana viene importata direttamente dal Vaticano ed è per questo che sfugge al controllo democratico ed è lontanissima dal sentire comune della popolazione

Mifepristin

durante la campagna elettorale del PDL lo hanno fatto opportunamente tacere, adesso l’anima reazionaria del sedicente partito della libertà può iniziare ad esprimersi

Stefano Grassino

@Mifepristin

Per quanto riguarda la Turchia, un mio amico che insegna letteratura Italiana ad Istambul e socio UAAR (ha scritto un libro sulla storia della Turchia e fra poco uscirà storia di Ataturk) mi ha rassicurato per quanto riguarda l’avanzante integralismo islamico. L’attuale capo di stato maggiore è un fedele assertore della costituzione laica di quel paese. Dal momento che un carrarmato vale mille hayatollah per ora possiamo stare tranquilli. Sarebbe però il caso di far entrare la Turchia in Europa e dargli tutto l’appoggio economico e politico possibile (di quello militare non ne hanno bisogno: sono una delle più grandi potenze al mondo). Immaginiamo che l’Islam più fanatico si impossessi della Turchia: mi sà tanto che dopo un’anno ce li troviamo a Bruxelles.

Umberto

Le solite fesserie di un ex bancario, ex filosofo ateo ora divenuto teocon, mai come in questa circostanza si possono definire discorsi a….pera.

Magar

Sono felice di sentire queste parole! Era ora! Era dai tempi di Totò che all’Italia mancava un comico di razza…

Alessandro Bruzzone

Per quanto siano scontate le sue parole, almeno per chi già conosce il personaggio, è ugualmente sconfortante vedere un senatore, nonché ex presidente del Senato, reagire in modo tanto chiassoso alla notizia dell’esito del voto irlandese. E’ evidente come questo politico, con la sua attività parlamentare, rappresenti non gli interessi di tutti i cittadini, bensì solo di una parte ben determinata di essi.
Su due punti in particolare vorrei soffermarmi: in Europa esiste già un’identità, ed è proprio la tanto vituperata laicità, fondata su un consapevole relativismo (che non vuol dire “anarchia”, bensì moderazione dei propri convincimenti) e sull’autodeterminazione dell’individuo, nel rispetto della molteplicità delle visioni filosofiche e religiose. Lo stesso istituto del referendum nasce su queste basi, e sarebbe difficilmente immaginabile in una UE dove una solo ideologia fosse imposta per legge sulle altre.
E’ poi da rilevare un significativo spostamento concettuale: un tempo la questione dell’identità europea era affrontata dai politici cattolici facendo leva sulla tradizione, con l’abusata formula delle “radici cristiane d’Europa”. Con Pera siamo oltre: è il Papa stesso l’unica forza intellettuale capace di dare una cultura all’unione. A quanti, come me, denunciano il pericolo di una deriva teocratica fondata sulla “religione del Papa”, e non certo su quella cattolica o cristiana in genere, le parole del senatore suonano come la migliore delle conferme.

emiddio

ragazzi ma che state dicendo?! da persone come voi nn me le aspettavo ste frasi!
qui nn cè religione e laicità…qui cè democrazia e dittatura!

MA SIETE DAVVERO D’ACCORDO COL TRATTATO DI LISBONA?!

LO AVETE LETTO?!

MA SIETE IMPAZZITI?!

ma xkè l’Irlanda è l’unico paese in europa ke ha scelto democraticamente di aderire o no?!

GRAZIE AL POPOLO IRLANDESE KE CI HA SALVATO DALLA DITTATURA!

mirko

ciao a tutti,
scemenze cattoliche a parte, ci sono parecchie ombre anche nel sistema politico comunitario, che minaccia realmente l’autodeterminazione dei popoli.
Per il discorso Turchia:il paradosso è che la costituzione laica è difesa dall’esercito;per entrare nell’Ue la turchia deve ridimensionare il ruolo dell’esercito spalancando le porte agli integralisti islamici….non è una cosa semplice come sembra…
E non sarebbe sciocco chiederci quali sono i veri confini dell’ ue: la spagna vuole il marocco,l’italia libia e nord africa…poi c’è in gioco il paternariato con la russia….
non mi dilungo oltre…ma l’ue non è limpida come sembra

Red Passion

a emiddio, se la democrazia è lo stato fondato sulla religione cattolica e B16 l’unico grande leader, allora siamo proprio messi male!
Non dimentichiamoci cos’era l’Europa delle due guerre mondiali! Oggi due generazioni di europei non hanno mai vissuto in guerra e questo è grazie alla presenza della UE. E non dimentichiamoci che molti europei hanno diritti riconosciuti grazie anche alla UE (vedasi i diritti degli omosessuali in nazioni talebane come l’Italia). Attenzione ai discorsi patriottici! Sono solo uno specchio per le allodole lanciato da altri superstati (USA ad esempio) che temono la presenza si uno stato-continente forte economicamente e democratico nel controllo del potere, altro che dittatura.

Bruno Gualerzi

@ emiddio
Nel caso tu dica sul serio.
Onestamente non ho letto il trattato di Lisbona, ma se gli unici ad opporsi e a salvarci dalla dittatura (hai preso visione di chi si è pronunciato pubblicamente per il NO?) sono questi baciapile non a caso osannati dal famoso laico-liberale-libertario Marcello Pera, siamo proprio messi bene!

vincent vega

L’ayatollah pera ha ragione: l’Ue ha fallito, bisogna ricominciare da un’altra parte; non vedete quanto sono belli quei regimi islamici, dove non c’è quella rottura di p…e della laicità dello stato, dove chi non si sottomette alla religione viene decapitato? Ah se solo si potesse fare anche qui da noi!
Battute a parte mi sono stancato di sentire questi discorsi deliranti sulle radici cristiane dell’Europa, come se abbiamo solo una radice culturale; la cultura europea non deriva solo dal cristianesimo, ma è il risultato di varie culture che nei secoli hanno attraversato il vecchio continente: pagana, cristiana, ebraica, islamica, illuminista; perchè non riconoscere anche queste. Pera dice che senza dio l’Europa non si unifica. E’ un’assurdità. Secondo me, è il contrario. Riconoscendo solo le radici cristiane non si fa altro che dividere l’Europa; chi tra noi si troverebbe bene in un’Europa con una religione di stato? Per unire l’Europa servono i valori della democrazia tra cui la laicità, in cui si dovrebbero riconoscere tutti (tranne ovviamente le bizzoche come pera).

emiddio

non avete capito cosè il trattato di lisbona!

primaditutto noi cittadini non abbiamo scelto un bel niente (ne di entrare nell’europa, ne di firmare il trattato di mastrich, ne di aderire al’euro ecc)
l’UE è nata col volere dei banchieri e non col volere dei cittadini.

con questo trattato si reintroduce la pena di morte x esempio..il potere va in mano a 20 pazzoidi che noi nn abbiamo eletto (vi ricordo che il parlamento europeo non vale un tubo…e dopo il trattato anche i parlamenti nazionali faranno la stessa fine)

alla faccia della democrazia!

poi calderoli della lega (movimento che personalmente schifo) è stato semplicemente contento xkè è col referendum che si sceglie il destino di una nazione…e non col SILENZIO ASSENZO!

INFORMATEVI PRIMA DI SCRIVERE..LA RELIGIONE QUI NON CONTA NIENTE!

Silesio

Personalmente a me questa Europa dei banchieri piace moltissimo. L’europa dei popoli, dei leghisti, di Le Pen, dei naziskin non piace invece per niente. Meglio un banchiere oggi che un leghista domani. Saluti

Bruno Gualerzi

@ emiddio
Scusa se insisto, ma se le cose stanno come dici tu, come mai solo la destra più bigotta d’Europa (non il popolo irlandese: forse dovresti informarti anche tu) si è impegnata per salvarci dalla dittaura e si è fatta paladina della democrazia? In linea teorica posso anche concedere che non importa chi, e perché, in ogni caso di fatto, permette di difendere un principio… ma davvero ritieni che la religione ‘qui non c’entri niente’, Pera a parte?

mirko

quello che scrive emiddio è vero… il parlamento europeo non è come il nostro parlamento…è poco piu che consultivo.
Cosi com’è l’ue è una minaccia alla democrazia, e questa dovrebbe essere l’occasione per riformarla in senso democratico.
Forse pero’ è sin troppo complicato x una discussione sulle news…
I bellissimi diritti sanciti dalla ue che tanto ci fanno sognare,sono specchietti delle allodole per instaurare nuove forme dittatoriali nel continente…anche se mi rendo conto che per ora sembra no affermazioni da paranoico xche non è ancora completamente evidente

Ernesto

sì, proprio così: reintroduce la pena di morte e la servitù della gleba con tanto di corvée.

Bruno Gualerzi

@ emiddio, mirko, Ernesto
Ma perchè – per troppo complicato che sia discuterne su un post – nessuno di voi spiega a noi succubi di questa Europa medievale, come mai ad evitare ‘la pena di morte, la servitù della gleba e le corvèe’ (mica bruscolini!) ci si sono messi proprio coloro che magari hanno nostalgia di quei tempi?

#Aldo#

Al di là del risultato, sul quale ciascuno formula le proprie ben motivate opinioni, a nessuno qui vien da chiedersi come mai agli Italiani e a tanti altri “aspiranti europei” sia stato negato il diritto di esprimersi in merito al nuovo, importantissimo ordinamento proposto? Un referendum è e rimane la massima espressione della democrazia, il fatto stesso che venga negato su un tema tanto fondamentale la dice lunga sull’attuale livello di democrazia.

La strada che si sta seguendo è sulla stessa lunghezza d’onda della negazione di fatto delle linee determinate da precedenti consultazioni referendarie italiane. Il fatto che la negazione della volontà popolare colpisca anche quei Paesi che già si erano espressi contro la precedente stesura della Costituzione europea non fa che rendere più palese il deterioramento della democrazia (una democrazia deteriorata rischia presto di non essere più tale). Il fatto che quella negazione avvenga con un processo di rimaneggiamento formale (non più una Costituzione ma un Trattato) rende inoltre evidente l’intento dolosamente truffaldino dell’operazione.

Che dite, devo aspettarmi una visitina da parte della Digos?

Leo55

Sono anch’io daccordissimo con emiddio.
La costruzione dell’UE non è altro che un accordo finanziario tra banchieri e multinazionali: altro che Europa dei popoli.
Non a caso il Parlamento europeo ha potestà legislativa impositiva unicamente su materie economico-finanziarie, mentre su tutti gli altri campi, dall’istruzione, alle libertà individuali, ai diritti civili, al sistema giudiziario e tributario, ogni paese resta sovrano ed autonomo.
La dimostrazione di ciò ci è data dalla forzata adozione della moneta unica, che noi cittadini italiani abbiamo dovuto subire senza alcun diritto di consultazione referentaria, indispensabile alle mire egemoni dei banchieri e dei gruppi finanziari, ma deleteria per le tasche dei cittadini e dei lavoratori salariati. La costruzione dell’UE è come un edificio con un tetto, ma senza ne mura, ne fondamenta: può reggersi solo perchè è un edificio fantasma, un’immaginazione.
Ha mille volte ragione emiddio: la religione in questa situazione non c’entra un bel niente…….siamo razionalisti , o no?

Magar

Ecco, facciamo così: quando vedrò patiboli e cittadini europei schiavizzati in ceppi mi preoccuperò… intanto approviamo il Trattato, va’!
Una cessione di sovranità dagli stati nazionali ad un’istituzione politica sovranazionale è, al momento, indispensabile per evitare che le nazioni europee si chiudano in piccole comunità scelerotiche e nevrasteniche, ossessionate dagli egoismi particolari. Anzi, probabilmente sarebbe utile una cessione di potere ancora maggiore…

Mifepristin

forse i meccanismi istituzionali della UE non sono il massimo della democrazia diretta, però questo non autorizza sostenere l’antidemocraticità della bioetica laica e rispettosa dei diritti di autodeterminazione individuale che, fortunatamente, la UE promuove(vd per es. la mozione che c’è stata di recente a favore dell’effettività del diritto di aborto), soprattutto nei confronti di quei paesi come Irlanda e Polonia dove tali diritti vengono continuamente calpestati. In effetti, ci sarebbe da temere se quei 20 pazzoidi che governano la UE improvvisamente si convertissero tutti al pensiero di Ratzinger, allora sì che la libertà in Europa sarebbe finita. comunque, l’Irlanda non è l’unico stato nazionale ad aver rifiutato di aderire alla costituzione europea, evidentemente ci sono delle riserve di ordine tecnico politico, che con l’embriologia sacra e dio hanno poco a che vedere

Francomats

Sono parole che fanno paura; fa paura che ci siano individui che parlano come si parlava nel dodicesimo secolo. fa paura che ci sia ancora gente che auspica la sottomissione al papa e che vorrebbe intromettere un suo dio nell’ordinamento sociale e nella politica.
Ed il papa tedesco si sta dimostrando bravissimo nel continuo tentativo di restaurare quel potere politico che in discreta parte la chiesa aveva perduto. Purtroppo questi miseri individui, baciapile e lecchini,occultata la loro dignità di uomini, soccombono al loro triste masochismo. Loro devono stare proni e sentirsi schiavi di qualcuno, questa è la loro libidine; e chi meglio del papa? Maggiore è il potere del papa, maggiore è la loro libidine. Insieme a costoro hanno festeggiato i leghisti, unico fascio, masochisti e leghisti, mentalità aperte, proiettate verso il futuro, grandissimi esponenti della dignità della specie umana!

Bruno Gualerzi

@ Leo55 e gli altri
Per l’ultima volta: fra le tante forze politiche presenti in Europa più che critiche nei confronti dell’Europa stessa anche per alcune (non tutte) le ragioni che adducete voi, perché solo i più reazionari e, ma sì, bigotti (altro che la religione non c’entra… e proprio perché siamo razionali e perché questo è un sito UAAR!) si sono impegnati per far saltare tutto?
Scusate la forzatura dei toni, ma, o mi rispondete a questa semplice domanda, o dovrò pensare che siete in mala fede!
E ripeto: non voglio nemmeno tenere in considerazione le stupidaggini di Pera.

devicerandom

Da quel poco che ho capito su wikipedia il Trattato mi sembra una cosa del tutto positiva.
Sarei però curioso di capire le critiche, con riferimento al testo del trattato.

Quanto a Pera:
“E’ sull’odio contro la Chiesa e l’apostasia del cristianesimo che oggi si basa l’Europa”, posso solo dire: magari avesse ragione.

Leo55

Egregio Bruno, io so solo una cosa…….a noi Italiani la costruzione politico economica dell’UE ci è stata imposta con metodi ed argomentazioni che non avevano , ed hanno, nulla di democratico e libertario.
L’esigenza della moneta unica e la sua adozione con criteri che ci è costata un prezzo immane, sia in termine di perdita dei poteri di acquisto di salari e pensioni, che di spesa pura e semplice per l’adeguamento contabile, ci è stata presentata , in maniera palesemente mistificante, come l’unica panacea verso non si sa bene quali rischi per la bilancia dei pagamenti negli scambi internazionali: il prezzo del petrolio e dei suoi derivati sta li a dimostrare la portata della menzogna,…….mentre l’euro si rivaluta in borsa nei confronti del dollaro, guarda un pò, il petrolio sale di prezzo in Europa……ma che mistero….che sia colpa dei bigotti euroscettici?
Per quanto riguarda la tua visione, un pochino pressapochista, dell’economia e della politica dell’UE, ti rispondo che , secondo me, ad oggi, sono saltati tutti gli schemi in base ai quali si poteva definire “reazionario” un movimento politico piuttosto che un altro……daltronte il quadro politico italiano che si è delineato con l’ultima elezione sta li, in bella mostra ad esplicitarlo, …..quali sarebbero i reazionari attuali?? secondo me, Veltroni propugna, in economia , proposte molto più a destra della Lega, ….se poi ti interessa maggiormente l’aspetto folkloristico o i colori dei gagliardetti…..fai un pò tu.

Leo55

Per Devicerandom:
Se hai letto su Wikipedia la parte di innovazioni introdotta dal Trattato di Lisbona, non ti puoi essere, sicuramente fatta un’idea dei reali contenuti del trattato dell’Unione europea del 2005. Il Trattato di Lisbona è, infatti , frutto di lunghe trattative e consultazioni per arrivare a delle modifiche richieste dai vari stati dell’Unione, ognuno per campi e materie d’interesse particolare e specifico……..l’Italia, nella fattispecie , aveva richiesto ed ottenuto , l’aumento dei propri seggi , che nella prima stesura le erano stati diminuiti in base ad un criterio di computo della popolazione.
Quindi, ti ripeto, se ci si consentisse di aprire un dibattito sul testo del trattato dell’Unione, che nella prima stesura aveva la pretesa di presentarsi quale “Costituzione Europea”, termine e concetto rigettato alla grande da molti paesi di non secondo piano, dovremmo esaminare tutto questo articolato e sarebbe un compito assurdamente improbo.
Ritengo, altresì, più giusto, dialogare sui concetti economici e finanziari, secondo me, gli unici alla fonte dell’UE, che non a caso, ricordiamocelo, nacque come MEC, Mercato Comune europeo, non smettendo mai di considerare l’aspetto mercantilistico al primo posto nell’agenda delle attività, pur infiorettando nel tempo i trattati e gli accordi, di significati e contenuti che , in verità, ai burocrati di Bruxelles, non interessano un bel niente.

Maurizio D'Ulivo

Giusto due righe per rispondere a coloro che, non solo qua sopra, parlano della Comunità Europea come di un artefatto meramente finanziario.

Forse si dimentica che oggi, a differenza di pochi decenni fa, l’unico ostacolo che può eventualmente “costringere” il cittadino comunitario nel proprio Paese è la mancata conoscenza della lingua di un altro Paese della C.E.: sotto ogni altro aspetto, oggi noi cittadini comunitari possiamo lavorare, vivere, stabilirci e sviluppare la nostra vita in qualsiasi altro Paese comunitario senza bisogno di permesso o autorizzazione alcuna.

Non è un diritto da poco, specialmente per una persona laica che, come me, vede nel proprio Paese una deriva clericale talmente potente da far desiderare di trasferirsi in un altro dei paesi comunitari dove invece i diritti umani e i principi laici sono realmente e completamente riconosciuti.

Questo per me è un enorme ampliamento sotto il profilo dei diritti umani -il cui merito va proprio alla costruzione della Comunità- che ha ben poco a che fare con l’interesse diretto dell’alta finanza.

Solo le persone disperatamente (o volutamente) miopi sul piano politico si rifiutano di constatare, o spesso fanno in modo di dimenticare, questo aspetto che pure è sotto gli occhi, e nelle potenzialità, di noi tutti.

Certo che chi, come Calderoli, sogna il ritorno a staterelli sempre più piccoli, rinchiusi in sè stessi e rigidamente separati dall’esterno, non può che avvalorare l’equazione “Comunità Europea=interesse solo dell’alta finanza”: ma ci vogliono fette di salame sugli occhi particolarmente spesse per credere ad una simile e riduttiva lettura dei fatti.

Bruno Gualerzi

Caro Leo55, purtoppo non vedo niente di innocentemente folkloristico nè nelle esternazioni della Lega nè nei rigurgiti tradizionalistici che rivendicano identità etniche, nazionalistiche, localistiche, xenofobe, e basta così … le quali a te lasciano indifferente di fronte a considerazini di politica economica che, per quanto serie sono come minimo opinabili (ammiro le tue certezze in materia di fronte ad un pressapochismo, il mio, che non puoi giudicare tale in quanto di economia non ho mai parlato, sconcertato da altre affermazioni di ordine diciamo culturale) e che in ogni caso continuo a non capire perchè mobilitino così combattivamente e in prima fila quanti credo siano mossi da tutto meno che da considerazioni di ordine economico. Per lo meno non nei termini in cui ne parli tu.
Questione di fronte alla quale la tua risposta – che ti dò atto comunque di avermi dato – per le ragioni di cui sopra aumenta solo i miei timori.

wolf

Chiudersi e tornare al neo-nazionalismo post-ottocento non serve a nulla. Il trattato in questione non il massimo ma era nel momento in cui è stato formulato l’unico trattato possibile per mettere un minimo d’accordo 20 e più paesi. Il dramma dell’integrazione europea risiede nel fatto che i paesi per tradizione e storia sono poco propensi a concedere a un’entità sovrazionale poteri che considera sovrani, ciò è la dimostrazione che l’allargamento è avvenuto troppo in fretta e con troppi paesi. A mio avviso esiste una soluzione: dare la possibilità ai popoli che si considerano più europeisti di votare in favore di un’ Europa meno nazionale e più sovranazionale, un’ Europa a 2 velocità insomma. Riguardo al castigo cristiano da Mr. Pera, mi sembra che tale castigo/vendetta sia poco cristiano e molto meschino, dopo che i catto-irlandesi hanno ricevuto molti finanziamenti dall’Europa, bel ringraziamento da parte loro agli altri partner europei! Ai neoguelfi italici e non, l’idea di un’ Europa laica non va niente bene, si propone un ritorno al vecchio ordine cor Papa Sovrano e Re, troppo poco a mio avviso nel 2008. Puzza di stantio!!!

Leo55

A Maurizio D’Ulivo rispondo che la sua visione “internazionalistica” dell’Europa affascinerebbe anche me, se non che la realtà delle cose e dei veri flussi migratori ci dimostra che sono ben pochi quelli che si possono consentire di andare a vivere in paesi più evoluti culturalmente e non solo per il fatto della lingua, ma per una infinità di fattori legati alle opportunità di lavoro, di reddito e di abitazione…..mentre la realtà quotidiana ci ha presentato uno spaccato di massiccia immigrazione nel nostro paese da parte di una moltitudine di cittadini romeni e polacchi, animati solo dalla speranza di un miglioramento economico di vita, ma , in realtà, manodopera del neoschiavismo dilagante.

mirko

Avete una fiducia nell’europa che sfocia nella fede al di la di ogni possibile critica….siete proprio cattolici dentro! altro che razionalisti…
Inoltre non capisco per quale motivo l’idea di un Unione Europea che coinvolga maggiormente la popolazione,e piu democratica vi spaventi tanto…vedete solo o questa versione di europa meschina o staterelli antiquati…esistono anche altre possibilita’,anche le istituzioni europee possono migliorare sotto la pressione popolare

Stefano Grassino

@Maurizio D’Ulivo

Hai ragione. Il tuo esempio è calzante per uno come me che in questo paese si sente un disadattato sociale. Una delle poche cose che mi fanno stare a galla è il pensiero che morti i miei vecchi (ammesso che non capiti prima a me) possa fuggire in una nazione più civile di questa, o meno disgraziata che dir si voglia. Oltretutto, sotto il piano morale, la fuga, avendo il sapore della vigliaccheria, non mi potrà essere addebitata essendo finalmente cittadino “Europeo”. Grazie Maurizio, sei un amico.

Bruno Gualerzi

Caro mirko, noi forse saremo cattolici dentro, ma quelli che tu saluti come democratici (leghisti o irlandesi che hanno votato NO) impegnati a ‘coinvolgere la popolazione’… quelli cattolici lo sono di sicuro: dentro e fuori.
E spaventano, altro che se spaventano!

Stefano Grassino

@Mirko

La storia l’hanno sempre fatta piccole minoranze se non singole persone. Nei grandi cambiamenti le masse hanno sempre recitato la parte della vandea. Chi sono gli analfabeti leghisti ed i fanatici cattolici Irlandesi se non una riedizione della vandea? Ha ragione Bruno quando dice che spaventano. Speriamo solo che si trovino di fronte persone intelligenti e preparate come si trovarono di fronte quelle stupide, ignoranti e bigotte masse contadine nel 1790.

Ernesto

@Bruno Gualerzi
la mia era una battuta sarcastica, la maggior parte degli oppositori all’unione europea sono o ultranazionalisti, o cattolici, o lunatici (quelli che credono al complotto mondiale ebraico del signoraggio, etc.)

Leo55

Io non sono spaventato più di tanto, caro Gualerzi, anzi, sotto , sotto mi sento un pochino meglio dopo questo ennesimo schiaffo alla nomenclatura burocratico finanziaria di Bruxelles.
Per quanto riguarda il considerare i cittadini irlandesi “cattolici di sicuro, dentro e fuori”, bhe, ci starei un momentino attento perchè l’affermazione mi puzza di preconcetto e , si sa, il preconcetto conduce a visioni delle volte razziste……….ma da noi atei razionalisti questo non ci si deve aspettare.

piersky

Pera capisce proprio un aper adi polit aestera. in irlanda il fronte del no er acapeggiato dal partito socialista, il quale ha chiesto di votare`no per impedire future privatizzazioni dei servizi pubblici, a partire dall’acqua e per paura che i diritti dei lavoratori vengano messi in discussione dall’UE. Altro pezzo forte della campagna del no sono state le tasse…..a votate no sono stati i distretti operai, non i csttolci…ls religione non c’entrava quasi niente!!!

Magar

Mirko, per migliorare l’Europa, bisogna prima farla. A me piacerebbe molto un vero governo europeo scelto direttamente da 400 milioni di elettori, senza passare per i governi nazionali, ma questo è un progetto a lungo termine. Intanto, il trattato di Lisbona, per quanto connotato politicamente, rafforza le istituzioni comuni e rinsalda i legami giuridici fra gli stati europei.
Meglio un’Europa mercantilista e burocratica, che nessuna Europa, o uno spezzatino di stati-nazione etnocentrici, identitari e protezionisti. Poi la miglioreremo.

Peraltro, non capisco quali maggiori garanzie diano gli attuali staterelli nazionali. Forse lo strapotere delle élite economiche è stato storicamente contrastato dai governi nazionali? Forse la burocrazia l’hanno inventata a Bruxelles?

(Inoltre, sarà un mio difetto, ma ultimamente mi capita di diffidare più della gggente che dei tecnocrati… meglio i banchieri delle ronde…)

Stefano

L’unico errore è stato quello di aver allargato eccessivamente la CE che sarebbe stata più omogenea e governabile allo stato originario (Italia,Francia,BRD,BeNeLux e pochi altri).
Per quanto riguarda la lega voglio ricordarvi,come ha fatto ieri Ciampi,le minacce padane di secessionismo qualora l’Italia non fosse entrata nell’Euro.
Occorre anche tener conto di un altro fattore: i governi nazionali post Euro hanno accusato l’Europa di essere fonte di tutti i mali mentre prima le attese erano fortissime,specie qui in Italia dove molti guardavano all’Europa come a un possibile fattore di modernizzazione e cambiamento del paese.
Comunque dubito che gli irlandesi abbiano pensato più di tanto a dio al momento del voto,sono di cultura cattolica romana come noi che ci limitiamo agli aspetti più esteriori della religione vivendo per il resto in modo molto poco cristiano e molto poco caritatevole.

Piero

Ciao a tutti,
vivo e lavoro in Irlanda e ho ancora sotto mano i volantini di chi invitava a votare si (specialmente quello col faccione del Primo Ministro Cowen) e chi invece no (la sedicente http://www.libertas.org).
Ora, vorrei chiarire una volta per tutte che qui nessuno, al contrario di Pera che vorrebbe strumentalizzare l’accaduto, ripeto nessuno, ha mai fatto del NO al Lisbon Treaty una questione di fede.
Il sig. Pera fa finta di non sapere che qui la fede e lo stato sono ben distinte. In parole povere qui il papa non lo vedi tutti i giorni in TV. Qui il no è stato originato da pure motivazioni economiche e politiche e sociali.
Delle seghe mentali sulle radici cristiane qui non frega nulla a nessuno. I volantini parlano esclusivamente di problematiche legate all’armonizzazione fiscale, al peso del voto e della sovranità.
Un’ultima cosa: Credo, anzi ci metto la mano sul fuoco, che il 99% dei nostri parlamentari le oltre 300 pagine del Trattato non le ha mai lette. Compreso il trombone Pera.
Nonostante ciò sono gli stressi parlamentari che dovranno ratificarlo!
Che io lavorassi con la stessa serietà con la quale lavorano loro, mettento l’ideologia e le vane parole avanti a tutto, sarei stato la causa della rovina della ditta per la quale lavoro.
Ma quando lo capiranno che non gestiscono una salumeria, ma sono li per legiferare?
Saluti dallIrlanda.
Piero

Magar

Penso anch’io che la sparata di Pera fosse frutto della sola sua immaginazione, e che le motivazioni del “no” irlandese fossero tutt’altre.

Temo però che fossero (quasi) altrettanto irrazionali: al di là degli eccessi di una campagna elettorale talvolta grottesca (alcuni manifesti ruggivano che la Perfida Europa avrebbe inserito micro-chip sotto la pelle dei bambini irlandesi, per spiarli…), il problema non è dire sì o no alla liberalizzazione dei servizi pubblici, o alla flessibilità (più o meno precarizzante) nel mondo del lavoro, il problema è accettare che a decidere (in un senso o nell’altro) siano tutti gli europei assieme, invece che ciascuno staterello per conto proprio. Gli irlandesi, evidentemente, hanno deciso che a loro “faceva schifo” mettersi sulla stessa barca di italiani, francesi, tedeschi, etc…

ignazio

W il Sacro Romano Impero!
Ah ci fosse oggi un Carlo Magno! Lui si che unì l’Europa.
Non mi reputo competente per commentare le affermazione del Pera: la parola ai psichiatri, è l’unica disciplina che può dare una risposta a tali … pensieri.

Gérard

Ovviamente devo constatare che il filosofo Pera sta sempre peggiorando . Il suo tramonto mi fa pensare un pò a quello di Wilhelm Reich ….

iging

Ma Pera si droga? Criticano Sharon Stone per aver detto che i cinesi sono stati colpiti dal terremoto per il loro karma cattivo, ma quando un deficiente come Pera sostiene un nesso causale tra il risultato di un referendum e la religione, mi chiedo perché non c’è neanche un giornale che con un po’ di sano sarcasmo gli dia del deficiente.

Leo55

Tieniti i tuoi banchieri, Magar…….
Ora scopro, ma guarda che fatto… di essere diventato un leghista, xenofobo, ecc, perchè non condivido la visione dell’UE a senso unico, basata sul capitalismo delle privatizzazioni ed il neo schiavismo del predominio finanziario delle borse.
Qualsiasi persona veramente di sinistra non può che aborrire questo mostruoso modello di società , basato sulla competizione tra persone, sulla disumana e irrazionale corsa all’accaparramento delle risorse, economiche , prima che ambientali.
Paradossalmente, la religione, che in tutto ciò, come già fatto osservare da numerosi interventi, non c’entra un bel niente, a volte, per bocca di suoi esponenti, riesce ad esprimere messaggi più razionali in temi di economia che chi si professa razionalista, finendo con questo con il creare maggiore confusione e tramestio di idee, molto utile ai suoi fini.
Non c’è che da auspicare un risveglio delle coscenze critiche in campo politico economico: in questo fido nei paesi europei , non certo nel nostro sventurato paese Italia.

Michele Fabbri

L’Unione (Sovietica) Europea è stata pianificata a tavolino dalla massoneria, quando i popoli possono votare la bocciano: è stato così in Francia, in Olanda, e adesso in Irlanda… e speriamo che arrivino ancora tanti altri NO !

Leo55

Aggiungo, inoltre, per Magar, che gli Irlandesi il diritto di esprimersi lo hanno avuto ed esercitato…….. a differenza di noi Italiani che abbiamo solamente subito le decisioni del nostro governo in campo economico e di accordo internazionale.

Che ne diresti , allora, di sottoporre oggi a referendum, l’ingresso dell’Italia nell’area euro??

Per quanto riguarda il “mettersi sulla stessa barca di Francesi , Tedeschi, Italiani etc”…… è assolutamente impossibile, poichè stanno tutti in barche diverse, collegate solo dalla cima dell’interesse finanziario dei gruppi multinazionali di controllo, il cui campo di azione, guarda caso, travalica di molto l’Europa e l’euro, basandosi sulla globalizzazione ed avendo quale unico indirizzo la crescita, ed il consolidamento del profitto.
Dove la vedi questa democrazia, questa partecipazione dei popoli, io , proprio non lo so.
O forse il parere popolare è divenuto un metodo retrò, da consegnare alla storia come altre ideologie “sconfitte”………molto meglio affidarsi alle società di “rating”, agli indici di borsa, alle frasi preconfezionate e preconcette che dietro nascondono un solo significato: INTERESSE DI POCHI SULLE MOLTITUDINI.

Bruno Gualerzi

E va bene, molti qui sostengono che la religione non c’entra niente, dando alle parole di Pera un peso che – essendo il delirio di uno squilibrato – io non mi sogno nemmeno lontanamente di dare. Quindi non è questo il tipo di religione di cui veramente parlo, anche se certi eccessi pro Europa cristiana, anzi, cattolica, non li ritengo certo casuali e comunque decisivi in questo referendum irlandese (diciamo che sono la punta di un iceberg, tanto per non usare frasi fatte)…
Per me si tratta di una dimensione religiosa che, facendo leva su questioni certamente esistenti di tipo economico e politico, in realtà – come altri qui hanno richiamato – porta a temere di perdere un’identità che solo una concezione religiosa fa vivere come valore inalienabile, timorosi di recidere un cordone ombelicale con la Patria, il Popolo, la Regione, la Tradizione, il CAPO (che sia il papa o Bossi la ‘fede’ nel ‘capo’ trasuda dalle facce esaltate di quanti assistono ai loro comizi), indice palese della ricerca spasmodica di un qualcosa di ‘trascendente’ in grado di esorcizzare angosce esistenziali più o meno consapevoli.
In quanto poi all’ ‘autodeterminazione dei popoli’ – perché questo, gabellandolo per democrazia, si invoca come panacea di tutti i mali – ricordo solo i disastri provocati dalla bella pensata di W. Wilson per sistemare l’Europa dopo la I guerra mondiale, fattore non certo marginale per lo scoppio poi della II guerra mondiale. Questo significa allora che non si debbano consultare le popolazioni e che si debbano imporre loro decisioni cadute dall’alto? Naturalmente no, ma avendo ben presente che le scelte referendarie non possono essere fatte alla leggera, ben consci di come storicamente siano state spesso l’arma di chi ha puntato non tanto sul popolo quanto sul populismo.

Bruno Gualerzi

Caro Leo55 (mi rivolgo ancora a te visto che stai bazzicando ancora, come del resto faccio io, su questo post che evidentemente ci appassiona) ciò che fa paura a me, e non a te, l’ho argomentato in un commento che è in attesa di approvazione e che riguarda anche, anzi soprattutto, la religione.
Buona giornata.

N2RT

@Roberto Grendene
“In alternativa, se ci teniamo alle radici, unifichiamo l’Europa rispolverando gli dei dei greci e dei romani.”

Ti dirò che non mi sembra una cattiva idea.
Almeno in questo caso si può parlare di radici e si può tappare la bocca a chi dice panzane.

🙂

N2RT

Luigino

Delirio puro…
Interessante la storia della “vendetta cristiana”… Ma non erano portatori di valori di pace? E la vendetta non mi sembra così caruccia…

Silesio

L’alluvione in Piemonte è una vendetta divina contro gli italiani che hanno mandato la destra al governo. Anche nel 1994 Dio allagò il Piemonte dopo che gli italiani mandarono al governo la destra.

Michele Fabbri

Buona idea quella del paganesimo, ma il problema è proprio che l’Europa moderna è figlia del messianismo giudaico-cristiano…

crebs

Ma Pera non è quello che secondo il sito DAGOSPIA appare come sicuro nuovo presidente della Treccani?
Scriveva qualche giorno fa DAGOSPIA :
“……….Il principale compito affidato all’ex-Presidente del Senato (amico del Papa tedesco) sarà di riportare ad osservanza stretta tutti quegli studiosi, collaboratori della Treccani, che non si sono ancora allineati alla visione culturale del Vaticano.
In particolare, Oltretevere ricordano ancora l’affronto subito quando, in una recente opera, la Treccani ebbe l’ardire di dare spazio nella voce “matrimonio” anche alle unioni di fatto, suscitando l’indignazione di chi ritiene che sia proibito parlarne. Dopo quell’incidente si rinvigorì l’accusa alla Treccani di essere diventata strumento del laicismo.
Adesso toccherà a Marcello Pera il compito di far sentire la sua “voce” per cambiare le “voci” che offendono Papa Ratzinger.”
Se fosse così……

Magar

@Leo55
Non è che a me davvero piacciano i banchieri, ma mi chiedo che vantaggio abbiamo noi cittadini europei dal rimanere tutti separati in piccole comunità nazionali: forse il “capitalismo delle privatizzazioni” non ha vasto potere anche a livello nazionale? Rinunciamo anche all’Europa dei diritti, e a sentirci davvero concittadini degli altri europei (con il conseguente rischio di rigurgiti etnocentrici – vedi il caso Romania), per cosa? Solo perché i servizi pubblici siano privatizzati ai nostri capitalisti, piuttosto che a quelli esteri?

Inoltre, non capisco quando l’Europa sia diventata anticapitalista in massa: a giudicare dai risultati elettorali dell’ultimo decennio, dei “mali del capitalismo” non gliene frega niente a nessuno. In Irlanda da anni si alternano partiti di destra e centro-destra, la “tigre celtica” dal PIL rampante mi sembra tutto fuorché una società collettivista…

Anticlericale89

L’Europa avra’tanti limiti e difetti ma come istituzione va’difesa.Oggi molti stati Europei hanno delle leggi che tutelano i diritti civili,grazie alla comunita’europea prima o poi arriveranno anche da noi.Se oggi fossimo ancora frammentati in staterelli queste vittorie di Olanda,Gran Bretagna,Danimarca non avrebbero nessun collegamento con noi,invece cosi’e’rassicurante,e’tutto collegato con noi,fra noi e i nostri concittadini Europei.E oltretutto possiamo muoverci senza problemi nei paesi Europei,non e’poco.

Luciano

La gente ha votato senza sapere nulla nè del trattato di Lisbona, nè della costituzione europea. Lo stesso primo ministro irlandese mi sembra abbia confessato di non averli mai letti. Si è seguito l’istinto, una specie di mix di luoghi comuni in cui l’Europa politico-economica è da sempre inserita nella lista dei cattivi da parte dei media manipolati da magnati d’ogni tipo. E’ indubbio che la Chiesa non può che essere soddisfatta di questo risultato essendo storicamente contraria a qualsiasi forma di aggregazione politica fin dai tempi del medioevo (a meno che non si trattasse di allargare i confini dello stato vaticano). Non capisco, invece, la soddisfazione della sinistra extraparlamentare. Sarà anche l’Europa dei banchieri, ma l’Europa è l’unico filtro in grado di mitigare i funesti effetti del governo Berlusconi (a mio avviso il peggiore d’Europa). Pensare di bloccare le privatizzazioni, il neoschiavismo e il potere finanziario dei banchieri rinchiudendosi in piccoli staterelli nazionali mi sembra del tutto irrazionale. Basta informarsi un attimo sulla composizione del governo italiano (eletto democraticamente dal popolo) per rendersene conto. Aggiungo che in termini di trasparenza e legalità, la storia della finanza italiana è certamente la più oscura e criminale (oltre che fortemente intrecciata col vaticano) dell’Europa occidentale. E se dovessi fare qua un elenco di tutte le meschinità commesse ci vorrebbe un libro. Tutto questo urlare contro l’Europa dei banchieri mi lascia perplesso. In realtà proprio i settori finanziari meno puliti e trasparenti vedono di malocchio i vincoli europei e del resto il fronte del no irlandese è stato guidato e finanziato da un magnate simil-berlusconi fortemente legato agli USA (da sempre ostili alla moneta unica europea).

Stefano Grassino

@Luciano

Non scordiamoci che il nazismo è andato al potere democraticamente, con le elezioni ed il 95% dei consensi. Ha ragione Gualerzi quando dice attenti a non scambiare il popolo con il populismo.

fabio

“Dai temi etici posti da Benedetto XVI, l’unico grande leader di statura e livello europei. Solo Papa Ratzinger può unificare l’Europa.”

spero stia scherzando….

Magar

@Leo55
Se Francesi, Tedeschi, Italiani etc. non stanno ancora sulla stessa barca è solo colpa delle resistenze di voi antieuropeisti, eh! Finché ogni metro quadrato di territorio si picca di volere le proprie tasse, le proprie regole sul mondo del lavoro, la propria politica estera, e così via, certo che i cittadini (e i lavoratori) saranno messi in “barche separate”. La UE nasce proprio per superare tutto questo spezzettamento.

Ripeto poi che tutte queste “moltitudini” nemiche dello strapotere finanziario e dello sfruttamento economico capitalista, stranamente, si fanno vive solo al momento dei referendum sulla UE: quando si tratta di votare per i governi nazionali, tutti compatti verso chi promette “meno tasse”…

Anticlericale89

Ma dopo essersi intascata una valanga di finanziamenti UE l’Irlanda avra’la decenza di ripagare il debito?Va bene non vogliono essere sfruttati dai cattivi banchieri e capitalisti Europei,questi Europei senza dio che vorrebbero distruggere le radici cristiane ecc,ma poi quando si tratta di ricevere introiti sono tutti felici e soddisfatti dell’Europa?Mi sa’di presa in giro,cosi’qualunque paese puo’ entrare nell’UE in momenti di economia non particolarmente rosea e dopo uscirne dopo aver intascato soldi per il rilancio…mah.

Leo55

@Magar

Che dipenda dal fatto che la gente è meno scema di quello che pensano i politici?

Bruno Gualerzi

@ Leo55
La ‘gente’ è talmente “meno scema di quello che pensano i politici”… che infatti non siamo ancora usciti (e la vicenda irlandese a mio parere ne è una riprova) da un secolo, quello appena trascorso, caratterizzato da due conflitti mondiali determinati da quelle che ormai sono passate alla storia come ‘dittature di massa’. E che cosa sono le ‘dittature di massa’? Il risultato del consenso cieco (io insisto nel chiamarlo ‘religioso’) della ‘gente’ a chi sa solleticare i suoi istinti più gregari. Ciò su cui hanno sempre prosperato le religioni.
Che naturalmente per i nostri ‘sinistri’ duri e puri, ancora intossicati di economicismo, sono solo un effetto collaterale, sovrastrutturale, della struttura economica.

lacrime e sangue

In questa discussione si devono dividere i due rami: Pera e le teo-follie da una parte (il bagno), la costituzione europea e il suo contenuto dall’altra.
L’Unione europea non è tutta rose e viole. Per nulla. La Banca Centrale Europea – non visitabile dal privato cittadino – non è soggetta a nessuna forma di controllo da parte degli Stati membri. La Commissione europea – non eletta e non controllata dai parlamenti nazionali degli stati membri – detiene come nei bei tempi dell’Ancien Regime pre-illuminista due poteri: legislativo ed esecutivo, mentre il Parlamento ha funzione consultiva, non legislativa.
Il Trattato di Lisbona non nomina presunte radici cristiane per il semplice motivo che delle radici dell’Europa, cristiane o illuministe, non gliene importa nulla. A SINISTRA molte persone lo considerano antidemocratico: un esempio su tutti http://www.silviacattori.net/article356.html

Bruno Gualerzi

@ Aldo
Ha detto che B16 è Dio e che lui – in quanto ateo – ne è il vero Profeta.
Così almeno mi ha riferito lo psichiatra che l’ha avuto in cura.
Ha anche aggiunto che, se assecondato, non è pericoloso.

Aldo

Capito! Immagino abbia avuto questa rivelazione mentre seduto sul WC leggeva l’ ultimo numero di Frustarsi è bello! il nuovo organo ufficiale dell’ OPUS DEI..

http://www.pmli.it

Magar

@lacrime e sangue
Sicuramente l’UE non è, allo stato attuale, ciò che avevano sognato Spinelli e Rossi, ma non è neppure così sfacciatamente antidemocratica come l’Ancien Régime.

a) Il potere legislativo è effettivamente nelle mani di Parlamento e Consiglio dei Ministri (che qui funge da “camera alta”), ed effettivamente gli europarlamentari possono emendare e devono alla fine approvare ogni direttiva (la Bolkestein, ad esempio, è stata parecchio rimaneggiata), ciò che manca loro è il potere di iniziativa legislativa (in pratica, devono aspettare che la Commissione presenti loro una bozza); certo, al momento le direttive non si traducono automaticamente in leggi valide per i cittadini, devoso essere recepite dai singoli parlamenti nazionali (se è questo che intendi per “potere consultivo”…): sono gli euroscettici a volere così.

b) La Commissione, che ha potere esecutivo e di iniziativa legislativa, è proposta dal Consiglio dei Ministri (in pratica, dai governi nazionali), e approvata dal Parlamento, nei cui confronti è responsabile (Buttiglione, ad esempio, fu rigettato, per mancanza di laicità); di fatto, in parlamento vige una sorta di “Grosse Koalition” tra popolari e socialisti, sicché è difficile vederci un chiaro “colore” politico.

c) La Banca Centrale Europea è indipendente dal potere politico. Come lo era la Banca d’Italia ai tempi della liretta, del resto.

Bruno Gualerzi

Ho letto adesso l’intervento di Piero (non so se per mia distrazione o perché comparso successivamente) e l’ho trovato illuminante per due motivi. Intanto perché è la testimonianza più diretta di ciò che è avvenuto in Irlanda con questo benedetto referendum, e in secondo luogo – che per quanto mi riguarda è però il più importante – perché, sia pure indirettamente, conferma certe mie valutazioni e convinzioni. (Dell’insignificanza dei deliri di Pera non c’era da dubitare, anche se – a mio parere – sono a loro modo indicativi).
In sostanza vi si dice che il referendum è stato indetto, e poi sostenuto o avversato, senza che la stragrande maggioranza della popolazione, politici in testa, sapesse su che cosa veramente si dovesse decidere (il famoso, o famigerato, Trattato di Lisbona) con un SI o un NO, per cui ha scelto sulla base – dice Piero, e non c’è da dubitarne – di motivazioni economiche politiche e sociali. Ora, mi chiedo, che valore può avere una scelta fatta in queste condizioni, se non quello di finire per farla, certamente per motivi ‘economici, polici, sociali’, ma a definire i quali cosa ci potevano essere se non pulsioni del tutto irrazionali, dettate da paure, dubbi, suggestioni, illusioni, speranze ecc. che con un giudizio minimamente ponderato avevano ben poco a che fare?
Ciò, si dirà, accade più o meno sempre in ogni consultazione elettorale (vedi quanto accaduto in Italia) e in ogni caso è il limite implicito in una pratica democratica che per altro non ha, ora come ora, concrete alternative valide… ma per favore non si strumentalizzino i risultati come se fossero una sorta di ‘giudizio di dio’ quando è chiaro che dio c’entra, e come!, ma perché non è ancora stato veramente scacciato dalla stragrande maggioranza delle persone, e invece è stato quasi sempre solo ‘rimosso’! E che in personaggi come Pera altera in modo irreparabile la mente.

P.S. Se queste considerazioni non si fanno in un sito UAAR, non vedo dove le si possano fare.

Gérard

Se il Signor Pera si fa vedere da un psichiatra, significa che il male è grave . Vi ricordate come andò a finire col grande filosofo Wilhelm Reich ??
In merito alla costitituzione, se oggi avessero votati Francia e Germania, il risultato sarebbe stato anche No . E non si può parlare per loro di ingratitudine verso l’Europa .
Sono veramente grato per l’Euro e Schengen ma ormai è la lobby dell’alta finanza che orienta le scelte della Communità, perciò i tanti Euro-scettici .
Personalmente ho votato no alle ultime elezioni perchè, come tanti altri francesi, avevo letto molto in merito al testo di questa costituzione ( A l’epoca, era il beststeller nelle libbrerie francesi )
Vi do un esempio fra tanti del contenuto di questa costituzione :
Costituzione francese : ” Ogni cittadino ha diritto al lavoro ”
Costituzione europea ” ” Ogni cittadino ha il diritto di lavorare ” …
Altro che Europa sociale !!!
E questa costituzione era colma di paragrafi cosi ingannatori ( L’ultima costituzione permetteva anchè di ragirare la nostra cosi cara laicita… )

E poi, come possono votare deputati, pagati del popolo, per un testo che non hanno nemmeno letto !!!??

chiericoperduto

Dopo l’ennesima uscita di Pera il resto d’Europa ci riderà addosso di nuovo.

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