Gentlemen and Sirs

Il presidente degli Stati Uniti George Bush si è rivolto al Papa con l’appellativo ‘Sir’. Era già avvenuto nell’ultima udienza ufficiale del 2007, quando Bush, rivolgendosi in più occasioni al Papa con ‘Yes, Sir’, creò qualche imbarazzo in Vaticano. […]

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Perché?

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19 commenti

Bruno Gualerzi

Sono ridicole questioni di etichetta, d’accordo, ma pensando a tutti i ‘Padre Santo’, ‘Santità’ ecc. in cui si profondono i nostri governanti, il ‘Yes, Sir’ di Bush sa perfino di laicità.
Ma forse si tratta solo del fatto che fra ‘pari’ (in modi diversi, ma sono entrambi in diretto contatto con dio) non si bada troppo ai convenevoli.

Daniela

queste si che sono notizie importanti da riportare, io dire di scriverci anche un bell’editoriale che occupi l’intera pagina di un quotidiano a tiratura nazionale.

Aldo

Sir…… God…. Sir ….. God..

che giornata monotematica e noiosa

Flavio

Probabilmente si aspettavano “Your Holyness”… in ogni caso è il più perdonabile dei bushismi!

P

Concordo: Ratzinger è tutto, tranne che un “signore”… Ma suppongo che titoli più appropriati avrebbero causato problemi diplomatici.
(per Daniela: dai, siamo su internet, ottanta byte non si negano a nessuno 🙂 )

domixio

Non capisco dove sia la notizia. Bush è protestante metodista e non potrebbe rivolgersi al papa con l’appellativo di “sua santita”, visto che i protestanti non riconsocono nel papa nessuna rapresentanza divina.

Vash

Forse doveva rivolgersi a lui con il celebre “yes my master” di Darth Vader a rapporto dall’Imperatore!

nihil84

Bush si è solo fatto una visita guidata tra le più grandi opere d’arte dell’umanità a spesa dei contribuenti Americani… è già tanto che non abbia scambiato il Papa per una guida! 🙂

enrico

Oltre i convenevoli il papa non aveva tempo per Ahmodinejd e per il Dalai Lama , l’ha trovato subito per Berlusconi e Bush e meno male che stà dalla parte degliu ultimi…

D

La mia ragazza, americana, mi raccontava giusto ieri che suo padre, che era protestante, ebbe una conversazione molto tranquilla con un prete cattolico, ma all’inizio gli chiese se poteva chiamarlo “reverend” perché chiamarlo “father” gli sembrava proprio esagerato.

cartman666

non capisco cosa si aspettavano i lacche’ vaticani, Bush e’ protestante, non cattolico, non poteva chiamarlo santità, non e’ certo una gaffe di Bush, d’altronde Ratzi a queste cose non fa caso, quando ci sono motivi d’interesse.

Maurizio D'Ulivo

@ Vash

“Yes, my Master” credo che sia l’unica alternativa plausibile a “Sua Santità” solo per il 95% della casta politica italiana, quando ha il “privilegio” (secondo loro) di ascoltare genuflessa il consueto soliloquio dell’omino bianco…
😉

Flavio

In realtà penso che ‘Sua Santità’ (SS…) sia la formula prevista dall’etichetta, anche per es. per il Dalai Lama.

Ulv

Magari il papa si sente a disagio a essere considerato un uomo… forse preferirebbe un “Yes, madam”… si sentirebbe più vezzeggiato!
Del resto non indossa una gonna proprio per questo?

Paoletta

Mi sembra comunque meno irriguardoso del “Baciamo le mani!” in cui si è prodotto il cabarettista di Arcore (come sempre molto spiritoso, o forse avvezzo ad altro tipo di frequentazioni).

#Aldo#

Una decina d’anni fa, per ragioni di servizio, incontrai il vescovo della mia zona. Quando mi presentarono, gli tesi la mano e strinsi la sua con fermezza e con un gran sorriso. Dall’espressione non sembrò entusiasta del mio gesto, il che mi stupì un poco ma non minò il mio stato d’animo, né mi fece sentire “inadeguato”. Se non mi si costringe con la forza, non riconosco a nessuno il diritto di chiedermi di assumere atteggiamenti che implichino sottomissione. Rispetto sì, sottomissione proprio no.

Constantine

Se consideriamo come si veste Nazingher (ed in generela tutti quelli che hanno rivestito la stessa carica prima di lui), George avrebbe potuto utilizzare l’appellativo: “Grande Meringa”.
Ma non credo che Bush abbia mai letto qualcosa di più impegnativo di Capitan America, figuriamoci “La compagnia dei Celestini” di Stefano Benni.

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