A Roma e Milano sfila il Gay Pride

“Carfagna nuda sui calendari, noi spogliati di tutti i diritti”. E’ questa la scritta su uno degli striscioni esposti in Piazza della Repubblica dal popolo omosessuale che oggi sfila per le strade della Capitale per il Gay Pride.
A sfilare per il Gay pride lungo le vie di Roma da Piazza della Repubblica fino a Piazza Navona e’ un serpentone colorato di 400mila persone, e’ questa la stima di Massimo Farinella, uno degli organizzatori del comitato RomaPride 2008.
“Politici servi ipocriti”, “Chiesa di potere, Cristo in cui credete vi piglierebbe a tutti a calci nel sedere”, “No Vat, piu’ autodifesa meno Vaticano”. Queste alcune delle scritte che vengono esposte su bandiere, carri, magliette e cartelli durante il corteo del gay pride romano partito da poco da Piazza della Repubblica per percorrere via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via delle Botteghe Oscure, largo di Torre Argentina e corso Vittorio Emanuele per concludersi in piazza Navona.
Tra gli slogan piu’ urlati: “attenta Italia, altro che alzati Italia” parafrasando una delle parole d’ordine della campagna elettorale del Pdl. Molti hanno urlato “Meno cardinali piu’ staminali” e “meno preti piu’ prati”. Molti travestimenti, le esagerazioni paradossali, come la sposa con velo tenuto fermo da un pene di gomma. Come maschere, invece, una delle piu’ usate e’ stato il volto del sindaco di Milano Letizia Moratti.
Insieme alle tante bandiere dell’Arcigay sventolano anche tante bandiere rosse e gialle dell’Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) che espongono cartelli con su scritto “Ai gay la piena cittadinanza ai loro nemici cure psichiatriche” e “Sbattezziamoci tutti”.
Sul colorato carro di Arcigay dove omosessuali, lesbiche, drag queen e alcuni etero ballano al suono di musiche elettro- tecno qualcuno indossa magliette con su scritto “meglio frocio che fascista”.
Un gruppo di “30-40” estremisti di destra “vestiti con giacca e cravatta” hanno cercato di “irrompere” nel corteo del gay pride romano sventolando “bandiere nere con croce celtica”. Lo ha segnalato il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, sostenendo che il gruppo e’ stato bloccato dalle forze dell’ordine.
Anche Milano celebra il suo Gay Pride con migliaia di persone in piazza dietro uno striscione con la scritta “ma non togliamo il disturbo”. Un lungo e colorato corteo con carri, palloncini colorati, cartelli e accompagnato da musiche e slogan, e’ partito da corso Venezia per attraversare le vie del centro, fermarsi per una breve sosta in piazza della Scala, davanti alla sede dell’Amministrazione Comunale, e concludersi poi in piazza Castello. Distribuiti lungo il percorso migliaia di volantini con una X rossa da attaccare sulla bocca passando da piazza Duomo, in polemica con il Vaticano. “E’ la nostra protesta – ha spiegato il presidente di Arcigay Aurelio Mancuso – per ribellarci contro chi vorrebbe ridurci al silenzio”. In corteo delegazioni dei partiti di sinistra, associazioni e circoli.

Fonte: RaiNews24

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28 commenti

Daniela

mi sembra che sia riuscito bene, buoni anche gli slogan dell’uaar. Se qualcuno pensava, che qui in italia, il movimento dei diritti civili fosse stato stato sconfitto, si dovrà ricredere, non tutti gli italiani hanno il cervello lobotomizzato

Anticlericale89

Quoto assolutamente Daniela,anche se le forze demoniache e oscure sono gia’in moto per smorzare tutto.

500.000 secondo gli organizzatore
20.000 massimo secondo le forze dell’ordine.

Che dite,li facciamo contare direttamente al papa?

Flavio

Non tutti gli italiani sono lobotomizzati, ma anche oggi due gay sono stati picchiati dal branco 🙁

Aldo

Bah credo che il metodo migliore sia quello usato dagli anarchici quando nel 1936/7 collettivizzarono le regioni dell’ aragona e della catalogna, creaarono l’ assoccizione mujeres libre, lasciarono gay lesbiche amoreggiare liberamente ed estesero il diritto ad abortire senza condizionamenti clerico- fascisti e come ciliegina incendiarono le chiese cattoliche preferite dal reich della cricca dei vescovi spagnoli.
Speriamo che il gay pride che si svolgerà a biella(la mia città) sabato prossimo vada bene, io da militante comunista e per al libertà dei corpi e delle menti degli uomini ho partecipato coi compagni di partito alla diffusione di opuscoli inormativi……………..

Francesco Paoletti

🙂 Bandiere gialle e rosse ? … ma le nostre non erano gialle e nere ? … per favore ditemi che non sono daltonico !

Lorenzo G.

Incredibile che la cosa sia stata segnalata persino da un breve servizio del tg1 in prima serata, violenze fasciste comprese (ed é stato inquadrato pure di sfuggita qualche slogan qua e là, ricordo proprio “più autodeterminazione, meno vaticano)! Ce ne vogliono di più di queste manifestazioni, per render loro più difficile l’ignorarci.

seasong

Sì, lo sono andato a vedere ora su RAICLICK, una volta tanto un servizio ben fatto, sobrio e calibrato, forse un pò troppo breve, ma io non faccio testo, gli avrei dedicato il 90% dal tg 🙂

davide

è un gran bene che ci sia stata una grande risposta a gay pride (spero per quelo di bologna che qualcuno di amnesty o di bg o di milano mi accompagni). ma è inutile fare grandi manifestazioni se a queste non viene associata una campagna seria che punti non alle unioni civili o chisà cosa, ma alla base. Una campagna che punti a far capire alla gente che nessuno solo perchè diverso in qualcosa ha meno dignità e quindi meno diritti degli altri

franz

Sono stato al gay pride,è stato bellissimo,gioioso,coloratissimo,con discorsi molto intelligenti e attacchi precisi a Berlusconi, alla chiesa,alla Carfagna. Bisogna insistere insistere insistere molto per far capire che la diversità non esiste,ma è solo frutto di menti malate Bravissimi a tutti.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Ciao Franz

zagorba

Scusatemi, poiche’ non ho visto nessuna immagine del Gay Pride, qualcuno mi potrebbe
dire quale cifra di partecipanti si avvicina di piu’ alla realta, visto che tra i 10.000
della questura e i 500.000 degli organizzatori c’e un abisso?
vorrei sapere chi sta facendo il furbo con queste cifre
Grazie

Anticlericale89

X zagorba

Purtroppo l’unico modo per vagliare l’autenticita’delle cifre e’la stampa estera,ma su internet non sono riuscita a trovare niente 🙁
Qualcuno ci illumina?Miei amici Romani dicono che mezzo milione ci puo’stare(e loro c’erano),e anch’io sono piu’propensa per questa tesi,conscia che l’informayione in Italia…vabe’. 🙁

Francesco Paoletti

10.000 era tecnicamente impossibile : dovevano essere per forza di più. Però non chiedetemi quanti perchè non li ho contati. Può essere attendibile una stima tra i 50.000 ed i 100.000 (lo di co perchè c’ero). Può darsi pure che arrivassimo a 500.000, però a quel punto no saprei proprio dove e come contare tutto il corteo che (ve lo dico) era bello lungo : a Via Cavour non se ne vedeva la fine e non se ne vedeva l’inizio. Però non vi preoccupate : dopo che qualcuno (forse della Roma), dopo aver visto le nostre bandiere gialle e nere, le ha fatte diventare gialle e rosse, tuitto è possibile !

Gianluca Fagioli

Oscena l’intervista alla Carfagna del TG2 ieri sera alle 20.30! Parole le sue che trasudavano di un livore malcelato. Questo paese è governato da ipocriti!

Luciano

E’ facile fare ironia su chi si espone nuda sui calendari per poi fare carriera. Ma il perbenismo sdrucciolo non appartiene alla mia cultura, quindi mi astengo…

vime

Solo una segnalazione: Su Famiglia Cristiana dell’8 giugno 2008 a pag.132 si ammette l’esistenza degli extraterrestri ma si ribadisce l’esistenza di un solo creatore… in pratica la Chiesa dice OK agli extraterrestri senza nemmeno sapere se esistono, ma dice no ai gay che sa benissimo della loro esitenza.
Chissà… se sbarcassero tanti ET ermafroditi, magari Famiglia Cristiana cambierebbe idea.

Flavio

@ Luciano

Il senso è che se non è un problema per un ministro aver fatto il calendario nudo, tanto più riconoscere i diritti dei gay dovrebbe essere la norma; se vogliamo valutare la morale delle due cose.
Possibile che l’Italia non possa guardare a tutti i paesi europei (quanto meno quelli con una storia simile) e adeguarsi un minimo?!

Aldo

Si chiama anche virilismo Cristiano, basta per la chiesa cattolica romana fare qualcosa ,anche un calendario nudo ma che richiami alle equivoche espressioni chiamate mascolinità e femminilità, quindi si può dire che si può trasgredire ma stando nei canoni del dio cattolico romano, niente di nuovo, tutto di mussoliniana memoria.
è tutto basato su equivalenze deprecabili e demenziali. del genere fai pura un calendario hard ma impegnati a non toccare la legge 40, fatti pura quanti amanti vuoi ma fai in modo che la legge sull’ aborto venga modificata in modo restrittivo, prova pure tutte le pratiche sadomaso e metti in pratica il kamasutra ma finanzia le scuole cattoliche .
questo è cari miei ciò che incarna la Signorina Carfagna.
Da Cristiano mi dispiace vedere ciò ………….

Marco.g

Ben detto. Non sarebbe la stessa cosa se la Carfagna non fosse ministro proprio delle “pari opportunità”, un principio che si può difficilmente conciliare con il fatto di usare due pesi e due misure in modo così palese. Il problema della Carfagna non è di aver fatto il calendario, ma di averlo allegato al curriculum…

Ernesto

No, il problema è che c’è un mancato avanzo di galera al governo.

nicola

No, il problema è che viviamo in Italia. Il discorso che ieri ha fatto Grillini in piazza Navona non mi è piaciuto per niente. Secondo lui, ma anche secondo molti altri, purtroppo, il governo Berlusconi è la causa di tutti i mali. Magari fosse così.

Gianni B.

Mi permetto sommessamente di rammentare che in Italia, per fortuna, i diritti umani sono assicurati a tutti i cittadini indistintamente, per cui è improprio affermare che i gay “lottano per i propri diritti”… mica stanno al confino!
Diciamo che i gay, i quali mi stanno sicuramente simpatici soprattutto quando lottano contro la Chiesa 🙂 , vogliono ottenere una nicchia di diritti “in più”: la cosa mi sta bene, però non devono neppure sentirsi perseguitati dalla Spectre perchè in questo caso fanno un po’ ridere!

nicola

A Gianni B.:
mi permetto sommessamente di rammentarti che le cose sono un po’ diverse. In Italia.

Kaworu

@gianni B.

quindi secondo te i gay hanno gli stessi diritti degli etero…

quindi a rigor di logica potrei sposare in comune la mia compagna. ops, questo non è possibile.

quindi già qui vedi che gli stessi diritti non ci sono.

nessuno vuole diritti in più.

basterebbero gli stessi diritti che tu nomini ma che non ci sono.

Nietzche---

@ Gianni B.
Se un etero viene pestato, tutti si mobilitano
Se un gay viene pestato, tutto passa nella più totale indifferenza.
La norma anti-omofobia, mai approvata, è l esempio più lampante di disparità di diritti.

Enrico

A Gianni B.

Dal mio punto di vista, in Italia, i diritti umani non sono assicurati a tutti i cittadini indistintamente: il “diritto ad un’esistenza dignitosa” è stato largamente eroso in questi ultimi anni, sia dai governi di centrosinistra che di centrodestra, attraverso le leggi di precarizzazione del lavoro (pacchetto Treu, legge 30) e le leggi sull’immigrazione (dalla Turco-Napolitano, che ha istituito i CPT, al pacchetto Maroni, passando per la Bossi-Fini).

Per non parlare delle continue minacce verso il “diritto di autodeterminazione” delle donne da parte della chiesa e delle forze parlamentari genuflesse ad essa, ossia quasi tutte, e del palese squilibrio di diritti tra etero e omo, difeso sempre dall’ammuffita lobby ecclesiastica.

Per questi motivi non è improprio affermare che i gay “lottano per i propri diritti”.

Non solo: in un quadro politico filoconfindustriale, clericale e reazionario come quello italiano, che legittima la xenofobia e il fascismo, TUTTI dobbiamo, ora come non mai, lottare per i nostri diritti ed organizzare la nostra autodifesa unendo trasversalmente le lotte delle minoranze (glbt, immigrati, ecc..) a quelle dei lavoratori e degli studenti.

Gianni B.

Ragazzi, su non scherziamo.
La costituzione è uguale per tutti i cittadini e non esiste alcuna norma discriminatoria contro gay e lesbiche!
I gay hanno esattamente gli STESSI IDENTICI DIRITTI, sacri ed inviolabili, che hanno tutti i cittadini italiani.
L’omofobia è un’altra cosa, significa “avversione per gli omosessuali” ed è un fatto etico e strettamente personale sul quale non deve lavorare certo il legislatore.
Esistono alcuni problemi che riguardano soprattutto le UNIONI gay, su questo non si discute, ma secondo me sono più problemi di forma che di sostanza… io la penso così, scusate.

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