Sentenza della Corte di Strasburgo sul diritto di manifestare o meno la propria appartenenza religiosa

La Corte Europea dei Diritti Umani ha affermato che “la libertà di manifestare le proprie convinzioni religiose comporta anche un aspetto negativo, ovverosia il diritto dell’individuo di non essere costretto a manifestare la propria confessione o i propri convincimenti religiosi e di non essere costretto ad agire in modo che si possa desumere che egli ha – o non ha – tali convincimenti. Le autorità statali non hanno il diritto di intervenire nella sfera della libertà di coscienza dell’individuo e di indagare sui suoi convincimenti religiosi, o di costringerlo a manifestare i suoi convincimenti in merito alla divinità. Questo è tanto più vero nel caso in cui una persona è costretta ad agire in tal modo allo scopo di esercitare certe funzioni, segnatamente in occasione della prestazione di un giuramento”.

La Corte Europea con sentenza del 21 febbraio 2008 ha condannato la Grecia per aver costretto l’avvocato Arret Alexandridis a manifestare i propri convincimenti religiosi in occasione della prestazione del giuramento previsto per l’inizio della sua attività forense (la formula del giuramento, infatti, era predisposta in modo tale da far supporre che il giurante fosse di fede cristiano-ortodossa). La sentenza rende palese la violazione del diritto di libertà religiosa da parte delle varie confessioni religiose a cominciare dai preti della Chiesa cattolica che, durante il periodo pasquale, si presentano alle case per ‘benedirle’, oppure dei Testimoni di Geova che suonano ai campanelli per fare opera di conversione.

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni dovrà emanare direttive atte a che simili illecite attività cessino. Dal Ministero dell’Interno dovrebbero essere inoltrate diffide alla CEI e ai Testimoni di Geova affinché si astengano dall’esercitare simili pratiche, con minaccia di azioni legali per il ristoro del danno derivante dalla lesione del diritto di libertà religiosa (la CEDU ha liquidato 2.000 euro, nel caso di specie).

[…]

Il lancio completo è consultabile sul sito di EmmeGi

17 commenti

Asatan

*********OT****************

Il collettivo anonymous sta organizzando per 14 giunio proteste alle sedi di scientology a torino e milano.
Questo culto distruttivo ha sulle spalle numerosi morti e centinaia di condanne penali.
In italia è purtroppo in forte espansione, anche grazie a progetti di facciata che fornendo un servizio apparente in relatà iniziano il processo di controllo mentale.
Wise che propone corsi di formazine aziendale che in reltà sono policy di Hubbard volte al reclutamento pesante.
Narconon che si spaccia per un organizzazione di centri per il recupero dei tossico dipendenti, quando in relatà anche questa fà pagare a caro prezzo quella che è una struttura di reclutamento.

Per farvi un idea di cosa sia scientology provate a dare un’occhiata qui:

http://www.allarmescientology.it

http://www.exscientologykids.org

Se volete partecipare o dare una manu, trovate le info qui:

http://forums.enturbulation.org/114-europe/milan-italy-13373/#post252369

Cercate di capire una cosa: se questa setta si diffonderà diventerà peggio della chiesa cattolica. Fra le varie cose ritiene che come minimo il 2,5\3% della popolazione di composta di “persone soppressive” da eliminare, che gli mosessuali vadano curati o eliminati e simili. In oltre sono anche una delle più grandi minaccie alla libertà di espressione.

Googlate “theInformer eldritch”.

Piergiorgio

Invece di “giuro” sarebbe ora di usare “mi impegno”: più realistica e meno melodrammatica.

terzog

GIUSTISSIMO!!!
LAICO significa via ogni appartenenza e via ogni sua rappresentanza in pubblico.
Fede religiosa, benedizioni, visite dei TdG, ecc. ecc. appartengono a quella categoria
di azioni che io definisco “private” e che già in altra occasione (forum sul crocefisso in aula) vanno relegate al privato.

VA BISOGNA AVERE LE P..LE DI FARLO FINO IN FONDO E PER OGNI APPARTENENZA.

…se si vuole eliminare un simbolo che non è universalmente riconosciuto, bisogna avere le palle per concepire e trattare tutto così, per cui, per COERENZA e ONESTA, bisogna far ELIMINARE da tutti i luoghi pubblici :
1 – bandiere dell’ Italia, dell’ Europa e di altri stati (penso a quelle cinesi esposte in molte fabbriche che hanno rapporti commerciali con questo stato illiberale e irrispettoso dei diritti umani….fatto grave per cui dovrebbero vergognarsi ad esporre tale bandiera, ma si sa… i soldi prima di tutto;
2 – simbolo della repubblica italiana da carta, aste , placche, ecc. ecc.
3 – simboli di qualsiasi altra natura
4 – foto di presidenti della repubblica e/o eroi nazionali-funzionari caduti durante il servizio
5 – tutto quanto non espressamente riportato ma che rimandi a persone, fatti o ambienti
del passato o del presente

Insomma. se vogliamo veramente essere liberi, bisogna liberarsi da tutti i simboli….solo così
nessuno sarà più influenzato o “offeso” da qualcosa che non riconosce e non sente suo.

SE NON SI HA IL CORAGGIO DI DIRE E FARE QUESTO, FACCIAMO SOLO CHIACCHIERE
E DISCORSI FAZIOSI E NON GLOBALI E COMPLETI.

La lotta per la laicità, secondo la mia visione, deve essere integrale e totale.
Basta gingillarsi coi crocefissi (è roba da bambini), facciamo qualcosa di concreto e
rendiamoci visibili nelle nostre azioni: che si veda che la laicità è qualcosa di più grande
di pagine e pagine di infertili discussioni: MOSTRIAMO LA NS DETERMINAZIONE….
VIA IL CROCIFISSO….E VIA OGNI ALTRO SIMBOLO CHE NON SIA UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO ….ma veramente universalmente….da tutti.

Se anche uno solo non è daccordo con un simbolo, è bene che esso non sia esposto,
qualunque cosa esso sia (crocefisso, bandiera, foto, logo, ecc. ecc.)

Quello che conta è essere liberi di avere i ns simboli (tutti i simboli)….ma nel privato di casa nostra.

PS: L’ OBIEZIONI FATTAMI NEL PRECEDENTE ARTICOLO (PATERNO E IL CROCEFISSO) CHE
BANDIERA ITALIANA E SUO SIMBOLO VANNO ESPOSTI PERCHE’ RICONOSCIUTI DA TUTTI, TRANNE CHE DA PADANI E “SUONATI”, NON E’ SOSTENIBILE APPUNTO PERCHE’ BASTEREBBE UNA SOLA PERSONA CONTRARIA A UN QUALSIASI SIMBOLO AFFINCHE’ ESSO DEBBA ESSERE RIMOSSO DAL LUOGO PUBBLICO. NON VI SONO SOLO CERTI PADANI A NON RICONOSCERLO, MA ANCHE ALTRE.

SE NON E’ COSI’, ALLORA LA LOTTA ALLA ESPOSIZIONE DEL CROCEFISSO SAREBBE FAZIOSA, E CI METTEREBBE IN RIDICOLO.

Concludendo: Tutti i simboli, qualsiasi essi siano, se non sono riconosciuti dal 100% della popolazione, VANNO RELEGATI al “privato” delle proprie credenze e appartenenze; il resto è solo obbedire a quanto una maggioranza ha deciso (sia per referendum che per votazione) ma che non tutti riconoscono.

Questa è la convivenza tra persone diverse, quindi bisogna tener conto di tutti e tutto.

Stefano

Attendiamo le direttive del ministro, nel frattempo si può sporgere denuncia contro qualsiasi prete della Chiesa cattolica e contro i Testimoni di Geova che si presentassero alla porta di casa?

Silesio

Maroni cercherà solo qualche espediente solo per infierire sui mussulmani.

Alberto

A mio avviso si vuole tutelare gli individui nei “giuramenti dovuti”, come si parla nell’articolo per persone che stanno per intraprendere una professione. Non si sta parlando del sacerdote che viene a benedire la casa. Al prete, se vogliamo, possiamo anche non aprirgli, mentre se devi prestare giuramento per iniziare una professione non è giusto(corretto) che si debba farlo giurando “onestà”(e tante altre belle chiacchiere) di fronte ad un dio(sia esso cristiano, mussulmano, ecc..). Si vuole, penso, tutelare il diritto di tutti di avere o non avere un proprio credo.

Mangiapreti

Non colgo il nesso tra la sentenza e le benedizioni.
Il prete mi chiede se voglio o meno benedire la casa posso benissimo dire di no.
Anzitutto questo non mi obbliga a rilevare se sono ebreo, buddista o ateo.
L’obiezione sarebbe che rivelo di non essere cattolico?
Ci sono due risposte:
1) Il prete non mi ha chiesto se sono cattolico, posso benissimo rifiutare la benedizione ed esserlo. In realtà non è autorizzato a desumere la mia appartenenza religiosa dal mio comportamento.
2) Non è questo il senso della sentenza europea che si riferisce alle sole autorità statali. Questa richiesta mi è rivolta in forma privata e quindi non c’entra nulla.
E’ lo stato che non mi può chiedere se voglio benedire la casa … se voglio donare l’8×1000 alla chiesa cattolica!
Altro che Testimoni di Geova e benedizioni pasquali questa sentenza apre (finalmente!) la strada all’illegittimità di qualsiasi riferimento alle religioni nel rapporto tra stato e cittadini.

Valentino Salvatore

Concordo con Mangiapreti: infatti quando ho visto l’intestazione della notizia, prima di inserirla, pensavo fosse tutt’altro; poi leggendola ho pensato che il nesso proposto coi preti benedicenti o i testimoni di Geova fosse un po’ forzato. Quindi ho messo un titolo diverso riportando la notizia.

vidocq56

Bisognerebbe ragionare se la comunicazione da fornire alle scuole sulla possibilita’ di non avvalersi dell’insegnamento dell’IRC sia o meno configurabile come costrizione a comunicare una appartenenza.

MetaLocX

È sacrosanto che nessuno debba essere costretto a manifestare o meno i proprio convincimenti, ma l’ultima parte del testo mi lascia un po’ perplesso. Mi riferisco alle visite dei TdG o dei preti per la benedizione. Infondo domandare è lecito.
Il problema nasce da fatto che mentre è comune rifiutare il dialogo con un TdG in materia di religione, sia per atei, cattolici, ecc; ben meno comune è rifiutare la benedizione della casa. Quest’ultima a meno che non ci si giustifichi dichiarandosi di un’altra religione o atei, sia per abitudine o semplicemente tanto per non sentirsi in imbarazzo per aver detto un no (credo siano i casi più rappresentativi) generalmente si accetta.

Quello che voglio dire è che due gesti paragonabili assumono tutt’altro peso se relazionati alle abitudini della popolazione. Se rifiuti il dialogo con un TdG potresti essere qualsiasi cosa tranne che Tdg, se rifiuti la benedizione allora è evidente che hai posizioni scettiche nei confronti del cattolicesimo e comunque ti stai dimostrando diverso dalla grande maggioranza delle persone.
Ma contemporaneamente vietare a delle persone di suonare di tanto in tanto al tuo campanello mi sembra illiberale.

terzog

Concordo con MetaLocX…..è illiberale “bloccare” chi è al campanello solo per motivi religiosi!
Siamo adulti e vaccinati, non dobbiamo comportarci da idioti perchè nessuno ci può togliere ciò in cui poniamo la ns ragione. Il resto è solo paura….quindi reazione !

Roberto Grendene

Dice bene vidocq56.
Anche io non vedo il nesso tra la sentenza e la benedizione pasquale o la visita dei TdG.
Primo, a questi si puo’ rispondere “no comment”. Secondo non sono una pubblica istituzione.
Nel caso dell’IRC, invece, io sono obbligato a scegliere se avvalermene o meno, perche’ c’e’ la scuola dell’obbligo, e a chiedermelo e’ la scuola che e’ una istituzione.

Anche se in misura inferiore, anche in fase di dichiarazione dei redditi sono posto di fronte alla scelta di manifestare o meno i miei convincimenti religiosi, con la scelta dell’8×1000.

Roberto Grendene

Massimo

Il nesso tra la sentenza in questione e la benedizione delle case c’è e come!

Si provi a rileggere l’Ultimissima “Abbonamenti coatti al bollettino diocesano” del 22 maggio 2007, e si rifletta sul fatto che, in certe attività ecumeniche della Chiesa cattolica, c’è ben altro da rilevare , in tema di prevaricazione dei diritti umani, rispetto ad un semplice: provarci suonando i campanelli delle case.

Lo so che i benedicenti non sono autorità statali, ma io penso che, se le autorità statali non sanzionano i comportamenti illeciti dei benedicenti, tali autorità statali contravvengono in pieno la sentenza della Corte Europea.

Roberto Grendene

ehi, non vorrei passare per uno che difende la pessima abitudine di passare a benedire, passare insistentemente a “testimoniare” la propria fede in geova e simili.
Dico che se la sentenza dice questo
“Le autorità statali non hanno il diritto di intervenire nella sfera della libertà di coscienza dell’individuo e di indagare sui suoi convincimenti religiosi, o di costringerlo a manifestare i suoi convincimenti in merito alla divinità”
allora non parla di benedizioni e scampanellate dei TdG, perche’ il osggetto e’ “le autorita’ statali”.
Benedizioni e tentativi di conversione per me rimangono soggette ad altra legislazione, quella pubblicitaria e della privacy generale

Ciao
Roberto Grendene

Massimo

Lo so che la sentenza non può essere sottratta alla sua specificità avvocatizia.

Io la volevo soltanto strumentalizzare.

Ma allora aspettiamo un nuovo Concordato, che ripristini la religione cattolica come Religione di Stato, dimodochè i benedicenti siano “autorità statali” (come gli ayatollah ) e ricadano, così, sotto gli effetti della sentenza in questione.

L’Europa sara fiera di noi!

terzog

Nè lo stato nè qualunque altra istituzione può obbligare e disquisire sul credo del “cittadino” che essendo tale è sopra ogni cosa, e ha il diritto di credere in ciò che vuole, purchè “privatamente”.
Ogni altra azione di controllo e verifica potrebbe divenire fonte di lesione delle libertà personali, che SONO E DEVONO ESSERE INVIOLABILI.

Commenti chiusi.