Oggi a Roma: assemblea pubblica sui privilegi degli insegnanti di religione

  

Scatti stipendiali ed estensione dei benefici a tutti gli insegnanti, 
precari e di ruolo, e non solo a quelli di religione

 

ROMA, 8 MAGGIO ORE 17,00
Via di Torre Argentina 76 (presso Partito radicale)

Assemblea pubblica con

Carlo PONTESILLI, fiscalista
Maurizio TURCO, deputato
Claudio ZAZA, avvocato

Fonte: Radicali

22 commenti

Mizar

In questo modo ho l’impressione che si configuri sempre più la connotazione dell’uaar come associazione non “per qualcosa”, ma “contro qualcuno”. Voi non chiedete un regime di giustizia sociale in cui il vostro status e la vostra posizione siano riconosciuti almeno al pari di altre entità come la Chiesa, o lo Stato, o le organizzazioni pubbliche che concorrono alla formazione della società civile. Voi piuttosto chiedete la soppressione e il soffocamento di diritti già acquisiti da altri. Il giorno che in questo sito non si parlerà di Chiesa e di religione, il giorno che non combatterete “contro” la Chiesa ma solo “per” la tutela delle ragioni dell’ateismo, quel giorno sarete una vera associazione atea. Secondo me.

jeeezuz

@Mizar, si combatte contro i privilegi, non per vedere i privilegi di altri estesi anche agli atei, perché in questo modo c’è sempre il rischio che qualcuno venga escluso. Capisco il senso della tua domanda: perché peggiorare la situazione degli insegnanti di religione e non invece migliorare quella degli altri insegnanti? Perché sono gli insegnanti di religione a costituire un’eccezione che esula dagli standard statali.

Paolo Garbet

ehi amico, questi “diritti acquisti da altri” li paghiamo con le nostre tasse! se non ci sembrano legittimi, giustamente chiediamo che vengano tagliati. I soldi mica vengono giù dal cielo come la manna.

Bonzio

Prima di tutto vorrei far capire a Mizar che nessuno vuole soffocare o sopprimere diritti già acquisiti da qualcun’altro dato che si parla di ESTENSIONE dei benefici a tutti gli altri insegnanti. Poi vorrei raccontare una storiella : dalle mie parti c’è un sacerdote che ha due parrocchie quindi dovrebbe essere già stipendiato (oltre alle offerte dei fedeli “in nero” ma questo è un altro discorso). Dalle mie parti c’è anche una professoressa di religione, con una famiglia e dei figli, che non ha di che vivere. Qualcuno chiese al prete di farsi da parte e lasciare l’ambito posto di professore di religione a lei, ma il prete non ritenne opportuno fare questo atto di carità. Saluti.

Emanuele85

@Mizar

….scusa ma qui me sembra ke nn si vada contro nessuno kiedendo, “Scatti stipendiali ed estensione dei benefici a tutti gli insegnanti, precari e di ruolo”…anzi…nn me sembra ke si kieda di tojere qualcosa agli insenganti di Religione…..qui si chiede appunto “un regime di giustizia sociale”…..cmq oltre ciò è mejo nn sottolinerare l’illogicita e la falsità delle tue affermazioni visto che anche un essere monocellulare lo capirebbe….

enrico mini

E’ anche legittimo che, se altri hanno acquisito dei diritti calpestando i miei, io abbia il diritto di difendermi? O mi si vuole negare anche questo?

dadaLito

@ Mizar

un conto è combattere i diritti, un altro i privilegi. Se solo io e te, tra tutti gli italiani, avessimo il diritto di avere una macchina, sarebbe sempre un diritto o solo un privilegio?

Gianni B.

@Mizar

A me sembra che l’UAAR, in questa conferenza, non c’entri assolutamente nulla: mi pare che si tratti di una iniziativa dei Radicali, o no?

In ogni modo secondo me non esistono iniziative “per” o “contro”, ma solo… iniziative, punto.

Nel caso specifico l’iniziativa si può vedere anche in questo modo: una giusta battaglia “per” l’affermazione del sacrosanto principio che anche gli insegnanti di religione dovrebbero passare attraverso concorsi pubblici e non essere assunti per chiamata diretta del vescovo (!).

Per cui Mizar, come vedi, la stessa iniziativa può essere “per” o “contro” a seconda di come te la giri 🙂

tiziano

Non so di cosa parlerannoa questa riunione, ma fino a 2 anni fa un insegnante d religione prendeva meno di un qualsiasi altro insegnante, e non aveva diritto a scatti d’anzianità. Poi quattro anni fa si è legiferato e adesso gli insegnanti di religione sono trattati come gli altri. L’unica cosa che cambia è la nomina da una parte è ad opera del provveditorato, dall’altra dall’ufficio catechistico…Altre differenze non ce ne sono!

claudio r.

Considerato che un insegnante di religione, cui sia stata revocata la nomina dal vescovo non
puo’ essere licenziato ma assegnato ad altro incarico, consiglio ai laureati agnostici od
atei in attesa di primo impiego, di fingere una profonda e meditata fede, secondo il
metodo enrico IV di Navarra, allo scopo di farsi assegnare un incarico dall’ufficio catechistico.
Ottenuto l’incarico bastera fare affermazioni chiaramente blesfeme o eretiche, per vedersi assegnare l’incarico, di ruolo, nella materia desiderata senza necessita’ di SIS concorsi
e simili impicci burocratici.

beppe66

mi sembra si stia parlando di privilegi a persone appartenenti ad una determinata fede e di conseguenza a detrimento di chi (come noi) a quella fede non appartiene. Ecco perchè c’entra l’UAAR.
Poi il fatto che siano privilegi acquisiti non li giustifica.
Beppe

Mizar

1) Per giuspi: Non sono un insegnante di religione 🙂
2) Per beppe66 e gli altri: non si tratta di privilegi ma di diritti. Sul fatto dell’assunzione non-per-concorso, sappiamo benissimo che esistono tantissime categiorie di personale che entra a lavorare nella p.a. senza concorso pubblico, e in genere con condizioni contrattuali molto, molto più vantaggiose di quelle degli insegnanti di religione (dirigenti, consulenti ecc.). Gli insegnanti di religione sono davvero in condizioni tali che definirli “privilegiati” è una barzelletta. Non riesco a capire perché vi scagliate contro di loro con tanto livore.

3) Per beppe66 e gli altri: Il problema è proprio questo porvi in negativo “contro qualcuno”. Non combattete battaglie per i vostri diritti, ma contro i diritti altrui. Battetevi perché accanto all’ora di religione cattolica vi sia un’ora di cultura laica, e io appoggerò fino alla fine la vostra battaglia. E’ come il discorso delle visite delle scuole: non combattete perché possiate andare in visita nelle scuole, ma perché altri non possano andarci. La vostra è una visione totalitarista del mondo. Il vostro ipotetico stato ateo sarebbe la peggiore delle dittature: non avrebbe diritto di cittadinanza chi la pensa diversamente da voi!

4) Per beppe66: in base al tuo ragionamento io in quanto non appassionato di ginnastica dovrei prendermela contro gli insegnanti di educazione fisica perché, loro sì e io no, possono insegnare ginnastica nelle scuole.

Piergiorgio

E i cappellani militari?
1. Lo stipendio dell’ Ordinario Militare è equiparato allo stipendio di una persona in servizio militare attivo, col grado di generale di brigata.
2. Lo stipendio del Vicario Generale è equiparato a quello di una persona in servizio militare attivo col grado di colonnello.
3. Lo stipendio del Vicario Episcopale, del Cancelliere e dell’Economo, è equiparato allo stipendio di una persona in servizio militare attivo col grado di tenente colonnello.
4. Lo stipendio del Segretario dell’Ordinariato Militare è equiparato allo stipendio di una persona in servizio militare attivo col grado di maggiore.
5. Gli stipendi dei Cappellani militari sono equiparati agli stipendi di una persona in servizio militare attivo col grado di maggiore.

Peppe

@Mizar
Ma stai dicendo sul serio o scrivi così, giusto per dare aria ai polpastrelli?

Gli insegnanti di religione (e io lo so perchè sono stato studente) semplicemente si RUBANO lo stipendio senza fare una mazza, leggendo quattro stupidaggini sulla religione cattolica ad una classe di studenti distratti che nel migliore dei casi si fa i compiti per l’ora dopo e nel peggiore gioca a nome-cosa-città.

Insegnanti di materie ben più utili come la matematica o la biologia restano precari a vita e questi signori, raccomandati dal vescovo e pagati da TUTTI gli italiani, vengono accompagnati alle corsie preferenziali per fare carriera. Gente che nel migliore dei casi non ha nè arte nè parte, se non la laurea in teologia (sic!).

E’ troppo chiedere che le regole che valgono PER TUTTI GLI INSEGNANTI valgano anche per i nullafacenti insegnanti di religione? Non mi sembra una cosa difficile da comprendere.

Leggendoti capisco che ti fa orrore schierarti contro i privilegi di una lobby: e lo trovo aberrante. Ci vuole PARITA’. Punto. Tutto il resto, i discorsi sull’essere PRO e non CONTRO, onestamente fano ridere i polli… soprattutto quando si guarda al lato economico della faccenda.

Il problema non è dell’UAAR, è di gente come te che predica l’equità ma non fa nulla per risolvere le storture e le brutture del sistema.

Mizar

Per peppe:

a) Se ti chiedessi di generalizzare un po’ meno sarebbe troppo? Se ti chiedessi di parlare della tua esperienza senza estenderla a tutti gli insegnanti di religione viventi in italia…?

b) Il problema dei nullafacenti esiste tra gli insegnanti di religione, come in tutte le professioni. Ma va abolito licenziando i nullafacenti, non abolendo la professione! Mi sembra che confondi due piani: quello dell’esistenza di una professione e quello dell’esistenza di nullafacenti in quella professione. In base al tuo ragionamento, siccome ci sono molti nullafacenti tra gli impiegati statali, bisognerebbe abolire gli impiegati statali!

c) Parlare di privilegi e di lobby per gli insegnanti di religione mi sembra sinceramente un po’ forzato. Potete dire che si può cambiare il sistema di reclutamento, e su questo sono disponibile a discutere, è ovvio. Ma da lì a schierarsi con odio e astio verso persone che non è che guadagnino miliardi, e che non è che stiano meglio degli altri insegnanti (p. es. hanno un carico di lavoro molto superiore a tutti gli altri, in quanto fanno parte di un numero molto superiore di consigli di classe)… Se invece mi dite che vogliamo discutere su come migliorare il sistema di reclutamento, sono d’accordo con voi e se ne può parlare.

libero

Sono un insegnante di lettere in ruolo quest’anno dopo 15 anni di precariato. Quando mi ricostruiranno la carriera mi verranno riconosciuti ai fini contributivi, pensione, e retributivi, scatti di anzianità, solo 1 anno su tre di effettivo servizio preruolo, alla mia collega di religione, entrata in ruolo senza pubblico concorso, saranno invece riconosciuti TUTTI gli anni di preruolo. Veder riconosciuti gli anni di lavoro precario non è un privilegio, lo diventa quando per qualcuno, la Chiesa e i suoi servi, è divenuto un sacrosanto diritto.

Asatan

mizar non ci arrivi?

La scuola deve fare cultura e l’indottrinamento religioso di questa o quella setta. Sopratutto considerando che TUTTI i cittadini sono costretti a pagare per il PLAGIO RELIGIOSO che interessa solo ad una parte della popolazione. Hai visto le statistiche sulla frequentazione dell’IRC? Agli studenti NON interessa.

La scuola non deve fare indottinamento ne per il cristiansimo, ne per l’ateismo, ne per l’ebraismo, ecc, ecc.

Se si parlasse di istituire corsi di storia delle religioni, tenuti da professoti laureati in storia o storia della filosofia non avrei da discutere. Perchè sarebbe un’arrichimento culturale per i ragazzie e li metterebbe a confronto in maniera sana con la diersità religiosa.

Ma sprecare ore e denaro di tutti i contribuenti per effettuare unindottrinamento degno di una masdra, in cui i ragazzi non vedono MAI passare i testi sacri o quelli teologici no. Perchè non si fà leggere la bibbia? Perchè non si studiano Agostino, Tommaso D’aquino, Alberto Mango, Institor, Sprenger, ecc? Me lo sai spiegare?
Curioso se non insegnano le basi fondamentali della religione a cosa serve l’IRC? Cosa insegnano? Favole e frottole assimilabili alle tecniche di controllo mentale di Scientology o Ecknacarr.

Mizar

Per Asatan.
Il tuo discorso potrebbe avere punti condivisibili, se non fosse che parte da un presupposto chiaramente errato (e infatti credo che ne sia consapevole e ti esprima in questo modo solo per provocazione).
Sai benissmo (a meno che non provieni da un altro pianeta) che la Chiesa non è una setta. Che anzi il concetto di setta è antitetico a quello di Chiesa (la Chiesa infatti è la prima a combattere le sette). Perché allora fai partire il tuo ragionamento da una assimilazione che non esiste? Se vuoi che i tuoi discorsi siano ascoltati (e sono disposto a farlo), non dovresti iniziarli in modo visibilmente provocatorio.

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@ Mizar
definisci il confine tra setta e religione. Una religione è solo una setta istituzionalizzata, e che ha perso il sul lato esoterico e iniziatico (l’unico con un valore) per il lato essoterico (in cui da percorso di crescita il culto ritorna ad essere mera superstizione), teso al controllo delle masse.
Ovviamente visto dall’interno non è così, ma il cristianesimo combatte le ALTRE sette…

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