UAAR in TV sulla Rota romana

Adele Orioli, responsabile delle iniziative legali UAAR, ha partecipato questa mattina a un breve dibattito televisivo sulla Rota romana, andato in onda su Raiuno nell’ambito del programma “Sabato e Domenica”, condotto da Sonia Grey e Franco Di Mare. I suoi interventi sono stati volti a chiarire la conseguenze civili delle sentenze di nullità matrimoniale promulgate dai tribunali ecclesiastici.

Archiviato in: Generale, UAAR

9 commenti

jeeezuz

ahhaah, involontariamente l’ho registrato. stavo registrando un’altra cosa sulla stessa trasmissione.

franz

Finalmente una rappresentante di una unione non confessionale la UAAR sulla prima rete Rai. E’ solo l’inizio di un proficuo e continuo alternarsi di persone che non si rifanno a nessuna religione O E’ SOLO UN FUOCO DI PAGLIA?

ateopisano

Non deve essere un fuoco di paglia, questo intervento deve essere il primo di una lunga serie. Il 5% ve l’ho dato più che volentieri, fatene buon uso.

gigetta

finalmente qualcuno fa un pò di luce su questa vergogna senza tempo degli annullamenti (divorzi senza diritti) fatti dalla sacra rota il nostro è l’unico stato dove un tribunale ecclesiastico ha questo potere di rovinare la vita alla povera gente!

admeto

La cosa grave è che esista una “giustizia” fondata su delle superstizioni mediorientali dell’ età del bronzo.

ren

I cattolici: sempre doppia morale. Quando due persone vogliono divorziare perchè non sono più felici insieme apriti cielo! Saranno dannati eternamente. Quando invece li “divorzia” la sacra rota in un batter d’occhio e a pagamento, tutto bene. Anzi, rifacciamolo, è stato divertente.
Mi pare che questa bella doppia morale tanto in voga a Vaticalia l’abbia portata la chiesa cattolica. Uno può combinare tutto quello che vuole nella vita, tanto poi c’è la confessione e con due Salve Regina si torna lindi come agnellni. I più fortunati riescono ad essere anche sepelliti nelle basiliche.
Nei paesi protestanti non è così. Uno è più responsabile davanti a dio delle proprie azioni, mica ci sono i “condoni” …

Commenti chiusi.