Difendere il diritto di “offendere”

Una parte del mondo islamico si è sentita offesa dalla grande messa in scena mediatica della conversione di Magdi Allam: solenne battesimo ricevuto da Papa Benedetto XVI nel giorno di Pasqua, praticamente in mondovisione, grandissimo spazio nei telegiornali, e pagine e pagine di commenti e dibattiti su tutti i principali quotidiani. Una “provocazione contro l’islam”, è il minaccioso lamento che si sente fare in ambienti non piccoli del variegato mondo musulmano.
Credo che noi democratici dobbiamo ribadire nel modo più semplice e netto il diritto di chiunque, vicedirettori del Corriere della Sera compresi, di convertirsi alla religione che preferiscono (o di abbandonarla), e di farlo con tutto il clamore che loro aggrada. Se qualcuno si sente offeso, tanto peggio per lui. Su questo dobbiamo essere assolutamente intransigenti. A tale diritto si accompagna un ovvio dovere, sul quale altrettanta rigorosa deve essere l’intransigenza: la coerenza con cui tale diritto deve essere difeso sempre e comunque, quale che sia la religione del gruppo di fedeli che si sente “offeso”. Non si può difendere il diritto di un gesto cattolico, che per alcuni islamici è risentito come offesa, e poi rimetterlo in discussione se ad esempio è un cattolico a sentirsi offeso per un gesto che viene da altre religioni o da qualche ateismo.
In sostanza, è giusto stare dalla parte di Magdi Allam, cioè del suo diritto a compiere un gesto che offende altri, ma solo se il diritto di offendere la sensibilità religiosa altrui è universale. Perchè, se il sentimento con cui qualcuno si ritiene offeso potesse limitare la libertà di opinione, espressione, religione, avremmo solo il sommarsi di infiniti “diritti” a censurare.
Purtroppo questi principi sono stai messi bellamente da parte, e proprio dalle massime gerarchie cui appartiene il neocatecumeno, e da genuflesse schiere di commentatori che si spacciavano per liberali, quando alcuni illustri fisici della scuola fondata dal mitico Enrico Fermi hanno ritenuto non consono che ad inaugurare l’anno accademico della principale università italiana fosse il sommo pontefice anziché un grande scienziato. Sommo pontefice, sia chiaro, a cui nessuno ha tappato la bocca, come è stato detto con straripante menzogna, visto che avrebbe parlato nell’aula magna (monologato, non dialogato: altra menzogna diffusa urbis et orbis) in assoluta protezione, mentre a distanza altri avrebbero tenuto discorsi di contestazione.
Insomma, per i neocatecumeni eccellenti e gli eccellenti sostenitori del Papa oscurantista, i diritti di libertà sembrano valere a corrente alternata e in una direzione sola.

Fonte: Micromega

Archiviato in: Generale

18 commenti

Sergio

Perfetto.
Anche il più flebile ed educato dissenso può essere considerato dalla controparte, a suo insindacabile giudizio, un’offesa gravissima. Chiunque può fare l’offeso per una qualsiasi cosa.

Purtroppo, cosa che pochi hanno rilevato, la ex Costituzione europea ribatezzata Trattato – ma è praticamente la stessa cosa – ha introdotto in modo surrettizio la censura, ha abolito in pratica la libera espressione. Cosa altro è, se non censura e intimidazione, la condanna dell’offesa dei sentimenti religiosi? Dire che Dio non esiste è per i religiosi il massimo dell’offesa. Il disegno di Ratzinger è di rimettere Dio al centro della nostra vita. E ignobili non credenti, definiti atei devoti, gli danno man forte.

Forse comunque più che di parlare di diritto di offendere si dovrebbe insistere sul diritto di dissentire, anche vivacemente, anche brutalmente. Se non ho questo diritto sono dimezzato, sono costretto all’autocensura continua (per non offendere magari i tanto delicati avversari, così delicati che sono pronti a farmi a pezzi).
Ciò uccide ogni spontaneità e per finire anche il pensiero. Che non è più libero.

Comunque se qualcuno mi dà del cretino o dell’asino io non corro in tribunale. E se qualcuno dice che Dio esiste faccia pure: mica mi offendo. Dissente dalle mie opinioni. Vabbè. Si vedrà.

Alessandro Bruzzone

D’accordo in linea generale, ma non bisogna tacere neanche l’evidente senso propagandistico di questa spettacolarizzatissima conversione, cui Allam ha accompagnato dichiarazioni tutt’altro che distensive.

Billy Belial

Da musulmano, Magdi Allam faceva apologia per i terroristi islamici, adesso, da cristiano, la farà per i preti pedofili

Auguri, Magdi CRISTIANO Allam

gigetta

anche i musulmani ora ci si mettono!
è normale che qualunque cosa dice il papa o fa il papa sia trasmessa in mondovisione!
e il battesimo di magdi allam non fa certo eccezione quale attacco all’islam! ma il vittimismo è proprio una caratteristica peculiare di tutte le religioni monoteiste allora?! non hanno assolutamente ragione.
basta vittimismi da una parte e dall’ altra stanno prendendo male se ci si mettono anche gli atei a fare le vittime (e di cose da dire ce ne sarebbero) ne verrebbe fuori un gran bel casino

macs

ottimo l’articolo, finalmente comincia a venir meno l’autocensura che a sx ci si è imposti per paura di sembrare razzisti. razzista sarà chi non tollera che qualcuno possa decidere di cambiare dio, che considera inferiore (per farsi un’idea basta leggersi infedele di ayaan hirshi ali) chi non aderisce al suo culto tribale. e soprattutto basta cospargersi il capo di cenere, l’occidente ne ha fatte di peggio spesso e volentieri, ha colpe immense, ma non è colpa nostra se ad un certo punto della loro storia la teocrazia regnante nell’impero muslim ha messo fuori legge la ragione ed il libero pensiero. comunque sto tranquillo, ai musulmani che vivono nella mia città la conversione del v.d.a.p del corriere non ha fatto nè caldo nè freddo, probabilmente vivere anni in pace con chiunque non preghi il tuo dio ha avuto il suo effetto positivo. e soprattutto nessuno conosce l’ucoii.

Stefano Bottoni

Tutti a preoccuparsi delle “sensibilità religiose”…
E della sensibilità di chi non è credente?
E della sensibilità di donne che hanno deciso di abortire (e mai si tratta di una decisione presa a cuor leggero) che vengono chiamate assassine?
E della sensibilità di persone “diverse” che vengono pubblicamente sbeffeggiate quando non maltrattate?
Ah, già… stiamo parlando di persone inoffensive, che non si sognano minimamente di mettere una bomba sotto il fondoschiena di nessuno, dunque non esistono… Vero, vero… Pensiamo dunque a non offendere dei potenziali terroristi, mentre gli altri si arrangino!

Francesco

Magdi Allam da islamico faceva apologia per il terrorismo?? Ma se l’hanno accusato di essere un agente della Cia visto che ha sempre condannato l’Islam violento… ma bevete grappa prima di connettervi qui?

Silesio

Ormai tutta questa storia di religioni sta venendo un poco a noia. Tutti questi problemi scompaiono quando uno si mette in mente di fare qualcosa di serio. Chi trova anche il tempo di convertirsi vuol dire che nella vita non ha nulla di veramente serio da fare.

Daniela

la libertà di esprimere l proprie opinioni qualsiasi esse siano è fondamentale, questo se lo devono mettere bene in testa tutti le persone religiose del mondo, si sentono offese? Affari loro.

watchdogs

A Micromega l’hanno sempre pensata così, ad ogni modo il discorso non ha niente a che vedere sull’opportunità (o l’opportunismo) di Magdi Allam di convertirsi, ovviamente non ha offeso nessuno anche se ha dato molto da pensare a tante persone

Billy Belial

Magdi Allam da islamico faceva apologia per il terrorismo??

Certo che la faceva, era uno dei tanti musulmani che chiedeva di distinguere tra gli islamici moderati e gli integralisti, poi, però, convertitosi al cristianesimo, ha detto che la violenza nell’islam è endemica; vale a dire che secondo lui anche i moderati che provava a difendere covavano manie terroristiche

Magari, fra qualche anno, quando diventerà scientologista (forse facendosi ribattezzare Magdi Xenu Allam) dirà che la il cattolicesimo è una religione intrinsecamente votata alla pedofilia

statolaico

Io pero’ noto solo una cosa e cioè che se il nostro fosse uno stato forte si sarebbe fatto sentire. Ma non lo è e di questo mi rammarico. Mi spiego meglio: ognuno ha il diritto di convertirsi a quello che vuole e su questo non ci piove. Pero’ è un fatto che il papa b16 sia un po’ provocatorio (vedi ratisbona). E’ un altro fatto che questo gesto cosi’ clamoroso possa essere interpretrato male da qualche testa calda islamica (testa calda islamica, non dagli islamici è importante). Ora siccome tutto questo avviene in una pseudo zona franca che si chiama Vaticano ma sta in territorio italiano ed annidato per di piu’ nella nostra capitale, allora io penso che il ministero dell’interno avrebbe dovuto dire” signor ratzinger e sig allam, voi potete fare quello che vi pare, ma se questa pagliacciata per caso è una provocazione e per questo vostro gesto sconsiderato magari piazzano una bomba a roma contro gli infedeli e ci vanno di mezzo gli italiani beh guardate che vi cacciamo prima noi a pedate, se volete fare provocazioni andatevene in alaska ma il territorio italiano esige il vs rispetto ed esige anche che non lo mettiate a rischio: non ve lo chiediamo gentilmente ma l’italia lo pretende”. O mi sbaglio?

GIANNI

@ statolaico

quando voi fate gli “sbattezzi” pubblici ( magari davanti alla casa di Mons. Bagnasco) è un diritto , se uno si battezza pubblicamente è una provocazione…cribbio che coerenza…

watchdogs

GIANNI, puoi paragonare noi che siamo perfetti sconosciuti con il vicedirettore del corriere della sera, ex esponente dell’islam moderato che alla veneranda età di 55 anni ha scoperto non esistere? caso mai paragonala allo sbattezzo di un ex prete in porta cavalleggeri…

statolaico

Gianni quella è una cosa che pubblicizziamo apposta per dare risalto ad un atto che è anche una forma di protesta nel quadro piu’ ampio di una campagna dell’associazione contro lo strapotere della ccar che gli deriva anche da dati falsati: soprattutto lo diciamo apertamente che è (perchè lo è) anche una provocazione ma crediamo di non esporre l’italia a probabili attacchi terrorisitci (a meno che qualcuno non stia preparando le pire ardenti a nostra insaputa). Il tuo esempio calza quanto la zampa di un elefante in una scarpetta.

Commenti chiusi.