Sì alle iniezioni letali negli Usa. Le esecuzioni possono riprendere

La Corte suprema degli Stati Uniti a grandissima maggioranza ha confermato l’uso delle iniezioni letali per le esecuzioni, bocciando il ricorso contro il cocktail di tre farmaci utilizzato nella maggior parte delle esecuzioni negli ultimi 30 anni.
La decisione è stata presa con sette voti a favore e due contrari e permette la ripresa delle esecuzioni capitali negli Usa sospese in attesa della sentenza. La Corte ha respinto il ricorso inoltrato da due condannati a morte del Kentucky, secondo i quali il cocktail utilizzato nelle esecuzioni sarebbe contrario alla Costituzione, che proibisce qualsiasi punizione “inusuale e crudele” per i detenuti.Da sei mesi negli Stati Uniti non si eseguono condanne a morte. E’ la sospensione più lunga dal 1982 ed è, inoltre, coincisa con la moratoria universale sulla pena di morte approvata a dicembre dall’Assemblea generale dell’Onu, anche se gli Usa hanno già fatto sapere che non vi si atterranno. L’ultima esecuzione risale al 25 settembre quando un cocktail di veleni fu iniettato nel braccio di Michael Richard, 48 anni, condannato in Texas per aver stuprato e assassinato una giovane donna. Alcune ore prima dell’esecuzione la Corte suprema federale aveva annunciato di voler esaminare la legalità del metodo.

I nove giudici di Washington hanno accettato di valutare la richiesta di due detenuti del Kentucky e stabilire esplicitamente se le iniezioni violano o meno la Costituzione. Il mix di veleni somministrato al condannato è formato da tre componenti: un barbiturico che rende il prigioniero incosciente, una sostanza che rilassa i muscoli e paralizza il diaframma, un’ultima che provoca l’arresto cardiaco.

L’apparente serenità con cui muore il condannato è stata messa in dubbio da alcuni studi e da casi di detenuti che sono morti in ritardo e in preda ad atroci sofferenze. E’ stato questo il caso di Angel Nieves Diaz, al quale nel dicembre 2006, in Florida, sono state somministrate due dosi letali perché la prima iniezione aveva mancato la vena e trapassato i tessuti. Diaz ci ha messo 34 minuti a morire. L’incidente ha avuto un’eco enorme in tutto il mondo fino a indurre la Florida a sospenderele esecuzioni.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha una maggioranza di giudici cattolici, cinque su un totale di nove. Il verdetto, atteso entro giugno, è stato reso pubblico proprio mentre il Papa era alla Casa Bianca, a pochi isolati dal palazzo che ospita il Tribunale dei tribunali Usa.

Fonte: La Repubblica

Archiviato in: Generale

20 commenti

Bigluc

Della pena di morte B16 non ha parlato, strano lui che difende la vita fin dal concepimento!
…………………..

l'infedele

Come ha egregiamente spiegato sua eminenza Padre Pizzarro alla Dandini durante la trasmissione Parla con me,a loro l’essere umano gli importa solo dal concepimeto alla nascita.
Gia dopo trenta secondi che e’ nato non glie ne frega piu’ niente a nessuno…
Mi permetto di segnalare in tema di America e Cristianesimo questo divertente video musicale che ho trovato su youtube.
Il testo e’ veramente intelligente,e rispecchia in maniera fedele l’ipocrisia di certi fondamentalisti Cristiani Americani,per certi versi ancora piu’ arretrati e bigotti dei cattolici nostrani.
http://www.youtube.com/watch?v=wHjsaEK4vnw

antonella

Della pena di morte non hanno parlato, ma tutt’e due hanno parlato della difesa della vita!
Schizofrenia pura.

Kaworu

però è stato carino non vedere neanche un cane per strada mentre passava la papamobile.

paolino

Ma non se la fine viene decisa dai giudici di uno stato… La sostanza dell’ipocrisia è questa.
Il catechismo l’ha di fatto scritto lui, ricordiamolo!

Silesio

“La Corte Suprema degli Stati Uniti ha una maggioranza di giudici cattolici, cinque su un totale di nove.” Quindi, se non capisco male (nonostante l’età), sono stati proprio i giudici cattolici a deliberare a favore della pena di morte.

Kingborned

Figuratevi che B16 e’ andato fin la’ apposta per dire a quei giudici di riprendere le escuzioni!
…e poi magari, gia’ che c’e’, ne approfitta per imparare un po’ di piu’ dalla morale degli americani, che si sa essere riconosciuta universalmente come la migliore di tutte!
non e’ la pena di morte… e’ una PENA e basta!

Druso

Complimenti al paese della libertà che esporta giustizia e democrazia nel mondo.
Possibile che nel XXI secolo si debba ancora assistere all’omicidio di stato? Comprendo che la voglia di giustizia porti a considerare anche soluzioni drasticamente assurde, ma a mente lucida ci si deve rendere conto che questa è una scelta sbagliata.
La morte è l’uinca via a senso unico e l’errore giudiziario è sempre in agguato.
Complimenti agli yankee di potere, ancora una volta si dimostrano incoerenti e ipocriti

Noticilla cinica:
Nel paese in cui sono previsti i lavori forzati, non capisco come possano sprecare tanta manodopera gratuita….

Giorgio

Ai cattolici interessa solo la vita che non c’è ancora (zigoti, embrioni e via cellulando), e quella che non c’è più (malati terminali, comi irreversibili e via rosolando a fuoco lento). Ma della vita che c’è a loro non importa nulla (salvo ad intossicarla con le loro prescrizioni non negoziabili), tanto rimandano tutto a quella che secondo le loro favole ci sarà.

Maurizio

“… Dio Onnipotente – ha detto – confermi questa Nazione e il suo popolo nelle vie della giustizia, della prosperità e della pace. Dio benedica l’America”
…ci è andato apposta e di persona per dargli il benestare :-/

Markus

Com’era quella storia della difesa della vita sin dal concepimento ?

Si vede che al senso cattolico quattro cellule fanno tenerezza mentre un condannato a morte no…

Ma poi avete sentito B16 che ringrazia gli Americani per il generoso intervento internazionale ?
La immaginate la stessa frase in bocca a San Pietro rivolta ai Romani ? 😛

Ormai è meglio ridere su queste cose… (finchè si può 🙁 )

enrico

Già che ce l’hanno lì, perchè non sperimentano se l’iniezione funziona anche sul vicario di cristo? Magari poi fra tre giorni resuscita.

enrico mini

franco

molto divertente l’accostamento di questa notizia e di quella successiva (Benedetto XVI: “Gli Stati Uniti modello di laicità positiva”) sulla home page; conunque divertente per cinque secondi.
passato l’effetto placebo della risata, bisogna ritornare alla cruda realtà: un guerrafondaio che ha in mano le sorti economiche di larga parte del mondo e un’ altro pazzo babbucce-munito che ha in mano la fede di larga parte del mondo…

Baal

Vivissimi complimenti a quei tre o più cattolici che hanno dato di nuovo via libera al boia!

Giovanni Bosticco

Voglio dire perché non vedo nella pena di morte un deterrente.
Chi rapina le gioiellerie, dove il titolare può benissimo sparare
per primo, o chi viaggia ubriaco a 120 km/h mettendo a
repentaglio la vita propria oltre a quella degli altri, è perfettamente
abituato ad affrontare la pena di morte, e non si fa paura del
fatto che gli e la può dare anche lo Stato.
La può temere una persona normale, un criminale proprio no.

claudio

aspettiamo a parlare. Il viaggio del apap non è finito. Io credo che si sia riservato di parlarne quando sarà all’onu.Esistono documenti scritti ocntro la pena di morte dalla chiesa. Non è vero che non ne parli mai!!! aspettiamo a vedere!

gigetta

ebbene si! grande esempio nonchè modello da seguire di sana laicità!!
alla faccia di Cesare Beccaria e del suo bellissimo trattato!!

gigetta

@ l’ infedele
dal concepimento alla nascita??
magari! gli interessa da prima del concepimento alla nascita infatti c’ è il divieto assoluto per i cattolici di utilizzare qualunque contraccettivo esistente in commercio!
La Vita gli interessa da prima che esista anche solo in potenza alla nascita, da li in poi…è storia

Commenti chiusi.