I radicali dicono sì al Pd: nove seggi e Bonino ministro

Alla fine, i radicali accettano la proposta del Pd di far confluire loro candidati nelle liste del partito di Veltroni. La decisione è stata annunciata dalla segretaria del partito dei radicali italiani Rita Bernardini e dal segretario dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, al termine di una riunione durata sette ore, con Goffredo Bettini, coordinatore del Partito Democratico.

Dopo l’accordo, la Bernardini e Cappato hanno diffuso il seguente comunicato: «Prendiamo atto che la nostra offerta di collegare la lista radicale al candidato Presidente del Consiglio Veltroni e al Partito Democratico si scontra con un pregiudiziale rifiuto, nonostante il sostegno che continua a giungere da personalità della cultura e della politica. Ci assumiamo – aggiunge il comunicato – la responsabilità di subire l’impostazione alternativa di inserimento di candidati radicali nelle liste del PD, nonostante continuiamo a ritenerla meno efficace per conquistare una maggioranza riformatrice in occasione delle prossime elezioni politiche. Comunichiamo perciò di accettare la base di partenza proposta dal Partito Democratico, che sarà ora necessario trasformare in un vero e proprio accordo politico-elettorale con il Segretario Veltroni. Abbiamo convocato – conclude il comunicato – per sabato e domenica prossimi la riunione Congiunta del Comitato di Radicali Italiani e del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni».

La controproposta del Pd era arrivata per voce proprio del braccio destro di Veltroni, Bettini. Ad Emma Bonino e colleghi si propone un´alleanza dove, in cambio della rinuncia al simbolo dei Radicali, ci sarebbero un ministero per la stessa Bonino e altri nove posti in lista «in collocazioni sicure». Il tutto condito dal «riconoscimento di una parte del finanziamento pubblico in rapporto al numero dei parlamentari concordato», dal «10% degli spazi di informazione spettanti al Pd» e dalla «garanzia della presenza dei Radicali nelle trasmissioni di confronto politico più popolari».

Nel dibattito sull´ingresso dei Radicali, si era levata anche qualche voce fuori dal coro. Paola Binetti, senatrice teodem in quota Pd in un´intervista a Il Giornale ha dichiarato: «Il Partito democratico non ha bisogno dei radicali, la loro presenza strutturale dentro il Pd sarebbe destabilizzante, semplicemente per il loro stile e per le loro storie». «La presenza dei radicali comporta il rischio di far esplodere una conflittualità dentro il Pd – aggiunge – Ma non saremo noi ad andarcene». La pensa più o meno allo stesso modo Pierluigi Castagnetti: «Sono preoccupato – ha spiegato – perché ci sono alcune cose di questo eventuale accordo che non sono definite. Nessuno mette in discussione le qualità di Emma Bonino, che è stato un ottimo ministro e un ottimo commissario europeo, ma qui si tratta di un’operazione politica su cui ho delle riserve anche sul piano del consenso elettorale». Secondo lui, infatti, nelle elezioni del 2006 «ci fu un esodo da parte dell’elettorato cattolico a causa dell’ingresso dei Radicali nella coalizione».

 

Fonte: l’Unità.it

29 commenti

Cosimo

Cara Binetti, è l’Italia che non ha bisogno e, anzi, deve rifiutare pseudo-politici che non fanno altro che umiliare la laicità dello Stato.
Sicuramente la storia dei Radicali non è peggiore di quella della Chiesa che tu rappresenti al Senato.

Silesio

Personalmente credo che sarebbe meglio che i radicali si facessero promotori di un “polo laico” autonomo, un centro di aggregazione per quella parte del paese che crede nell’autonomia dello stato da ogni pregiudizio e confessione religio-talebana. Purtroppo però credo che i radicali non siano in grado o non abbiano la lucidità per supportare un simile progetto. Si sono imparentati a destra e a sinistra e hanno portato avanti politiche contradditorie. Ci vorrebbe poco a creare un movimento politico autonomo e non imparentabile tipo “Unione Laica” o qualcosa del genere dove sia chiaramente messo nello statuto che tra i fini del partito c’è quello di rigettare l’ingerenza delle confessioni religiose di ogni tipo nella pianificazione della politica. Se Ferrara è riuscito a metter su un partito di fetofili in quattro e quattr’otto non vedo perché il progetto di una Unione Laica non possa andare in porto in breve tempo. Penso che l’UAAR possa farsene promotrice.

Aldissimo

Quindi, grazie all’attuale legge elettorale, un elettore pensa di votare per i Radicali e si ritrova la Binetti in parlamento.
Ottimo…

Fabio

Per Aldissimo:
per ora il PD ha scaricato De Mita e si e’ liberato elegantemente di Rutelli
(mi spiace per i romani, ma basta che non lo votino…).
Magari ce la fa anche a sbarazzarsi della Binetti, non si sa mai…
Ciao.

piersky

Votare PD, con l’attuale legge significa votare i Teodem e i baciapile ex DC, i radicali nel PD non saranno determinanti per stabilire la linea politica…del resto gli atti di Veltroni negli ultimi mesi hanno messo in luce quanto lui sia MOLTO timoroso nei confronti del Vaticano…
Secondo me, la Sinistra Arcobaleno rimane l’unica alternativa laica possibile. Loro la laicita’ c’e’ l’hanno nel programma, come le coppie di fatto e i diritti agli omosessuali.
Se si vota PD e si e’ laici, dal mio punto di vista, ci si da’ una zappa sui piedi.

Ema

…suggerimenti per chi votare nella capitale?….l’entrata in campo di Ferrara mi aveva spinto decisamente verso Rutelli(mo nn so…sapete chi si candida oltre a rutelli?)

Python

Un po’ più di laicità nel PD mi sembra in ogni caso un’ottima notizia, potrò votare per Veltroni soffrendo un po’ meno, anche se, per dirla alla Montanelli, sempre “turandomi il naso”.

Purtroppo non ci sono alternative, siamo in una situazione nella quale bisogna cercare di salvare quel briciolo di laicità che ancora esiste, e che verrebbe fatta a fettine da un ritorno della destra al governo.

Marco.g

Non c’è veramente niente di complicato in queste elezioni. Ognuno corre contro tutti gli altri più il porcello. A queste condizioni l’unico che ha qualche probabilità di vincere è Berlusconi ma a questo punto potrebbe non farcela nemmeno lui. Nel qual caso si tornerà quasi sicuramente a votare entro due o tre anni. Tutte le altre storie che raccontano i giornali e le TV si può tranquillamente fare a meno di ascoltarle, di saperle e di commentarle.

piersky

@ Peppe Veramente voti PD con serenita’, ma hai visto il programma…non c’e’ nemmeno una paroal sui cosidetti diritti civili….ormai le coppie di fatto (sia etero che omo) sono una realta’ in Europa e’ in moltossimi paesi extraeuropei…ma nel PD, una forza che si vuole progressista, non dice una parola!!! Senza contare poi che il programma e’ una versione edulcorata dei vecchi programmi di Berlusconi…
Per non parlare dell’ambiente, lavoro e via discorrendo (ma sarebbe off topic in questo contesto)
Certo che se i laici votano per il PD, e si accontentano dell’entrata dei Radicali (che la loro storia politica degli ultimi 15 anni gli ha visti piu’ come mercenari disponibili a vendersi al miglior offerente: per poltrone e soldi come si evince dagli accordi con Veltroni ora e’ da quelli con Berlusconi nel 94), siamo messi male…
Del resto se il Vaticano e’ cosi’ politicamente influente una ragione c’e’, e i laici hanno le loro responsabilita’

maciste

Sono d’accordo con Python: questa era la cosa migliore da fare, in questa situazione.
Almeno ora sappiamo che ci sarà qualcuno che metterà la Binetti al suo posto, se sarà necessario…
Che poi, sta Binetti… Ma chi la vuole? Cioè, se ci fossero le preferenze, sarebbe proprio certa di essere eletta? Mah…

Marco.g

Visto che l’unica vera scelta in queste elezioni sarà tra caimano e porcello, mi sembra ovvio che per votare bisognerà turarsi il naso…

darik

la binetti passerà a casini; quello è il suo posto!
ora però sono io in difficoltà!?
pugnorosista convinto, ho sperato fino alla fine
in un nuovo accordo radicali-socialisti.
voterò socialista pur con qualke perplessità….
e non posso nemmeno dire “il signore mi illumini!”
😉 darik

Miao

Ha senso arroccarsi su posizioni individualiste, al pari dei fondamentalisti, o è meglio salvare il salvabile?

Il dubbio mi assale. Nel 2001 dispersi il mio voto su chi non raggiunse i requisiti per andar a sedere in parlamento. Stavolta non voglio fare lo stesso errore. Il mio voto è come una goccia d’acqua: non deve disperdersi.

Sicuramente non voterò a destra. Quella destra in prima linea a fucilare i professori della Sapienza, in prima linea a giustificare l’aggressione della Donna di Napoli, pronti a baciare gli anelli di cardinali e papi. Basti ricordare che la destra è l’artifice della legge 40. Cosa ci si può aspettare dalla destra, se non la riforma della 194 in chiave oscurantista? La destra è pure causa della crisi del mondo accademico, con quella riforma moratti che ha costretto gli atenei a diventare laurifici, con istituti superiori che tirano fuori analfabeti.
E poi la ricerca? Distrutta la ricerca sulle staminali embrionali, distrutti tanti enti di ricerca accorpati al CNR, comissariato con forza. No, la destra non la voterò mai.

Che rimane?
Questo centro-sinistra mi ha in parte deluso. Non ha sanato i danni causati dal precedente governo. Non ha eliminato o riformato la legge 40. Non ha risolto i problemi della RIcerca, anche se con le stabilizzazioni ha portato preziosa acqua nel deserto.
Non ha imposto l’ici e le tasse alle attività del Vaticano. Il percorso dei DICO è stato subito abbandonato.
Però qualche cosa l’ha fatto. Dalle prime (e poche) liberalizzazioni, alla evidente lotta all’evasione e un evidente (si spera) risanamento, con tanto di tesoretto (ammesso che esista).

Tirando le somme: già ieri avrei votato al PD. Non avrei votato ai socialisti, pur stimandoli, nè ai radicali da soli. Non avrei votato loro per non disperdere il voto.
Adesso voto al PD con maggiore soddisfazione. Pur consapevole che è uno sporco compromesso che puzza molto. Ma meglio che dover subire altri 5 anni con il deus Berlusconi sul vertice della piramide.

La guerra è perduta. Salviamo almeno il salvabile.

Daniele

Ecco… Sia radicali che PD dopo questo “accordo” appaiono meno credibili… Mi hanno deluso.

Miao

Non mi piace fare propaganda e non voglio farla.
Voglio farvi osservare che se è vero quanto scritto qui http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_elettorale_Calderoli : “viene garantito alla coalizione vincente un minimo di 340 seggi alla Camera dei Deputati”
significa che se, per qualche circostanza che qualcuno potrebbe definire miracolo, il PD prende un voto in più della PDL piglia il controllo sulla camera.

Un voto in più.

E considerando l’abbandono di Casini e il trend positivo del PD, non mi pare una impresa impossibile. Soprattutto se si riescono a calamitare quei voti “dispersi”.

Faccio anche notare che nelle scorse elezioni (http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_politiche_italiane_del_2006) la RNP ha totalizzato il 2.5%. Se i socialisti da soli riuscissero a pigliare la stessa percentuale, non sarebbe sufficiente neanche per un seggio. Ci vuole almeno il 4%.

Per quello vi dico che non voto socialista. Pur trovandomi molto più vicino nei loro ideali che in quelli del PD.

Fabio Milito Pagliara

ottima notizia

l’attuale legge elettorale non è una porcata…. è molto peggio

se si presentassero 10 partiti e tutti prendessero il 10% dei voti, ma uno prendesse 1 voto in più questo col voto in più prenderebbe il 55% dei seggi in parlamento

credo che l’unica cosa da fare sia votare PD (e son felice ci siano i radicali e spero ancora nei socialisti)

gente non c’è la proporzionale non scherziamo

la binetti? posso sopportare la binetti piuttosto che un governo berlusconi che istituisca la repubblica cattolica italiana grazie no

la sinistra arcobaleno? Bertinotti premier? e sarebbe una scelta laica? hahahahahahahahahahah

stamattina gli han chiesto di bibbia e costituzione e ha fatto la solita arrampicata sugli specchi

concordo con Miao

ren

Spero che Veltroni abbia uno scatto di orgoglio dovesse mai vincere e segua l’esempio di Zapatero almeno sui diritti civili. Ma non facciamo affidamento su di lui, è un politico navigato, furbo come D’alema. Un po’ più presentabile di Berlusconi. Ha l’aria da bamboccione obeso e ingenuo ma sotto sotto è scaltro. Gli interessa il potere. Punto. E per ottenerlo è pronto ad accordi con la chiesa e tutto il resto del trash.

monica

A quasi nessuno di noi, è ovvio, piace ce pensare di dover votare il PD, altrimenti non staremmo qui a ridere, piangere e imbufalirci commentando le notizie; è chiaro che per noi è prioritaria la laicità dello stato e nel programma del PD non è prevista; ma votare per altri sarebbe consegnare l’Italia al nano maligno e allora altro che laicità dello stato…E’ ovvio che se i sondaggi dessero il PD in notevole vantaggio sul PDL voterei sinistra arcobaleno perchè sarei libera di scegliere il meglio. In questo caso scelgo il meno peggio. Forse perchè ho 44 anni e due figlie. E un maledetto senso del dovere. Adesso smetto perchè vorrei piangere…

Gianni B.

Noi atei/agnostici/razionalisti dobbiamo fare una scelta, anche se molto molto dolorosa: votare PD a tutti i costi altrimenti vince Berlusconi.
Come dice giustamente MIAO, chi prende 1 voto più degli altri si becca il premio di maggioranza, cioè 340 deputati alla Camera (al Senato no).
Questa volta non ha alcun senso votare un partitino, dobbiamo turarci il naso e votare PD altrimenti vincono le destre e credo che questa sia un ipotesi davvero agghiacciante!
Tra parentesi la presenza di Di Pietro nel PD garantirà un impegno verso la “questione morale” (leggasi: l’onestà dei politici), e per il conflitto di interessi (leggasi: spedire Rete 4 sul satellite visto che occupa abusivamente frequenze altrui da anni).
Oggi l’ingresso dei radicali nel PD, sia pur marginalissimo come peso (9 deputati… una miseria) sarà comunque un pungolo continuo nella ricerca di una maggiore laicità.
Votare la Sinistra Arcobaleno sarebbe un voto perso; anche se raggiungesse il 15%, e il PD il 38%, che fa 53%, se il PDL da solo arrivasse al 40%, sarebbe il PDL a beccarsi 340 deputati su 655 alla Camera.

homo ateo

In italia purtroppo la strada verso la vera laicita’ e’ ancora molto lunga per cui per il momento bisogna accontentarsi della laicita’ di serie B del PD,altrimenti se vince il Berlusca possiamo dire addio anche a quella.

ren

Si, il dubbio, Monica è che se torna al potere Berlusconi e quel genio di tremonti finiamo come l’Argentina e ci buttano fuori dall’europa. Certo che stiamo riflettendo sul da farsi, nonostante abbiamo i conati.

cosimo

chi vince vince, vince sempre la cei, schiaffatevelo tutti in testa.

Daniela

io voterò pd e mi fa piacere che i radicali siano entrati nel partito, tutto ciò non può che giovare alla battaglia dei diritti civili.

raphael

Vincerà comunque Berlusconi per cui tradisco i radicali con i socialisti.
Non mi va di stare con rutelli binetti e compagnia e pensandoci bene neanche con Veltroni….

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