Genova: donna in coma mette al mondo bimba viva

Una donna di 40 anni colpita da un’emorragia cerebrale giudicata gravissima dal pool di medici che l’ha presa in cura, in stato di coma, ha messo al mondo ieri mattina la bimba che portava in grembo a sette mesi di gestazione. La notizia è anticipata sul quotidiano genovese «Gazzetta del lunedì». È accaduto all’ospedale Galliera di Genova, dove la donna era stata trasportata d’urgenza in mattinata dopo avere perso improvvisamente i sensi. Mentre la quarantenne veniva trasferita nel nosocomio dalla sua abitazione di Masone (comune di 4.500 abitanti nell’entroterra di Gernova), al Pronto Soccorso si costituiva un pool di medici, neurologi, ginecologi e ostetrici, per intervenire immediatamente.
Dopo gli esami, con il parere favorevole del compagno e padre della bambina, si è deciso di sottoporre la donna a duplice e contemporaneo intervento chirurgico. Mentre la piccola veniva fatta nascere con taglio cesareo, la donna era operata al cervello per la riduzione del versamento cerebrale. La bimba, prematura e sottopeso, è stata affidata alle cure del reparto «neonati a rischio» dell’ospedale infantile Gaslini di Genova Quarto, mentre la madre è ricoverata in condizioni disperate nel reparto di rianimazione dell’ospedale Galliera.

Fonte: Corriere 

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16 commenti

Kris

Speriamo che, sia la donna che la bimba ce la facciano, chissà cosa ne pensa Giuliano Ferrara? probabilmente che, nata la bambina, la mamma ora può anche crepare, ovviamente in modo naturale…

Flavio

@ Kris

Penso che la posizione della chiesa cattolica, e quindi di Ferrara, sia di mantenere forzatamente in ‘vita’ anche una persona che non ha nessuna speranza di migliorare.

Sailor-Sun

Mi sembra che in questi giorni vari tg stanno dando continuamente notizie simili, il top dei queli è stato quello della donna malata di cancro che ha deciso di non abortire per curarsi, le bambine (due gemelle) hanno preso a calci il tumore fino a falo sparire e si sono salvate tutte e tre.
Una notizia simile, trasmessa su un tg nazionale, mi sembra voglia far passare l’idea che bisogna sperare nei miracoli sempre e comunque, che tutto finisce bene, quando il 99,9 periodico dei casi finisce in tutt’altra maniera.
Sono contento per quella donna, ma fossi in lei mi sentirei offesa per esserestata strumentalizzata per una campagna mediatica e politica priva di qualunque obiettività e razionalità.

mp

In casi come questi, penso sempre al padre/compagno… devono essere momenti di una indicibile sofferenza…

Stefano Bottoni

Spero con tutta sincerità che sia la madre che la bambina ce la facciano, e possano vivere una vita lunga e normale.
Ma se ciò non succedesse, il padre cosa potrà dire?
Mi ricordo un episodio di una decina di anni fa, più o meno. Fece molto scalpore, ne parlarono sia i giornali che i telegiornali: una donna incinta scoprì di essere malata di cancro. Avrebbe potuto essere curata, ma ciò avrebbe comportato la perdita del feto. Lei decise (se ben ricordo, il parere del padre non fu considerato) di non curarsi, pur essendo ben consciente che sarebbe morta. Perchè “si affidava al Signore”. Infatti morì, poco dopo il parto. Ma anche la bambina che partorì era così debilitata a causa della malattia della madre, che sopravvisse solo pochi giorni.
Risultato: un uomo che ha perso sia la moglie che la figlia, a causa della superstizione religiosa (perchè questo fu il motivo dichiarato per cui la donna rifiutò di curarsi).
E ancora qualcuno dice che esiste un dio buono?

Asatan

@Stefano Bottoni: che c’entra la storiella “edificante” col caso in questione? Qui si parla di una donna che ha avuto un ictus\aneurisma se non ho capito male, un evento imprevedibile ed istantaneo.
Posso benissimo capire che si cerchi di salvare sia la madre che la figlia, anche perchè aspettare in normali termini della gravidanza credo avrebbe aumentato fattori di rischio per la donna.

Vash

Probabilmente la bambina crescerà correttamente, mentre per ma madre teoricamente bisogna vederel’evoluzione del suo male, nella speranza che non ci sia il solito medico cattolico di turno che la farà vivere anche in stato vegetativo per i prossimi 50 anni!

Stefano Bottoni

@ Asatan

Ho perfettamente specificato che spero che sia la madre che la bambina possano cavarsela perfettamente. E conosco perfettamente la differenza fra un cancro e un ictus improvviso.
Ciò che intendevo dire è che non c’è nulla di strano nè di miracoloso in ciò che è appena accaduto: leggendo i trafiletti delle cronache cittadine, è un evento che (purtroppo) accade molto di frequente. Ma col vento clericale che tira, una notizia del genere rischia di venire “arruolata” da parte delle truppe clericali anti-abortiste. Dunque è giusto ricordare anche le notizie di eventi che non sono stati particolarmente fausti, nonostante i protagonisti fossero credenti.
Ammetto che, è vero, prima non sono stato molto chiaro su questo punto.

Lucy Van Pelt

In questo caso cercare di salvare anche la figlia non ha comportato un rischio maggiore per la madre, anzi, quindi non c’è nessun nesso con le questioni di cui si sta dibattendo in questi giorni, anche perchè la gravidanza era giunta al settimo mese.
@Vash
Penso proprio che in queste situazioni un medico cattolico di turno non possa essere così influente, anche se l’accanimento terapeutico, il testamento biologico e l’eutanasia sono temi importanti che si spera vengano presto affrontati.

Stefano Bottoni

Il nesso con gli anti-abortisti di per sè non ci sarebbe. Ma ben sapendo quanto sono bravi a rivoltare la frittata, sono pronto a scommettere che Ferrara & C. ne prenderanno immediatamente spunto per poi ripartire a spron battuto per la loro crociata.
O ancora qualcuno crede che si tratti di gente intellettualmente onesta con cui poter dialogare?

Emi

Auguri a entrambe.

Per il resto la strumentalizzazione mi pare ovvia.
Nessuno che faccia notare come la gravidanza possa (sottolineo “possa” che non significa necessariamente) essere la causa di tale patologia materna.
In questo paese si sente solo il coro dei “La gravidanza non è una malattia”, condivisibile fino al punto in cui si nascondono ad oltranza i rischi relativi a gravidanza e parto, salvo poi scendere dalle nuvole quando si scopre che di gravidanza e parto si muore ancora e non solo nei paesi sottosviluppati. Rammento che muore di patologie legate a parto e gravidanza una donna al minuto.
Nessuna forma di aborto chirurgico e farmacologico eguaglia questo rischio.
Quindi, quei sedicenti che si dichiarano per la difesa della vita stando ai calcoli dovrebbero scoraggiare le gravidanze e consigliare l’aborto.

non possumus

io mi auguro che sia la donna che la bimba sopravvivano, ma l’enfasi data alla notizia penso che coincida col fatto che il presidente dell’ Ospedale Galliera di Genova è nientepopodimeno che sua eminenza il cardinal Bagnasco, sarà un caso?

cartman666

@Stefano Bottoni, mi ricordo il caso che tu hai riferito, all’epoca leggevo vari giornali, che ne fecero un caso nazionale, con grande strumentalizzazione da parte dei giornalisti piu’asserviti al clero.
Se non ricordo male mi ricordo di aver letto, che la madre avesse dovuto essere beatificata, purtroppo per lei, il suo sacrificio fu inutile,visto che la bambina mori’ pochi giorni dopo.
E dopo un caos mediatico senza pari, i cattolici che gia’ cominciavano a parlare di miracoli, si azzittirono mestamente, se magari quella donna fosse stata meno religiosa adesso sarebbe in vita, invece adesso non c’e’ piu’.

valerio

Mi associo agli auguri sia per la madre che per la bambina.
Pur continuando ad avere dei forti dubbi sull’aborto, inteso solo come metodo antoconcezionale, mi rendo conto che qualsiasi srumentalizzazione nuoce gravemente al dibattito serio sulla questione.
E se davvero il pdl apparentasse la lista Ferrara sarebbe solo una squallida operazione di bassa politica (liquidare Casini) fatta sulla pelle delle donne, la qual cosa sarebbe semplicemente vomitevole.

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