“Avvenire” dà delle isteriche alle donne che difendono la 194

“Dichiarazioni al limite dell’isteria e una campagna mediatica con punte di violenza verbale da lasciare senza fiato”. All’indomani delle manifestastazioni delle donne sull’aborto per protestare contro il blitz di Napoli, interviene l’Avvenire affermando, in un editoriale, che, con questa reazione, si e’ ottenuto il risultato di “esacerbare gli animi e convincere anche un piccolo gruppo di donne scese in piazza ieri a Roma che fosse una buona idea dare addosso alla polizia schierata per controllarle”. I fatti di Napoli, prosegue il quotidiano dei vescovi, “dicono che il magistrato e gli agenti sono chiaramente intervenuti proprio per verificare che la 194 non venisse violata. Il polverone sollevato in seguito e’ servito a nascondere questa realta’ che, dopo raffiche di parole sparate nel mucchio, appare persino paradossale davanti a chi evoca roghi e mammane. Ora pero’ – conclude l’Avvenire – si lascino da parte i furori ideologici e si inizi finalmente a discutere del vero scandalo: la solitudine spesso assoluta in cui si compiono scelte estreme, e la paura cosi’ spaventosamente diffusa dentro le pieghe di una societa” che non sa piu’ accogliere i propri figli quando nella loro vita appena sbocciata appare la macchia di un possibile difetto”.

Lancio AGI

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31 commenti

Neoalfa

Come al solito Avvenire non capisce o finge di non capire per partito preso.
Io voto per una perfetta miscela delle due. Ignoranza e malafede: duo letale.

Federico Verponziani

è sconcertante la compiacenza con cui avvenire si addentra e soggiace alla più pura strumentalizzazione

pip_mil

La sindrome di Klinefelter non è grave ma sicuramente non è neanche una “macchia di un possibile difetto” perchè crea molti problemi…Questa gente non capisce che la decisione di portare avanti una gravidanza spetta SOLO alla gestante e non al marito/familiari/preti o simili…Si preoccupano di difendere “la vita” durante la 21esima settimana quando nel mondo milioni di persone muoiono per mancanza di acqua potabile…A me sembra ipocrisia pura.

rossotoscano

i soliti commenti inutili e se qualcuno risponde a tono allora l’avvenire affermerà che le sue parole sono state travisate… Hanno perso credibilità( se mai ne hanno avuta) e non fanno altro che ingerire nella nostra vita sociale, pensassero a tutti gli scandali che avvengono nel vaticano e a tutte le migliaia di scheletri che hanno nei loro armadi

Silesio

In principio resta comunque questo: esiste una sfera in cui l’individuo o il singolo è sovrano. Il potere ha sempre cercato di estirpare queste isole in cui si annidano pericolosi germi di libertà. Per questo ha sempre represso in modo violento o con l’aiuto delle religioni questa sfera prettamente individuale imponendo diversi tipi di costrizioni che vanno dal tipo di velo da mettere sulla testa, alle cose da mangiare, alla attività sessuale ecc. Nel tentativo di reprimere la scelta individuale di volere o non volere diventare padri o madri, si manifesta questo atavico esercizio di repressione e imposizione del dominio assoluto del potere sulle intimità del singolo. E’ chiaro che alla chiesa (o a Ferrara) della vita che sta nel grembo (altrui) non gliene importa un fico secco. Però c’è un godimento di fondo nel reprimere la libertà nelle scelte individuali. E’ questo piacere che viene profondamente ferito.

enrico matacena

Da chi fa del disprezzo delle donne un pilastro tra i suoi dogmi, non ci si poteva aspettare altro. Magari ci si poteva aspettare anche che l’avvenire proponesse di metterle al rogo come streghe.

schock

è certo, una volta nato un bimbo malformato o malato a loro non gliene frega più niente. Il loro dovere lo hanno fatto, preservare il diritto alla vita. Poi di come quella vita proseguirà il suo cammino non è più affar loro. Il loro unico interesse è quello di creare uno stato di bisogno nelle famiglie che per mantenere già un figlio sano fanno fatica, figuriamoci un bimbo malato. Non per nulla molte cliniche e istituti di recupero sono di proprietà ecclesiastica che non vedono l’ora di ingrossare la loro clientela con nuovi piccoli malati dietro lauti compensi. Loro sanno benissimo che dove c’è disperazione lì vi è terreno fertile per la loro assurda dottrina. Non preoccupatevi mamme a mettere al mondo figli con qualche piccolo difettuccio poi ci penseranno i viaggi che farete da padre pio, a fatima, a lourdes, a loreto,…. a rimettere le cose a posto, abbiate fede che con assidue preghiere, offerte e tanti altri sacrifici riuscirete a commuovere il cuore del nostro signore gesù cristo che vi fara u miraclo!!

francesco

Le parole dei vescovi sono esplicite :” La solitudine in cui si compiono scelte estreme” esigono la vicinanza di un prete o una suorina che a spese dello stato riconducano la feticida sotto il paternalismo papale . L’intento è sempre quello , succhiar soldi allo stato , dissanguarlo per mantenere nel lusso una schiera di prelati avidi d’oro e riconquistare il rimpianto potere temporale in un paese depredato ed in miseria culturale e morale . Il resto è chiacchiericcio moralista di parrocchietta di provincia .

extra ecclesia

Silesio condivido al 100%.
L’avvenire ormai s’è ridotto a fare disinformazione pura, altera la realtà, tenta spudoratamente di ridimensionare, preoccupato che il disdegno monti. Quello che è più grave è che ormai si riducono a contrapposizioni neanche più argomentate con un po’ di logica o cultura. L’avvenire mi sembra più vicino a don livio e l’acqua santa che brucia i professori di radio maria che a un giornale.

Aldo

pip_mil: “Questa gente non capisce che la decisione di portare avanti una gravidanza spetta SOLO alla gestante e non al marito […]”

Be’, questa mi sembra un po’ tirata per i capelli. Mettiamo che il marito non voglia il figlio: la donna dovrebbe avere il diritto di imporglielo? Al di là delle leggi, è mia ferma opinione che no, non dovrebbe avere quel diritto, a meno di liberare il padre da qualsiasi responsabilità qualora la nascita avvenisse senza l’accordo di entrambi i genitori. In altre parole, se il figlio è voluto da entrambi, che sia cresciuto da entrambi. Se lo vuole solo lei, che lo cresca da sola e con le sue sole forze.

Ammetto che l’ultima parola possa spettare alla potenziale madre solo in un caso: se è lei a non volere portare avanti la gravidanza. In quel caso, e solo in quel caso, la donna dovrebbe poter avere l’ultima parola senza alcuna intromissione esterna.

Ci sono poi le leggi ma, anche se le si deve sempre rispettare, non è detta che quelle leggi siano sempre giuste. Quel che ho appena scritto valga come pura e semplice opinione personale, pour parlé.

Stefano Bottoni

La reazione delle donne avrebbe esacerbato gli animi??? Mi sembra lo stesso ragionamento di chi prima ti pianta un coltello in corpo, e poi ti denuncia per porto abusivo di arma!

Vito Catozzo

Che se io saprei che mio figlio mi diventerebbe un giornalista dell’avvenire, vivo ce lo faccio mangiare il ritratto di dino boffo.

Vash

Teoricamente dovrei essere indignato ma invece sono contento perchè così Avvenire, come tuti i mezzi di informazione (o disinformazione) che la pensano alla stessa maniera non faranno altro che alimentare questa giustissima protesta da parte delle donne!

Drina

quelle “donne isteriche”si stanno difendendo da voi stregoni medioevali e dalle vostre “pire” e non sono poche e nemmeno sottomesse e non è nemmeno finita quì.TREMATE,TREMATE,LE STREGHE SON TORNATE!!! Ve la ricordate?

enrico

@ Aldo

1. lui è il marito lei la donna (non necessariamente la moglie, pare);
2. se la donna non vuole il figlio potrebbe, forse, ma forse anche no … boh, chissà anche decidere lei;
3. se è il marito a non volere il figlio la donna deve abortire ovvero tenerselo e gestirselo da sola in tutto e per tutto.
-Geniale, non scherzo! Non sia mai che, se il marito non vuole un figlio, possa degnarsi di usare metodi contraccettivi … noo, poverino, molto meglio far rischiare la pelle alla donna obbligandola ad abortire!
Toglimi una curiosità: hai mai pensato di chiedere la cittadinanza onoraria in Uganda? Sono sicuro che te la danno.

francesco

Mah ,,, Drina le streghe sono invecchiate e le nuove leve non sono coscienti . Nell’ultimo ventennio si è sradicato il senso critico nelle nuove generazioni che con il bombardamento mediatico clericofascista del monopolista brianzolo lo ha rilegato negli abbaini dell’incultura dei grandi fratelli o delle discoteche . Le giovani ed i giovani di oggi non sanno quanto si è lottato per ottenere certi diritti , li danno per scontati senza lottare. Mal gliene incorrerà quando dal loro sonno di coscienza si risveglieranno in un nuovo stato clericale che in sordina glieli avrà tutti rinnegati . Spetterà purtroppo solo alle vecchie streghe scendere in piazza a formare presidi contro questo neoclericofascismo di rivalsa , come si è visto ieri in fondo , di giovani ce n’erano poche perchè tutte intente a celebrare il sanvalentino mediatico per ingrassare il commercio degli amorali valori liberisti. Le streghe vanno estinguendosi tutte bruciate sul rogo dell’ignoranza collettiva diffusa via etere .

Asatan

Allora nell’Aldo pensiero:

1) Se resto incinta e nonvoglio il bambino, forse poteri anche avere diritto di scegliere DA SOLA cosa fare. pErò se lui lo vuole bisogna discuterne

2) Se io voglio il bambino e lui no, cavoli miei dargli da mangiare.

3) Se ho problemi per cui non posso usare pillola o spirale, cavoli miei abortire perchè il bravo catto-maschio italico il preservativo non lo usa.

beppe

volevo ricordare, che in virtù di questa frase “una societa” che non sa piu’ accogliere i propri figli quando nella loro vita appena sbocciata appare la macchia di un possibile difetto” le associazioni cattoliche che gestiscono i bambini orfani o abbandonati ( la quasi totalità) danno in adozione prevalentemente bambini malati.
Loro dicono perchè hanno più bisogno di cure e di una famiglia, io e altri crediamo perchè costano alle associazioni di più rispetto ai bambini sani…
Bisognerebbe occuparsi di adozioni, altro che di aborto, della enorme difficoltà di adottare bambini italiani, ma visto che delle adozioni sembra non interessare a nessuno, (perchè gestite dalla CEI)… si parla di aborto…. (gestito dalla persona)…

beppe

per Aldo… o tu non hai figli o sei di cultura talebana.
Il figlio non è un oggetto, la frase che dici “la donna non dovrebbe avere il diritto di imporglielo” è semplicemente orribile.
Tratti la donna e il figlio, il TUO, come cose.
Ti senti sopra tutto, ma pensi veramente quello che dici ?
Io a 19 anni ho provato l’orrore dell’aborto, una ferita che ti porti dentro tutta la vita.
Guardo i miei figli ora e penso a quello che non è mai stato il figlio che non abbiamo potuto avere io e la mia ragazza.
Non scherzate su una cosa seria, non pensate che fanno aborti solo persone senza scrupoli e coscienza.
Al giorno d’oggi potrebbe essere necessario abortire per problemi economici, perchè questo stato non ti permette di averli, quanto vorremo avere il terzo figlio io e mia moglie ? molto ma con 1900 euro al mese non si può, con la mensa da pagare, i libri, il pulmino, anche la scuola statale è onerosa.
Allora parliamo di difficoltà a mantenerli i figli, risolveremmo anche il problema dell’aborto.
Quando si decide di non avere un figlio, muore una parte di te stesso, ma garantire un futuro a quel figlio è troppo importante per non pensare se puoi darglielo o no.

Aldo

Enrico: “Non sia mai che, se il marito non vuole un figlio, possa degnarsi di usare metodi contraccettivi […]”

Enrico, a volte non funzionano al di là delle migliori intenzioni e delle migliori attenzioni. Penso che sia assodato.

Aldo

Asatan: “Se resto incinta e nonvoglio il bambino, forse poteri anche avere diritto di scegliere DA SOLA cosa fare. pErò se lui lo vuole bisogna discuterne”

Non mi sono spiegato (o non hai capito). Se non lo vuoi, secondo il mio umile parere, puoi decidere quel che vuoi fare, senza rendere conto a nessuno. Se lui lo vuole e tu no, lui si attacca al tram e tu decidi. Se tu lo vuoi e lui no (dato per scontato che la gravidanza sia la conseguenza di un incidente prese tutte le precauzioni del caso), la volontà di mettere al mondo il figlio è interamente tua e tua deve essere anche l’intera responsabilità. Opinioni, of course, ché la legge (sbagliando) dice altro, mi pare.

Francesco

Ma dico stiamo scherzando???? La polizia è intervenuta su segnalazione di un portantino ex carabiniere che credeva che la donna avesse commesso un reato. NOn si è trattato inoltre di un aborto terapeutico come ha detto la TV ma di un aborto spontaneo, il bimbo era già morto nella pancia della mamma. E’ ovvio che questa donna e forse qualcuno che si è subito messo dietro di lei, hanno voluto marciarci sopra. Il caso di per se infatti era un non – caso, nel senso che nessuna caccia alle streghe è mai partita,a Napoli come da nessuna altra parte.
Sveglia gente

cheStorie!

@Francesco

“Mah ,,, Drina le streghe sono invecchiate e le nuove leve non sono coscienti”

Ah France’, ma parla per te 🙂

luigi

ma che credibilita’ hanno giornali che non li legge nessuno, tipo appunto avvenire, osservatore romano o il foglio?
ciao a tutti e teniamo duro
Luigi

Liberale Liberista Libertario

Per quanto mi riguarda in una società libera chiunque dovrebbe avere il diritto di stipulare contratto chiamandolo come vuole. Io sono daccordo con Aldo nel caso in cui esista un un documento che regoli il rapporto tra due partner affermando il dovere della donna di non avere figli e che, nel caso questa infranga il contratto, liberi da ogni responasibiltà l’altro patner verso il mantenimento del nascituro. In assenza del contratto direi che per default sono anche cavoli del marito.

vico

Strano l’uso dei termini del giornalista dell’Avvenire che ignora l’etimologia greca, hysteron significa infatti utero e mi sembra che la chiesa stia appunto tentando di appropiarsene. Le donne hanno ragione ad essere invece inc….. dove la parte finale dovrebbe fare riferimento all’organo maschile.
D’altro canto cosa ci aspettiamo, sul tema dei diritti delle donne dopo la legge sulla fecondazione assistita?

Angela

@ Aldo
La legge italiana tutela innanzitutto il bambino, che, inevitabilmente passa attraverso la tutela della madre (se la madre è in condizioni disagevoli, di conseguenza lo è anche il figlio) e in genere tale tutele decadono con la maggiore età.
Però, caro Aldo, quelli che citi tiu sono “casi limite”.
A me pare che sia la solita zuppa riscaldata e che a voi uomini proprio non va giù, cioè quella della maternità, in cui voi giocate un ruolo marginale. Ma noi donne abbiamo pagato questo privilegio con la discirminiazione (e ancora la paghiamo) cosa c’entriamo? E’ la Natura che ci ha fatto così!

Matteo

Donne di tutta Italia Unitevi !!!
Ormai l’attacco alla 194/78 è partito, difendiamo questa legge che ha ridotto gli aborti .

Aldo

Angela, quel che intendevo dire è che mi pare che le leggi in materia siano più asimmetriche di quel che sarebbe opportuno in un contesto di vera parità (parità che auspico, ma che non riesco ancora a intravedere a causa di evidenti squilibri talora in un senso, talora nell’altro). Avvenire scrive delle corbellerie, alcuni rami del femminismo rispondono con corbellerie di segno opposto, le leggi paiono scritte da persone con la testa nel pallone. C’è una gran confusione, e chi finisce nell’ingranaggio ne viene tritato senza pietà.

P.S. La tutela del bambino dovrebbe iniziare quando il bambino esiste, non prima. Un aborto, per definizione, non si applica ad un bambino ma ad un feto nei suoi vari gradi di sviluppo. Ma forse anche questa è una visione talebana delle cose (grazie Beppe!).

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