Aggiornamento, Trento: fedele muore in chiesa, parroco fa coprire il corpo e continua la messa

Un parrocchiano muore in chiesa, e il parroco lo fa coprire con un lenzuolo e prosegue la celebrazione della messa. E’ successo domenica, ma la notizia e’ stata rivelata solo oggi dal quotidiano trentino ”L’Adige”. Pio Leita, 86 anni, con problemi cardiaci, alla messa delle 8,15, nella chiesa di Madonna Bianca a Trento, e’ stato colto da un attacco di cuore che gli e’ stato fatale. Inutili per lui tutti i tentativi di rianimazione cardio-polmonare effettuati dall’equipe sanitaria, protrattasi per oltre trenta minuti. La salma e’ stata quindi ricomposta e coperta, in attesa dei necrofori comunali per il successivo trasporto alla camera ardente.

Lancio AdnKronos

L’anziano fedele viene colto da infarto e muore sui banche della chiesa. Ma la Messa deve continuare. Accade a Trento, in una parrocchia di periferia dedicata alla Madonna Bianca, dove l’altra mattina un uomo di 86 anni, Pio Leita, si è accasciato sui banchi durante la Messa del mattino, vittima di un attacco di cuore fulminante che gli ha fatto perdere conoscenza, tra lo spavento dei presenti. Erano le 8 e 15 e subito è partita la chiamata al pronto soccorso, distante appena un paio di chilometri, ma il medico non ha potuto fare nulla per salvare la vita dell’anziano, da tempo sofferente di cuore: dopo quasi mezz’ora di tentativi disperati il rianimatore ha rimesso nella borsa gli attrezzi del mestiere e gli infermieri hanno fatto ritorno all’ambulanza, dopo aver coperto con un lenzuolo la salma dell’anziano che è rimasta ferma in mezzo alla navata.
Impossibile rimuovere il corpo senza l’autorizzazione del magistrato di turno, vietato spostare l’anziano fedele – un affezionato della Messa mattutina – prima dell’arrivo dei necrofori comunali. Che fare? Il parroco Mario Peron, un sacerdote benvoluto dagli abitanti della zona, ha invitato i fedeli a prendere posto e ha ripreso la celebrazione della Messa di fronte a un pubblico incredulo. Ma la foto del morto sotto il lenzuolo, pubblicata su L’Adige, con i fedeli che gli voltano le spalle per seguire la preghiera del sacerdote ha acceso le polemiche: sono molti, anche tra i cattolici, a scandalizzarsi per la Messa celebrata con un morto nella navata. […]

L’articolo completo è raggiungibile sul Corriere

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66 commenti

wilgiornalismoserio

La mente critica mi suggerisce che una messa non dura, generalmente, più di quarantacinque minuti, a volte anche meno. Se il signore si è sentito male diciamo a cinque minuti all’inizio e per mezz’ora hanno tentato di rianimarlo, che senso ha il titolo?
La messa è proseguita durante il tentativo di rianimazione e solo in extremis ci si è accorti che l’anziano era deceduto?
Oppure è stata sospesa per poi riprendere una volta accertato il decesso?
In ogni caso, se le cose sono andate come dice l’articolo (che non fa menzione della prosecuzione del rito), il titolo difficilmente può essere vero.

Prima di qualsiasi commento, si può sapere cosa esattamente è successo?

wilgiornalismoserio

Rettifico: non fa menzione del momento della prosecuzione del rito.

Kris

Forse il pover’uomo ha avuto la sfortuna di morire prima che passassero a raccogliere le offerte…se fosse morto dopo, magaro, la messa l’avrebbero anche interrotta, tanto lo scopo era stato raggiunto…

San Gennaro

Art. 405 c.p.: “Chiunque […] turba l’esercizio di funzioni […] religiose del culto cattolico, le quali si compiano […] in un luogo destinato al culto […], è punito con la reclusione fino a due anni”.
La messa è proseguita per evitare la condanna del defunto. Chiaro, no?

senzaluce

speriamo che qualche entità o spirito abbia subito prelevato la poveretta per portarla in qualche luogo di luce e di gioia e via da certi posti e certe figure squallide e necrofile amanti della morte e della sofferenza.

Andrea Pontalti

Se potessi scegliere quando morire, sarei felice accadesse durante la S. Messa.

Silent Bob

Non ci vedo nulla di strano. La Chiesa predica il rispetto della vita dal concepimento al suo termine naturale, no? Non dice niente sul rispetto dei morti. Quindi una volta constatato il decesso puoi fare quello che ti pare.

Gano

Da “repubblica”

Impossibile rimuovere il corpo senza l’autorizzazione del magistrato di turno, vietato spostare l’anziano fedele – un affezionato della Messa mattutina – prima dell’arrivo dei necrofori comunali. Che fare? Il parroco Mario Peron, un sacerdote benvoluto dagli abitanti della zona, ha invitato i fedeli a prendere posto e ha ripreso la celebrazione della Messa di fronte a un pubblico incredulo. Ma la foto del morto sotto il lenzuolo, pubblicata su L’Adige, con i fedeli che gli voltano le spalle per seguire la preghiera del sacerdote ha acceso le polemiche: sono molti, anche tra i cattolici, a scandalizzarsi per la Messa celebrata con un morto nella navata.

“Dovevano fermarsi” in segno di rispetto per quell’uomo. Ma lui, il parroco, si è giustificato: “Che dovevo fare? La Messa andava celebrata, non è giusto farne un caso. Solo chi non conosce il funzionamento della Messa non capisce le ragioni della mia scelta. Non potevamo fermarci, eravamo riuniti in chiesa e abbiamo pregato per lui”.

anteo

scegliere dove morire? non ha senso, si sceglie dove vivere, anzi si cerca di migliorare il posto dove si vive, morire è un verbo strano, solo in testi come “spoon river” si trova l’affermazione “sono morto”, nessuno è in grado di dirlo, un verbo da manipolare con cura, per non scadere nel ridicolo oppure nella necromania.

ritornando al fattaccio
E’ mostruoso: hanno un rito da fare e questi lo fanno, capiti quel che capiti,
ho fisicamente paura di questa determinazione sorda, di questo senso del dovere per niente empatico, e senza empatia che uomini si è? come si fa ad assistere all’agonia di una persona, alla sua morte e continuare come se niente fosse?

chiericoperduto

Io credo che il signore si sia sentito male, sia stato messo da parte per i dovuti soccorsi , la messa sospesa durante i tentativi di rianimazione e constatato il decesso “il parroco lo fa coprire con un lenzuolo e prosegue la celebrazione della messa” in attesa dei necrofori comunali.
Veramente una sensibilità fuori del comune…già che c’erano a quel punto poteva, nel frattempo, far chiamare i parenti e celebrare il funerale.

Eugenio

beh…i giornali locali si sa…avendo poco da dire spesso gonfiano certe notizie fino a farle esplodere…io credo che per dare un giudizio obbiettivo bisognerebbe sapere di preciso cosa è successo…e non lo si può certo sapere da un giornale locale…

Akrasias

Anteo
Informati meglio e sappi che un cadavere non si può rimuoverlo per diverse ore fino all’arrivo del giudice. Inoltre i familiari hanno detto che il padre sarebbe stato felice se altri avessero pregato per lui. V.caporedattore di Repubblica presente a Rai 2 del mattino.

Flavio

Repubblica.it titola “Muore in Chiesa, il parroco continua la messa”.
La chiesa evidentemente merita SEMPRE la maiuscola.

Il Fauno

E meno male che il cristianesimo è la religione della Vita; cose del genere neppure in Iran…in un paese normale, se un tizio muore durante una funzione religiosa, a rigor di logica si annulla la funzione, si manda tutti a casa e si porta il cadavere all’obitorio…a rigor di logica, appunto…in Italia, invece, il cristianesimo che fonte di Luce e di Vita, le funzioni si eseguono con un bel cadavere sdraiato in terra e sotto gli occhi di tutti…questo è il paese in cui vivono gli italiani.

daniele

Io, pur non essendo credente, non lo trovo così sconvolgente. Penso che per un credente serio non ci sia niente di più desiderabile della propria morte durante la celebrazione eucaristica. Il fatto che il rito sia poi stato ripreso e concluso non mi pare poi nient’altro che un atto di estrema coerenza, infondo i cristiani credono che dopo questa vita l’anima sopravviva e che il corpo risorgerà alla fine dei tempi. Per la serie “il morto è morto, pensiamo a vivi!”

lorenzo

Che cosa dovevano fare?

Hanno chiamato subito i soccorsi e non c’è stato nulla da fare. Siccome non potevano spostare il corpo senza autorizzazione lo hanno coperto e lasciato lì. Non c’era cosa migliore da fare che rimanere in chiesa e pregare per l’anziano che era morto.

Stock Hudson

Ma è morta prima o dopo il momento della raccolta delle offerte?

fra Pallino

@il fauno

“a rigor di logica”

Bellissima questa.
A rigor della TUA logica evidentemente, che non conosce cosa significa la messa per i credenti (comunione alla morte e alla resurrezione di Cristo in breve…) e non un teatrino o una festicciola qualsiasi…

in commenti del genere si vede più che altro l’ignoranza culturale sul cattolicesimo, che “a rigor di logica” chiunque voglia usare l’intelligenza e la conoscenza dovrebbe minimamente avere, se non altro per criticare a ragion veduta.
Daniele vedo invece che ha afferrato di più, oltretutto esprimendo un’opinione personale – come la mia ovviamente – senza tirare fuori il mito trito e ritrito dell’imparziale “rigor di logica”…

San Gennaro

Il parroco non voleva rischiare l’accusa di interruzione di pubblico servizio.

pincopallo

E’ morto sicuramente prima della raccolta delle offerte, altrimenti il prete avrebbe anche potuto non proseguire con la messa…

Python

E poi, sempre a rigor di logica, il morto sarebbe anche potuto resuscitare e allora sai che pubblicità positiva per il parroco !

chiericoperduto

@ fra pallino
Hai ragione, la logica non fa parte della religione.

Carlo

Ma francamente: checcefrega? Trovo molto piu’ grave che la politica italiana sia dominata da integralisti come la Binetti e da ipocriti come Mastella, che si voglia rivedere la legge sull’aborto, che la protesta civile di alcuni docenti contro la visita del papa nella loro universita’ diventi caso nazionale, che ci sia la legge 40, che le leggi sulle convivenze vengano affossate, che i quotidiani riportino continuamente le parole del papa, ecc ecc ecc….

Andrea Pontalti

Sono i commenti leali, come quelli di Daniele, che rendono proficua per un credente come me la lettura di UAAR Ultimissime.

Non quelli che prendono qualsiasi notizia come pretesto per invettive faziose e a volte anche irrispettose.

fra Pallino

@chiericoperduto

chissà perchè allora nel biennio degli studi teologici c’è un corso di logica… mah…si saranno sbagliati…

Python

Quindi i commenti leali sono solo quelli che capiscono e giustificano le scelte dei cattolici ? Un po’ come la “sana laicità” a cui fa riferimento Ratzinger, ossia è sano solo il laico che si sottomette ai voleri della CCAR.

Tornando al nocciolo della questione, mi sembra che qui non sia il caso di tirare in ballo il significato che la messa può avere per i credenti, come fa Fra Pallino; una o due estati fa era successo qualcosa di simile su una spiaggia italiana, un morto coperto da un telo e tutti quanti allegramente continuavano a prendere il sole.
Il comportamento del parroco è stato semplicemente di pessimo gusto, meglio avrebbe fatto a chiudere la chiesa e casomai vegliare il defunto insieme ai parenti.

Stefano Bottoni

@ Il Fauno

“E meno male che il cristianesimo è la religione della Vita; cose del genere neppure in Iran…in un paese normale, se un tizio muore durante una funzione religiosa, a rigor di logica si annulla la funzione, si manda tutti a casa e si porta il cadavere all’obitorio…a rigor di logica, appunto…in Italia, invece, il cristianesimo che fonte di Luce e di Vita, le funzioni si eseguono con un bel cadavere sdraiato in terra e sotto gli occhi di tutti…questo è il paese in cui vivono gli italiani.”

Purtroppo queste cose non succedono solo in Italia e solo durante le funzioni religiose. Qualcuno si ricorda ancora dell’Heysel? 47 morti in tutto (39 gli italiani). Ma almeno allora la scusa per far disputare la partita fu che, se non si fosse svolta, il bilancio sarebbe stato ancora più tragico. Personalmente dubito parecchio che, in caso di sospensione della messa, vi sarebbero stati immani disordini. Ma appunto, The show must go on.

Capitan Spaulding

Io non ci vedo nulla di strano…
Sbaglio o i funerali non sono altro che messe col morto?

A parte questo, il morto in chiesa (e non solo) ce l’hanno sempre (anche se finto) appeso al muro.
Per non parlare delle varie reliquie ossa e resti vari di cui vanno tanto fieri.

longinous

@pallino
la logica deve partire da una base esatta, altrimenti passaggi logicamente giusti giungono a conclusioni… logicamente errate!
Le tue, ad esempio.

fra Pallino

@ longinous Bottoni Pyton

la base esatta – che data la vostra ignoranza in materia mi permetto di spiegare – è che la messa non è nè uno show nè una partita in spaggia, nè una partita allo stadio. é logico che in questo caso tutto andrebbe fermato.

Essendo la messa la ripresentazione sacramentale della morte e resurrezione di cristo e quindi il vertice dell’incontro tra la chiesa e il suo signore, pregare per un fratello appena defunto proprio in questo momento così significativo della vita cristiana non pare per nulla fuori luogo, anzi.

Un po’ di logica signori…

Asatan

Beh la necrofilia cattolica è cosa arci nota: hano riepito le chiese di scheletri, prepuzi, bottiglie di sangue, pezzi di questo o quel cadavere…. pensate veramente che un normale morto in chiesa gli faccai qualche effetto?

Alla fine della fiera la chiesa è loro, se vogliono continuare a fare il loro teatro con un morto all’interno son cavoli loro. Anzi probabilemente per loro è anche positivo in quanto riterebbero di “aiutare” il defunto nel suo transito ultraterreno.

daniele

ALT ALT ALT.
@Python. Quello che dicono Andrea Pontalti e fra Pallino non centra niente con il fatto di sottomettersi alle scelte e alle prese di posizione della CCAR. Dicono solo che per formulare un giudizio sensato è necessario CONOSCERE…

Bene, io vista e considerata la relazione che i cattolici hanno con la morte e con il rito eucaristico, ripeto, non vedo nulla di così stravagante nel fatto di celebrare la messa con il morto in chiesa. Al contrario, avrei storto il naso se avessero dato precedenza al morto scordandosi della messa. Lo so che è una logica un po’ contorta per un non credente, ma la messa, per i cattolici veri, per quelli che credono sul serio, non è un teatrino delle marionette, è la comunione con il proprio dio: parliamoci chiaro, credono che pane e vino siano vero corpo e vero sangue di Cristo! In questo qaudro di credenze quale sarebbe la cosa più logica? Occuparsi di un corpo inanimato la cui anima sta già altrove o affrettare il prima possibile il contatto con il salvatore??? Se il poveretto fosse morto durante la festa parrocchiale in oratorio, magari nella pista da ballo, e tutti i parrocchiani avessero continuato a danzare… Beh… Allora si che avrei visto qualcosa di anomalo. Ma qui proprio non ci vedo nulla di strano.

Io piuttosto auspicherei una coerenza simile a quella dimostrata in questo caso in altri ambiti delle azioni cattoliche… Tipo la solidarietà e l’assistenza incondizionata ai bisognosi, la povertà, l’umiltà, la fratellanza… Insomma cose che da fondamento sono diventate accidenti nella storia della chiesa…

maxalber

Da fra pallino
e da altri credenti che ci frequentano io (noi?) sto sempre aspettando informazioni relative alla possibilità di parlare liberamente in autorevoli blog cattolici.
La buona educazione vorrebbe che se anche tali posti paradisisaci non si trovassero, almeno un segno di riscontro venisse mandato (in hoc signo…), del tipo: spiacente, scordatelo.

Quanti tentativi dovrò ancora fare prima di essere degnato di una risposta?

fra Pallino

@maxalber

guarda sinceramente non frequento nessun blog cattolico di nessun tipo, quindi non so darti nessuna informazione in merito. Spero comunque vivamente che ci siano e che vi si possa parlare liberamente come si fa qui (anche se non mancano come converrai post rigurgitanti offese gratuite e posizioni tutt’altro che aperte al confronto).

Python

@ Daniele

“Lo so che è una logica un po’ contorta per un non credente”

A me sembra una logica un po’ contorta e basta.
Non credo che per formulare un giudizio su questo episodio sia necessario essere dei teologi. Io non sono credente e trovo squallida la scelta di proseguire con la messa (la foto a corredo della notizia mi sembra abbastanza eloquente) , ma credo che anche qualche cattolico abbia pensato la stessa cosa.

Non condivido il tuo ragionamento, in base al quale sarebbe perfettamente logico quanto accaduto per via del “quadro di credenze” che alberga nella mente dei cattolici sulla morte e sul rito eucaristico; a questo punto, estremizzando, qualsiasi comportamento dovrebbe essere giustificato se supportato da delle solide superstizioni.

@ fra Pallino
Sono certamente ignorante in molte materie (magari anche Lei avrà qualche punto debole) ma la Sua precisazione in merito a cosa è e cosa non è la messa non era necessaria.

watchdogs

ho appena visto un servizio sul TG1, con un esperto di diritto canonico che diceva che il prete è da elogiare e che la funzione è un atto di culto e non uno spettacolo. Dice Fra Pallino che è la rappresentazione della morte? Beh penso che a questo punto, visto che anche l’immondizia è qualcosa che sta andando in putrefazione, avremmo trovato un posto in cui mettere tutta l’immondizia di Napoli, al limite si copre con un lenzuolo bianco

watchdogs

non c’è bisogno che perdoni, gli altri dicono che saranno pure queste le regole, ma sono disumane e fanno schifo.

Maurizio D'Ulivo

La messa sarebbe stata interrotta solo in caso di disturbi.

In effetti il defunto ci ha provato a boicottare la cerimonia, morendo provocatoriamente nel bel mezzo del suo svolgimento: ma per fortuna il parroco, degno erede di una casta di ministri di fede rotti a tutte le avversità, ha saputo far fronte ad una così maldestra (sebbene inedita) messinscena.

E per fortuna che i parenti del defunto sono arrivati sul posto solo dopo la conclusione della funzione: il problema dell’interruzione della messa a causa di disturbi esterni sarebbe sorto solo nel caso che, arrivando prima della sua fine, essi avessero preso a disturbare i fedeli con pianti e grida di dolore del tutto intempestivi, quantomeno fino al pronunciamento dell’ “ite, missa est”…

fra Pallino

@watchdogs

capisco che sei completamente a digiuno di teologia cattolica, ma ripeto, per esprimere un giudizio sensato bisogna conoscere il contesto, altrimenti se non si preferisce tacere è meglio esprimere le proprie idee con più prudenza (si evitano figuracce).

Ma a quanto pare nemmeno si riesce a leggere correttamente l’italiano: ho detto che la messa è la RIPRESENTAZIONE sacramentale, NON la RAPPRESENTAZIONE!!!
e non si tratta di regole ma del senso della vita cristiana: la messa è proprio la celebrazione della vita che vince la morte aprendosi all’eternità. E cristiani sanno che la propria morte è il luogo misterioso dell’incontro con la propria Origine.

Dal tuo ragionamento è totalmente assente lo sforzo di capire il contesto di senso in cui è inserito l’avvenimento.

Markus

@ Frappallone

per me la morte di chiunque val bene una messa.

Ma che diamine, il morto non aveva un cane di parente ? Non una parola ?

Fossi stato io il prete, avrei interrotto la messa e avrei fatto tutto il possibile per confortare chi c’era in quel momento… fosse stato pure il fedele che gli stava accanto.

il freddo e disumano tecnicismo dei burocrati del sacramento è per me motivo di profondo disgusto.

Potrai portarmi tutte le motivazioni filosofiche che vuoi, ma persino i cani si piangono tra loro di fronte alla morte. Il tuo amato prete, invece, è così evoluto da essere condotto da ordini superiori a fregarsene del fatto che un altro essere umano, fatto della stessa carne e dello stesso sangue, stava lascianda tutto.

TUTTO.

Posso capire, blablabla bablabla, teologia, bala bla bla… sacralità, vita, amore, bla, bla, ma poi… muori ?…. e chi kazzo se ne frega!

Non discuto, questi sono forse i valori che difendi e che ti piacciono, ma io mi permetto di dirti che mi fanno venire la gastrite e che me ne vergogno per chi non capisce che dovrebbe farlo.

Questo è molto umano per me.

Non mi stupisco affatto, se non riesci a capire.

daniele

Io non sto giustificando nessuno, penso solo che non ci sia nulla di moralmente indegno in questo episodio. Io non credo, e non condivido la visione fantastica che i cattolici hanno della messa e della vita dopo la morte… Ma proprio non riesco ad immaginare cosa più buona per un cattolico che morire in chiesa e rimanerci durante la transustanziazione… Non ci vedo nessuna insensibilità, nessuna pochezza morale, nessuna leggerezza… E’ solo un modo come ce ne sono tanti di considerare e gestire il momento della morte. Con questo chiudo.

fra Pallino

@markus

senti io non ero lì e non posso giudicare se il parroco – che l’articolo dice amato dai suoi parrocchiani – intenda la messa come un tecnicismo burocratico e sia stato freddo e disumano, dico solo che per il significato che ha la messa per i cattolici c’erano tutti gli elementi proprio per fare ciò che dici tu, compassione, pianto, soliderietà, ecc. ecc. ma fatto in modo cristiano, con la certezza evangelica della vita che vince la morte.

Credo che tu faccia molta confusione e come al solito.. giudizi sommari. MI sa tanto che l’equivoco nasca dall’equazione messa=rito, regole, burocrazia, show, e chi più ne ha più ne metta…

A sentire molti dei vostri commenti mi convinco sempre di più che siete giustamente atei e anticlericali: perchè avete un’idea caricaturale di Dio e della chiesa. Logica premessa di qsi tutti i vostri commenti. Uno sforzo in più per scendere in profondità, no?

watchdogs

il morto aveva un figlio prete che ha detto che il suo collega ha fatto bene

perché dici che sono a corto di teologia? ho capito che secondo le vostre regole il prete ha agito bene, infatti dico che avete delle regole che mi fanno schifo.

San Gennaro

Chi, come me, non crede, può vedere nella celebrazione della messa un lavoratore che effettua la propria prestazione e tutti i contratti collettivi sanzionano severamente l’abbandono del posto di lavoro.
Molti di voi ricorderanno Sandra Milo che, alla notizia dell’incidente (bufala) capitato a suo figlio, piantò la trasmissione in diretta gridando “Chi, Ciro? Oddioddioddio…” e punita da BLOB per un mese.
Pensate a un chirurgo in sala operatoria, al controllore del traffico aereo o ferroviario, al vigile all’incrocio, …, che vanno via appena saputo che un loro congiunto sta male: in TAL CASO penserei che fanno schifo.
Voglio citare il caso di un attore teatrale (Eduardo De Filippo) che recitò la sera stessa della morte della PROPRIA FIGLIA Luisa di 10 anni. Qualcuno del pubblico in sala piangeva in sua vece. Non credo che abbiamo il diritto di giudicare se abbia fatto bene o male. Ma trovo sicuramente sbagliato tirare in ballo “regole che fanno schifo”, essendo De Filippo quasi certamente non credente (sicuramente non praticante)

Markus

@ fra Pallino.

Senti, si tratta di avere sensibilità diverse.

Di fronte alla morte in me scatta riflessione, pianto, dolore, sicuramente mi fermo e rifletto.
Questo mi fa sentire umano.

Un’altro magari vede il morto, gli fa una puntura di formalina o altro conservante, mette del deodorante in giro e aspetta che se ne occupi chi di competenza.

Mica sbaglia, ma a me fa venire un brivido.

Un po’ come un cannibale. Mica sbaglia a mangiare la carne di un uomo morto, mi fa solo uno strano effetto.

Vedi, non è un fatto di essere superficiali o meno.

E’ un fatto di emozioni.

Tu soffri e tutto il mondo procede nell’indifferenza del tuo dolore… questo mi fa paura.
Tu muori e tutto va avanti uguale, come se tu fossi morto prima nel cuore e nella mente di chi ti sta vicino.

Se avessero trasformato la messa in un funerale lì per lì mi sarei quasi trovato d’accordo.

Se il prete lo avesse fatto risorgere per un’oretta e poi avesse continuato la messa mi sarebbe andato bene, anzi, avrei iniziato a interessarmi a certe cose.

Ma così, da come la mettono i giornali, non mi interessa quali ragioni spingono altri a fare quello che fanno. Anche i nazisti dicevano che gli ebrei non erano esseri umani quindi…

Perdonami, guardo in modo superficiale gli effetti. Se è vero quanto è successo, mi spaventa, mi sembra sbagliato, e lo disapprovo.

Disapprovo che chi parla di pace e amore abbia da circa 2000 anni dei sacerdoti militari che sostengono i soldati in tutte le loro azioni e via discorrendo.

Non è questione di logiche e motivazioni.

Almeno per me.

Marforio

IL FIGLIO DEL DEFUNTO – SACERDOTE EGLI STESSO – HA ESPRESSO TUTTO IL PROPRIO APPREZZAMENTO PER IL CONFRATELLO CHE NON HA INTERROTTO LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA.

LA MESSA NON E’ UNA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE MA E’ IL PIU’ SUBLIME ATTO DI CULTO CHE L’UOMO RENDE A DIO.
L’ADORAZIONE CHE TUTTI GLI ANGELI RENDONO A DIO SIN DALL’ETERNITA’ NON E’ NULLA IN CONFRONTO AD OGNI SINGOLA MESSA.

COME SI FA AD INTERROMPERE TUTTO CIO”?

fra Pallino

@markus
“Un’altro magari vede il morto, gli fa una puntura di formalina o altro conservante, mette del deodorante in giro e aspetta che se ne occupi chi di competenza.

Mica sbaglia, ma a me fa venire un brivido. ”

anche a me

“Tu soffri e tutto il mondo procede nell’indifferenza del tuo dolore… questo mi fa paura.
Tu muori e tutto va avanti uguale, come se tu fossi morto prima nel cuore e nella mente di chi ti sta vicino”.

Ecco è qui il pregiudizio secondo me. Tu non c’eri lì e nemmeno io. Dico solo che date le circostanze della celebrazione eucaristica c’erano tutti gli ingredienti per dare senso e umanità a quella morte, ovviamente soprattutto dal punto di vista xno, ricentrando tutta la messa e la preghiera su quanto era accaduto. Interromperla e non farne un’occasione di profonda meditazione e suffragio sarebbe stata un’offesa prima di tutto al defunto stesso e alla sua famiglia.

Se il parroco sia un maniaco del rito in quanto rito e che a lui interessava racimolare 4centesimi di offerte dai pochi lì presenti questo non lo so e dall’articolo parrebbe di no. Pensarlo è emettere un giudizio senza cognizione di causa.

…che c’entrano i cappellani militari poi? sono dove sono per stare vicino ai soldati non per fare la guerra nè per benedire le armi.

anteo

Akrasias
appunto, potevano anche non farla quella messa.
prova per un attimo a cambiare contesto, muore una persona in un luogo pubblico/privato, un cinema, un teatro scegli tu, che si fa? si fa finta di nulla e si proietta il film? si recita la commedia col morto in platea? non scherziamo!
appunto fino alla rimozione del cadavere in quel posto non si può fare nulla! è il dovuto rispetto per quel morto che obbliga a chiarire completamente le cause e a fermare le proprie piccole inutili (come una messa) attività.
Non so se sia reato, ma quella messa non era da fare, non era così urgente, così indispensabile.

fra Pallino

@anteo

sei fuori come un terrazzo, sembra tu non abbia letto nulla dei post precedenti.
é proprio il dovuto rispetto a QUEL defunto, credente e cattolico che obbliga a non privarlo del momento più significativo della vitia cristiana che è la celebrazione eucaristica.

poi dici.. “prova per un attimo a cambiare contesto, muore una persona in un luogo pubblico/privato, un cinema, un teatro scegli tu, che si fa? si fa finta di nulla e si proietta il film? si recita la commedia col morto in platea? non scherziamo!”

e così confermi di non aver compreso minimamente di cosa sia la messa per un cattolico: nulla a che vedere con i ridicoli confronti che offri come esempio, nei queli casi ovviamente sarebbe mostruoso “far finta di niente”…. come se poi continuare la messa fosse “far finta di niente!!!!!” e non invece sacralizzare quel momento con lapreghiera dei presenti… mah… che acume di analisi, veramente razionale!

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