Il papa alla Sapienza, protesta dei fisici: “Nemico di Galileo, non venga a parlare”

ROMA – “Benedetto XVI non deve entrare all’Università La Sapienza”. Il vade retro viene da un nutrito gruppo di docenti e studenti dell’ateneo più antico d’Europa e apre un nuovo fronte laici-cattolici. Il rischio è che giovedì prossimo, quando è in programma un discorso del Papa – terzo pontefice in visita all’ateneo – vada in scena una clamorosa contestazione, un sit-in antipapalino all’ombra delle Minerva. La parola d’ordine è: “Non vogliamo Ratzinger nel tempio della conoscenza perché è troppo reazionario”.

L’alzata di scudi laica era stata preannunciata giovedì da una lettera ai vertici dell’università che hanno invitato, il 17 gennaio, papa Ratzinger ad inaugurare l’anno accademico 2007-08, il 705° dalla fondazione. Sessantasette docenti, tra cui tutti i più noti fisici dell’ateneo, hanno firmato un appello (pubblicato scorso su Repubblica) perché “quell’invito sconcertante”, così lo hanno definito, venga revocato.

Il messaggio anti Ratzinger è stato spedito direttamente al rettore Renato Guarini: “Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso a Parma, Joseph Ratzinger ha rilanciato un’intollerabile affermazione di Feyerabend: “Il processo della Chiesa contro Galileo fu ragionevole e giusto””. Una frase che ha fatto sobbalzare il gruppo di scienziati che ora fa la fronda alla visita di Benedetto XVI. E che si dicono “indignati in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all’avanzamento e alla diffusione delle conoscenze. Quelle parole ci offendono e ci umiliano. E in nome della laicità della scienza auspichiamo che l’incongruo evento possa ancora essere annullato”.

La risposta del rettore Guarini? Un invito alla tolleranza e nessuna marcia indietro. “Al di là delle divergenze di opinioni – dice – bisogna accogliere Benedetto XVI come un uomo di grande cultura e di profondo pensiero filosofico, come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo”. Così la cerimonia è stata confermata, e sarà divisa in due parti: la lectio magistralis tenuta da Mario Caravale, docente di storia del diritto, che parlerà della pena di morte, poi gli interventi del ministro dell’Università Fabio Mussi e del sindaco di Roma Walter Veltroni. Poi il discorso di Benedetto XVI. Alla fine, tutti in cappella.

Ma la vigilia potrebbe diventare “pesante”. Dopo i professori anche gli studenti promettono che non resteranno a guardare. Annunciano che faranno un sit-in contro “l’oscurantismo” di Benedetto XVI, terzo papa in visita alla Sapienza dopo Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1991. “Non capiamo per quale motivo il Papa debba prendere parte alla cerimonia” sottolinea Michele Iannuzzi della Rete per l’Autoformazione. E centinaia di studenti delle università romane già fanno sapere che nei prossimi giorni si daranno appuntamento sotto la statua della Minerva, simbolo del sapere e della conoscenza. Già mercoledì organizzeranno cortei, campagne di comunicazione e daranno vita a “gesti eclatanti” per coinvolgere il maggior numero di studenti in quella che vuole essere “una vera e propria lotta contro l’ingerenza del pontefice nelle istituzioni italiane”.

Clima di mobilitazione anche tra i docenti. Andrea Frova, docente di Fisica generale, è tra coloro che hanno partecipato alla stesura della lettera: “L’invito è una scelta inopportuna e vergognosa e non è sufficiente che il Papa non tenga più la lectio magistralis, come avevano deciso all’inizio. È solo un maquillage fatto anche piuttosto male. Si tratta di un capo di stato straniero ed inoltre il capo della Chiesa cattolica. E noi che abbiamo dedicato tutta la vita alla scienza non ci sentiamo di ascoltare, a casa nostra, una voce autorevole che condanna di nuovo Galileo”. Un altro dei firmatari più attivi è Carlo Cosmelli, docente di Fisica: “Le accuse anti-scienza che il Papa ha lanciato da cardinale le ha ribadite anche nella sua ultima enciclica. Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi. Una cosa del genere in una comunità scientifica non può essere accettata”.

Fonte: La Repubblica

57 commenti

Giorgio Schileo

Secondo me è sbagliato usare espressioni come “fedeli alla ragione”: non è una fede la fiducia che noi atei abbiamo nella scienza, anzi, come tutti sanno è proprio il contrario della fiducia, cioè il più strenuo scetticismo, quello che fa avanzare la conoscenza scientifica! Altrimenti qualche credente malevolo che volesse giocare sulle parole ci potrebbe accusare di fanatismo e integralismo scientifico, o peggio che la nostra sia un’altra religione e che quindi non siamo poi tanto diversi! Per carità! Sarebbe la peggior cosa!

Il Filosofo Bottiglione

“Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi”
o magari, più finemente, che nel dubbio vinca la Scrittura, come sosteneva Bellarmino.

bellissima questa contestazione, peccato di non abitare a Roma.

via il Bigotto dall’università!

Nifft

“Al di là delle divergenze di opinioni – dice – bisogna accogliere Benedetto XVI come un uomo di grande cultura e di profondo pensiero filosofico, come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo”

Ma che film ha visto questo qui?

Bruno Gualerzi

Il bello – o il comico – di tutta la vicenda è che proprio Galileo ha offerto alla chiesa la formula (a mio parere più che equivoca, ma ora non è questo il punto) per conciliare fede e scienza, quando afferma che la Bibbia non va presa alla lettera nel momento in cui ‘parla del cielo’ inteso come luogo fisico – va cioè da questo punto di vista contestualizzata storicamente – mentre deve essre il punto di riferimento per imparare ‘come si va in cielo’, inteso come regno di dio.
Evidentemente Ratzinger ha inteso ‘contestualizzare storicamente’ anche il pur credente Galileo.

Valentino Salvatore

A Guarini lo si potrebbe tranquillamente smentire leggendogli cosa dice il catechismo sulla pena di morte.

Bruno Gualerzi

Personalmente, da ateo, sono pienamente d’accordo con quanto scrive Giorgio Schileo… ma non so quanti atei lo saranno, sia in taoria che in pratica.

Silesio

Resta sempre il mistero sul “chi” e sul “perché” a qualcuno è venuto in mente di invitare il papa… La storia dello “studioso filosofo” non regge per niente. E’ solo un espediente per giustificare una mossa che è tutt’altro che ingenua. Quando uno è papa cessa di essere “studioso”. Anche Clinton sapeva suonare il saxofono, ma non mi risulta che sia mai stato invitato ad un festival come “saxofonista”.

enrico

a schileo e guarelzi

A me sembra che la vostra preoccupazione sia ben motivata:

“Non vogliamo Ratzinger nel TEMPIO della conoscenza”
“sotto la statua della Minerva, simbolo del sapere e della conoscenza” (e della guerra, dimenticate..)
“scienziati fedeli alla ragione”

Temo di aver più di 1 motivo per pensare a “fanatismo e integralismo scientifico”…

f.maria arouet

@Gualerzi
Voglio sperare che siano assai pochi gli atei che considerano la ragione un totem, quindi una fede potenziale, anzichè un mezzo per procedere nella conoscenza.
Ove ci siano non è questione di appartenenza, ma I.Q.

Paolo

Secondo me gli scienziati sono troppo dogmatici e irrazionali. Innanzitutto condannano il Papa senza appello per comportamenti avuti da uomini vissuti secoli fa, sulle cui azioni lui non può avere alcuna responsabilità.
Inoltre, anche volendo discutere sul merito del processo-Galileo, diffondono molte menzogne senza addurre (perché non possono) alcuna prova.
1) E’ un puro caso che Galileo abbia fatto affermazioni che in seguito si sono dimostrate corrispondenti al vero: lui a suo tempo non aveva addotto nessuna prova valida a sostegno della teoria eliocentrica; Viceversa, aveva portato solo prove poi rivelatesi clamorosamente false (p. es. che le maree fossero dovute agli “smottamenti” del moto della terra intorno al sole). La chiesa (nella quale c’erano scienziati validissimi) che cosa doveva dirgli: “hai ragione”?
2) Il processo a Galileo, comunque, è stato equo e giusto. Nulla a che vedere con i processi compiuti all’epoca dalle autorità non ecclesiastiche. Anche se oggi molti diffondono menzogne circa il fatto che Galileo sarebbe stato chiuso in carcere, torturato, ecc, in realtà non è accaduto niente di simile: Galileo nel periodo del processo è stato ospitato in una villa sontuosa, e nessuna tortura gli è stata affidata. Questa è la realtà, che purtroppo il clero degli scienziati (che non si accorgono di comporre una Chiesa assai dogmatica) non racconta.

davide

come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo”. Qualcuno mi direbbe quali sarebbero questi valori? Semmai sarebbero valori più compatibili con lIslam fondamentalista ma di certo non con la civiltà occidentale. E ancora una volta si capisce quano le istituzioni siano lontane da chi ogni giorno si sbatte. Ratzy simbolo di tolleranza? allora vuol dire che il concetto di tolleranza non mi è ben chiaro

mattia

ma l’UAAR intende fare qualcosa / essere presente il 17 alla Sapienza ?

marco

la visita viene magari anche spacciata come una normale partecipazione del vescovo della città ad un evento pubblico. a parte il fatto che i vescovi non li vogliamo comunque nemmeno all’inaugurazione di un gabinetto pubblico, ben vengano le manifestazioni di protesta anche se comunque lui farà finta di non vederle. come fa sempre la chiesa cattolica nei confronti di tutto ciò che la mette in discussione.

steve

Wojtyla, nel 1992, tornò ad incolpare Galilei di aver causato “una tragica reciproca incomprensione”.

Insomma per Wojtyla fu colpa dello stesso Galilei il processo che dovette subire. Non si era spiegato benem, il poverino…

Questo per chiarire che è falso che Wojtyla abbia riabilitato Galilei, dopo quasi 4 secoli.

Probabilmente quel discorso fu scritto da Ratzinger, allora a capo dell’ex Sant’Uffizio che condannò Galilei.

Per la chiesa cattolica, ufficialmente, Galilei è sempre colpevole di aver messo in discussione l’autorità dei monsignori.

steve

Il problema non è solo quel discroso, ma tutto l’atteggiamento antiscientifico della chiesa cattolica.

Ancora adesso i monsignori insegnano falsità antiscientifiche come il creazionismo, sono nemici della ricerca scientifica e delle applicazioni mediche.

Ricordiamo che pochi mesi fa la chiesa cattolica ha condannato l’uso del vaccino contro il cancro dell’utero, sulla base del fatto che così le donne avrebbero più rapporti sessuali. Una condanna molto simile a quella della vaccinazione contro il vaiolo. Papa Leone XII, 1826: «Chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo è un castigo voluto da Dio, la vaccinazione è una sfida contro il Cielo».

daniele

“Al di là delle divergenze di opinioni – dice – bisogna accogliere Benedetto XVI come un uomo di grande cultura e di profondo pensiero filosofico, come messaggero di pace e di quei valori etici che tutti condividiamo”

si si… La santa prevaricazione, la santa coercizione, la santa circonvenzione di incapace, la santa tortura fisica e psicologica, la santa violenza morale, la santissima sete di potere, la guerra santa, la santa pena di morte (morte provocata con moderazione(!)), l’assolutismo teocratico, il totalitarismo papale, il servilismo, l’oscurantismo, la santa menzogna, la superbia e l’arroganza … Questi sono i santi valori etici che condividiamo con sua santità.

Ma c’è ancora qualcuno che pensa che la chiesa cattolica abbia come priorità il BENE COMUNE?!?!?!?!?!?!??!?! Ma quanto si deve essere sciroccati per non vedere la realtà delle cose????????

Gino Pieri

Caro Paolo,
Allora credi giusto processare qualcuno per esprimere le sue idee?
Anche se tutte le idee di Galileo fossero state completamente sbagliate e prive di prove credi davvero che il processo a lui intentato fosse giustificabile?
Ma in che secolo vivi?
Saluti
Gino

Il Filosofo Bottiglione

@Paolo

il caso Galilei non si liquida riportando gli errori di Galilei o le sue “furbizie”, come fa il propagandista Messori.

il caso Galilei è rimasto emblematico del fatto che la Chiesa non permettesse alle persone(nella fattispecie gli scienziati) di dire quello che volevano.

cartman666

E’ bene che il mondo laico, anzi laicista, si faccia sentire, cosa ci viene a fare Ratzinger in una università?
Il fregnacciaro tedesco e’ bene che si occupi delle sue litanie in latino o dei problemi teologici di capitale importanza come l’abolizione del limbo, insomma problemi di cui tutti se ne sbattono altamente, invece di rendersi ridicolo in quello che dovrebbe essere il tempio del sapere razionale.

Flavio

@ Paolo
Dobbiamo lodare l’inquisizione per non averlo arrostito?! I concetti alla base del processo comunque sono ribaditi ogni giorno da Ratzinger e dai predecessori, quindi la contestazione ci sta tutta.

Su “fedeli alla ragione”: è evidente che non si intende una “fede” di tipo religioso, che sarebbe un controsenso; non “fedeli” ma “fiduciosi”. Le parole possono essere fraintese da chi lo vuol fare, sempre.

Giol

Avere un Ratzinger che parla all’università La Sapienza sarebbe come avere un Bin Laden che parla alla commemorazione delle vittime dell’11 settembre.
Molto semplicemente, non ha ragione di esistere.

AM

Mi sembra di capire che lo Student Office non sia poi così forte alla Sapienza.
Da ex-studente universitario ho una certa soddisfazione: Student Office sucks!

Magar

Temo che insistere troppo sulla richiesta che Ratzinger non parli alla Sapienza fornisca involontariamente benzina alla strategia di vittimismo aggressivo e ricattatorio (a.k.a. fotti e chiagni…) messa in atto dalla CCAR ormai da anni. Diranno che i perfidi fanatici laicisti vogliono tappare la bocca al papa, che Ratzinger viene censurato perché dice scomode verità (!), che i veri inquisitori siamo noi, che sogniamo il bavaglio alla Chiesa come avviene in Cina, etc. etc. Forse era meglio chiedere che Ratzinger dichiarasse pubblicamente che la verità scientifica va accettata sempre e comunque, indipendentemente dalle ideologie personali: ovvero, nient’altro che una semplice professione di onestà intellettuale.

@Paolo
E ti pare poco, un processo per reati d’opinione scientifica?

Bruno Gualerzi

X Paolo
Povero Galileo, da alcuni sprovveduti considerato addirittura uno dei fondatori del metodo sperimentale, mentre non ha fatto altro che accumulare errori su errori, ogni tanto magari – succede quando si procede a casaccio, senza ragionare, come ha fatto lui scrivendo il ‘Dialogo dei massimi sistemi’, il ‘Saggiatore’ ecc. – dicendone anche qualcuna giusta. Sempre naturalmente per sbaglio.
Per fortuna che ci ha pensato la Chiesa a processarlo, altrimenti chissà oggi a che misero livello sarebbe ridotta la scienza!

antoniotre82

Io la vedo come uno scambio di favori fra “potenti”.

La politica e le istituzioni invitano il papa a parlare di fatti che non hanno nulla a che vedere con le religioni, in modo che la chiesa non possa perdere terreno al giorno d’oggi, visto che il processo di secolarizzazione è sempre più intenso e sentito nel popolo ormai razionale.

In cambio di queste gentile concessioni si potranno avere i voti dei cattolici. Da sempre è così. Esiste anche secondo me una sorta di “servilismo referenziale” da parte delle istituzioni, dovuto ad una prassi conformistica, proprio così come avviene che si crede gesù perchè si è stati conformati da ragazzi, e non ci si chiede se sia giusto o vero crederci.

Come il condizionamento ambientale dell’invasione della chiesa nella vita pubblica (campane,battezzo, cresime ed ecc ecc), si crea la convinzione che invitare il papa sia quasi un obbligo delle istituzioni, come una forma di rispetto verso il pontefice (trascurando il fatto che è un fantoccio, e non hanno nulla da temere se davvero si offendesse).

Il rettore sicuramente avrà ricevuto qualche pressione sia dalla politica che dallo stesso vaticano per far si che il papa possa essere presente all’inaugurazione…perchè fondalmente si ha compassione di questa figura (oltre al ritorno elettorale), si sa che se non viene invitato lui sarebbe sempre e comunque segregato nelle mura vaticane, e le sue uniche occasioni di incontrare gente sarebbero durante l’angelus domenicale.

Lo stesso accade per i parroci: chi va a seguire le messe sono i soliti vecchietti, che la seguono a volte non tanto per fede o per purificarsi l’anima da buoni credenti, ma come una forma di rispetto verso il parroco, per non mortificarlo lasciandolo a celebrare la messa per due o tre persone, insomma per non farlo sentire solo e sconfortato, come se fosse un emarginato sociale (che tali sono i parroci, conducendo una vita contro natura e intrisa di fanatismo).

Sono mossi da compassione verso il parrocco quasi sempre anziano e bisognoso di cure, vedendolo come una figura da proteggere, quasi fosse un portatore di handicap, che ha bisogno del sostegno dei fedeli per poter portare avanti il proprio fanatismo, unendosi tutti nell’adorare l’inventato personaggio di gesù cristo.

Si compiacciono di aver fatto sorridere il parroco che con soddisfazione vede che le proprie “pecore” svolgono bene il loro lavoro, si adoperano per il successo della parrocchia (mi riferisco ai cori, a chi pulisce, ai sagrestani, a chi ordina, a chi allestisce, ed ecc ecc) allontanando il momento della sua fine, e cioè un edificio che occupa suolo pubblico, con al suo interno una persona che celebra la messa per se stesso a lode e gloria del suo idolo gesù. Tornando a casa si avrà la convinzione di aver fatto un’opera buona e pia non per fede, ma verso la persona del parroco e il successo della parrocchia, uniti tutti tutti da quel filo comune che è il fanatismo. E’ un fenomeno più sociale che rituale-religioso.

Molte volte si è vicini ai parroci non per fede, ma per non fargli soffrire la solitudine, per non farli estinguere dando così alla loro vuota vita una batosta micidiale.

Il papa oltre che una figura religiosa è anche una figura istituzionale di uno stato, e spera che venga invitato il più possibili in ambienti che contano, per dare prestigio al vaticano e all’ideologia che sostiene.

Finchè il tutto avviene in ambienti che dovrebbero essere laici, tutto va bene, con buona pace della costituzione.

Ma quando vai a visitare un luogo come un’università con facoltà scientifiche, che per definizione sono la patria della razionalità e della ragione, che aborrano le assurdità, allora lì sorgono i problemi.

Ed è in questi casi che credo che il papa abbia davvero paura per le sorti della chiesa e della sua figura, perchè capisce e ha la consapevolezza che non tutti sono ignoranti e pieni di pregiudizi e fanatismo, non tutti sono disposti a farsi strumentalizzare, e la società sta cambiando, e corre ai ripari, cercando di farsi invitare, con l’escamotage che “gesù potrebbe offendersi” per la lontananza che la chiesa ha ormai nella vita pubblica odierna, e che è “pericoloso” per l’uomo allontanarsi da dio, perchè sicuramente si cadrebbe nelle scelleratezze più deprecabili, e in ecatombi certe, non avendo quel “faro” che illumina le anime.

E’ proprio l’abbandono di quel “faro” immaginario che crea superstizione e pregiudizi invece che ha creato il progresso civile culturale e scientifico, e dei professori universitari questo lo sanno benissimo, e Galileo lo insegna alla perfezione.

clarence.darrow

“1) E’ un puro caso che Galileo abbia fatto affermazioni che in seguito si sono dimostrate corrispondenti al vero”

balle, balle e sempre balle da parte vostra. sarebbe comunque improprio ma forse accettabile definire “puro caso” l’intuizione eliocentrica di ipparco, vissuto 2000 anni prima di galileo, ma galileo aveva una cosa chiamata CANNOCCHIALE. poi se per te un processo (con eventuale condanna a morte) per opinioni non corroborate da fatti puo essere equo e giusto cosa mi dovrebbe proibire esattamente dal condannarti a morte per credere in robe del tutto infondate come l’anima o la transustanziazione? anche le condanne a morte degli eretici erano eque e giuste?

“: lui a suo tempo non aveva addotto nessuna prova valida a sostegno della teoria eliocentrica”

pianeti che girano attorno a giove. fasi di venere. montagne sulla luna, che la rendevano un corpo del tutto analogo alla terra. la teoria della relativita del moto, che spiegava l’apparente staticita della terra. galileo di argomenti ne aveva a iosa.

“; Viceversa, aveva portato solo prove poi rivelatesi clamorosamente false (p. es. che le maree fossero dovute agli “smottamenti” del moto della terra intorno al sole).”

quella delle maree e’ una delle pochissime cose che galileo ha toppato, e comunque sospetto che durante il processo non si fossero preoccupati di smontare scientificamente tale ipotesi. fosse anche stata vera l’avrebbero condannato lo stesso.

“La chiesa (nella quale c’erano scienziati validissimi) che cosa doveva dirgli: “hai ragione”?”

certo. come han fatto nel resto d’europa negli anni successivi. newton fortunatamente e’ nato abbastanza lontano da roma, altrimenti avrebbero processato pure lui.

“2) Il processo a Galileo, comunque, è stato equo e giusto. ”

e’ stato iniquo e ingiusto, non perche costituisse una violazione delle “leggi” in vigore all’epoca, ma perche le leggi stesse che venivano applicate erano inique e ingiuste. il fatto che ancora oggi ratzinger parli di processo equo e giusto sta a significare che per lui quelle leggi sono ancora oggi eque e giuste. e la legge fondamentale che lui ritiene equa e giusta e’ che di fronte alla contraddizione tra verita rivelata in un libro e osservazione empirica deve prevalere la verita rivelata. il che e’ la negazione totale della scienza. nei discorsi pubblici suoi e dei suoi predecessori gli attacchi alla scienza (per non parlare della democrazia e della liberta di religione) sono gravi e reiterati: l’evoluzione NON spiega la comparsa dell’uomo, la neuropsicologia NON potra mai spiegare l’esistenza della coscienza, la cosmologia NON puo spiegare l’esistenza dell’universo, ecc… tutte affermazioni che lui deriva non dal metodo scientifico ma direttamente da un libro dell’eta del bronzo. e’ un insulto alla ragione.

comunque anche considerando le leggi in vigore all’epoca c’erano posti in europa in cui galileo avrebbe avuto assai meno grane, quindi col cacchio che e’ stato un progesso equo e giusto.

“Nulla a che vedere con i processi compiuti all’epoca dalle autorità non ecclesiastiche.”

chi ha bruciato vivo bruno, l’autorita ecclesiastica o no? poi che la chiesa non centrasse niente con i processi non gestiti direttamente dal vaticano e’ una balla colossale.

“Anche se oggi molti diffondono menzogne circa il fatto che Galileo sarebbe stato chiuso in carcere, torturato, ecc, in realtà non è accaduto niente di simile”

mai sentito nessuno sostenere che galileo fosse stato torturato, solo che sarebbe stato presumibilmente torturato se non avesse abiurato. che durante il processo fosse tenuto sotto chiave invece ero proprio convinto di si. che la levatura dello scienziato possa aver provocato un trattamento un po migliore rispetto ad altri imputati e’ possibile, ma non venirmi a raccontare che galileo o bruno se ne potevano andare a spasso tranquilli. galileo perfino dopo l’abiura e’ stato messo ai domiciliari in una casa in toscana. prima di abiurare secondo te dove lo tenevano? e per quale motivo avrebbe abiurato se non avesse rischiato concretamente torture e morte? sarai mica convinto che galileo abbia abiurato sinceramente?

Jeeezuz

nota bene: la Sapienza di Roma non è l’ateneo più antico d’europa. Il più antico è quello di Bologna -si dice-

Roberto

X Paolo: Parli tu che pensi che la vita degli esseri umani sulla Terra è arrivata all’attuale generazione attraverso i rapporti sessuali incestuosi tra Adamo Eva e i loro figli quando è scientificamente provato, ed empiricamente prima, che la poca diversità genica porta alla nascita di individui malati, per cui la specie umana non avrebbe potuto che vivere per non più di tre o quattro, massimo, generazioni! Parli tu che pensi esistano spiriti che vanno in giro a violentare le donne! Tu che credi in un Dio, come in Levitico 27, detta la legge per cui un debito si può risarcire il creditore rendendo suo schiavo un qualsiasi componente della faniglia del debitore, anche un bambino di 1 mese, dove Dio fissa il valore del lavoro effettuato dallo schiavo e il lavoro della donna risrcisce sempre metà, dove egli dice che il debito può essere risarcito anche in contanti basta aggiungere il 20%!

Silent Bob

Se fossi a Roma andrei al sit-in senza indugio!!! Tutta la mia solidarietà!

GIORDANO BRUNO VIVE!!!

Akrasias

L’errore su Galileo c’è stato e basta.Non si può negare l’errore dell’inquisizione anche se poi lo stesso Galileo era credente e lo è rimasto fino in fondo per fede e non certo per convenienza.
Quello che non mi convince è che non ci sono di fatto validi motivi per impedire a Ratzinger di parlare all’università. Da qualche tempo nelle università italiane si invita di tutto, gente che ha detto e fatto di peggio, nella massima libertà, non vedo perchè non si possa invitare un personaggio che rappresenta una parte del popolo italiano e degli studenti. L’anno prossimo perchè non invitare Odifreddi? Questa è la cultura democratica, non l’accanirsi contro qualcuno. Inoltre invece di criticare l’incontro perchè non criticarne i contenuti eventuali?

Be 85

ci terrei a precisare ad una eprsona che è meglio informarsi per fonti certe su cosa ha fatto Galielo prima di venire qui, sparare … corbellerie… e pensare che la gente ci caschi.
E’ stato un caso che ci abbia azzeccato ma non aveva prove per la etoria eliocentrica???
Questa in vent’anni giuro è la prima volta che la sento!
Senza parlare del fatto che lui èstato processato sostanzialmente che era falsa la teoria geocentrica (vedi le leune di giove)

Vergognati!

giulio

Chi afferma ancora nel 2007 che il processo a Galileo fu giusto è principalmente un ignorante, e lo è anche se è il pontefice.

Aleramo

Mi pare così ovvio e giusto quello che ha scritto il fisico Cosmelli: .
Questo invito è un atto di gravissima barbarie. Povera Italia, siamo meno che agli inizi.

Aleramo

Le parole di Cosmelli:

“Lui è convinto che, quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi. Una cosa del genere in una comunità scientifica non può essere accettata.”

Giulio C. Vallocchia

Ho inviato questo messaggio di solidarietà a
stampa@uniroma1.it
Credo che numerosi altri messaggi potrebbero far capire al catto-zelante rettore quanto non sia piaciuta la sua iniziativa.

All’ Università degli Studi
La Sapienza di Roma

Come Direttore del sito web di informazione laica
NO GOD – Ateismo è Libertà
http://www.nogod.it
voglio ringraziare tutti i coraggiosi docenti, ricercatori e studenti dell’ Università La Sapienza di Roma
che hanno espresso giustificate critiche alla
inopportuna, importuna e offensiva visita di Benedetto XVI,
Dittatore del Dogma
e detentore autoreferenziale di una presunta Verità Assoluta
eterna e immodificabile,
(dettata da un’ immaginaria entità soprannaturale)

nella sede storica della Ricerca Continua scientifica e filosofica.

Giulio C.Vallocchia
http://www.nogod.it

Mifepristin

Il miglior modo di accogliere B XVI alla Sapienza è disertare l’incontro, ma tanto ci saranno sempre i soliti figuranti ingaggiati per fare presenza di fronte alle telecamere e ai giornalisti… il pontefice non dovrebbe venire nel Tempio della scienza e della humanitas pagana…

Ale

Fate qualcosa quel giorno o la vostra universitá cambierá nome da La Sapienza a L´Ignoranza.

Toptone

Per Paolo.

Dove hai preso le tue affermazioni su Galileo, su Avvenire o l’Osservatore Romano Guercio o qualche altra velina papale facendo copia/incolla?

Davanti a me c’è un bellissimo libro sulla storia della Chiesa scritto da un prete cattolico irlandese: lo “scandalo Galileo” è tutto meno che un processo “equo e giusto” e le minacce di rogo tutt’altro che virtuali.

Urbano VIII e la sua ganga di servi lecchini avevano TORTO. E avevano TORTO perchè la Bibbia SBAGLIA. Fattene una ragione.

E meno male per te che l’infallibilità se l’è inventata Pio IX secoli dopo, sennò se l’avesse usata Urbano VIII voi ora avreste un’arrampicata sugli specchi in più da fare.

strangerinworld

è spaventoso che qualcuno venga su questo sito a difendere la chiesa, a distorcere la storia, ad uccidere di nuovo giordano brunoprovate ad andare sui siti dei cattolici romani ed instaurare un dialogo…bannati immediatamente

strangerinworld

NON C’è DIALOGO POSSIBILE CON LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI CREDENTI DI OGNI FEDE.
per definizione detengono la verità e con le buone o le cattive ve la imporranno.
non fidiamoci.
il fatto che qui possano avere spazio mentre noi siamo brutalmente condannati e cacciati la dice lunga.
dice soprattutto della nostra superiore onestà intellettuale, indipendenza di pensiero e cultura.

giordana

Che bello che esista un baluardo laico da qualche parte in Italia, qualcuno che della religione di stato non sappia che farsene e sia in grado di dirlo a voce alta!

Giol

Il fatto poi che siano degli scienziati a rendersi conto dell’ invadente visita di Ratzinger, la dice lunga. Solo persone ragionevoli e prive di dogmi ideologici possono essere così giustamente contrari al rappresentante della più potente e dannosa ideologia dogmatica del mondo.

Andrea

Mi associo alla richiesta di Mattia:
L’UAAR intende organizzare qualcosa per il 17?

zorn

La notizia ci rallegra! Via i cattolici dai luoghi della conoscenza e della scienza!!!

wolf

Fede cattoipocrita e ragione scientifica non vanno d’accordo! A me sembra un’operazione dei vertici universitari -Veltroni docet!!- per farsi amico il papa, un’operazione di “potere” bella e semplice. Via il dogma dalla cittadella della scienza e della ragione! Bravi e coraggiosi i fisici e gli studenti!

zorn

P.S. già immagino l’UAAR sarà vicina ai professori e agli studenti giusto?

ci_acca

Solidariet’, profonda stima e rispetto infinito per i docenti della sapienza. E perche’ la loro piccola battaglia, che poi tanto piccola non e’, e’ anche un po’ la nostra. Viva la Scienza, viva la Ragione.

Soqquadro

Fedeli come si dice dei coniugi. Ossia il non tradire lo studio rigoroso e scientifico. Anche quando è pesante. Come la signora Longari che non mette le corna al marito se anche l’aitante postino le si offre. 🙂

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