Fini: “Non ho il dono della fede”

Interessante risposta di Gianfranco Fini a Maurizio Belpietro, direttore di “Panorama”, che gli aveva chiesto se era cattolico:

Sono battezzato. Non ho il dono della fede ma ho molto rispetto per chi ce l’ha. Non penso che l’uomo sia solo muscoli e sangue e non nego una dimensione suprema, ma…. E’ l’effetto della spettacolarizzazione della politica. Anni fa dei fatti personali di un ministro non si parlava, ma ora nelle democrazie occidentali i leader hanno una valenza politica superiore a quella dei partiti. Così pubblico e provato si mischiano. Qualche volta in maniera esasperata.

Non ho letto l’articolo, ma l’ho trovato citato su OkNotizie 

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37 commenti

marzioRM

Sbaglio o ha detto di non essere cattolico?… sarebbe già qualcosa..!

ciceracchio 2la vendetta

BEH X UNO CHE VIENE DALL’IDEA FASCISTA????????????E GIA’ UN PASSO AVANTI ,,,,,,
SI X ASSICURARSI I VOTI DEI BACIA PILOZZI INTEGRALISTI.

Kull

Che pena,

questo è il vero baciapile, non crede, ma si liscia chiesa e credenti parlando di ‘dono della fede’…

…chissà se sua moglie maneggia sempre armi da fuoco come faceva verso il suo ex…magari le potrebbe partire di nuovo un colpo!

Kull.

Daniela

“non ho fede, ma non nego qualcosa di supremo, ho molto rispetto per chil la fede ce l’ha”. A me sembra molto confuso, e in tutta questa confusione comunque ubbidisce al vaticano. Quello che ha detto fini non mi sembra granchè confortante per chi è laico.

Fabio

“Non ho il dono della fede” è la stessa risposta che diede qualche anno fa D’Alema, mi pare a “porta a porta”.
In quel caso c’era un leggero(?) tono di sfottò (la risposta precisa era qualcosa del tipo “i cattolici parlano di dono della fede… ecco, io questo dono non l’ho mai ricevuto” detto ridacchiando un po’), in questo caso probabilmente no.
Comunque anche a me sembra una risposta “positiva”, almeno rispetto a certi suoi alleati che usano slogan come “l’Italia ai cattolici”…

claudio r.

Ma non ci cascate che e’ tutta scena, i camerati sono sempre pronti a strumentalizzare e a farsi
strumentalizzare dalla religione: i 498 “santi” stanno li’ a dimostralo.

ciceracchio 2la vendetta

si claudio ;santi si fa’ per dire he figurati quelli santi???????se quelli sono santi veri
io smetto di bere il vinello……lolllll

pope eye

See…buoni gli atei come Fini e Pera.Preferisco i credenti come Zanotelli o don Gallo.

MetaLocX

Non ha il dono della fede come lo zio Ben?!
Sono commosso! Ironicamente commosso!

cartman666

Ma il suo partito di laico non ha niente. E’ sempre stato schierato con la chiesa,in ogni situazione. Puo’ essere ammirevole una dichiarazione del genere, visto che e’ divorziato, in prospettiva futura,visto che se ce lo ritroveremo al governo, spero abbia qualche riguardo anche verso i laici, anche se ho moltissimi dubbi su questo.

Magar

Forse voleva dire che non ha più la fede al dito… 😛

(Per curiosità, allora il suo voto favorevole alla legge 40 a cosa va imputato? Al dono del menefreghismo?)

gianfranco

“Non penso che l’uomo sia solo muscoli e sangue e non nego una dimensione suprema”…
Si, la conferenza episcopale italiana.

Carlo

risposta da politicante incallito. Ma insomma, e’ tanto difficile dire: “no, non credo”???

Messaggero78

Siamo alle solite…come se l’unica reale “dimensione suprema” possibile debba per forza essere quello schifo di religione cattolica (o altro) che ci propinano…Fini è “un credente per conto terzi”,come direbbe Dawkins,quindi uno dei peggiori… (della serie “non credo MA…ma perchè MA e non “perchè penso che sia GIUSTO NON CREDERE” ???)

Aldissimo

Non vedo alcun motivo per gioire di queste dichiarazioni.
Non esiste nulla di peggio di un ateo devoto (gli esempi si sprecano)

Lady Godiva

X Carlo

Premesso che non voto AN, preferisco un politicante incallito ad un politico improvvisato.

Sergio

Giorni fa lo storico Franco Cardini biasimava l’ateismo esibito e aggressivo elogiando un Indro Montanelli che non faceva sfoggio della sua miscredenza, ma l’ammetteva quasi scusandosi. Sono ovviamente questi gli atei che piacciono a lui, a Bertone, alla Chiesa: i Pertini, i d’Alema, Napolitano ecc. Adesso nel mazzo possiamo mettere anche Fini.

Tutta gente che non ha il “dono della fede”, ma che prova addirittura ammirazione per i credenti (cosa c’è da ammirare in chi crede in cose strane, e dico strane per non dire altro e per rispetto del regolamento?).
Chi non ha il dono della fede ha spesso ottime ragioni per non credere, specie se ha un minimo di scolarità. Ma gli atei soprannominati (politicanti e politicastri) si guarderanno bene dal dirle e ribadirle queste ragioni, se necessario con forza (suvvia, sono persone educate, concilianti, che non fanno sfoggio del loro ateismo). Anzi, quasi si scusano. La Chiesa ha per loro una particolare predilezione, tanto da preferirli a bravissime persone del suo gregge. E li invita perciò anche a corte dove si aggirano intidimiti (Montanelli e d’Alema tremebondi nei sacri palazzi e alla presenza del Viceiddio).

I politicanti e politicastri, come Giorgio Napolitano e Fini, un ex comunista e un ex missino, (censura?), non perdono occasione per esaltare il ruolo della Chiesa. Non hanno il dono della fede, poverini, ma vedono che la Chiesa serve. E la Chiesa ringrazia questi servi.

Carlo

Ma poi che significa “rispetto chi crede”? Io rispetto tutti, credenti e non, ma non ammiro ne’ capisco i credenti per il fatto che credano. Davvero questa storia del “dono della fede” e’ altamente ridicola; dono di chi, tra l’altro?

PS: ciao Lady, sono d’accordo con te, ma in realta’ ai politicanti preferirei dei politici 😉

Arcturus

Per fortuna (o “grazie a dio”?) la maggior parte degli interlocutori qui convenuti non si sono lasciati turlupinare dalle affermazioni irrazionalistiche del signor Fini. A prescindere che non ho argomenti per attribuire al suddetto una peculiare intelligenza speculativa che gli consenta coerenti divagazioni filosofiche, è un po’ buffo sentire espressioni di questo tenore: “Non ho il dono della fede ma ho molto rispetto per chi ce l’ha. Non penso che l’uomo sia solo muscoli e sangue e non nego una dimensione suprema, ma…”. Ora, il “dono della fede”, come dice lui, è un’espressione tipicamente catechistica e non è una metafora. Il parlante, perciò, dimostrando di non possedere e di non concepire un linguaggio alternativo a quello religiosamente dominante, lo mutua acriticamente, lo accetta alla lettera, e pur dandosi come un ricevente inesaudito (quel “ma…” è solo un’espressione di attesa), vi si inscrive quale testimone. Pur non godendone in prima persona, egli sa e vede gli effetti della realistica “fede donata”, e ne concepisce un grande “rispetto”. Egli, a tutti gli effetti, è un vero credente, non un ateo devoto, come molti hanno frainteso. Un credente che è in attesa della “sua” personale e più alta chiamata, consapevole però che la durezza della via percorsa “senza i conforti della religione” è già di per sé un destino eccelso. D’altra parte, è sua precisa e razionale opinione che l’uomo sia destinato a una dimensione trascendente. Non c’è niente di nuovo in una posizione ideologica come questa: atteggiamento tipicamente di destra, è la posizione dell’eroe (o del superuomo, ma nell’accezione nazi-fascista che niente ha a che fare con Nietszche) che percepisce la trascendenza per via terrena. Tipica dei grandi condottieri dell’antichità e dei dittatori del Novecento, questa posizione è certamente una delle più pericolose: per questa via si può giustificare ogni eccesso e ogni abominio in nome dell’ente supremo senza dover render conto della pietà.

nicola

L’idea della fede come dono è in effetti ridicola. Il donante, cioè dio, dona un qualcosa di cui lui stesso diventa beneficiario. Questo è marketing.

Alba

@ Fabio: infatti, come sempre, come partito si dice tutto e, a titolo personale, il contrario di tutto!
Non credo che servano dichiarazioni di ateismo (soprattutto in questi termini, come se fosse una malformazione…) da parte dei nostri politici, a noi non ce ne frega proprio niente se nessuno di loro crede in Dio (cosa probabilissima, visti i comportamenti a dir poco disinvolti), a noi interessa come agiscono… quanto si asservono a B16 e proseliti (e Fini in questo senso è proprio “un abile politicante”…), quanti privilegi avallano, quanto non sono in condizioni di difendere nessun principio di laicità… Dover dichiarare il proprio ateismo vuol dire quantomeno che dalle azioni non traspare…

Kingborned

E’ inutile inacidirsi perche’: la Fede come l’Amore non passano per la Ragione. O si ama o non si ama e soprattutto NON si ama con un perche’! ..lo stesso discorso vale per la Fede…per quanto riguarda il dono: non e’ il fatto di conoscere l’esistenza delle Fede, ma quello di sentirla…puo’ e avviene a qualsiasi eta’ (basterebbe studiare sociologicamente i credenti). Ma se non la senti vuol dire che non l’hai, e cosi’ trovi conforto al tuo stato dalle tesi razionalistiche che sono pero’ preconcettualmente in antitesi alla Fede. E’ come se un sordo recensisse il festival di Sanremo, potrebbe essere rigoroso e razionale ma mai credibile…ma se un giorno acquistasse il Dono dell’ udito.. beh allora si’ sarebbe tutta un’altra musica! Ognuno e’ libero di pensare come vuole…o no?

bardhi

Perifrasando Fini potrei dire:
Non sono battezzato. Non ho il dono della chiaroveggenza ma ho molto rispetto per chi ce l’ha(p.e Mago Otelma). Non penso che l’uomo sia solo muscoli e sangue e non nego una dimensione suprema, p.e. sfilare soldi ai creduloni!

Lady Godiva

X Carlo

certo che i politici li preferirei anch’io.
Ma ci vuole il lanternino di Diogene, temo

🙁

claudio r.

Bella la metafora del festival di S.Remo, in questo caso dio sarebbe forse Pippo Baudo?

Fabio

Per Alba:
io mi sono limitato a segnalare la posizione pubblica di Fini circa la legge 40. Una delle poche voci a favore dei referendum, poi malmamente falliti, a destra.
Poi, se ti interessa la mia analisi, a me pare che Fini abbia provato a trasformare AN in un partito laico e moderno, abbia fallito, se ne sia fatto una ragione e abbia accantonato almeno temporaneamente il progetto.
La destra italiana (e AN) sono partiti sostanzialmente clericali e con un bassissimo grado di laicità. Questo mi pare un dato di fatto.
Ciao.

Kingborned

@claudio r:
Mille sono i riflessi di un volto specchiato nell’acqua…
…tu ci puoi anche vedere pippo baudo …qualcun’altro qualcosa di diverso…l’importante e’ cercare… Socrate diceva:”Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta.”

Alba

@ Fabio: non stavo polemizzando con te, semmai era una constatazione sulla facilità da parte di una certa classe politica di dare ragione a tutti…
Sinceramente io ho un giudizio diverso su quello che ha provato a fare Fini, ma non era l’analisi di un segretario di partito l’oggetto del mio post, bensì la considerazione che è triste doversi dichiarare atei visto che, da come alla fine si agisce e si indirizza l’azione del proprio partito, non si capirebbe mai! E questa mia personale constatazione non ha colore nè fazione politica, vale per tutti.
Ciao a te

Fabio

@Alba: non c’e’ nessun problema circa i nostri diversi giudizi, tanto più che credo che invece il risultato attuale lo giudichiamo allo stesso modo.
Permettimi solo di sottolineare che Fini si è sostanzialmente dichiarato non credente, non ateo.
Poi, politicamente parlando, ciò che conta è essere laici o no, ateo o credente ha poca importanza. Fra i credenti valdesi e gli atei alla Pera/Ferrara, non credo ci siano dubbi su a chi vada la mia (e presumo anche la tua) “simpatia”…
Ciao.

Il Filosofo Bottiglione

anch’io concordo con chi sostiene che non è cattolico ma crede che il potere della chiesa possa essere utile al governo del polpolo.
però è interessante questa frase:

Anni fa dei fatti personali di un ministro non si parlava

qui si capisce che, tutto sommato, ritiene la religione un fatto non pubblico.
come sempre il buff Fini è meglio di tutti i suoi accoliti.

Lady Godiva

Az, comincio a giustificare le altre paghe ai nostri politici. Non possono dire una sola parola senza passare sotto il microscopio elettronico.

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