Preside nega la messa, studenti se la fanno da soli

Non capita tutti i giorni che dei liceali si rifiutino di en­trare a scuola per andare a Messa. Invece è successo ieri. A Ta­ranto. Gli studenti del Liceo scien­tifico “Battaglini”, hanno ‘occupa­to’ in massa una chiesa del centro, quella di San Pasquale perché il nuovo dirigente scolastico, Gabriel­la Busato, non aveva permesso l’i­naugurazione dell’anno con la ce­lebrazione eucaristica, tradizione ormai consolidata. I motivi del ri­fiuto? La preside non ha voluto spie­garli ufficialmente. [La legge, NDR] Così i liceali han­no fatto da sé. Era un’inaugurazio­ne attesa e particolarmente sentita quella di quest’anno. I ragazzi vole­vano ricordare il preside scompar­so nel giugno scorso, il professor Cosimo Lovelli. Un bravo educato­re. evidentemente, perché solo in settanta, hanno varcato il portone del ‘Battaglini’ per seguire regolar­mente le lezioni. Oltre cinquecento hanno invece assiepato la chiesa. «Mi hanno chiesto di celebrare una Messa – ha detto il parroco padre Pio Montagna – dicendomi che e­rano i ragazzi del liceo a desiderare un suffragio per il loro preside e che per questo avevano disertato le le­zioni ».[…]

Testo integrale dell’articolo su Avvenire (di ieri)

Da parte nostra, complimenti ai settanta ragazzi che sono entrati a scuola. Sappiamo tutti quanto sia alta la voglia di marinare la scuola (con qualsiasi scusa), e quanto alta sia la partecipazione all’ora di religione cattolica in realtà come Taranto. Che il 14% (forse di più, visto che il dato è di parte: ma non importa) sia entrato, dimostra come il senso civico dei ragazzi sia molto più alto del livello a cui articoli del genere vorrebbero abbassarlo.

Archiviato in: Generale

54 commenti

Carlo

Bleahhhhh disgustoso, la messa in suffragio del preside, ma come sono messi questi ragazzi? Ma la ribellione giovanile etc… dov’e’ finita??

Emi

Il TG5 di ieri ne dava notizia come si trattasse di un atto giusto, dovuto, ammirabile, etc.
apologia dell’idiozia e del cialtronismo.
Immagino che invece le sanzioni disciplinari che dovrebbero essere valutate e applicate non verranno sollevate formalmente nè informalmente, come avverrebbe in qualsiasi altro caso.
E’ ancor più vergognoso che si trattasse di un liceo scientifico. Se questo è il futuro del paese…
Ovviamente i più sentiti complimenti, auguri e ringraziamenti ai 70 entrati, se il dato fosse corretto, ma è comunque una grande delusione.

Roberto Grendene

Ma i ragazzi che hanno marinato la scuola non potevano chiedere il rito religioso lo stesso giorno ma, diciamo, alle ore 18? Troppo complicato?
E il sacerdote non avrebbe potuto dire “ragazzi, e’ orario scolastico, chi vuole partecipare ad una messa puo’ venire piu’ tardi”?

Roberto Grendene

Magar

“L’inaugurazione dell’anno scolastico con la celebrazione eucaristica, tradizione ormai consolidata” ??? Come dire che gli altri anni la messa dovevano sorbirsela a scuola tutti, cattolici, credenti non cattolici e non credenti? Ci credo che solo il 14% sia andato a lezione ieri, avevano avuto un pessimo esempio di laicità, per anni, da chi avrebbe dovuto educarli. Invece, complimenti anche alla nuova dirigente scolastica per la serietà dimostrata in questa occasione.

roberto

queste sono le notizie che mi fanno dubitare fortemente sulla possibilità di cambiare lo spirito clericale italiano…se nemmeno i “” ggiovani”” riescono a capire certe cose, stiamo messi molto male.
Salutoni pessimistici
Roberto

cullasakka

Ma chi gli ha fatto il lavaggio del cervello a ‘sti ragazzi?

Aldo Grano

Non viene a nessuno il dubbio che il Preside morto era riuscito a farsi ben volere dalla maggioranza dei ragazzi mentre la nuova Presidessa, al momento almeno, no?
Vorrei credere che la motivazione religiosa fosse la molla della “carica dei 500”, ma l’ esperienza mi insegna che, più che la Fede e la Tradizione, valgono i buoni esempi. Fate un corso di pubbliche relazioni a Gabriella Busato, se è dei Vostri. E accertatevi che, magari, anche questa notizia, come altre, non sia, almeno parzialmente, una mozzarella di bufala. Anche Avvenire ci casca, Ve lo dice un cattolico talebano.

Flavio

@ Aldo

Non ti viene il dubbio che è vietato celebrare messe a scuola in orario di lezione, che gli studenti cattolici potevano tranquillamente andarci nel loro tempo libero, che il prete poteva evitare di attirarli via da scuola dando così una lezione di suprema inciviltà?

Rosalba Sgroia

Ma che bellezza! Viene prima la messa della SCUOLA! I miei complimenti …
Ma sapete bene che sono anche i genitori che trasmettono questo ai figli. Pensate che alcuni miei alunni non facevano i compiti giustificandosi così: Ma dovevo fare catechismo!!!!
I miei complimenti…Questo è il valore che si dà alla Scuola …e poi ci si lamenta con ala Scuola! I miei complimenti….
Raffaele ha detto giusto, quei ragazzi che sono entrati hanno davvero senso civico.

Carlo

Mi viene il dubbio che pur di non fare lezione vada bene anche la messa. Una bigiata val pure una messa 🙂

Daniela

non voglio parlare di quei 500 ragazzi, ma voglio elogiare la preside e i 70 ragazzi che hanno fatto lezione regolarmente, intelligenti e consapevoli del ruolo della scuola. bravi

Il Filosofo Bottiglione

non posso dare tutti i torti Aldo Grano.
mi pare che siamo di fronte ad un caso in bilico tra un atto di cialtroneria e un atto di contestazione. io non nego che la religione possa essere usata come forza di contestazione (anche se la cosa mi turba un po’), ma di solito a negare ciò è la stessa istituzione religiosa, in nome della famosa frase “date a Cesare…”.
In questo caso ha fatto bene il nuovo preside a negare la messa in orario scolastico, almeno ha rispettato la legge. in quanto al prete, mi associo alle critiche di chi dice che avrebbe dovuto organizzare la messa di suffragio alle 18, fuori dall’orario scolastico.
non sono certo io a doverlo giudicare in questi termini, ma mi sembra proprio che quel prete si sia occupato delle cose di Cesare.

kset

Aggiungere l’articolo di Avvenire dicendo che hanno marinato la scuola…
Nella mia classe e vi assicuro non solo nella mia chi non credeva (o meglio in quel caso non si era mai posto il dubbio o nè tanto meno il timore di Dio) non era sempre il più bravo della classe!!!

La vostra interpretazione logica di questo articolo mi delude: se dobbiamo dirla tutta dal mio punto di vista è meglio essere atei per troppo ragionamento che per troppo poco.
Né tanto meno si dice se quei ragazzi entrati siano o meno atei.

La maggior parte dei credenti è tale nelle festività, o meglio “diventano” credenti molti atei in questo caso.

kset

Da che mondo e mondo se sui 500 ragazzi ne entrano 70 e supponiamo per ipotesi che le aule siano fatte da 30 alunni esagerando, nelle classi mediamente devono essere entrati 4 studenti per aula il chè al mio paese non si è mai vista una lezione per 4 studenti.
(Ricordate quei compagni di scuola che fregavano tutti quando c’èra manifestazione entrando e non facendo lezione? e non sempre erano i sapientoni della classe anzi…!!!)
e poi chiamate i credenti cinici…

Markus

Pur di saltare un giorno di scuola si arriva a tutto…

Noi andavamo pure ai funerali dei genitori dei professori che ovviamente non conoscevamo…

dadaLito

d che mondo è mondo, gli studenti hanno sempre cercato qualsiasi scusa per marinare la scuola. Mi verrebbe da credere che costoro abbiano protestato più che per la mancata messa che per l’imposta lezione…

Carlo

kset, non si capisce nulla di cio’ che dici, per favore cerca di fare un ragionamento chiaro e coerente, cosi’ magari possiamo risponderti.
Te l’ho gia’ detto, vacci piano con l’incenso del tuo prete 🙂

Magari i 70 non hanno fatto lezione, magari non erano atei, ma la questione non e’ questa, mi pare. Il vero scandalo e’ che all’inizio di ogni anno scolastico si faceva una messa PER CELEBRARE L’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO. A me pare che una cosa del genere sia illegale e una perdita di tempo, oltre che contraria ad ogni principio di laicita’.

Poi si cerca di sdrammatizzare e cosi’ si fanno dei commenti un po’ leggeri, senno’ si finisce per rovinarsi il fegato con queste cose.

divinuriel

complimenti a qei 500 ragazzi. Speriamo che possano presto quadruplicare solonella città di Taranto.
Non si vive di solo pane e chiacchiere

zinzuro

Mi pare che alla Harvard ci sia il rito tutti i giorni nella chiesa dell’università: rito protestante e messa cattolica.

Carlo

Harvard e’ un’universita’ PRIVATA. E gli stati uniti non sono un esempio luminoso di laicita’, specie in questi tempi.

Kaworu

@kset

quando da noi c’erano scioperi, i professori facevano lezione anche ai 4 o 5 che restavano in classe.

si vede da come scrivi che tu all’istruzione hai preferito gli scioperi (o magari il restare a dormire a casa mentre gli altri erano a manifestare).

Magar

@Aldo Grano

Non viene a nessuno il dubbio che il Preside morto era riuscito a farsi ben volere dalla maggioranza dei ragazzi mentre la nuova Presidessa, al momento almeno, no?

Adesso i dirigenti pubblici devono applicare le leggi solo quando si facciano “benvolere” dalla maggioranza della gente? Ad esempio, i vigili urbani potrebbero evitare di fare le multe per divieto di sosta, sai quanto li amerebbero di più!

Daniela

per kset,
qui non si sta asserendo che la preside e/o i 70 ragazzi fossero atei, ma che hanno fatto una scelta laica e intelligente, e non una scelta dettata dall’opportunismo di marinare la scuola.

Michele

Probabilmente quasi tutti questi commenti sono di gente che ormai è fuori l’ambito scolastico, gente che vede tutto così semplice dall’esterno, gente che la scuola la conosce per notizie che giungono dalla televisione, gente che nei confronti della scuola e degli studenti italiani ha dei radicati pregiudizi…
A mio modesto parere penso che se questi ragazzi avrebbero voluto saltare semplicemente un giorno di scuola, non sarebbero andati certo in chiesa, sarebbe bastato dire che per un certo motivo si doveva “scioperare” e alle 9.10 erano già tutti lontano dall’ingresso della scuola, tuttavia ciò non è successo anzi probabilmente facendosi celebrare una messa “speciale” hanno voluto esprimere in un certo senso la loro coerenza, dimostrando alla preside che ciò che chiedevano non era qualcosa di campato in aria…

Talvolta credo ci si debba mettere anche dalla parte dei ragazzi… non dico che ora questi vanno premiati… assolutamente no… però certo non credo debbano essere trattati come degli sfaticati che al primo tentativo saltino una giornata di scuola…

Gianfranco

Sono perplesso… Articolo contraddittorio…
La messa era una pratica consolidata (molto grave)
la messa era di suffraggio..
Allora, posso capire se si fosse trattato del funerale. Messa di suffraggio invece dopo 3 mesi nn mi sembrano una prassi. di solito è un mese, un anno, dieci anni…
se era consolidata a inizio anno temo lo fosse pure a natale e a pasqua…
oltre a lodare i 70 che non hanno aderito, (il suffraggio si può fare in qls momento, anche non scolastico) e soprattutto al nuovo dirigente che ha deciso di far rispettare le regole.

Magar

@Michele

Probabilmente quasi tutti questi commenti sono di gente che ormai è fuori l’ambito scolastico

se questi ragazzi avrebbero voluto saltare semplicemente un giorno di scuola, non sarebbero andati certo in chiesa

Noi almeno una volta ci siamo stati, dentro un ambito scolastico…

antoniotre82

Bhè…in nessun commento ho letto che i ragazzi in questione non sono adulti, perchè iscritti in un liceo, e tutti noi sappiamo che nella fascia d’età fra i 15 e i 18 non si hanno certo le idee chiare, e un individuo adolescente di quell’età ha altro a cui pensare, non ha certo la voglia nè la coscienza ben formata per porsi delle domande sulla religione sull’esistenza e altro, altrimenti non si spiegherebbe come mai tutti frequentano l’ora di religione.

Nessun ateo fra i frequentanti di religione? Magari ci sono, ma la si frequenta per negligenza, perchè non ci si pone la domanda se sia giusto o meno ascoltare una lezione di religione.
Ora credo che in questi giovani che sono andati alla messa sia subentrata una sorta di psicologia collettiva, tutti hanno creduto di fare una cosa giusta e dovuta in memoria del vecchio preside, credendo di ricordarlo nel modo giusto.

Succede la stessa cosa ai funerali quando tutti battono le mani, è un gesto visto come un atto doveroso verso il defunto per onorarlo, basta che uno batta le mani, e l’altro per non sembrare un misantropo spietato davanti alla folla e davanti al defunto, le batte anch’esso, senza pensare se sta facendo un gesto stupido o meno.

Sono adolescenti…si sa che fra gli adolescenti gli individualismi sono eccezioni…è la massa che agisce. Pochissimi adolescenti riescono a porsi le domande che un ateo o un agnostico si pongono da adulti. Io personalmente sono diventato agnostico solo 3 anni fa, all’età di 21 anni.
Quando studiavo alle scuole superiori non mi passava neanche per l’anticamera del cervello pensare se la religione fosse tutta una menzogna o meno, pensavo solo a svagarmi e ai primi amori, e se qualcuno moriva, era la società a dirmi come meglio andava onorato il defunto, ma non ero io ad avere delle idee su come andasse onorato e ricordato secondo la mia coscienza, che ancora non era ben formata.

Quindi personalmente scuso gli studendi andati a messa, e gli giustifico per la loro età, sperando che fra gli stessi in futuro ci siano dei potenziali atei e agnostici.

Lady Godiva

Carlo scrive:

28 Ottobre 2007 alle 18:46
Mi viene il dubbio che pur di non fare lezione vada bene anche la messa. Una bigiata val pure una messa

Infatti. La vedo come Carlo.

chiericoperduto

meglio una messa che interrogati.
Se volevano un suffragio potevano farlo nel pomeriggio.

lorenzo a.

vorrei fare il paragone, improprio lo so ma divertente, tra gli studenti del liceo di taranto e un reparto di produzione di una grande azienda privata, tipo fiat.
vi parrebbe mai possibile che agli operai venga accordata la possibilità di andare alla messa, retribuiti, in onore di chicchessia? gli operai se vogliono possono andare a messa fuori dall’orario di lavoro.
idem dicasi con gli scioperi, se l’operaio sciopera perde la paga, se lo studente sciopera, non essendo retribuito, non perde niente. Uno sciopero degli studenti potrebbe essere paragonato ad uno sciopero di lavoratori solo se gli studenti dovessero “pagare” con un giorno di scuola aggiuntivo per ogni giorno di sciopero/messe ecc.
a questo punto credo che nessuno studente, neanche il più devoto di padrepio, sarebbe stato animato da volontà di suffragio all’anima del preside durante l’orario scolastico.

Battaglinator

Devo riscrivere il mio intervento pechè i moderatori me l’hanno cancellato a causa delle forme abbreviate.Bene.
Sono una studentessa del Liceo Scientifico Battaglini e ci tenevo a puntualizzare alcune cose:
1) l’inaugurazione dell’anno con allegata messa è ormai una tradizione del nostro istituto;
2) questa (fino all’anno scorso) veniva svolta subito dopo la prima assemblea d’istituto (quindi non era illegale);
3) non era assolutamente obbligatoria, quindi gli atei, o comunque chiunque non riteneva assisterci, poteva tranquillamente fare ciò che gli pareva;
4) quest’anno abbiamo avuto un po’ d problemi con la nuova preside, poichè per quest’ultima è la prima esperienza in una scuola media superiore;
5) la suddetta, parlando con i candidati rappresentati (perchè siamo al 29 ottobre e ancora non abbiamo rappresentanti e non li avremo fino al 19 novembre -sempre per volere della dirigenza-) ha consigliato di svolgere la nostra assemblea, che x i troppi punti all’ordine del giorno poteva dilungarsi per tutta la mattinata, e il giorno dopo fare questa benedetta messa;
6) la voce si è sparsa, tanto che tutto l’istituto compresi i docenti erano al corrente che la funzione si sarebbe svolta il venerdì, ma la preside ha cambiato idea senza ne avvisarci ne darci un motivo valido, anzi non c ha dato alcun motivo;
7) questa messa, oltre a essere un’ inaugurazione, aveva un altro motivo più profondo, ossia commemorare il nostro ex preside;
8) noi studenti ci tenevamo tanto e quelli che hanno ritenuto giusto astenersi hanno fatto dell’altro;
9) i 70 (all’incirca) che sono entrati, non l’hanno fatto per loro volontà o per intelligenza (come qualcuno di voi ha insinuato) ma sotto minaccia (o da parte dei genitori, o da parte della preside che uscita da scuola ha incitato i ragazzi del bienno ad entrare).
Ritengo che ciò è stato utile a chiarire la faccenda, ora potete valutare con occhio diverso…
Ma io non loderei tanto il gesto ma la coerenza con cui l’abbiamo fatto: c hanno promesso la funzione, ce l’hanno tolta senza alcun motivo e ce la siamo ripresi!

Aldo

Salve a tutti!……..sono uno studente di quel liceo scientifico che ha fatto tanto scalpore……..ci terrei a dire a ANTONIOTRE82 che non tutti i ragazzi tra i 15 e i 18 anni sono come gli hai descritti tu!……poi se tu sei arrivato a una conclusione in ambito religioso all’età di 21 anni saranno problemi tuoi, io frequento il 5° di quel liceo e personalmente (ogniuno ha i suoi tempi) lei mie conclusioni le ho tirate già a 15, e sono ateo, riuscendo a dialogare con tutti sostenendo le mie tesi senza problema!…………io in chiesa c’ero ma non vi ho partecipato in rispetto alle mie idee, ma neanche ho infastidito in rispetto dei credenti.
I media sono male informati, e le interviste sono state fatte a studenti che hanno dato risposte molto vaghe che poi sono state strumentalizzate. Di certo non sta a me correggere le informazioni, se proprio si vuole andare a fondo su questa notizia il nostro liceo e sempre li!
Grazie x l’attenzione!……e non fate di tutta l’erba un fascio!!!…….

nas

mi pare ragionevole. anche noi inventavamo le scuse piu’ invereconde per saltare una giornata di scuola, dallo sciopero di solidarieta’ ai metalmeccanici di Taranto alla solidarieta’ con il collega che era stato sospeso per una giornata. Non mi stupirei se un giorno andassero ai riti voodoo o a un qualsiasi evento satanico…

Andrea IV D

io sono uno di quei 500 ragazzi ke hanno fatto sciopero e mi piacerebbe dare la mia di versione sull’accaduto dato ke è stato riportato con un atteggiamento evidentemente sarcastico e denigratorio nei nostri confronti.
il tutto è avvenuto xkè la nostra “cara” preside ci ha prima accordato e poi negato la celebrazione della messa, ke da noi si fa da 80 anni e sempre in orario scolastico lasciando cmq la libertà di partecipare o meno a chiunque! quindi anke la laicità e preservata!!
x ki dice ke sono da ammirare quei 70 ragazzi entrati, mi prendo la libertà di dire ke erano 2 classi complete e spiccioli, quindi si puo desumere ke le classi sono entrate con cognizione di causa(avevano compito e hanno pensato bene di evitare rappresaglie da parte dei prof) e gli spiccioli, tutti del biennio, xkè costretti dai genitori e lo dico xkè li conosco tutti. quindi il senso civico nn c’è in loro km nn manca a noi. c’è da dire, ke oltre noi 500 molti, circa 200, sono andati a casa alle 9, xciò mi viene il dubbio ke noi ci credessimo davvero in quello ke facevamo.sempre tra noi 500 ce ne erano molti ke forse nn credevano, ma cmq hanno partecipato x rispetto a un’idea presa tutti insieme, io , in primis, mi sono astenuto dalla celebrazione, ma mi sono cmq adoperato x una raccolta firme x dimostrare la nostra compattezza.
alla domanda xkè nn l’abbiamo fatto il pomeriggio rispondo ke nella nostra scuola la maggiorparte degli studenti è viaggiatore e avrebbero trovato in molti casi notevoli difficoltà a tornare a taranto il pomeriggio e qnd, qll ke doveva essere una manifestazione di un liceo sarebbe diventata manifestazione di una parte del liceo!
spero ke qst abbia potuto kiarire un po l’idee, nn vuole essere una giustificazione xkè nn dobbiamo giustificarci con nessuno, voleva essere una difesa da attakki infondati basati su tesi nn veritiere.se solo a volte si pensasse prima di parlare si concluderebbe molto!! ottimo il concetto ke in qst età agisce il gruppo e va anke bene qnd si reagisce compatti a una presa in giro da parte di una dirigente, o cmq a una mancanza di trasparenza nei nostri confronti!
con qst saluto tutti!

chiericoperduto

Una tradizione vecchia di 80 anni, quindi ben prima dell’ultimo concordato, mi dispiace ragazzi ma oggi è illegale fare messa in orario scolastico.
E poi che significa la messa l’abbiamo fatta al termine dell’assemblea?? io quando finivo l’assemblea tornavo alle lezioni, punto e basta.
La preside, voi dite novella, ha semplicemente applicato la legge, forse la sua colpa è di averlo capito in ritardo e di aver prima promesso una cosa illegale.
Non era obbligatoria? ci mancherebbe altro, ma non si capisce bene se gli atei o professanti altre religioni cosa devono fare in quel lasso di tempo.
Per il problema dei pendolari per una messa pomeridiana più di una soluzione c’é:
– la messa poteva essere fatta una domenica mattina (per la tradizione vale la pena no?)
– potevate tutti staccarvi un bel foglietto di assenza dal libretto delle giustificazioni, buona protesta colletiva verso la preside che prima promette e poi ritira.

Lady Godiva

ANDREA IVD

Forse prima che chiarire con noi andrebbe chiarito con AVVENIRE
che ha strumentalizzato tutto, a suo piacimento.

Ciao!
Anch’io ho ricordi molto belli di alcuni professori.

kset

chiedo scusa del mio linguaggio a volte poco comprensibile… spesso le idee che affollano la mia mente escono di getto sulla tastiera con poca cura verso la forma e lo stile… incomprensibili quindi.

(non è l’incenso che mi fa male… ;))

Kaworu

@andrea IV D

questo non è il display di un cellulare, si può scrivere anche senza le K 😉

per il resto, concordo con lady godiva.

mandate una lettera ad avvenire magari, per spiegare meglio il tutto 😉

cas

Ho 16 anni, sono uno studente del Liceo Scientifico Battaglini e mi definisco agnostico. Il giorno dell’evento ero assente per ragioni di salute, ma sono ben informato e vorrei dire alcune cose:

1) Gli anni scorsi la messa inaugurale si svolgeva nel giorno concesso per l’assemblea di istituto ed era un’attività extra-scolastica, nel rispetto della legge e con buona pace di tutti. L’affluenza era inferiore a quella registrata questa volta.

2) Gli attuali candidati rappresentanti hanno richiesto un giorno separato per l’inaugurazione dell’anno scolastico e la preside ha avuto, per ragioni da chiarire, un comportamento ambiguo, accettando ufficiosamente e poi ritirando l’impegno preso.

3) L’inefficienza comunicativa della preside e la disorganizzazione degli studenti hanno fatto sì che al dialogo tra le parti subentrassero posizioni di rigidità, manifestatesi per gli studenti con l’assenza arbitraria, per la preside con l’immediata sospensione senza obbligo di frequenza, che per legge (DPR 249/98 art. 4 c. 6) può essere adottata solo da un organo collegiale.

4) Strumentalizzare le persone che non hanno partecipato alla manifestazione entrando a scuola per la causa dell’ateismo o dell’agnosticismo è, oltre che logicamente inesatto, poco onorevole. Sono infatti solo 9 gli studenti che non partecipano all’ora di religione ed empiricamente posso affermare che il timore di provvedimenti disciplinari, l’indifferenza o il semplice senso del dovere sono esempi di motivazioni altrettanto valide per chi entra.

Alla luce di questo, ho personalmente interpretato l’accaduto come una triste strumentalizzazione più o meno cosciente da parte degli studenti della religione e della commemorazione di un defunto, a prescindere da quanta importanza si voglia attribuire ad essi.

Per parte mia, sto cercando di svolgere queste stesse riflessioni all’interno della comunità studentesca, opera resa ahimè più ardua dall’eccitazione che la sovraesposizione mediatica provoca in molti ragazzi. Convinto della comune responsabilità di preside e studenti per quanto accaduto, sto inoltre considerando insieme ad altri ragazzi la possibilità di contestare il provvedimento disciplinare adottato attraverso la convocazione dell’Organo di Garanzia (DPR 249/98 art. 5 c. 2)

Grazie per l’attenzione

San Gennaro

Il vescovo di Taranto ha censurato il comportamento del parroco don Pio Montagna, in quanto le SS. Messe “vengono celebrate nei giorni e nelle ore stabilite dal calendario liturgico. Le SS. Messe di suffragio possono essere celebrate in deroga a detto calendario, previa corresponsione, da parte del richiedente, dell’obolo”, che evidentemente il rappresentante studentesco in seno al Consiglio d’Istituto si è guardato dal versare.
A Napoli è noto il detto:
“Dicette ‘o monaco vicino a ‘a badessa: Senza denari nun se cantano messe”

Il Filosofo Bottiglione

ai battaglieri del “Battaglini”

capisco che 500 persone non le muova solo la volontà di fare un bel fogone, ma principalmente una volontà di contestazione. ma contestare che cosa?
la poca chiarezza della Preside?
la poca sensibilità verso le tradizioni?
posso capire e anche condividere il primo caso. sicuramente l’ambiguità di dialogo, il timore di una nuova dirigenza poco capace di ascoltare gli studenti ha scatenato la reazione.
purtroppo non posso condividere la seconda motivazione. a volte ci vuole più coraggio a rompere con le tradizioni che conservarle. la messa in orario scolastico è un atto illecito e illiberale ed è sempre una forma aulica usata dal clero per ribadire il proprio potere. in questo senso la preside ha fatto benissimo a negarne lo svolgimento.
purtroppo Avvenire strumentalizza questi fatti poichè alla Chiesa dispiace perdere questi piccoli privilegi d’immagine, non a caso riporta frasi di ragazzi che contestano la paura dei presidi di persecuzioni da parte di genitori non credenti o che associano le battaglie di laicità a schermaglie politiche lontane da una sana educazio­ne alla convivenza, all’inculturazio­ne, all’alterità, alla diversità. le solite viscide retoriche di quel giornale.

io purtroppo sono sospettoso e non riesco a credere completamente che il parroco, Pio Montagna, fosse proprio all’oscuro di tutto. sembra più una cosa preparata da alcuni studenti organizzati. 500 persone in chiesa, così, al mattino, dopo la querelle con la Preside, alla fine di una tradizione secolare… e il prete che non ne sapeva niente. scusatemi se nutro quelche poderoso dubbio. Auspico in proposito qualche intervento dei ragazzi del “Battaglini”, al fine di portare qualche lume in più.

infine suggerisco agli amici atei e laici del liceo di trovare un momento di dialogo anche con la Preside, ricordando che non è una cosa banale il fatto che il clero si occupi così spesso di riempire spazi pubblici.

Magar

Cari studenti del Liceo di Taranto,
1) nelle ore di assemblea d’istituto potete usare il vostro tempo come preferite, anche per la messa;
2) nelle altre ore invece la partecipazione ad una messa rientrerebbe nelle attività promosse dalla scuola pubblica, il che non va bene.
Pertanto, se le ore di assemblea vi parevano troppo poche per discutere tutti i punti all’ordine del giorno e prendere parte alla messa, dovevate voi fare una scelta: rinunciare ad una parte della discussione, o rinunciare alla messa. Invece, mi sembra di capire, avete chiesto entrambe le cose.
La preside doveva dirvi subito chiaramente di no all’ipotesi di autorizzare le assenze (o, peggio, di sospendere le lezioni) per andare a seguire la celebrazione religiosa.

Lucy Van Pelt

@cas

Ho letto con attenzione il tuo intervento ben strutturato e chiaro nell’esposizione dei fatti; ti auguro di riuscire a indurre ad una lucida analisi dell’accaduto i tuoi compagni di liceo, ma capisco che in questo momento l’esposizione mediatica non voluta li renda poco riflessivi.
L’ambiguità nella comunicazione della preside non trova scusanti nell’inesperienza: il suo ruolo non le è stato imposto da nessuno e nella precedente(obbligatoria) esperienza di docente avrebbe dovuto maturare maggiori abilità nel rapportarsi con gli studenti.
Su questo è opportuno che vi confrontiate con lei (civilmente, se possibile)

Detto questo non posso che appoggiare in toto la sua decisione di impedire una messa in orario scolastico: la legge, giustamente, la vieta!(Il sacerdote che l’ha celebrata lo sapeva)

E mi rattrista vedere che 500 liceali manifestino in nome di una tradizione!
Quasi preferisco pensare si sia trattato di una delle tante scuse per perdere qualche ora di lezione, un po’ più raffinata della protesta per la mancanza di carta igienica nei bagni..(Da studente almeno una volta l’ha fatto anche chi adesso è insegnante o forse preside!)
Mi permetto un suggerimento: passate qualche ora ad approfondire (magari in autogestione) il tema della laicità, in particolare della scuola pubblica.

Emi

@cas

Grazie per le precisazioni e complimenti per chiarezza e logica con cui le esprime.

Siamo noi, tuttavia, ben lontani dallo “Strumentalizzare le persone che non hanno partecipato alla manifestazione entrando a scuola per la causa dell’ateismo o dell’agnosticismo”, come lei afferma.

Semplicemente lodiamo coloro che sono entrati a scuola, non credenti o credenti che siano, per il fatto di aver rispettato la legge.
Non si va a messa, in moschea o a giocar a sbricchi in orario scolastico.
Chi si assume questa responsabilità si assuma anche quella delle conseguenti disposizioni disciplinari.

Per risolvere ogni altra controversia tra studenti, docenti e qualsiasi operatore d’istituto vi sono le sedi opportune, tra le quali non configurano chiese, moschee, sinagoghe, bar, etc.

antoniotre82

per Aldo

se sei ateo non avresti dovuto partecipare alla messa (anche se non ho ben capito se hai partecipato o meno).

Poi nel commento avevo scritto che gli individualismi sono pochi, e mi rallegro con te se tu hai compiuto già il percorso che ti ha fatto diventare ateo a soli 15 anni e fai parte di quelle eccezioni.

Carlo

Bravo cas! Fa piacere leggere una chiara e completa esposizione dei fatti. Ovviamente se negli anni precedenti la messa era fatta nelle ore di assemblea di istituto la cosa mi va bene, anche se francamente vi invito a riflettere sul fatto che quelle ore possano essere usate meglio. Sono certo che la vostra scuola ha molti problemi e forse potete discutere di come risolverli, invece che perdere tempo con inutili cerimonie.

Complimenti ad Avvenire per aver scatenato un inutile polverone mediatico

Kull

spero sinceramente che tu scriva meglio in classe che qui, altrimenti la Quinta D la vedrai col lanternino,

Kull.

vanessa

ragazzi sn 1 studentessa del battaglini…. e cmq secondo me e’ stato giusto astenersi dalle lezioni poike’ questa e’ sempre stata 1 tradizione della nostra scuola e nn e’ giusto ke la nuova preside sl xke’ nn si sente ben accetta da noi senza dire le motivazioni nn ce l’ha xmesso di partecipare…x di + ha dato a tt la scuola una sospensione a “turni”….assurdoooooooooooooooooooooooo

alessandro

sono un ragazzo del battaglini e mi chiedo: ma se queste cose nn le facciamo adesso quando le dovremmo fare più? nel mondo del lavoro? io credo ke anche queste siano esperienze ke un ragazzo deve fare nel corso della sua vita… altrimenti rimane un ## e ai suoi figli nn potrà raccontare nulla di divertente……… nn ho capito bene l’età media di tutti coloro ke hanno commentato su questo forum… spero soltanto siano persone molto grandi e nn ragazzi di liceo…altrimenti andrebbero presi x il ##!!!!!!!!!!! siamo giovani e ci vogliamo divertire… lasciate stare la chiesa la preside e tutte quelle ## e pensate a godervi questi momenti divertenti ke soltanto la scuola superiore vi può dare… lo sanno tutti ke gli anni del liceo sono quelli più belli e ke dopo i 5 anni inizia forse la vera vita… quella seria… cià

Il Filosofo Bottiglione

@alessandro
ti suggerisco di ripensare sul tuo modo di interpretare la vita: se ho parafrasato bene il tuo testo, deduco che da ragazzo contesti il sistema e ti diverti andando a messa e del tuo immaginario di adulto hai la visione di un lavoratore che non potra fare nulla di divertente. 🙁

@vanessa
attenzione, non cambierete certo il mondo protestando per conservare le tradizioni.
sulla sospensione a turni a tutta la scuola (magari addirittura con obbligo di frequenza) hai mille ragioni, è assurda e ridicola.

Mimmo

Qualcuno, per cortesia mi dice quale legge impedisce di celebrare una Messa in orario scolastico?
Se la preside non ha spiegato le motivazioni, e’ probabile che neanche lei lo sappia e che una legge in tal senso non esiste…

Arcibaldo

“Non capita tutti i giorni che dei liceali si rifiutino di en­trare a scuola per andare a Messa. Invece è successo ieri. A Ta­ranto”

Questo lo chiamo coraggioso anticonformismo.

Commenti chiusi.