Franco Cuccurullo: asso piglia tutto

Prima Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, nel 1997 Franco Cuccurullo è eletto come Rettore della Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. Oggi è ancora in carica, al quarto mandato. È potenzialmente rieleggibile ad aeternum perché, contrariamente alla maggior parte di Atenei nei quali c’è un limite per la rielezione, lo statuto della d’Annunzio non pone limiti alla divina provvidenza.
È Presidente della Fondazione d’Annunzio dopo averla creata (2002):
[…] Alcuni “autorevoli” esponenti del nostro Ateneo hanno raccontato che l’efficienza e l’efficacia sarebbero state le peculiarità principali della Fondazione per cui si potevano tranquillamente trasferire (o assegnare o delegare) alcuni servizi a questo ente strumentale: la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili dell’Università, la gestione del CESI, ITAB, CedUc e i servizi di guardiania e uscierato sono stati trasferiti alla FONDAZIONE.
Proprio la MANUTENZIONE ha un costo annuo superiore ai 3 milioni di euro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti […].
Questo Ente di diritto privato sembra non stia svolgendo i compiti concordati con l’Ateneo. […]
Con quali soldi è tenuto in vita la Fondazione d’Annunzio?
Secondo quanto riportato da Alessandro Biancardi in un dossier accurato sull’impero di Cuccurullo (Imperatore Cuccurullo, PrimaDaNoi.it, agosto 2005) il 3 febbraio 2003 “il Consiglio di amministrazione dell’Università stabilisce «su proposta dei professori Bonetta e Falaco… una dotazione iniziale di 600.000 euro quale fondo capitale iniziale ed ha stabilito di attribuire con decorrenza dal 2004 un contributo annuo di 500.000 euro». Chi caccia questi soldi? L’Ateneo (pubblico)”.
[…]. I soldi gestiti dalla Fondazione sono, verosimilmente, soltanto quelli dell’Università, ovvero soldi pubblici. Come non domandarsi insieme a Bianciardi: “È giusto gestire con regime privatistico, per la gran parte, soldi pubblici? E poi, siamo davvero sicuri che un ente che gestisce soldi pubblici possa definirsi di diritto privato? I soldi rimangono pubblici anche se passano di mano: questo è sicuro” […].
Lo slogan della Fondazione strappa un sorriso: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Marcel Proust). Difficile adattarlo a un vero e proprio conquistatore di “terre” quale Cuccurullo!
Ma non è finita qua con il monopolio delle cariche. Perché Franco Cuccurullo è anche nel Consiglio di Amministrazione della Università Telematica (2005), il Campus online dell’Università “G. d’Annunzio” che si chiama Leonardo da Vinci (che ha come slogan: “Oggi. L’Università di domani”), nella duplice veste di Presidente della Fondazione e Rettore dell’Ateneo […].
Non serve un analista per affermare che le postazioni informatiche sono clamorosamente insufficienti, che i laboratori sono quasi inesistenti e che le biblioteche sono piccole rispetto al numero enorme di studenti; invece serve un analista per capire perchè ogni volta che poniamo all’attenzione queste problematiche veniamo ignorati come se tutto fosse normale”.
Da aggiungere a tutto ciò ci sono le barriere architettoniche, le sedie divelte, le finestre sigillate e così via che la Lista 360 ha immortalato in una galleria degli orrori […].
Nelle Ultimissime dello UAAR dell’1 agosto 2006 Roberto Anzellotti, coordinatore del circolo di Pescara, scrive: “Avendo letto sul numero di sabato 29 luglio scorso del quotidiano “Il Centro” di Pescara la notizia dell’approvazione da parte del CdA dell’Università G. d’Annunzio di Chieti del progetto per la costruzione di una chiesa all’interno del Campus universitario, noi del Circolo UAAR di Pescara ci siamo immediatamente messi in contatto con il Rettore dell’Ateneo, spedendogli una lettera in cui segnalavamo la nostra contrarietà al progetto e chiedevamo spiegazioni sui motivi. La risposta del Rettore non si è fatta attendere, stringata e definitiva: la decisione è stata presa in forma democratica ed a larghissima maggioranza dal CdA e pertanto il progetto si realizzerà!”.
[…]. A Chieti su 3.653 laureati 2.354 sono “precoci”. Il finale è davvero amaro: foga nel concedere crediti, equipollenza sfrenata, un vero e proprio dottorificio – come lo definisce Gianantonio D’Orazio, Associato in Scienze dell’Alimentazione e vicepresidente del corso di laurea in dietistica, che brucia la concorrenza laureando precocemente il 95,6% di iscritti.
Quali sono questi corsi di laurea magici? “Scienze del Servizio sociale e Scienze manageriali, 32,9% e 60%. Offerte ghiotte per esperti dei servizi, finanzieri, poliziotti e ministeriali. C’è chi spera di fare il salto dal quadro B a quello A. Ma per le Scienze manageriali (sede a Pescara) qualche cosa non ha funzionato. È scattata un’inchiesta della magistratura in base alle denunce di un gruppo di agenti di polizia. Questi, dopo avere pagato per le lezioni, si sono trovati senza crediti, senza voti, senza alcun riconoscimento degli studi fatti. L’ateneo, convenzionato con il Siap, in questo caso era estraneo ai fatti. Sembra che ci fosse un sito web, creato da due napoletani, che avrebbe rastrellato centinaia di iscritti ai quali sarebbe stata prospettata la possibilità di avere una serie di “agevolazioni”. C’è anche chi parla di bus organizzati per portare carrettate di agenti agli esami. Nelle maglie larghe della legge si inseriscono abusi e distorsioni. Riuscirà Mussi, che tre giorni fa ha scritto agli atenei, a fermare fenomeni così inquietanti?”.
Incredibile ma le attività di Franco Cuccurullo non si limitino al baronato universitario. Infatti è anche Presidente del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2006/2009. Dal 2001 è Presidente del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR), che ha il compito di valutare i risultati della ricerca e di determinarne i criteri (rieletto nel 2003). Questa ultima carica sembrerebbe proprio entrare in conflitto con la gestione di un ente deputato alla ricerca (di nuovo, il controllato e il controllore vivono nello stesso corpo!). Nel 1999 è stato Membro del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (Ministero dell’Università).
Non basta. È Presidente della Commissione per l’aggiornamento delle Linee Guida sulla Legge 40/2004 sulla procreazione assistita, la cui decisione abbiamo avuto il piacere di conoscere nel luglio passato.
Tutto questo, e molto altro ancora, in una persona sola! Ai limiti del miracolo, misterioso quasi quanto la transustantazione, è la rappresentazione migliore dell’Italian way of life. Del baronato universitario, della concentrazione di poteri nelle mani di un solo uomo.[…].
Aggiornamento: quasi a scadenza regolare si denuncia lo scandalo delle lauree facili, con tanto di indagine della Procura (Lauree facili, Mussi denuncia, Il Messaggero, 1 settembre 2007). Vediamo.

Testo integrale dell’articolo di Chiara Lalli pubblicato sul blog Bioetica

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4 commenti

MuccaAtea

Vedete una volta chieti era chiamata “la balena bianca”. Poi la balena bianca è morta, ma i potenti sono rimasti potenti.
Qual’è il filo che li collega?
Provate a cercare altri nomi. Un suggerimento: Rocco Salini
Vedrete come è possibile restare in sella anche se il cavallo muore.

Su questa biografia (http://it.wikipedia.org/wiki/Rocco_Salini) manca un dettaglio: Salini è stato anche direttore sanitario della asl di chieti. Asl che vive in simbiosi con l’università d’annunzio.

Cercate, cercate. Trovate qualcosa come questo http://www.alpcub.com/05mar/12mar_05.doc o questo http://www.unich.it/rettore1/rettcur.htm

Poi rispondete voi alla domanda: chi c’è dietro di loro?

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