Washington: si dimette senatore antigay

Dopo lo scandalo, le dimissioni. Il senatore Larry Craig, sorpreso nel bagno dell’aeroporto di Minneapolis mentre cercava di abbordare un poliziotto in borghese, ha annunciato oggi le sue dimissioni dal Senato degli Stati Uniti. L’esponente repubblicano ha tenuto una conferenza stampa a Boise nell’Idaho, lo stato che rappresentava al Congresso. Craig aveva già accettato di lasciare gli incarichi in alcune commissioni parlamentari.
Il senatore, 62 anni, una moglie e tre figli adottati, era stato arrestato l’11 giugno da un poliziotto in borghese […]
La notizia dell’arresto di Craig è approdata solo di recente media nazionali. Il senatore, quando il caso è venuto alla ribalta con abbondanza di particolari tratti dal verbale del poliziotto, ha negato con forza di aver fatto “alcunché di male” e si è difeso dichiarando: “Non sono gay, non lo sono mai stato. Non sono nemmeno colpevole. Ho sbagliato a dichiararmi tale con la polizia, ma volevo chiudere presto la faccenda”.
Sul caso Craig i repubblicani del Senato hanno aperto un’inchiesta e la Casa Bianca si è detta “delusa” per lo scandalo. Le dimissioni di Craig dal Congresso erano state chieste, fra gli altri, dal senatore conservatore Norm Coleman e dal collega dell’Arizona John McCain, che è candidato alla nomination del partito nella corsa alla presidenza.

Fonte: Corriere 

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4 commenti

ren

Tutti uguali queste cripto checche represse. In ItaGLia ne abbiamo tante. Anzi abbondano più che dalle altre parti.

Francesca

Si può dir male fin che si vuole degli Stati Uniti, ma da loro si dimettono.

ren

hai ragione francesca. noi invece abbiamo gustavo selva che si era dimesso per aver usato l’ambulanza per andare in tv, poi però ci ha ripensato e non si dimette più, perderebbe troppi soldi e privilegi.

Nerone

@francesca, ren:

è una questione di serietà non di selva o di questo craig, bensì degli elettori. negli US questo craig se si presentasse ancora alle elezioni (sempre ammesso e non concesso che i repubblicani lo candidino), non prenderebbe più di due voti.
qui eleggono allegramente pregiudicati e pluriindagati. che vogliamo? ognuno ha quel che si merita

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