Zeffirelli: “E’ osceno esibire l’amore diverso nei vicoli”

Mentre tutta l’Italia punta indignata il dito contro Giancarlo Gentilini, all’improvviso spunta l’alleato che non ti aspetti. E’ Franco Zeffirelli.

Pur avendo sempre parlato della propria omosessualità, il regista che ha reso grande anche l’opera all’Arena di Verona condanna senza remore il «Kiss-in» di Treviso. «Mi scandalizza vedere due gay che si baciano in pubblico — attacca — quelli non sono omosessuali, ma due pazze che fanno l’amore come le bestie e che non posso sostenere. Ne disprezzo il modo di comportarsi al punto da sentirmi più vicino a Gentilini quando ventila la possibilità di mandarle nei campi di concentramento.
Confesso una leggera solidarietà nei confronti del prosindaco».

Entrambi usate espressioni fort
i.

«Le sue lo sono senz’altro, potrebbe evitare di dire “culattoni”, volgarità tipica di un linguaggio da carrettiere. Non mi piace nemmeno l’espressione “pulizia etnica”, ma sono d’accordo sulla necessità d’imporre misure contro il degrado causato da un certo mondo. Ma lei lo sa quanto è difficile e profondo essere omosessuali? E’ uno speciale modo di amare da prendere sul serio, non da ridurre ad una carnevalata imbecille da Rio de Janeiro. Proporlo al pubblico come un scherzo, con una sfilata di uomini che si baciano con la parrucca in testa, significa creare un vuoto formativo nella società e soprattutto tra i giovani, che non capiscono più niente».

Insomma, non le piace l’esibizione dell’omosessualità.

«Se se ne parla, bisogna farlo seriamente, ricordando il grande contributo che gli omosessuali hanno dato all’arte nei secoli. Altro che bacio gay, trovata vergognosa e oscena». […]

Fonte: Gaynews 

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32 commenti

Alessandro Bruzzone

Zeffirelli è un carrettiere in doppiopetto: alla resa dei conti è assolutamente uguale a Gentilini.

Alessandro Bruzzone

Dimenticavo: per dire che delle parole di Gentilini ci si deve indignare dell’espressione “culattoni”, subito dopo aver detto che capisce il suo riferimento ai campi di concentramento, occorre essere pazzi.
Zeffirelli è pazzo, è un gay represso che ha paura dello sguardo scandalizzato della gente. Uno che ha subito la discriminazione finendo per accettarla al punto di goderne… chissà, magari una specie di masochista mediatico.

Alessandro Bruzzone

E, per inciso, le carnevalate imbecilli sono le sue opere.

Pino

Sono sempre più convinto che i gay (soprattutto quelli italiani) sono i primi omofobi…
Che cosa significa questo?

Ma lei lo sa quanto è difficile e profondo essere omosessuali? È uno speciale modo di amare da prendere sul serio, non da ridurre ad una carnevalata imbecille da Rio de Janeiro.

Ah Zeffire’ svegliati! L’amore omosessuale non è e non deve essere considerato diverso da quello eterosessuale!
La pazza mestruata e repressa sei tu.

Giovanni da Livorno

Come regista sia cinematografico che operistico lo Zeffirelli non mi piace per niente, e parlo da punto di vista formale, prettamente artistico.

Questa (d’aver allevato lo Zeffirelli) a Visconti, non gliela perdono!

Prescindo dall’aspetto contenutistico, dei lavori del fiorentino…………………..

Nell’attività politica, invece, bisogna ammettere che vi profonde impegno, passione e non teme di farsi dei nemici.

Però, sinceremente, lo preferisco come regista che come politico………….

Saluti. GdL

ciceracchio 2la vendetta

un gay che teme l’inferno ???? sicuramente un destroide cattolico convinto di lui poerlo fare nelle ville al mere ……………. piu’ che grande regista e’ solo un povero uomo solo ma solo
che piu’ solo non si puo’ SOLO E CATTOLICO tutto il resto e nulla

Arcturus

Ma poveraccio… è un fallito senza speranza. Ha fatto film tra i più brutti e stupidi della storia del cinema, peggio di Gina Lollobrigida. In teatro ha riciclato solo capricci e idee di altri. Ha avuto una vita all’insegna del pettegolezzo, della raccomandazione, dell’amicizia un po’ pelosa e un po’ truffaldina. Sostenuto da dive con la mania di essere “fag Ladies”, e trattato da ladro pure da Visconti. Lo intervistano solo d’agosto, quando anche la Gegia è in ferie. E lui dovrà pur trovare qualcosa di stupefacente da dire…

Markus

Il problema non è se sia osceno o meno, il problema è evitare le discriminazioni o ricondurre la legge penale al ruolo che le spetta invece di farla diventare la tutela del buon costume o comune senso del pudore o del bigottismo che dir si voglia…

Nerone

suvvia, per le esternazioni di quell’uomo sono sufficienti un sorrisino di compatimento e un’alzata di spalle. tutto il resto è spreco puro

Ernesto

Sono sempre più convinto che i gay (soprattutto quelli italiani) sono i primi omofobi…
Che cosa significa questo?

Hai assolutamente ragione. Se vai su un forum gay italiano (tipo http://www.gayforum.it) vedi che quasi tutti si lamentano delle conseguenze inevitabili delle loro (non-)scelte, di cui però si vantano. Ovvero, dicono che loro il coming out non lo faranno mai, perché “la sessualità è una cosa intima”, che “non si deve sbandierare in giro” (sì, come no! vaglielo a dire a un etero che non deve sbandierare e ti farà una risata in faccia), alcuni addirittura si vantano che si sposeranno (con donne) e che andranno a uomini in qualche squallido parcheggio (sì, se ne vantano perché hanno travato il modo di sfuggire “all’oppressione della società”). Dicono che sono giustificati dal raccontare continuamente balle e vivere d’ipocrisia perché la gente “è violenta”, perché “vogliono bene alla loro famiglia”(?). Che il mondo gay è un “ghetto” insopportabile e che a loro le “checche” e i “froci” fanno schifo. Alcuni paragonano la loro omosessualità a un’ulcera ( :-D) che deve essere tenuta “privata” come appunto un’ulcera 😆 . E via cose di tal genere…
Leggendo questi deliri, ti viene da pensare che forse certa gente è rimasta indietro a 30 anni fa e che in Italia non ci sia stato un movimento di emancipazione (o forse che quelli non se ne sono accorti). Fin qui il disgusto prevale su ogni altra emozione.
Ma poi vai avanti, e leggi le stesse persone che si lamentano della propria “infelicità” (perché sono anche melodrammatici). Si lagnano che hanno solo rapporti occasionali (eh, beh, da un parcheggio dove manco ti vedi in faccia che pretendi?), che i gay sono odiati da tutti (ma mai quanto da loro…), che non riescono ad avere relazioni con i ragazzi che gli piacciono, anche se sono gay, perché si nascondono (!!!) e hanno ragazze “di copertura” (!!!!!!) e non riescono a capire i loro “segnali” (che in realtà non fanno per paura di essere “scoperti”), che la politica non vuole riconoscere i “loro diritti” (ma se tutti i gay si nascondono, a chi li dovrebbero dare quei diritti?) e che certi loro amici fanno continuamente battute contro i “froci” (a cui loro si uniscono di gusto per non “dare sospetti”).
Insomma, alla fine ti diventano un po’ simpatici. Gente come questa deve avere severi deficit intellettivi, e quindi non sono responsabili, ma vittime, di ciò che fanno.
Devono essere compatiti. Ecco Zeffirelli è della stessa sorta di questi.
La vera domanda è: ma perché solo in Italia (la maggioranza de)i gay si comportano così?
Boh!

rossotoscano

Zeffirelli è un grande come regista però nella sua vita ha dovuto sempre lottare fin da piccolo e questo lo si vede chiaramente nelle sue relazioni interpersonali… non bisogna dimenticare l’età che ha e la sua cultura( non come regista ma come persona), lui ha operato la dicotomia tra la sua sessualità e la realtà come hanno fatto grandi attori italiani, non ultimo Alberto Sordi e tanti altri… sono scelte personali,discutibili ma scelte proprie che però non danno il privilegio di offendere chi vuole vivere la propria sessualità senza ghettizzarla nelle mura di una casa…. in italia la stragrande maggioranza di quelli che incontri nelle chat gay sono bisessuali( e ricordiamo che molti movimenti non sono solo gay ma lgbt proprio per non fare confusione) e quasi tutti non ammetteranno mai di essere solo gay: in loro c’è tanta rabbia repressa e omofobia in quanto non hanno le palle o la forza di fare coming out e per questo riflettono questa loro situazione insoddisfacente e irrisolubile sui gay… dire che i primi omofobi sono i gay è sbagliato proprio perchè non si tiene conto che in genere tra i gay vengono aggiunti anche i bisex, le lesbiche ed i trans… e poi ricordiamoci che in italia l’ipocrisia regna sovrana: un bisex che ha impiantato la propria vita in modo tradizionale: lavoro, casa e figli, non appopggerà mai la libertà dei gay proprio perchè questo significherebbe” che cretino che sei stato a rinunciare ad una parte di te”… comunque io frequento siti dell’arcigay e gaynews e di questi che si piangono addosso ne ho trovato davvero pochi , sono militante nell’arcigay da decenni e di gay con problemi ce ne sono ma non con problemi legati alla propria omofobia, il gay non è omofobo logicamente ma i bisex lo sono e poi pensare ai gay come poveri esseri piagnucolanti è fuori tempo, siamo molto piu’ organizzati e decisi, certamente l’adolescenza è un periodo critico e per un ragazzo gay dovrebbe essere vissuta con piu’ normalità ed istintività e spero che in italia si faccia qualcosa per ovviare a questo problema enorme come anche il bullismo… quelli che vanno di sera nei giardini a cercare sesso con gay o trans nella stragrande maggioranza sono bisex sposati oppure gay repressi che hanno scelto questo stile di vita ma proprio per questo non bisogna fare di tutta un erba un fascio

Flavio

Zeffirelli è un patetico fascistoide, occorre dirlo una volta di più? Faccia il lavoro che sa fare e lasci i rappresentanti delle associazioni GLBT esprimere cosa la società civile veramente pensa e chiede!

Pino

Ernesto ti amo: scappa come ho fatto io 😀
Rossotoscano, non posso dire molto sul tuo commento perchè non conosco bisex (e quindi direi che non ce ne sono tanti come dici tu, però posso sempre sbagliarmi).
Quel che volevo dire è che purtroppo io non capisco/sopporto più i gay che si nascondono, quelli che non vanno ai gaypride perchè pensano che la loro condizione vada vissuta come un funerale anzichè lottare e divertirsi allo stesso tempo, ecc. ecc.
Io questi li chiamo omofobi perchè hanno paura di quel che sono: sono frustrati, repressi e si sentono colpevoli. Sono i primi che si fanno condizionare dalla società omofoba in cui vivono.
Ecco, queste persone mi devono mollare esattamente come Zeffirelli e Gentilini.
Basta coi vittimismi! Bisogna svegliarsi!
Sia qui ad Amsterdam che a Berlino dove vivevo prima non avevo bisogno di dire a qualcuno che ero gay: al primo complimento che facevo su un ragazzo, si capiva, punto. Nessuno scandalo, nessuna repressione, nessun “tenersi le cose per se’ e per una stretta cerchia di conoscenti”.
Io voglio avere a che fare con persone vere, non con quelli che si nascondono, che per non farsi dare delle “femminucce” frequentano siti gay senza mostrarsi e hanno vergogna a dir di essere passivi.
Oh, ecco, mi sono sfogato… Scusate se ho scelto questa sede per farlo 🙂

Alessandro Bruzzone

Arcturus scrive:
Lo intervistano solo d’agosto, quando anche la Gegia è in ferie.

Ho riso 10 minuti buoni! 😀 😀 😀

alessandro

Vorrei aggiungere un po’di carne al fuoco:
Zeffirelli non e’ un bravo regista, non ha reso grande l’Arena di Verona o il teatro d’opera in generale (sono un professionista in questo campo e posso assicurare a tutti che il suddetto succhia SOLDI a palate per riproporci accozzaglie lussuose e colonnine egizie coperte di autentica foglia d’oro – anche io non perdono a Visconti di averlo allevato!)

e’ stato sempre represso, non e’ vero che ha sempre parlato della sua omosessualita’ anzi e’ rimasto sul vago fino a che non si e’ invecchiato e si e’ stufato di cercare espedienti per nasconderla. Un contro-idolo per noi gay, potrei dire.
Ora si sente in dovere di mostrarci una visione nobile dell’amore omosessuale, idealizzata e avulsa da qualsiasi volgarizzazione (un altro San Giovanni appoggiato teneramente sul petto del Cristo! Ci mancava).

Peccato che sia un vampiro e succhi dalle nostre tasche anche lui, per darci il solito contentino: regie banali all’insegna dell’omologazione, pseudo raffinatezze (copiate dal cupo Maestro!), ambienti patinati e rassicuranti. Per fortuna tutto passa, tocca aspettare con pazienza :))

un caro saluto a tutti

Salvo Zappala'

Condivido in parte quello che dice Zeffirelli. A me da molto fastidio l’esibizionismo dicerti omosessuali, come mi danno fastidio le coppiette eterosessuali che si baciano in ogni dove (mentre mangi al ristorante, al cinema, in piazza) e la continua ostentazione di tette e culi, omosessuali e trans sulle televisioni, eccetto rare eccezioni.
L’amore omosessuale non è una forma di amore, è solo una perversione. Due omosessuali non hanno niente da unire, o peggio ancora i trans.
Quella delle unioni omosessuali è un al’tra battaglia persa della sinistra moderna. Meglio un partito di terroristi di professione come voleva Lenin che un partito di froci e drogati come sono diventati i partiti di sinistra oggi.

ren

Io credo che il vero problema di Zeffirelli sia che sia un venduto, come tutti quelli venduti a destra e sinistra e comprati con un rolex o con la presidenza di qualche ente inutile. Lui è un venduto per la fama e per il successo. Per le “giuste” luci della ribalta farebbe di tutto, ma la ribalta italiana, da sempre frequentata anche da vescovi e cardinali “da salotto” e presuppone la tua presentabilità. La doppia morale va sempre bene. Fai pure quel che vuoi ma non sbandierarlo. Non vogliamo saperlo. Insomma mi pare più che altro un prostituto morale che si è venduto i propri valori per poter fare la prima donna-macho nei salotti degli analfabeti ingioiellati.

alessandro

@Zappala’
forse condividi quello che dice Zeffirelli perche’ sei un po’ come lui, forse lui e’ gia’ riuscito a fare il terrorista nella sua professione e tu no, non so.

Forse da’ fastidio anche a lui vedere le coppiette eterosessuali che si baciano, per altri motivi ovviamente, ma credo che la grande differenza tra voi due e’ che tu hai la possibilita’ di riflettere, magari trovare le cause del fastidio e porre rimedio se sei piu’ giovane…

auguri ad entrambi, ciao

ren

Zappalà non credo che riscuoterai molte simpatie qui con i problemi che ti porti dietro. E’ meglio che ti affidi a specialisti, ce ne sono di bravi, qui non possiamo aiutarti.

Pino

Zappala’ trasferisciti a Treviso: ti troverai benone! Ma cerca di non toccarti più quando passano tette e culi in tv, sai, è peccato…

rossotoscano

@ Zappalà
cerca di risolvere presto i tuoi problemi o altrimenti finirai come… Zeffirelli !!!

Pascal

@ Zappala

L’amore omosessuale non è una forma di amore, è solo una perversione. Due omosessuali non hanno niente da unire, o peggio ancora i trans.

E lo decidi tu se due xsone sono innamorate o meno…e in ke modo decidono di provare piacere…?

Ernesto

@ Pino
Appena presa la laurea, faccio il PhD in Inghilterra o in Svezia e col c*zzo che torno in questo buco di m*rda! (scusate l’improbità di linguaggio, ma qui ci vuole)

@rossotoscano
magari nelle sedi dell’Arcigay non ce li trovi, gli ipocriti piagnoni, ma ti assicuro che in natura sono endemici. Così è probabilmente la maggioranza dei gay nostri connazionali.
E anche il fatto che qui i bisessuali siano diffusi come la gramigna, unico caso al mondo, ti dovrebbe dar da pensare: i bisessuali veri, se mai esistono, saranno lo 0.5% della popolazione. Tutti quelli che conosci sono verosimilmente gay “sotto copertura”. Ce ne sono molti sposati, qualcuno anche con figli, che poi vengono ad esternare la loro “infelicità” e le loro “tragiche sofferenze” su internet (nonché a cercare partner occasionali per quando la consorte è distratta). Insomma: loro si chiameranno anche bisessuali (o nei casi più disperati perfino etero) ma sono gay.

Ernesto

se poi tu usi la parola “gay” nel senso politico originario allora certo, nessun gay può essere omofobo.

lik

@ Zappaqui, Zappala’

“Meglio un partito di terroristi di professione come voleva Lenin che un partito di froci e drogati come sono diventati i partiti di sinistra oggi.”

Bene vatti a fare esplodere, almeno non ti vediamo più con le tue frasette fatte, ci ha pensato prima di te AN ad inventare “Gay e spinello”

@ Pino

Ad Amsterdam dipende dove abiti, dal quartere, se vivi in certe periferie non puoi certo girare mano nella mano con il tuo partner, non parliamo poi della campagna olandese e di Rotterdam.

@ Tutti

Gli artisti gay che criticano i diritti dei gay ci sono dappertutto non solo in Italia, è vero che in Italia siamo indietro, ma all’estero non c’è il paradiso e cominciano ad apparire problemi nuovi, come l’islam per esempio, non dimentichiamo che Pim Fortuiyn era gay.

Pino

lik, non puoi paragonare casi limite olandesi con lo standard italiano. concordo con quel che dici, ci sono purtroppo molte aree conservative in olanda (al contrario di quel che pensa mia mamma quando si preoccupa perchè vivo in un paese “non illuminato da dio”), ma il fatto che io sia gay non è un problema per la gente normale che incontro sul lavoro e per strada.
In Italia non hai bisogno di andare a Gela per trovare diffidenza. E la mia non è tanto una critica nei confronti degli omofobi, ma quanto nei gay stessi che accettano di rimanere succubi, si sentono colpevoli e si vittimizzano solamente.
Vivo ad Amsterdam da un mese scarso quindi non voglio sbilanciarmi troppo sulla faccenda di Pim Fortuiyn, ma anche qua è difficile fare un confronto con l’Italia. Innanzitutto la presenza islamica qui (e in Germania, di cui ho esperienza) è molto più forte che in Italia. Pim Fortuiyn si preoccupava delle libertà minacciate dall’Islam, avrebbe probabilmente fatto lo stesso con i polacchi o gli italioti cattolici fino all’osso. In Italia quali libertà conquistate ci sono da difendere? Quelle poche che ci sono, sono minacciate già abbastanza dal Vaticano, non c’è bisogno di andare a ripescare Lepanto.
Non voglio nemmeno cadere nel luogo comune dell’incondizionato “all’estero è meglio”, non è il paradiso, è vero, ma io mi trovo molto meglio

Ernesto

@ lik
se ti piace tanto l’Italia, come si capisce da tutti i tuoi post, resta pure. Voglio dire, se apprezzi la cattoipocrisia diffusa in tutte le classi sociali, la diffusa ignoranza di che cosa voglia perfino dire la strana espressione “responsabilità personale”, i gay che si nascondono, un delinquentello nano che ha preso per il c*lo tutti per quasi 20 anni, e più in generale l’impunità da ancien regime della classe dirigente, il servilismo nelle università, e le interferenze continue del Vaticano a cui nessuno vuole opporsi, tanto meglio per te.
Ti manderò una cartolina (attraverso il sito UAAR).

Luca A. Borchi

Come regista ha sempre riprodotto pedissequamente(sia in campo teatrale che cinemato-
grafico)l’altrui testo con cui veniva a contatto, manifestando la più totale assenza critico-
interpretativa, tuttalpiù distinguendosi per il solo decoro formale, personale bagaglio di
studi e la precedente attività di attore e scenografo.
Di quello che dalle sue dichiarazioni, rilasciate negli anni, e che purtroppo, continua a rila-
sciare, si può dedurre, che il dottor Zeffirelli è una vecchia “checca” da vespasiani ferrovi-
ari anni 50, o meglio, una “catto-checca” relegata in polverose sacrestie di provincia, che
per acefala grazia divina è riuscito a farsi largo nel gotha artistico nazionale e internazionale.
Il dottor Zeffirelli, in sintesi e senza enfasi, è il frutto di un sentire ancorato a biblica colpa e da lì vissuto come un sentire contro natura, e da stupido ventennio, vilipeso e additato, quindi, da deridere, flagellare e pubblicamente abiurare e/o condannare, se non consumato,
con tutto l’armamentario melodrammatico, nel silenzio peccaminoso della colpa-vergogna,
disteso, possibilmente, su di un decadente impreziosito letto, provvisto di baldacchino.

Maurizio D'Ulivo

Due gay che si baciano in pubblico sarebbero dunque due pazze che si baciano come bestie, secondo Zeffirelli?

Presto una selva di risate lo seppellirà: metaforicamente, questo sta già accadendo adesso.

lik

@ Ernesto

I gay che si nascondono esistono anche in Svezia. Evidentemente tu non hai mai vissuto a lungo all’estero per renderti conto che ci sono vantaggi e svantaggi.

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