Ricattato per gli abusi, il salesiano confessa

Il prete e il ragazzino si erano incrociati di notte dieci anni fa. Uno era poco più che cinquantenne. L’altro di anni ne aveva quindici ma aveva già i modi e le parole di chi è cresciuto sulla strada e grazie alla strada riesce anche a campare. Uno si presentava stretto nel suo clergyman nero. L’altro nei jeans elasticizzati portati come li portavano allora i ragazzini di via Cavalli, a Torino. Uno era timoroso, riservato, come si si addice ad un sacerdote, ad un salesiano. L’altro era sfrontato: perché, dieci anni fa, quando navigavi dalle parti di via Cavalli, la strada dei ragazzi che la notte vendevano il corpo per comperarsi le Nike o i Levi’s 101, ci dovevi saper fare.
Dieci anni dopo la storia è molto diversa. Quel prete, don Luciano Alloisio (da un paio di settimane in Vaticano), ha fatto carriera nel mondo salesiano, è diventato economo dell’istituto Valsalice, una delle più prestigiose scuole ed istituzioni religiose della città. Il ragazzo, Salvatore Costa, adesso ha 24 anni, ha lasciato la strada, ha due figli piccoli e una compagna. Campa come può, ha qualche precedente per furti. All’inizio di luglio i carabinieri lo arrestano: è accusato di aver ricattato quel sacerdote. Voleva farsi consegnare 30 mila euro. C’è riuscito soltanto in parte. S’è fatto dare quattro o cinque mila euro in tutto. Ai carabinieri del reparto operativo, e al pm Cristina Bianconi, Costa racconta una storia di abusi sessuali. Dice che a 15 anni è stato violentato da don Alloisio. E che con lui ha avuto altri rapporti omosessuali nei due anni successivi. La storia ha dell’incredibile. I militari cercano riscontri. Costa torna libero dopo pochi giorni. E quasi subito ci riprova. Chiede altri soldi a don Alloisio: 2000 euro perché deve campare. Perché deve mantenere i figli, perché non ha i soldi per fare la spesa. Il prete che lo aveva denunciato la prima volta torna dai carabinieri. Al maresciallo della stazione barriera Piacenza spiega che sì, lui è un sacerdote ma qualche anno prima ha sbagliato. Ha avuto rapporti sessuali con ragazzini che frequentavano via Cavalli. Ma con Costa mai. L’autoaccusa del sacerdote cambia le carte in tavola. Costa, è vero, torna in carcere, accusato ancora una volta di estorsione. Ma anche il sacerdote finisce nei guai: contro di lui c’è un’accusa di violenza sessuale. Per di più su minore.
Una storia di dieci anni fa. Quando don Alloisio ancora si occupava, in qualità di direttore, della fondazione «Fratelli dimenticati». Lì, tra le mura di quella casa in via Chanoux, racconta Salvatore Costa, ci sarebbe stata la violenza. Don Alloisio, assistito dagli avvocati Fulvio e Nicola Gianaria, nega. Niente violenza. Niente di niente, quando Salvatore era poco più che adolescente. Costa, però, va avanti nel suo racconto. Assistito dagli avvocati Geo Dal Fiume, Davide De Bartolo e Roberto De Sensi, parla di rapporti consumati anche più avanti nel tempo. Quando don Alloisio aveva già traslocato sulla collina di Torino. Costa insiste: «Ho chiesto del denaro perché non sapevo proprio come fare per campare. Sono un poveraccio. E quello da me voleva del sesso». Don Alloisio, davanti ai pm Cristina Bianconi ed Emanuela Pedrotta, racconta di aver dato del denaro a Costa. «A più riprese» spiega. Ma sesso mai. E tra il disperato e lo sconcertato racconta che a casa conserva anche una serie di lettere che lo confermano. I carabinieri del nucleo operativo le trovano. Sono delle specie di ricevute, ma con liberatoria. C’è scritto: «Io, Salvatore, non ho mai avuto rapporti sessuali con don Luciano».
A questo punto il ricattatore non si ferma più nei suoi racconti. Ai carabinieri e ai magistrati racconta la sua biografia di ragazzo di strada. Tira in ballo un prete che ora vive e lavora in un’altra provincia piemontese e un altro sacerdote, don Mario Vaudagnotto, settantenne parroco della seicentesca chiesa di San Lorenzo e cerimoniere della Curia. Dice: «Anche con lui ho fatto del sesso. Ma ero già maggiorenne. E anche da lui mi sono fatto dare dei soldi minacciando di raccontare tutto». Perché? «Io sono un poveraccio che non sa come campare. Che ha bisogno di mangiare e a cui nessuno dà un lavoro». […]

Il testo integrale dell’articolo di Ludovico Poletto è stato pubblicato sul sito de La Stampa

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14 commenti

Stefano Chiaudano

“Dieci anni dopo la storia è molto diversa. Quel prete, don Luciano Alloisio (da un paio di settimane in Vaticano)”

deja vu…

Federico P.

Torino: presunti abusi su minori, smentita confessione prete

Beh…. per me ci sono buone possibilità che questo è innocente… chiunque cederebbe a un ricatto simile.. Per la gente uno è perdofilo anche solo se viene indagato per questo empio e ripovevole reato. Quindi molti cederebbero a un ricatto simile per molto tempo.

Pace e bene

darkzero

Certo che l’Italia è proprio il paese in cui ci si arrangia meglio: tra un po’ verrà fuori il business dei preti pedofili, tirando in mezzo colpevoli e innocenti.

emel

…Al maresciallo della stazione barriera Piacenza spiega che sì, lui è un sacerdote ma qualche anno prima ha sbagliato. Ha avuto rapporti sessuali con ragazzini che frequentavano via Cavalli. Ma con Costa mai…
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E questo placido, placido, al maresciallo dei carabinieri ***in caserma***… 🙂

“Ehsssi… qualche scopata me lo sono fatta coi ragazzini, marescia’… ma mai con Salvatore, eh…”
“Marescia’, che vuole farci… ho tanto sbagliato… Posso andare ora ? Preghero per lei ! ”

La merda scende a valanga sugli omini con il colletto bianco, che spettacolo… 8)

Federico P.

Sì… ma i legali hanno smentito questa deposizione. Poi la notizia è riportata solo dalla stampa e da nessun’altra fonte. Vedremo come va a finire.

emel

@Federico P(rete)

Eh beh capirai… uno rende una deposizione firmata a un UPG a cui si e’ presentato spontaneamente…poi si accorge di essersi sbagliato, come se fare sesso con dei 14enni possa essere qualcosa che… “si, mi pare… adesso non ricordo bene…”

I legali che ci stanno a fare se non fanno il loro mestiere, eh Federico ?
Bei tempi quelli dove bastava il braccio secolare (o anche la DC) per mettere tutto a tacere, vero ?

>Poi la notizia è riportata solo dalla stampa e da nessun’altra fonte
>
Ma guarda te… forse perche’ La Stampa e’ di Torino… ?!?!?!?
No, eh ?

Stefano Chiaudano

Ma quindi, Federico, quando dicevi che “chiunque cederebbe a un ricatto simile.. ” non stavi scherzando?
Non denunciando un ricatto simile, si lascerebbe in libertà il ricatattore, e nelle sue grinfie potrebbero finire altre vittime. Bell’esempio di senso della società!
Chiaro che i legali hanno detto che non ha confessato, il loro lavoro è far assolvere il cliente, non cercare la verità.
Scusa la domanda, ma dove cacchio vivi???

Federico P.

@emel… non mi sembrano dei buoni legali quelli che smentiscono una deposizione firmata dall’indagato.
Dato che è una notizia aspetto che sia data anche da altre fonti…
Sai se i giornali scrivesero sempre il giusto non esisterebbero le querele.
Il Corriere, che è più prestigioso della stampa, ha smentito.
Si vedrà…

Fausto Sanna

Vi ricordiamo che per segnalare una notizia è sufficiente scrivere una email all’indirizzo ultimissime@uaar.it con il collegamento alla pagina Internet.
Ringraziamo chi vorrà collaborare in questo modo,

La Redazione

Federico P.

@Stefano
ci sono pure le donne che non denunciano i violentatori…
di fatto lasciano liberi i violentatori
e sono di più di quelle che li denunciano
non è facile… c’è la paura, la sudditanza psicologica e tanto altro

animalepolitico

Io sono allibito. Voi parlate, giudicate e magari non conoscete una sola persona di quelle indagate. Ma lo sapete che c’è un sacco di gente in Italia (e mi auguro non abbiate dovuto toccarlo anche voi con mano, ma forse vi ci vorrebbe come esperienza, per farvi maturare) che ha avuto la vita rovinata, la nomea sputtanata, per via di lunghe indagini che poi magari si sono risolte in una piena assoluzione, per via di accuse campate in aria senza alcun filo di verità e per via della bieca e vigliacca risonanza che i giornali o la falsa informazione tendenziosa e di propaganda, come la vostra, danno a queste notizie? Io conosco personalmente Mario Vaudagnotto. Andatelo a conoscere, lo troverete facilmente nella chiesa di San Lorenzo in Piazza Castello a Torino. Scoprirete la buona persona che è, incapace di fare alcun male. Ma già, per voi l’equazione prete = pedofilo è una massa da portare avanti ed esternare al mondo. Posso solo augurarvi che un giorno anche voi possiate essere accusati ingiustamente di qualcosa, di qualcosa di meschino, e magari finiate anche in galera. Forse capirete. Ma per cortesia, evitiamo di santificare la figura di un 24enne ladro, di quelli che scippano ragazzini e coppiette per vivere. C’è gente che si spacca la schiena per lavorare. E voi, gente dell’UAAR, siete così sciocchi a credere alle accuse di una persona di quel genere solo perché odiate i preti. Si può avere una fede religiosa o no. Ma il rispetto ci vuole sempre, e sputare merda su chi non si conosce, o su tutta una categoria che insieme a Marcinkus, padre Bisceglia, Don Baget Bozzo e tre mele marce, annovera pure Oscar Romero, Tonino Bello, Pino Puglisi e una marea di gente in gamba (la sola che di norma faccia del bene altruista e non politicizzato nel mondo), mi sembra una cosa vergognosa. Fate schifo, ma prima di parlare pensate un po’ di più a ciò che dite e alla merda che state buttando addosso a chi non conoscete e a qualcuno che non sapete minimamente se possa essere colpevole o meno, o lo credete colpevole perché un delinquente per minimizzare la sua pena o farsi pubblicità e un po’ di soldini lo accusa.
Bravi, bella informazione

topolino

Eh beh capirai… uno rende una deposizione firmata a un UPG a cui si e’ presentato spontaneamente…poi si accorge di essersi sbagliato, come se fare sesso con dei 14enni possa essere qualcosa che… “si, mi pare… adesso non ricordo bene…”

Ma si è certi al 100% che questa UPG firmata contenga ciò che è riportato da LA STAMPA?….

topolino

Le condanne senza appello, anni fà erano compito della santa inquisizione ma ora “l’incarico” è passato alla stampa e ai tg 🙁

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