Registri delle nascite in India

“Temo che la nuova proposta di legge del Governo sia un via indiretta per attuare il controllo della popolazione permettendo, al contempo, di procedere ad una statistica delle nascite e della crescita numerica dei vari gruppi religiosi del Paese”. Mons. Bernard Moras, presidente della Commissione per la tutela della salute della Conferenza episcopale indiana, è scettico circa la proposta di Renuka Chowdhury, ministro indiano per lo Sviluppo delle donne e del bambino, secondo la quale le donne incinte potranno iscriversi ad un apposito registro predisposto dal Governo e chiederne il permesso per sottoporsi alla pratica dell’aborto.
Per il ministro indiano la legge intende fermare il continuo aumento di interruzioni di gravidanze fra i feti di sesso femminile e sottolinea che essa potrà essere applicata solo in “circostanze ben specifiche”, sebbene non abbia chiarito quali esse siano. In India la selezione del sesso del nascituro e l’aborto selettivo sono proibiti per legge dal 1994: nonostante ciò secondo l’ultimo censimento nazionale per 1000 ragazzi ci sono solo 927 ragazze e il numero di maschi è in continuo aumento.
La Chiesa cattolica indiana teme che possa essere funzionale ad un “controllo” delle nascite, legalizzando inoltre l’aborto (interruzione medica della gravidanza), pratica giudicata “immorale” e “contro la vita”. […]
Diverso il parere di Michelle Fonseca, ostetrica e ginecologa del Lokmanya Tilak Municipal General Hospital di Mumbai – meglio conosciuto come “Sion Hospital” – che accoglie con favore la proposta del ministro della Sanità: in un’intervista ad AsiaNews il medico sottolinea che “essa rappresenta un approccio pratico e razionale ai diversi problemi legati alla gravidanza e al parto”. “Ogni giorno assistiamo circa 40 donne partorienti, molte delle quali presentano complicazioni quali rottura dell’utero o emorragie: dal mio punto di vista la registrazione permetterebbe di prevenire le gravidanze a rischio, grazie alla somministrazione tempestiva di ferro, calcio e fornendo assistenza medica primaria, fondamentale per la salute della madre e del nascituro. Essa inoltre consentirebbe di scongiurare il feticidio femminile, pratica barbara e assai diffusa nel Paese”
Secondo studi recenti pubblicati dalla rivista medica britannica The Lancet in India negli ultimi 20 anni sono stati soppressi oltre 10 milioni di feti femminili; esperti indiani affermano invece che il numero di questo tipo di aborti si aggira sui 5 milioni.

Fonte: il sito cattolico AsiaNews 

Archiviato in: Generale

6 commenti

shock

Come si vede che questi preti non sono ferrati in logica per non parlare dello scibile in generale.
Non capiscono che + nascite, a parità di risorse, porta a + sovraproduzione, + inquinamento, + fame, + miseria, + malattie, + tensioni sociali, + guerre.
Anche un bambino lo capirebbe.

Sailor-Sun

L’aborto DEVE essere legalizzato, ma accanto ad un aumento della prevenzione (e quindi alla produzione di preservativi per indiani: hanno il pisello così piccolo che quelli normali gli stanno larghi…) e ad una demaschilizzazione della società indiana. Ci lamentiamo tanto della situazione della donna nell’islam, ma anche in india non se la cavano tanto bene.

Nikky

Nono capiscono che + nascite, a parità di risorse, porta a + sovraproduzione, + inquinamento, + fame, + miseria, + malattie, + tensioni sociali, + guerre.

Oh, stranamente tutte condizioni favorevoli alla religione: più disperazione = più religione

tadeus

ci capiscono i preti, Nikky ha raggione piu disperazione, piu orrore piu miseria piu sovraproduzione, inquinamento ,fame, si spalanca l’inferno in terra, condizioni favorevoli alla religione..okey

Daniele+

@Shock.
E’ la solita storia: il re nudo lo vedono i bambini, ma non i grandi e i potenti.

Aldo

Shock: “Non capiscono che + nascite, a parità di risorse, porta a + sovraproduzione, + inquinamento, + fame, + miseria, + malattie, + tensioni sociali, + guerre.”

C’è chi lo capisce, ma evidentemente non sono molti.
Per cogliere come anche una visione religiosa del mondo può portare a considerare negativa la riproduzione, potreste trovare interessante questa pagina, scritta da un autore indiano:

http://www.oilcrash.com/temp/sin.htm

Commenti chiusi.