Mina Welby: «Piergiorgio condannato»

«Piergiorgio è stato condannato solo per aver pronunciato la parola eutanasia». Non usa giri di parole Mina Welby nella lunga lettera che ha inviato al cardinal Ersilio Tonini. L’alto prelato venerdì aveva sottolineato come il caso dei funerali per Corso Bovio, morto suicida, fosse cosa diversa dalla situazione di Welby. Piergiorgio Welby era il co-presidente dell’associazione Luca Coscioni, affetto da sclerosi laterale amiotrofica, è morto lo scorso 20 dicembre dopo aver sollevato un caso mediatico sul diritto all’eutanasia. Per questo motivo, il vicariato di Roma si era rifiutato di autorizzargli i funerali religiosi.
La moglie Mina Welby ha voluto però rispondere all’affermazione del cardinal Tonini, che venerdì aveva commentato: «Approvare i funerali di Piergiorgio Welby sarebbe stato come dire che la Chiesa accetta l’eutanasia di cui Welby stesso era divenuto il simbolo. Per questo non è stato possibile autorizzarne la celebrazione in chiesa, mentre nel caso dell’ avvocato Corso Bovio questa implicazione non c’è stata» […]
Piergiorgio Welby, conclude la moglie, «ha detto ad alta voce e come uomo politico di voler morire. Lo ha fatto anche per indicare alla politica la necessità di trovare una strada perchè tutti i cittadini italiani abbiano il diritto all’autodeterminazione nella scelta dei trattamenti medici e non solo quelli che hanno la fortuna di trovare un medico consenziente. Per concludere, vorrà dire che anch’io, che appoggio l’eutanasia per quei cittadini che la chiedono un giorno, non avrò il funerale religioso. Ma preferisco avere il cuore aperto per chi chiede pietà negli ultimi istanti della vita confidando nell’infinita misericordia di Dio».

L’articolo completo, con la lettera integrale di Mina Welby, è raggiungibile sul Corriere

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20 commenti

Franco Siccardi

Come al solito, due pesi e due misure…

Hanno la faccia come il culo!!!

F.Dolcino

Che facce da culo ‘sti preti, il cattolicesimo è la religione dell’ipocrisia e degl’ipocriti, Welby NON era un ipocrita (e nemmeno cattolico) ha lottato e chiesto una fine dignitosa a viso aperto senza ipocrisie e per questo ha creato scandalo tra i cattolici che ripudiano la franchezza e l’onestà, Welby avrebbe potuto in perfetto stile cattolico avere l’eutanasia clandestina, ha preferito lottare per se e per tutti noi, questo per quegl’ipocriti come il cardinale tonini. è la peggiore bestemmia è una vera abiura al cattolicesimo, che vuole solo pecore ipocrite nel suo gregge.

Jean Meslier

Non c’è nulla di ipocrita nel negare il funerale cattolico a un uomo che fino all’ultimo si è fatto portatore di istanze apertamente in contrasto con la morale cattolica.

Jeeezuz

non capisco tutto sto dramma per i funerali non concessi a Welby (con tanto di aperte polemiche di musicisti, politici ecc ecc). In fondo è giusto così. Questo dice il cattolicesimo e amen. Se non vi va bene, cambiate religione. Il suicidio è peccato mortale, quindi “cazzi loro”. Il dobbiamo volere che la CCAR diventi una specie di culto buonista che accetti omosessuali e suicidi. Piuttosto, dobbiamo far capire alle persone che il cattolicesimo, per sua stessa natura è intollerante e selettivo.
Sei gay? Bene, non puoi dirti anche cattolico.
Sei a favore dell’aborto? Idem.
La gente dobbiamo allontanarla dalla chiesa, mica avvicinarla!

nando

Sono d’accordo con Jeezuz.
Tonini e la Chiesa la smettano di arrampicarsi sugli specchi, e si decidano a scomunicare, con condanna proclamata dal papa in latino dalla sua finestra, tutti i divorziati, gli omosessuali, i suicidi, gli eutanatizzati, gli abortisti e i comunisti. Così non rimarrà più nessuno, e la messa se la dicono tra di loro.

Vash

Mi stupisce che abbia voluto perdere del tempo a scrivere una lunga lettera proprio a Tonini. Ditemi pure che sono drastico ma per come percepisco il paese in cui vivo in questi ultimi anni, penso che chiedere qualcosa ad un politico o ad un alto prelato sia come chiederla alle proprie ciabatte, anzi, è più probabile ricevere una risposta concreta da queste ultime!

Nikky

I comunisti sono già stati scomunicati 🙂
Scherzi a parte, sono d’accordo anche io che la Chiesa, per coerenza, ha fatto bene a negare i funerali cattolici a Welby, ma mi piacerebbe vedere questo rigorismo applicato anche nei casi di omicidi, mafiosi, pedofili, che regolarmente ricevono funerali cattolici… ops dimenticavo: per la Chiesa non è peccato essere mafiosi e pedofili… anzi!!

Umberto

Sua eminenza tonini non perde l’occasione di dire cazzate, tipo “è meglio l’aids del preservativo”, ogni volta che apre bocca più che parlare scorreggia, e c’è pure chi lo considera, anche a sinistra, un fine intellettuale. Poveri noi.

nando

Tonini ha 93 anni suonati. Probabilmente l’immensa gioia di essere così vicino al momento in cui tornerà alla casa del padre lo fa straparlare… Peccato che rimarrà deluso, in quanto non esiste nessunissima Casa del padre in cui andare a stare dopo che si è schiattati. Amen!

shock

Volendo essere cinici la chiesa cattolica di fronte a Welby è stata persino più “buona” di quanto non sarebbe apparsa nel passato… Infatti nel suo caso è stata ammessa “la preghiera della chiesa per l’eterna salvezza del defunto e la partecipazione al dolore dei congiunti”, mentre in precedenza agli scomunicati e ai suicidi venivano negati non solo i funerali, ma era anche proibito essere seppelliti in terra consacrata e persino avere messe e preghiere di pubblico suffragio in quanto si dava per scontato che andassero a finire dritti all’inferno.

p.s. le esequie religiose non sono mai state chieste da Piergiorgio ma dalla moglie.

Nifft

La cosa che più mi spaventa in questa storia non è tanto la reazione di condanna della chiesa che è ovvia e nessuno si aspettava altro. E’ invece proprio la reazione della moglie nell’insistere nel voler riconosciuti i funerali religiosi.

Un caso analogo è quello delle vittime di pedofilia che si lamentano perchè la chiesa li ha lasciati a loro stessi e vorrebbero che quest’ultima fosse più presente e li aiutasse a superare i traumi che hanno avuto (interviste fatte durante una trasmissione di ‘anno zero’).

Se le critiche che vengono mosse alla chiesa sono di questo tipo… la chiesa ha stravinto, e la gente ha perso ogni facoltà di pensiero indipendente.

IlFustigatoreDiGalliate

fa ridere che abbiamo applicato questo rigore solo su un poveraccio, mentre su un RICCO esponente della milano bene… c’era anche il vice direttore dell’avvenire al suo funerale

Giona

Sul suicidio visto come peccato, quasi due secoli fa c’era chi aveva gia’ notato una cosa interessante. Non c’e’ alcun divieto al suicidio nelle sacre scritture.

” Per i fedeli delle religioni monoteistiche ebraiche, togliersi la
vita e’ considerato un crimine. Cio’ e’ tanto piu’ sorprendente in
quanto ne’ nell’Antico ne’ nel Nuovo Testamento si puo’ trovare traccia
di un divieto, o anche soltanto una risoluta disapprovazione del
suicidio. Quindi gli insegnanti di religione debbono appoggiare la loro
condanna con motivazioni filosofiche personali. Queste pero’ sono di
cosi’ cattiva qualita’, che essi cercano di supplire alla debolezza
delle argomentazioni con la forza delle loro espressioni di
aborrimento, vale a dire con gli insulti. Cosi’ ci tocca sentire che il
suicidio e’ la piu’ grande vilta’, che e’ possibile soltanto in caso di
pazzia, ed altre insulsaggini del genere. O anche la frase, del tutto
insensata, “uno non ha il diritto di suicidarsi”, mentre e’ evidente
che che su nulla al mondo uno ha diritti piu’ incontestabili, di quelli
che riguardano la sua persona e la sua vita. (…) La straordinaria
violenza, che pure non trova appoggio ne’ nella Bibbia ne’ in valide
argomentazioni, con la quale i preti delle religioni monoteistiche si
scagliano contro il suicidio, sembra dettata da un qualche motivo
inconfessato: e quel motivo non potrebbe essere il fatto che la
volontaria rinuncia alla vita e’ un cattivo complimento fatto a colui
che ha detto “Tutto molto bello” (Genesi,1,31)? In tal caso si
tratterebbe ancora dell’ottimismo obbligato di quelle religioni, che,
per sottrarsi alla sua accusa, mette in stato di accusa il suicidio. ”

Da “O si pensa o si Crede. Scritti sulla religione” di Arthur
Schopenhauer, edizioni BUR, 2000, pp. 194 e 199. (Originariamente in
“Werke in zehn Baanden” Diogenes Verlag, Zurich 1977, volume IX, p.332
sgg.)

UnSaluto

Quest’uomo che ha sofferto così tanto son sicuro che vedrà Cristo altrimenti dei Vangeli io non ho capito nulla.
E questo rimane uno dei tanti casi in cui la Chiesa ci ha capito poco o nulla.
Ma Cristo può solo insegnare sulla terra noi siamo solo pecore smarrite.
MAI nella mia testa mi venga un solo giudizio nei confronti di un così immenso sofferente che qualsiasi errore in buona fede abbia compiuto ha purificato il proprio spirito con l’essenza delle sue sofferenze devastanti..
Li si che se succedesse mi scomunicherei davvero.
E non agli occhi del Papa (e li si che mi fregherebbe ben poco), ma agli occhi di Gesù, Mio Signore.
Mai sia.

LUCA ai superbi: 28Io vi dico, tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.

Il nostro giudizio serve solo a giudicare noi stessi, noi siamo nessuno caro Tonini.
Mi sa che persi in studi complicati e rituali, state dimenticando gli insegnamenti più semplici ed importanti.

Riposi In Pace (finalmente) Welby.
Che Dio possa consolarti.

Markus

In ogni caso non capisco perchè per Welby fosse così importante avere il funerale da parte di gente che lo condannavano, lo rifiutavano e negavano i suoi valori.

Al posto suo avrei fatto di tutto per evitare che qualcuno infangasse la memoria di me con dei bizzarri rituali e superstizioni da due soldi….

Jean Meslier

Come è stato detto, non è stato Welby a chiedere il funerale religioso, ma la moglie. Stando a quanto dice lei, lui le ha detto: “Fai come vuoi tu”.

E’ facile dire dall’esterno che non si vorrebbe infangata la memoria dai preti, una volta morti. Intanto, per il modo in cui aveva scelto di andarsene, Welby aveva già messo al sicuro la propria “reputazione” da calunnie di pentimenti o conversioni o cose del genere. In secondo luogo, anche il più fervente dei credenti comprende bene che le cerimonie funebri si fanno a beneficio non del defunto, ma dei suoi cari. La cosa migliore che potesse fare un uomo che è stato assistito dalla moglie, per anni, era di lasciarle almeno la possibilità di ricordarlo secondo i suoi desideri.

Uno che non crede agli sciocchi rituali se ne frega di quello che gli fanno dopo la morte.

Il Conte di Saint Germain

Infatti, Jean Meslier, erano la moglie e la madre di Welby a tenere al funerale religioso e secondo me l’indelicatezza della Chiesa sta nel fatto di non essere andata incontro a due sue fedeli, Piergiorgio ormai è morto. Cosa gliene importa a lui di come celebravano la sua morte? Ma ai suoi parenti importava e magari la Chiesa avrebbe potuto fare lo sforzo di pensare che a loro serviva una consolazione religiosa. Poi sarebbe bello se i fedeli si accorgessero una volta di più dell’ipocrisia della Chiesa che rifiuta i funerali religiosi ad un malato terminale ma non a un importante suicida…

shock

Il mio titolo
Eutanasia per Giovanni Paolo II ? Forse sì, ma No per i comuni mortali (Welby).

Titolo originale Papa Wojtyla e’ stato avvelenato?

FONTE: Pravda.ru

Secondo quanto reso noto dall’associazione internazionale che si occupa dello studio dei segreti della Sacra Sindone, emergono seri dubbi sulle cause della morte di Papa Wojtyla.

Nonostante il fatto che, come vuole la tradizione, i corpi dei pontefici scomparsi vengano sottoposti ad una leggera imbalsamazione, senza che ne vengano estratti gli organi interni, il corpo di Papa Wojtyla non sarebbe stato preparato a dovere tant’e’ che sia il responsabile delle cerimonie liturgiche, l’arciepiscopo Piero Marini che il portavoce ufficiale del Vaticano Joachin Navarro avrebbero categoricamente rifiutato la possibilita’ che il corpo del penultimo Pontefice venisse imbalsamato.

Come diffuso poi dal professore K. Brahms, gli specialisti addetti all’imbalsamazione vennero licenziati in tronco subito dopo aver effettuato i preparativi atti a preparare il corpo di Papa Wojtyla alla rituale procedura.

Attualmente i due fratelli, i quali hanno praticamente passato tutta la loro vita all’interno del Vaticano, sono costretti non solo a cercare rifugio in qualche altro paese europeo ma addirittura a celare la loro identita’.

Sotto il falso cognome di Formizetti, i due fratelli hanno gia’ provveduto a dichiarare pubblicamente che Papa Giovanni Paolo II non sarebbe morto per cause naturali, ragione per cui gli organizzatori della cerimonia rituale avrebbero provveduto ad impedire l’imbalsamazione del corpo del primo Papa polacco nella storia.

Come hanno confermato i fratelli “Formizetti”, sono in molti al Vaticano a non volere che venga dato ampio risalto a questa vicenda e solamente le conoscenze personali del professor Braun hanno permesso di entrare in contatto con i due perseguitati al fine di venire a conoscenza della loro versione dei fatti.

“Ci rendiamo perfettamente conto che la nostra vita e’ a serio repentaglio, ma non possiamo tacere, – ha dichiarato uno dei due fratelli. – Mentre stavamo apportando i preparativi per l’imblasamazione del corpo del Papa, abbiamo visto con i nostri occhi il segno di una iniezione all’altezza dell’inguine. Siamo ugualmente riusciti a prelevare un campione del sangue del Papa per poi effettuare in gran segreto un’analisi tossicologa, dalla quale e’ emerso che nel sangue del Papa erano presenti tracce di glucosio di strofanto, un tipo di veleno in grado di causare l’arresto cardiaco a causa del quale e’ morto Papa Wojtyla”.
http://www.fisicamente.net/portale/modules/news/article.php?storyid=799

Salvo Zappala'

A Piergiorgio Welby non sono stati concessi i funerali in Chiesa perche’ ha fatto una cosa che ai preti non piace: ha alzato la mano e ha espresso la propria opinione sui malati terminali in base alla propria esperienza personale. Agli ecclesiastici non piace che un uomo debole dica: “secondo me la posizione della Chiesa e’ sbagliata, perche’ in base alla mia esperienza di uomo e di malato terminale le cose stanno diversamente”.
Inoltre va ricordato che per ogni individuo la rivelazione e il deposito cattolico devono essere accettati o rifiutati in blocco. Non e’ possibile credere alla trinita’ e al discorso della Montagna e poi riufiutare i sacramenti. Questa cosa ancora non e’ entrata in testa a molti credenti.

Salvo Zappala'

In uno dei post e’ riportata una notizia secondo la quale giovanni Paolo II sarebbe morto non per cause naturali. Avvelenamenti e uccisioni sono prassi nella storia della curia papale.
Quello che piu’ mi ha fatto preoccupare e’ che Giovanni Paolo II ha continuato ad essere papa e a governare anche quando era malato terminale e incapace di intendere e di volere. Avra’ pure firmato documenti senza rendersi conto di quello che faceva.

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