La Cei: “Convivenza civile lacerata”

«Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione». Lo affermano i vescovi italiani nella nota che raccoglie gli orientamenti del Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona. «Ai credenti – afferma il testo – si chiede di contribuire allo sviluppo di un ethos condiviso, sia con la doverosa enunciazione dei principi, sia esprimendo nei fatti un approccio alla realtà sociale ispirato alla speranza cristiana».
Secondo i vescovi, «ciò esige l’elaborazione di una seria proposta culturale, condotta con intelligenza, fedele ai valori evangelici e al Magistero, insieme a una continua formazione spirituale. Ed implica una rivisitazione costante dei veri diritti della persona e delle formazioni sociali nella ricerca del bene comune e deve promuovere occasioni di confronto tra uomini e donne dotati di competenze e professionalità diverse».

Fonte: laStampa.it

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31 commenti

Lamb of God

Sarò anche stronzo, però quando un vescovo mi parla di “veri diritti” e “bene comune” mi giran subito le palle a mò di elica.

Poi, chi ha provocato la lacerazione? Quello che impone la morale o quello che la subisce e giustamente un po’ gli girano?

Scusate se scrivo sempre le stesse cose, tanto è venerdì … 😉

darkzero

Il seguente testo è stato automaticamente tradotto dal Clericalese all’Italiano:

Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione

Traduzione:
Non c’è abbastanza gente che fa quello che diciamo noi.

Ai credenti si chiede di contribuire allo sviluppo di un ethos condiviso, sia con la doverosa enunciazione dei principi, sia esprimendo nei fatti un approccio alla realtà sociale ispirato alla speranza cristiana

Traduzione:
Quelli che invece fanno quello che diciamo noi, devono rompere le palle a tutti gli altri affinché, o per stupidità o per sfinimento, si convincano che abbiamo ragione noi e facciano come diciamo noi.

ciò esige l’elaborazione di una seria proposta culturale, condotta con intelligenza, fedele ai valori evangelici e al Magistero, insieme a una continua formazione spirituale. Ed implica una rivisitazione costante dei veri diritti della persona e delle formazioni sociali nella ricerca del bene comune e deve promuovere occasioni di confronto tra uomini e donne dotati di competenze e professionalità diverse

Traduzione:
A questo scopo, bisogna continuare a martellare a tappeto, e con le nostre incursioni mediatiche e con il caro vecchio porta-a-porta modello TdG (anzi, sarebbe ora che tenessimo dei corsi per cristiani d’assalto). Bisogna lavare tanto il cervello della gente finché non si convince che tutto quello che non concorda con le nostre opinioni è sbagliato, moralmente scorretto e giacché dobbiamo peccare di presunzione, anche antiscientifico. Poi, perché no, organizziamo anche dei summit in cui partecipano presunti “scienziati” ed “esperti” che sono in realtà dei cialtroni mentecattolici che sfrutteranno la loro presunta cultura per gridare ai quattro venti quanto abbiamo ragione noi, in pieno stile “argument by authority”.

Marco.g

La CEI ha per caso in mente una collaborazione con l’agenzia Corona’s?

Marco.g

Da intendersi: dopo quella con la Endemol di Berlusconi, di cui la CEI si è avvalsa in più di una occasione. Vedremo in che modo il prossimo GF metterà in pratica queste direttive.

Monsignèr

«Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione». Lo affermano i vescovi italiani nella nota che raccoglie gli orientamenti del Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona. «Ai credenti – afferma il testo – si chiede di contribuire allo sviluppo di un ethos condiviso, sia con la doverosa enunciazione dei principi, sia esprimendo nei fatti un approccio alla realtà sociale ispirato alla speranza cristiana».
Secondo i vescovi, «ciò esige l’elaborazione di una seria proposta culturale, condotta con intelligenza, fedele ai valori evangelici e al Magistero, insieme a una continua formazione spirituale. Ed implica una rivisitazione costante dei veri diritti della persona e delle formazioni sociali nella ricerca del bene comune e deve promuovere occasioni di confronto tra uomini e donne dotati di competenze e professionalità diverse».

E queste persone dovrebbero parlare agli ultimi? e gli ultimi li capiscono? chi fa da traduttore?
la seconda osservazione è, la chiesa cattolica apostolica romana volutamente scambia democrazia con dittatura della maggioranza….si sa che si evolvono lentamente…ma rimanere a idee di un francese di 3 secoli e più fa…..insomma…

Luca

A questo punto mi chiedo perchè ci obbligano ancora a fare traduzioni. E’ divertente, ma alla fine una fatica inutile.

Se avessero usato le stesse identiche parole di darkzero, l’intero parlamento italiano (tranne singole eccezioni) le avrebbe comunque accettate come libera espressione di “sana laicità”.

nando

«Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione»

A parte il fatto che se c’è qualcuno che sta lacerando ‘sto tessuto è la chiesa con dei veri e propri colpi di machete, chi l’ha detto che se QUESTO tipo di convivenza civile all’italiota si lacera, ciò sia un male? Per caso a qualcuno sta passando per l’anticamera del cervello che questo “consorzio civile” in cui viviamo sia il migliore possibile? O che, poiché ce ne son di peggiori, dobbiamo ringraziare il cielo di avere questo? Se QUESTO tessuto di cui si parla si lacera e va a puttane, io sarò ben contento.
Saluti

Fabris

“Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione”

Traduzione:
Sempre più fedeli si stanno trasformando in cittadini.

Damiano

@darkzero
questo punto lo sipuò tradurre in questo modo:


«Ai credenti – afferma il testo – si chiede di contribuire allo sviluppo di un ethos condiviso, sia con la doverosa enunciazione dei principi, sia esprimendo nei fatti un approccio alla realtà sociale ispirato alla speranza cristiana»


Abbiamo unilateralmente deciso che “l’ethos codiviso” è quello cattolico, pertanto si ordina ai credenti di spaccare le balle a più non posso a tutti gli altri.

kattivik

perché queste caxxate le sparano solo in italia?
io proporrei una raccolta firme per indire un referendum per rimuovere il concordato stato/chiesa.
se non si tratta di ingerenza questa…

saluti

g.b.

“Condivisione” e “condividere” sono parole delle quali si abusa, purtroppo non solo da parte dei bigotti ufficiali. Pongo nun semplicissimo quesito: cosa intendono fare questi signori a chi non “condivide”? Un tempo c’era il rogo, poi sono venuti il confino e i campi di rieducazione. E adesso?

Daniela

ma cosa vuol dire: >. Non ho capito stiamo tornando alla suddivisione dei ruoli tra maschi e femmine? Cioè il mondo va avanti e loro tornano indietr di secoli, questi stanno male con la testa.

dandus

Io mi stupisco ogni giorno di più di quanto questi continuino ad essere ascoltati dalla maggior parte della popolazione. La soluzione sarebbe secondo me togliere visibilità al papa: solo in pochi si interesseranno allora di andae a vedere quello che dice e inizieranno a pensare con la propria testa.

Damiano

ciò esige l’elaborazione di una seria proposta culturale, condotta con intelligenza, fedele ai valori evangelici e al Magistero

Notare l’accostamento tra “intelligenza” e “fedeltà al Magistero” (con la maiuscola…).

E’ ufficiale: adesso esiste la “Vera Intelligenza” (di chi sta con loro) in opposizione alla “Intelligenza” (di chi la usa per stare lontano da loro).

anteo

ma che clero noioso! sono proprio degli anziani zittelli!
è palese che hanno seri problemi sessuali, se avessero una sana godereccia vita sessuale smetterebbero di angustirsi nel vano tentativo di limitare quella degli altri.

Stefano Chiaudano

come si dice: la prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo.

Giovanni

rimuvere totalmente il concordato tra stato e chiesa sarebbe la cosa migliore.
l’altro giorno qualcuno ha sentito nel discorso di Veltroni un richiamo netto alla laicità dello stato? finchè saremo nelle mani di politici devoti andrà sempre peggio.

Magar

@anteo
Che hai contro noi zitelli? Mica tutti andiamo in giro a sparare fregnacce per rompere le balle al resto del mondo. Quello lo fanno solo gli scarafaggioni! 😀

michele

Dato che l’attacco dei vescovi è il punto più alto di una guerra egemonica analoga a quelle combattutesi durante il Risorgimento ed il secondo dopoguerra, limitiamoci a fare un pò di storia: la religione è un’idea filosofica che nasce nella parte destra del cervello (quella che controlla fantasia ed irrazionalità), trova fondamento nel bisogno primitivo di comprendere le cose, e si articola compiutamente nella nascita degli Stati, delle società e delle classi. La ragione nasce nella parte sinistra del cervello, ed ha il suo fondamento nel bisogno di comprendere e dominare senza intermediazioni i fenomeni naturali. Sviluppatasi in moralità e senso di umanità, la ragione fu alla base delle lotte di classe e delle rivoluzioni, come scienza guidò l’evoluzione tecnica e scientifica. Diversamente dalla religione, la ragione elevò l’individuo a potenza e gli diede la coscienza della storia, levandolo dalla nebbia del mito.
E’dunque ovvio che la Chiesa protesti per la convivenza civile. Questa è parte dell’evoluzione storica delle società umane, mentre essa è “antistorica” per la sua stessa condizione di organismo religioso, e dunque spirituale ed idealista.

Michele

ciceracchio 2la vendetta

ma questo stato straniero il vaticantero di che cazzo si impicciano???
ma si facessero li cazzi loro. mai vero????

rossotoscano

ANSA) – ROMA, 29 GIU – ”Nessun dialogo e’ possibile con una

gerarchia cattolica malata di omofobia”: lo afferma il

presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, secondo il

quale ”sia l’intervista rilasciata dal presidente della Cei

Bagnasco, sia la pubblicazione degli orientamenti del Convegno

Nazionale Ecclesiale di Verona, contengono le solite

affermazioni, discriminatorie e omofobe, di cui e’ malata la

gerarchia cattolica italiana”.

”I toni si fanno sfumati, persino fintamente accoglienti –

insiste Mancuso – ma la sostanza non cambia: alle persone lgbt

di questo Paese non va riconosciuto alcun diritto. Rispetto alla

disponibilita’ d’incontro con le persone omosessuali, Bagnasco

sa bene che ne sono gia’ avvenuti diversi in questi anni tra

gruppi di gay credenti e alti prelati, addirittura tra gruppi di

Arcigay e vescovi locali, ma questo non ha portato certo a un

mutamento di atteggiamento complessivo della chiesa cattolica

nei confronti dei cittadini omosessuali”.

”Noi – continua – non confondiamo la gerarchia cattolica con

i tanti credenti cattolici e non, associazioni, gruppi, preti,

con cui la nostra associazione, e in generale il movimento lgbt,

collabora in modo proficuo. Non e’ una battaglia tra laici e

cattolici, ma tra una gerarchia che si e’ fatta partito e un

popolo che si vuole cacciare nella clandestinità sociale.

Ricordiamo, inoltre, che la campagna d’odio perseguita nel corso

degli ultimi anni dalle gerarchie, ha, di fatto, contribuito

all’aumento esponenziale di atti di violenza e di offesa nei

nostri confronti”.

”Vi e’, infine, da sottolineare – conclude Mancuso – che,

nel documento scaturito dal convegno veronese, i vescovi

italiani affermano come sia necessaria una rivisitazione

costante dei veri diritti della persona e delle formazioni

sociali. In pratica, neppure le LIBERTA’ individuali devono

essere garantite in quanto tali, ma vanno consentite solo se

coerenti con il Magistero cattolico”.

rossotoscano

ROMA, 29 GIU – ”Nessun dialogo e’ possibile con una

gerarchia cattolica malata di omofobia”: lo afferma il

presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, secondo il

quale ”sia l’intervista rilasciata dal presidente della Cei

Bagnasco, sia la pubblicazione degli orientamenti del Convegno

Nazionale Ecclesiale di Verona, contengono le solite

affermazioni, discriminatorie e omofobe, di cui e’ malata la

gerarchia cattolica italiana”.

”I toni si fanno sfumati, persino fintamente accoglienti –

insiste Mancuso – ma la sostanza non cambia: alle persone lgbt

di questo Paese non va riconosciuto alcun diritto. Rispetto alla

disponibilita’ d’incontro con le persone omosessuali, Bagnasco

sa bene che ne sono gia’ avvenuti diversi in questi anni tra

gruppi di gay credenti e alti prelati, addirittura tra gruppi di

Arcigay e vescovi locali, ma questo non ha portato certo a un

mutamento di atteggiamento complessivo della chiesa cattolica

nei confronti dei cittadini omosessuali”.

”Noi – continua – non confondiamo la gerarchia cattolica con

i tanti credenti cattolici e non, associazioni, gruppi, preti,

con cui la nostra associazione, e in generale il movimento lgbt,

collabora in modo proficuo. Non e’ una battaglia tra laici e

cattolici, ma tra una gerarchia che si e’ fatta partito e un

popolo che si vuole cacciare nella clandestinità sociale.

Ricordiamo, inoltre, che la campagna d’odio perseguita nel corso

degli ultimi anni dalle gerarchie, ha, di fatto, contribuito

all’aumento esponenziale di atti di violenza e di offesa nei

nostri confronti”.

”Vi e’, infine, da sottolineare – conclude Mancuso – che,

nel documento scaturito dal convegno veronese, i vescovi

italiani affermano come sia necessaria una rivisitazione

costante dei veri diritti della persona e delle formazioni

sociali. In pratica, neppure le LIBERTA’ individuali devono

essere garantite in quanto tali, ma vanno consentite solo se

coerenti con il Magistero cattolico”.

rossotoscano

Voglio solo farvi notare la seguente frase: è necessaria una rivisitazione costante dei diritti della persona e delle formazioni sociali… praticamente si mina alla base il vivere civile e si vuole instaurare una teocrazia che ad ogni cambio d’umore della chiesa comporti un adeguamento della società… e mortadellone tace e con lui tutto il resto dei politicanti….

Ren

Fabris scrive:

29 Giugno 2007 alle 15:10
“Il tessuto della convivenza civile mostra segni di lacerazione”

Traduzione:
Sempre più fedeli si stanno trasformando in cittadini.

Fabris hai colto nel segno, complimenti 🙂

Ren

@ anteo

Ma la vita sessuale i corvi ce l’hanno eccome. Fanno i loro comodi come più gli aggrada. Vogliono però imporre l’austerità a tutti gli altri così da tenere la bandiera dei saggi e sacrificati e conservare il portafoglio pieno perchè solo così la gente gli molla i soldi dell’8×1000. Il cittadino di destra con poca cultura vuole sentirsi dire sempre cosa deve fare e come si deve comportare così risparmia ragionamenti. E chi li consiglia deve mantenere un alone di sovrannaturalità, che fa tanto “rispettabile”. A me non “mi” incantano, questo è poco ma sicuro.

Marja

Un ethos civile condiviso, in realtà, esisteva, fino a quando gli integralisti cattolici non hanno iniziato ad esagerare con la loro pretesa di restringere i diritti della persona ai soli consentiti dal magistero della Chiesa e dall’antropologia biblica.

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