Primo passo verso la vita artificiale

La prima forma di vita artificiale è un batterio. E’ il primo essere vivente ad avere ricevuto un Dna completamente nuovo. Autore dell’esperimento è il gruppo di Craig Venter, uno degli artefici del sequenziamento del genoma umano e, soprattutto, il ricercatore che da oltre 20 anni insegue il sogno di manipolare il Dna per creare un genoma artificiale. Questa impresa l’ha realizzata con sette ricercatori del laboratorio che ha fondato e presiede, e che porta il suo nome, il Craig Venter Institute di Rockville, vicino Washington.

“Il trapianto del genoma – hanno scritto i ricercatori, presentando alla rivista Science il frutto del loro lavoro – è una tecnica che rende possibile gettare le basi della genomica sintetica. Potrebbe facilitare la costruzione di microrganismi utili in grado di risolvere problemi sociali pressanti nel campo della produzione di energia, nella tutela ambientale e nella medicina. E a quel punto potrebbero schiudersi scenari finora impensabili. Le applicazioni sono diverse e l’équipe è già pronta a un uso industriale del nuovo ‘soggetto genetico’. E allora: batteri riprogrammati geneticamente in modo da diventare spazzini capaci di decontaminare terreni invasi da rifiuti tossici, oppure trasformati in fabbriche di farmaci; ma anche nuove tecniche per ottenere cellule staminali senza passare per l’embrione; e scenari completamente nuovi nella clonazione animale.

L’intero corredo genetico di un essere vivente – un batterio – è stato trapiantato in un altro, avvicinando così la possibilità di creare un genoma artificiale. Nei laboratori del professor Craig Venter – uno degli autori del sequenziamento del genoma umano – il Dna del batterio Mycoplasma mycoides è stato privato delle proteine ed è stato trapiantato nel batterio di una specie molto vicina, chiamata Mycoplasma capricolum. In pochi giorni il batterio che ha ricevuto il trapianto ha cambiato identità ed è diventato, in modo artificiale, identico al primo. “Osservare questo cambiamento – dice Venter – è stato davvero eccezionale”. “E’ proprio come se trasformassimo un computer Macintosh in un PC semplicemente inserendo una scheda software diversa”, ha dichiarato Craig Venter.

Anche perché il fenomeno è assolutamente unico: il fatto che alcune cellule batteriche abbiano cromosomi multipli di grandi dimensioni, rilevano i ricercatori dell’Istituto Venter, potrebbe suggerire l’esistenza di meccanismi tramite i quali i cromosomi possono essere trasferiti in modo naturale da una specie all’altra. “Tuttavia – osservano – non abbiamo alcuna evidenza che avvenga in natura un trapianto di genoma analogo a quello che abbiamo ottenuto in laboratorio”. In altre parole “il trapianto di genoma è un fenomeno che può avvenire solo in un laboratorio”, aggiungono. “Quello che abbiamo scoperto – proseguono i ricercatori – è una forma di trasferimento del Dna batterico che permette alle cellule che lo ricevono di diventare la base per la produzione di nuove specie”.

“Il sogno di Venter si è realizzato”, ha detto, commentando la ricerca, il genetista Giuseppe Novelli, dell’università di Roma Tor Vergata. “E’ un risultato molto importante perchè può aiutarci a capire i meccanismi del dialogo complesso che avviene tra l’ambiente interno alla cellula (il citoplasma) e il nucleo”. E proprio grazie a questo dialogo è stata clonata la pecora Dolly: il Dna della cellula adulta da cui è nata Dolly è stato inserito in un ovulo privo di nucleo e le sostanze presenti nel citoplasma ne hanno azzerato il programma genetico e lo hanno fatto ripartire.

Intanto, un’organizzazione no-profit canadese, la ETC Group, si è detta preoccupata quanto alle possibili applicazioni degli studi del professor Venter “Anche perché – ha detto il suo portavoce – siamo di fronte a una situazione di monopolio in un ambito scientifico estremamente delicato”. Per questo la ETC chiederà agli organi di controllo di non concedere alcun brevetto al Venter Institute per le applicazioni collegate a questa scoperta.

Lo scienziato si difende: “Al Venter Institute abbiamo sviluppato tecnologie e approcci nuovi per la buona ragione che, quando abbiamo cominciato a lavorarci, questa branca della scienza neppure esisteva. Siamo stati noi ad averla creata”.

Fonte: LaRepubblica

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67 commenti

ALESSIO DI MICHELE

Ma, nulla di particolare….Gia’ da 20 secoli, usando un particolare enzima che si chiama “paura della morte”, scienziati della manipolazione culturale (sono scienziati di sicuro: hanno lunghe tuniche) hanno svuotato il patrimonio genetico del cervello di grandi popolazioni umane e vi hanno impiantato i geni (beh, insomma, proprio geni, no; diciamo gli stupidotti) della acquiescenza, del fanatismo, dell’ intolleranza e della mafiosita’. A questo punto hanno creato dei nuovi esseri, convenzionalmente detti “pecorelle”, ma che non producono nè lana, nè ricotta, nè abbacchi, pur non essendo ibridi. Questa è vera ingegneria genetica, non quella ateistica !

Ernesto

“Craig Venter…..perchè non gli hanno dato ancora il Nobel?”
La sua maggiore impresa finora è stata un importante contributo al sequenziamento del genoma umano. Ma il progetto genoma è stato un’impresa collettiva a cui hanno partecipato a vario titolo migliaia di scienziati e tecnici, per cui se Venter avesse ricevuto il premio Nobel, di diritto avrebbero dovuto darlo a tutti. Cosa impossibile, perché i premiati possono essere al massimo 4 persone per ogni campo.
Forse lo riceverà per questo esperimento fra qualche anno…

Liberale Liberista Libertario

Il fatto che sia stato un impresa collettiva non c’entra niente, Rubbia mica ha scoperto i bosoni W+, W− e Z° da solo o in coppia con Van Der Meer, non credo che abbia costruito in solitaria gli acceleratori del CERN.
Venter ha proposto il metodo shotgun per la sequenziazione del genoma ed è stato il direttore del progetto,ruolo per nulla solo formale.
E’ che a quanto pare non sia simpatico alla comunità scientifica……

Ernesto

E’ stato il direttore del progetto privato. C’era anche un non trascurabile consorzio pubblico, che ha fatto la maggior parte del lavoro e no-profit. Venter invece ha patentato tutto il patentabile e speculato su tutto lo speculabile, arrivando a vendere le sue sequenze mentre il consorzio pubblico le metteva a disposizione gratis (e quindi anche alla Celera). E’ stato accusato di pratiche professionali molto discutibili (fatti qualche ricerca e vedrai). Sì, di certo non è simpatico alla comunità scientifica.

Ernesto

“Il fatto che sia stato un impresa collettiva non c’entra niente, Rubbia mica ha scoperto i bosoni W+, W− e Z° da solo o in coppia con Van Der Meer, non credo che abbia costruito in solitaria gli acceleratori del CERN.”
E’ il fatto che Rubbia non abbia costruito gli acceleratori che non c’entra nulla. Rubbia immagino avrà dato un contributo fondamentale sul piano teorico. Altrettanto mi sembra non si possa dire di Venter, IMHO.
Inoltre, diciamoci la verità, il progetto genoma di per sé non è stato una gran cosa dal punto di vista intellettuale. E’ stato un lavoro di fatica, dove si doveva fare sostanzialmente una cosa semplice ma su una quantità enorme di materiale.

Lady Godiva

Perchè non gli hanno ancora dato il Premio Nobel? Perchè non lo merita, elementare.
Promette la vita artificiale, quando non è ancora stato sconfitto il mycrobacterium leprae.
400 nuovi casi di lebbra in Italia ogni anno.
90 nuovi casi di lebbra ogni 40 secondi nel mondo.

E si tratta di batterio, non di virus.

La lebbra è questa nelle foto. E anche in Italia esistono diversi lebbrosari.
Oggi si chiama morbo di Hansen (ha agevolazioni fiscali anche nel modello unico e nel 730), ma sempre LEBBRA è.

http://www.leadershipmedica.com/scientifico/scienov02/scientificaita/9barbieri/9barbieri.htm

Franco Siccardi

Lady Godiva, solo il vaiolo, a quanto mi risulta, e’ stato completamente debellato (a parte alcuni ceppi di virus gelosamente conservati dal Pentagono per la guerra batteriologica).

Il morbo di Hansen e’ una malattia come tutte le altre, che si puo’ contrarre e curare.

O credi anche tu alla maledizione “divina” lanciata dal libro della smorfia degli ebrei contro i poveracci che si ammalano di quella malattia???

Franco Siccardi

Comunque, ritornando alla notizia principale, gia’ da parecchi anni alcuni nuovi virus erano stati sintetizzati a partire dalla materia inerte.

L’avevo sbattuto in faccia ad un testimone di Genova (si, di Genova: Genova l’aveva vista, e poteva testimoniare che esisteva: geova, invece, non l’aveva mai visto neppure lui…) il quale, inorridito, aveva detto: “ma un virus non e’ vita! Sempre sara’ necessario il seme divino!!!”

Beh, ora e’ dimostrato che basta anche il seme d’acqua….. non quello divino!!!!

Lady Godiva

No, Siccardi, non credo alla maledizione divina.
Dove diavolo hai letto questa scemenza nel mio post?
Hai le visioni anche tu, per caso?

Mi aspetto da Craig Venter & Co. la cura e (possibilmente) la guarigione di malattie già esistenti,
che non fanno notizia ma che continuano ad esistere.
Poi, se vorranno, potranno trastullarsi con il genoma artificiale.

Lady Godiva

Per tua norma e regola, Siccardi, è stata debellata anche la peste.
La lebbra NO.

Daniela

ma che c’entra che non ha ideato cure per delle malattie, i nobel non si vincono solo per questo, si vincono quando si da un contributo fondamentale alla scoperta e alla ricerca nei vari campi scienifici, e venter ha fatto un esperimento importantissimo, che può permettere agli scienziati di comprende i meccanismi del dialogo complesso che avviene tra l’ambiente interno alla cellula (il citoplasma) e il nucleo, come ha detto il professore novelli.
L’unico motivo per cui venter non sta simpatico, è che non condivide le sue ricerche con gli altri, ma per lui tutto ha un tornaconto economico.

Bruna Tadolini

L’uomo sta acquisendo le tecnologie per fare ciò che la natura non era ancora riuscita a fare (almeno non in grande scala): ottenere specie figlie ricombinando il DNA di specie genitori. E’ alle soglie di una grande rivoluzione biologica paragonabile all'”invenzione” da parte della Vita della sessualità (ottenere invididui figli da individui genitori).

Quando successe questo evento naturale nessuno si pose il problema se fosse morale o se avrebbe rivoluzionato il mondo esistente: la natura se ne sbatte!!!

Per noi sarà diverso! e credo che questo sarà il PUNTO!

darkzero

Ah Lady Godiva, fammi capire, quindi uno che non scopre una cura per una malattia non merita il Nobel? Ho capito. Logico: il giorno in cui uno, ad esempio, inventerà un cervello artificiale del tutto simile a quello umano, anziché dargli il Nobel lo prenderemo a pomodori marci in faccia perché non ha inventato un nuovo macchinario per agevolare delle operazioni mediche.
Ragionevole.
Ragazzi: d’ora in poi, tutti medici! Chi era ingegnere, matematico, filosofo, o diventa medico o fuori dalle balle! Cazzo, a me fa impressione il sangue, come faccio?

Iironia a parte, a questo punto ho formato una mia opinione di te: o hai la disgrazia di esprimere il tuo pensiero talmente male da far capire il contrario di quello che pensi, oppure hai delle visioni del mondo quanto mai peculiari.
Non sono certo che te ne freghi nulla della mia opinione, ma prendila con beneficio d’inventario.

ALESSIO DI MICHELE

Mi sembra che si critichi qualcuno che “brevetta tutto il brevettabile” “per specularci”. Attenzione: potrei raccontarvi riflessioni di macroeconomia che difendono e motivano questa scelta, ma diventerei palloso, forse piu’ del solito. Vi consiglio di leggere “Let the market save lives” di Douglas Carey su http://www.mises.org – l’ argomento non è proprio identico, ma analogo, ed i ragionamenti sono esattamente trasferibili.

rossotoscano

DA OGGI IN AVANTI NIENTE PIU’ PREMI NOBEL !!!!!!! FINCHE’ NON SI DEBELLA LA LEBBRA NESSUN’ALTRA RICERCA… LA SVEZIA HA DECISO CHE COI SOLDI RISPARMIATI OFFRIRA’ UNA CROCIERA A TUTTI I SUOI CITTADINI AFFETTI DA LEBBRA VITA NATURAL DURANTE FINCHE’ IL BACTERIO KILLER NON SARA’ DEFINITIVAMENTE SCONFITTO…. E DAI !!!!!

luxio

l’idea di poter curare di tutte le malattie per sempre è semplicemente un gran stupidaggine.
se non è così allora non ho capito nulla dell’evoluzione.

rossotoscano

@ Aldo
ti riferisci all’ingerenza della chiesa o al fatto che l’uomo voglia avvicinarsi troppo a dio?

Aldo

Mi riferisco alle ricerche condotte su materiali pericolosi. Protocolli di sicurezza o no, a mio avviso rimangono ricerche pericolose. La presunzione di poter avere il controllo su ogni possibile esito è un delirio di onnipotenza senza fondamento. Limitiamoci a coltivar patate (è un modo di dire), senza pasticciare troppo con l’ignoto.

emel

@Aldo

>Limitiamoci a coltivar patate (è un modo di dire), senza pasticciare troppo con l’ignoto.

Il che dovrebbe valere anche per gli esorcisti o sbaglio ? 🙂
———————————
Fatti non foste per vivere come bruti…

Bardhi

Anche quando l’uomo invento la ruota qualcuno disse che si stava scherzando col fuoco.
Il giorno in qui per la prima volta la Renault arrivo a costruire la machina che andava a 25 km/h, ed il suo presidente disse; “speriamo di arrivare presto al traguardo a 50km/h” alcuni giornali d’epoca con l’aiuto di alcuni “scienziati” hanno subito urlato al pericolo che alla velocità di 50km/h il corpo del uomo subisce danni mortali.
voliamo smettere di sparare cazzate

Damiano

Si potrebbero aggiungere le apocalittiche visioni dei papi di fronte ai vaccini.

Jean Meslier

Secondo me si sta scherzando col fuoco…

Eh, lasciamo il fuoco agli dei. Questi novelli Prometeo che pretendono di sostituirsi a Dio.

Tra te e quella che non capisce come la ricerca pura (sui meccanismi che regolano l’espressione genica, tra l’altro, mica qualche astrusa teoria) sia indispensabile anche per trovare nuove cure… non so chi sta messo peggio.

Poi sugli enormi interessi in gioco e sui pericoli di una ricerca guidata solo da questi, posso anche essere d’accordo. Ma vediamo di non fare i millenaristi, per favore.

rossotoscano

parlando di scherzare col fuoco… molti sono finiti bruciati sui roghi per verità oggi accettate pacificamente o vogliamo continuare a credere che la terra è piatta e il sole le gira intorno? Agli astronomi del medioevo e rinascimento la chiesa proibiva di mirare il cielo perchè era come entrare in casa di dio e quando qualcuno affermava che nel cielo c’erano solo stelle allora… al rogo… l’uomo è nato curioso e proprio la sua insita curiosità, la sua insita voglia di sperimentare la hanno fatto progredire dall’età della pietra… certo alcune tecnologie o scoperte scientifiche sono state usate male ma l’uomo continua imperterrito ad andare avanti… e non c’è dio o falsa morale che tenga…

Damiano

Poi sugli enormi interessi in gioco e sui pericoli di una ricerca guidata solo da questi, posso anche essere d’accordo. Ma vediamo di non fare i millenaristi, per favore.

Questo è un vero problema.

Lorenz Cuno Klopfenstein

“Scherzare col fuoco” magari è formulato un po’ male, ma concordo sul fatto che questa scoperta e tutte le sue varie potenzialità e possibilità comportano una pletora di questioni etiche da non sottovalutare e che devono essere affrontate.

Rimane comunque un passo avanti notevole da quanto ho capito. Wow! 😀

Damiano

Lady Godiva ha banalizzato con la sua solita aria provocatoria (che comincia ad essere fastidiosa cara lady, sembra che tu sia capace di vedere le cose solo attraverso dicotomie…) quello che pobabilmente è un problema reale: la ricerca guidata da interessi commerciali (come direbbero certi : sia benetta la globalizzazione sempre e comunque).
Che la ricerca sia guidata da interessi commerciali è perfettamente accettabile in tutti gli ambiti strettamente tecnologici, un po meno in tutti i campi che hanno a che fare con la biologia e la medicina. Più che una questione di lucro è una questione di priorità, ma ciò non toglie, cara lady, che il risultato ottenuto sia utile e interessante (anche per eventuali cure).

Comunque il problema della lebbra assomiglia molto al problema della TBC: malattie curabili/prevenibili che sono strettamente legate alle condizioni economiche/igienico/sanitarie, ovvero malattie da “terzo mondo”.

Enrico Bacciardi

Due note: il metodo shotgun per il sequenziamento ha funzionato solo perchè, da lato pubblico, si usava il metodo tradizionale (col c..o che si riuscivano ad attaccare i pezzi sminuzzati dalle proteasi senza basarsi sul databse pubblico). Resta il fatto che Craig è un cervellone.

Lasciate perdere lebbra etc.! Sono problemi importanti ma le critiche mosse sono abbastanza assurde… come dire: “perché spendete soldi per progettare telescopi quando abbiamo il problema della distrofia muscolare?”. Evidentemente è meglio tentare di risolvere più problemi alla volta. Che poi i fondi siano mal ripartiti è un altro discorso.

Liberale Liberista Libertario

@Ernesto

Tra i due è stato Van Der Neer il teorico, la tecnica di impacchettamento di protoni e antiprotoni è quella su cui si è basata la modifica dell’SPS guidata da Rubbia, il discorso sul numero di persone coinvolte non ha senso. Gli ultimi due nobel per la fisica statunitensi lavoravano alla progettazione del COBE, ma non vuol dire che vi abbiano lavorato solo loro.
Neppure Von Braun era solo alla NASA….e del resto,nel campo della ricerca moderna, oggigiorno i progetti scientifici richiedono comunque un grande numero di persone, se il tuo ragionamento fosse giusto tenti nobel non serebbero tati assegnati.

Le ragioni più giuste mi sembrano quella che hai riportato riguardo al modo “spregiudicato” di Venter di fare ricerca, basato più sulla competizione e sull’ambizione personale, ed è anche importante tenere da conto che ormai da parecchio tempo i biologi temano per questi motivi la ricerca privata e militare, visto che limiterebbe la libera circolazione dei risultati scientifici.
E’ comprensibile. ed è comprensibile che non stia simpatico. Ricordo che in una intervista di Odifreddi ad Hamilton Smith questi, pur ammettendo che senza Venter la sequenziazione del genoma avrebbe richiesto ancora un sacco di tempo, nel rispondere alla domanda di Odifreddi usl perchè non avessero ancora premiato Venter ripose qualcosa del tipo “perchè è uno stronzo” 😀

@ALESSIO DI MICHELE

Non parlare troppo di maroeconomia con gli austriaci,per molti di loro è una parolaccia 😀

Johnny Golgotha

Non so come sia potuta venire in mente a Lady Godiva la diatriba sulla lebbra, sembra di risentire Homer che, in una vecchia puntata de I Simpsons, si lamentava con una baby sitter che aveva assunto e che studiava all’università come ricercatrice, riaccompagnandola a casa le aveva chiesto: “Come mai voi scienziati riuscite a mandare gli shuttle nello spazio, ma non riuscite a non far puzzare le mie scarpe?”

Vedi, Lady Homer, non è detto che se non si fanno determinati progressi in un campo, quelli ottenuti in un altro debbano essere biasimati; Venter è un genetista, criticarlo perché non ha ancora inventato lo sciroppo che cura la lebbra sarebbe come criticare te per lo stesso motivo, visto che entrambi vi occupate di altro. Certo il tuo biasimo di Venter presuppone che tu sia perlomeno ad un livello culturale più elevato del suo, quindi perché ancora non hai pubblicato alcuno studio valido sulla cura del morbo di Hansen? Perché continui a fare castelli in aria, quando potresti dedicarti alla ricerca ed ottenere un risultato valido nella lotta a questo male?

Non è che hai tirato fuori la questione della lebbra per puro spirito di opposizione, giusto per fare una contestazione gratuita?

Franco Siccardi

“Fatti non foste a viver come bruti,
Ma per seguir virtute e conoscenza”

Non per nulla, e’ nell’Inferno….

FrancescoCoco

A me il discorso di Luxio mi pare degno di essere approfondito, ma vi rendete conto, la possiblita` di poterci fare su misura quello che piu` ci piace, sarebbe davvero un miracolo 🙂
Non si vive di solo pane e scienza; piuttosto speriamo di arrivarci presto a questa possibilita`.

Lady Godiva

Per Darkzero, per Damiano, per Golgotha

Mi interessava fare presente una malattia di cui spesso non siamo al corrente e che forse non è interessante perchè non porta gloria ai ricercatori.

Poiché si parla di strabilianti conquiste nel campo dei batteri, e la lebbra è causata da un batterio, questa conquista non mi pare tanto strabiliante.

Riguardo ai virus siamo ancora in alto mare, peraltro.

Quindi applaudite pure a questa scoperta, a me non impressiona più di quel tanto.
Sulla clonazione di una pecora ho già espresso i miei dubbi.
Diciamo che in un gregge di pecore di Dolly ne trovate a centinaia;-)

Lady Godiva

Piccola domanda: Come mai non ve la siete presa con Ernesto, che mi pare molto più critico di me riguardo a Craig Venter?

Jean Meslier

Perche’ Ernesto ha cercato di spiegare perche’ secondo lui Venter non merita il Nobel, e le sue argomentazioni sono un po’ piu’ sensate che non dire “eh ma la lebbra! state a giocherellare con i batteri ma non avete ancora debellato la lebbra!”

Sul fatto che non lo meriti poi, basti dire che vinse il Nobel persino un chirurgo che curava le malattie mentali con la lobotomia. Non e’ che il Nobel sia garanzia di grandi scoperte.

Lady Godiva

Ok, Jean,

grazie per la spiegazione.

La mia argomentazione forse non è sensata.
Ma non mi piace gridare al miracolo, neppure quando si tratta di scienza.

😉

Lady Godiva

Sulla clonazione della pecora nutro seri dubbi. Per me è una bufala.

1) per motivi tecnici: i filamenti del DNA sono talmente piccoli che dubito si possano manipolare con tanta facilità senza causare danni. Strumentazione, estrazione,inserimento nell’ovulo, etc.
Ogni passaggio tecnico presenta un ulteriore pericolo per un filamento già così delicato e infinitamente piccolo.
Ma ammettiamo pure che sia fattibile.

2) hanno scelto una pecora. Avessero scelto una zebra, che pur assomigliando alle altre, non è però mai identica a nessun’altra, poteva anche essere credibile.

3) in teoria i gemelli omozigoti (umani e non) sono cloni,poiché una cellula fecondata si divide in due cellule identiche che poi si sviluppano.
Invece, nella realtà nascono invece individui molto simili, ma mai perfettamente identici.

Perciò immagino che ci sia un meccanismo ancora sconosciuto nel DNA che controlli che questo non accada.

Johnny Golgotha

Concordo in pieno con Homer.

Vantatene pure, a questo punto…

Lady Godiva

Johnny,

beviti pure tutte le vanterie degli scienziati. (Non mi riferisco a Venter in particolare).
Ma guarda che di bufale ne prendono, e di imbrogli ne fanno anche loro.
Mica sono santi.

michele

Che senso ha clonare un intero organismo vivente? Un conto è clonare cellule ed organi, passibili di essere utilizzati in ricerche successive o impiantati nell’organismo umano per curare malattie o perdite di arti, un altro è clonare un organismo intero, scientificamente inutile ed altamente passibile di malattie (pecora Dolly docet)?

Michele

Lady Godiva

Se la clonazione di Dolly fosse accertata senza ombra di dubbio, certamente avrebbe fruttato un Nobel. Ma che io sappia, così non è stato.

Per gli organi è sufficiente una duplicazione veloce delle cellule, senza bisogno di clonazione.
E quella potrebbe essere sì stimolata (mi pare che nel caso dell’epidermide venga già fatto.)

valerio

@ Lady Godiva

Solo per curiosità, ma le tue conoscenze sul dna e la sua impossibilità di manipolazione, dato la piccolezza dei suoi filamenti, derivano dal tuo parentado così ricco di illustri farmacisti, o dalla tua cattolica tata sfortunata, o dai tuoi ex colleghi gay molestatori modaioli?
Ripeto solo per curiosità non per altro.

Lady Godiva

Valerio,
un po’ mi è capitato di studiarlo, questo Dna. Forse a te non è capitato.
E un po’ mi intendo di strumentazioni. Forse a te non è capitato.
Il mio parentado non c’entra.
Invece penso che la tua idiozia possa invece dipendere dal parentado.
Ma non dal mio.

Ernesto

Vorrei invitare con la massima cordialità chi non è a conoscenza di dettagli tecnici (non perché sia stupido, ma perché magari ha studiato fisica nucleare e non biologia) a non fare declamazioni su ciò che non conosce. Alcune cose scritte sono un po’ ridicole:
_______

Sulla clonazione della pecora nutro seri dubbi. Per me è una bufala.
No, non lo è. E’ stato scritto un regolare articolo regolarmente pubblicato in cui si sono riportati per filo e per segno materiali e tecniche usati (fra le altre cose). La scienza procede per prove. Gli esperimenti devono essere ripetibili, e sono ripetuti spesso di fatto. Lo scienziato sudcoreano imbroglione che forse ricorderete è stato scoperto proprio per questo.

1) per motivi tecnici: i filamenti del DNA sono talmente piccoli che dubito si possano manipolare con tanta facilità senza causare danni. Strumentazione, estrazione,inserimento nell’ovulo, etc.
Ogni passaggio tecnico presenta un ulteriore pericolo per un filamento già così delicato e infinitamente piccolo.
Ma ammettiamo pure che sia fattibile.

🙂 Qui proprio non ci siamo.
Generalmente si estrae il nucleo di una cellula somatica e lo si rimpianta in un ovulo denucleato. L’operazione non facilissima richiede attenzione, ma non si tratta in ogni caso dei singoli filamenti presi uno per uno.

2) hanno scelto una pecora. Avessero scelto una zebra, che pur assomigliando alle altre, non è però mai identica a nessun’altra, poteva anche essere credibile.

La clonazione è stata fatta a carico di diverse specie: rane, cani, pecore, cavalli, maiali, scimmie.
Il fatto che le pecore siano tutte uguali (per certi osservatori umani, cioè) non vuol dire che siano riconoscibili col DNA footprinting.
🙂 ma che credi, che facciano come a una fiera contadina? Mettono le pecore in fila e cercano di riconoscerle?? Ah, sì, la nostra dolly mi sembra proprio spiccicata alla seconda da destra! Dobbiamo proprio averla clonata bene…!

3) in teoria i gemelli omozigoti (umani e non) sono cloni,poiché una cellula fecondata si divide in due cellule identiche che poi si sviluppano.
Invece, nella realtà nascono invece individui molto simili, ma mai perfettamente identici.
Perciò immagino che ci sia un meccanismo ancora sconosciuto nel DNA che controlli che questo non accada.

🙂 :-)) Sì, i gemelli omozigoti sono cloni. Ovvero: hanno patrimonio genetico uguale. A volte presentano differenze. Ciò può essere dovuto all’ambiente diverso che hanno incontrato o a un diverso “impacchettamento” del genoma (= diversa “regolazione epigenetica”).

Per inciso, la clonazione può essere utile per molti scopi teorici. In particolare si è dimostrato grazie ad essa che le cellule somatiche contengono tutte tutto il genoma e che il differenziamento cellulare è dovuto a una espressione diversa degli stessi geni.

Kaworu

e le fonti di questa impossibilità di manipolare il dna sarebbero?

io ho studiato tutt’altro…

Johnny Golgotha

Lo so che di imbrogli ne fanno pure gli scienziati, ma in questo caso l’imbroglio, o la bufala, dove li vedi? Perché hai tutto questo astio nei confronti della genetica?

Ernesto

Dichiarazione di Venter (a Edge):

Now we know we can boot up a chromosome system. It doesn’t matter if the DNA is chemically made in a cell or made in a test tube. Until this development, if you made a synthetic chomosome you had the question of what do you do with it. Replacing the chomosome with existing cells, if it works, seems the most effective to way to replace one already in an existing cell systems. We didn’t know if it would work or not. Now we do. This is a major advance in the field of synthetic genomics. We now know we can create a synthetic organism. It’s not a question of ‘if’, or ‘how’, but ‘when’, and in this regard, think weeks and months, not years.

Ernesto

Sì, penso proprio che il Nobel saranno costretti a darglielo ora.
(ma magari aspetteranno 15 anni…eh eh…)

windsofchange

scusa Lady Godiva ma tra le tue conoscenze strumentali non ti è mai capitato tra le mani di sequenziare via PCR?? 🙂 Giusto per sapere.

Lady Godiva

Now we know we can boot up a chromosome system. It doesn’t matter if the DNA is chemically made in a cell or made in a test tube. Until this development, if you made a synthetic chomosome you had the question of what do you do with it. Replacing the chomosome with existing cells, if it works, seems the most effective to way to replace one already in an existing cell systems. We didn’t know if it would work or not. Now we do. This is a major advance in the field of synthetic genomics. We now know we can create a synthetic organism. It’s not a question of ‘if’, or ‘how’, but ‘when’, and in this regard, think weeks and months, not years.

Su questo ti quoto, Ernesto. Potrebbe valere un Nobel.

Bruna Tadolini

Per completare quanto correttamente detto da Ernesto.

La clonazione esiste già! In agricoltura praticamente quasi tutto ciò che mangiamo è il prodotto della clonazione. Soprattutto la frutta si ottiene da alberi clonati da mutanti che avevano una qualche caratteristica vantaggiosa per l’uomo. Queste mutazioni (es frutto grande) non è detto che si possano trasferire riproduttivamente a piante figlie per cui si usano i mutanti come donatori di un ramo o di una gemma che vengono innestati su altre piante (nesto). Lo scopo è quindi una riproduzione agamica che mantiene fisse le caratteristiche di un individuo.

Fino alla pecora Dolly questa tecnica non era possibile con gli animali. Se compariva una mutazione favorevole, l’unico modo per conservarla era fare incrociare i portatori fra di loro per creare una razza. Lavoro enorme e non sempre di successo!

Con la tecnica della clonazione animale si dovrebbe risolvere questo problema: se mai comparisse una pecora che fa il latte più zuccherato o giallo fosforescente ….. sarebbe possibile avere tante pecore come lei! E questo vale per gli altri animali di cui è possibile la clonazione (cani, mucche, cavalli ecc…)

Era una esigenza sentita dall’uomo fin dai vecchi tempi e risolta tecnicamente per le piante … ed ora anche per gli animali! Non mi risulta che ci siano boiccottaggi verso le cigliege di Vignola!!!

Lady Godiva

Ernesto ti ringrazio per la tua replica cortese, ti sei spiegato molto bene.

Ora, personalmente, dubito del successo di Dolly per questo motivo:
La donatrice di Dolly era pecora forte e sana, Dolly no.
Perciò penso che qualcosa sia andato storto. Secondo me (ripeto: secondo me!!!) il nucleo della donatrice, e di conseguenza il suo corredo genetico sono stati danneggiati.

“diverso impacchettamento del genoma”.
Ernesto, quindi è identico il corredo genetico, ma non necessariemente ne esce uno stesso identico individuo?
Interpreto così la tua risposta.

Johnny, non ho davvero alcun astio verso i genetisti e la genetica, al contrario nutro grandissime speranze e vorrei vederle realizzate al più presto.
Mi pare che l’anemia mediterranea sia curabile
grazie alla riparazione di alcuni geni.

Tuttavia ho sentito che persone curate con la riparazione dei geni, continuano poi a trasmettere il DNA originario, ossia quello danneggiato, ad eventuali figli.
(Ernesto chiedo la tua conferma/smentita)

Kaworu

lady, comunque dolly non è l’unico animale clonato.

da quel che ricordo (a parte topi) hanno clonato anche un cane e un gatto

il fatto che poi dolly fosse una pecora non propriamente sana, da quel che ne so io dipendeva dal fatto che la pecosa donatrice del dna per la clonazione era una pecora già adulta, e quindi i suoi telomeri già abbastanza accorciati essendo appunto una pecora adulta.

Bruna Tadolini

Come ha correttamente detto Kaworu nella clonazione di Dolly ci sono stati dei problemi. legati all’età della donatrice. Ma anche il primo motore a scoppio aveva dei problemi che, affinandosi le conoscenze e la tecnologia, sono stati poi risolti.

Purtroppo non sappiamo tutto su come funziona un organismo vivente e quindi possiamo solo fare al meglio con ciò che sappiamo! Ogni nuova conoscenza (ottenuta spesso vedendo i risultati dei primi esperimenti) aiuta a migliorare.

valerio

Che io e i miei parenti siamo solo degli idioti, può essere, d’ altronde ne io ne loro gestiamo farmacie

Aldo

Lady Godiva: “Mi pare che l’anemia mediterranea sia curabile grazie alla riparazione di alcuni geni.”

Non lo so, ma sicuramente l’anemia mediterranea è prevenibile grazie al buon senso e al buon cuore dei potenziali genitori — se ne hanno, evitano di mettere al mondo persone con quella tara. A meno che vivano in un Paese dove non è possibile avere informazioni sulla trasmissibilità dell’anemia mediterranea, o dove non è disponibile l’accesso ad una contraccezione efficace, o dove non è disponibile l’accesso all’aborto.

E’ solo un punto di vista, ma credo che abbia una sua dignità.

Kaworu

l’anemia mediterranea si previene con l’analisi preimpianto degli embrioni, mettendo al mondo solo quelli sani.

si cura col trapianto di midollo.

Lady Godiva

Ok, si vede che mi ricordavo male.
Comunque ecco un elenco di malattie genetiche forse curabili con la terapia genica:

“Le malattie genetiche oggetto di studio, da quelle a un livello avanzato di sperimentazione clinica a quelle a un primo stadio di sperimentazione, sono al momento numerose: immunodeficienze primarie, malattie lisosomiali, diabete di tipo I, emofilie, talassemie, distrofie muscolari”

fonte:
http://www.sanraffaele.org/Home/Ricerca/Dipartimenti-Istituti_e_Programmi_di_Ricerca/Istituto_San_Raffaele_Telethon_per_la_Terapia_Genica_(HSR-TIGET)/index.html

Giuseppe Murante

“Mi sembra che si critichi qualcuno che “brevetta tutto il brevettabile” “per specularci”. Attenzione: potrei raccontarvi riflessioni di macroeconomia che difendono e motivano questa scelta,”

Non dubito che “riflessioni di macroeconomia” giustifichino la tendenza a brevettare tutto il brevettabile, e molto che brevettabile non sarebbe.

Dubito moltissimo che la “mano invisibile” difesa con zelo decisamente religioso da certuni, possa risolvere tutti i problemi scientifici e non. Personalmente, dubito che ne risolva anche uno solo.

In ogni caso vi sono moltissime ricerche ed interi campi di ricerca (tipo il mio, ad esempio) che lasciate alla “mano invisibile” semplicemente smetterebbero di essere perseguite.
E questo NON e’ bene, perche’ la scienza tende – per fortuna – ad avanzare in direzioni inaspettate… e specialmente perche’ la ricerca di base di oggi dara’ FORSE risultati “economici” tra decenni. Tempi che la mano invisibile non ama affatto.

Faccio un esempio: nei primi decenni del novecento, alcuni fisici teorici pazzi del nord europa lavoravano su astruse ricerche oggi note come meccanica quantistica.
Nessun’industria di allora li avrebbe mai finanziati.. la mano invisibile li avrebbe gentilmente invitati a cambiar lavoro.
Ma sulla meccanica quantistica si basano i microprocessori.
Diciamo che, se avessero potuto brevettarla, Heisenberg e compagni sarebbero i padroni – pardon, proprietari – del pianeta!

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