Odifreddi non molla la presa sui preti pedofili

Sinceramente ne abbiamo abbastanza del tormentone Odifreddi e ci deprime l’idea di contribuire anche solo minimamente a dilatare l’eco delle sue “idee” in materia di fede, cristianesimo, religione e problemi derivati. Ma l’illustre matematico rivela un’incontenibile voglia di protagonismo anche in campi in cui i suoi titoli sono claudicanti, e visto che oltre allo spazio ottiene anche evidenza, non possiamo lasciar correre, per amore della verità. Siamo così costretti ad alcune notazioni sull’intervento con cui il matematico, in prima pagina ieri della Stampa, cerca di recuperare la figura non proprio brillante rimediata durante la puntata di “Annozero” della settimana scorsa.
La prima osservazione è sul numero dei sacerdoti coinvolti in episodi di pedofilia. Odifreddi riferisce cifre Usa, con più di 4mila sacerdoti denunciati su un numero complessivo di circa 110mila: 4%, cioè. Forse sarebbe stato il caso di riconoscere che i dati sono stati elaborati dalla stessa Conferenza episcopale Usa e che i denunciati si riferiscono a un arco temporale di mezzo secolo. Non si tiene peraltro conto del fatto che un conto sono le denunce, tutt’altra cosa le condanne. E qui gli stessi dati attestano che i religiosi e i sacerdoti cattolici condannati per abusi sessuali su bambini negli Stati Uniti e in Canada sono stati in tutto 105. Ci sono procedimenti ancora in corso, quindi i colpevoli saranno plausibilmente un numero superiore, ma non raggiungeranno certo i 4.000.
Forse sarebbe bastato al sagace polemista dare una scorsa alla stessa Stampa del 1° giugno, dove – seppur confinata a pagina 35 – era ospitata un’interessante analisi di Filippo Di Giacomo che segnalava: «fonti non confessionali stabiliscono allo 0,3 per cento del clero la percentuale di infamia che si riferisce alla Chiesa Cattolica. Una percentuale del tutto simile a quella che colpisce i ministri di culto di altre confessioni religiose i quali forse perché non cattolici e perché operanti in terre anglosassoni , finiscono in tribunale ma vengono ignorati dai giornali». 0,3%, quindi, 3 sacerdoti ogni mille; sempre 3 di troppo – soffrendo per queste mele marce che ci sono state e forse ahinoi ci saranno – ma tutt’altra dimensione, ben più plausibile per chi abbia un minimo di dimestichezza con la comunità cristiana e le persone che la compongono (anche se La Stampa nel titolo moltiplicava per dieci la percentuale reale, affermando proditoriamente – e senza successive rettifiche – che la pedofilia è «una macchia che coinvolge il 3% del clero»).
L’altro riferimento fuorviante è l’insistenza sull’istruzione «Crimen sollicitationis», il testo del 1962 – peraltro oggi non più in vigore – a cui si fa risalire il presunto ordine del Vaticano di coprire le nefandezze pedofile dei preti. Si trascura allegramente che il documento – spedito alle diocesi con indicazione di riservatezza, ma affatto segreto al punto che poco tempo dopo è stato addirittura pubblicato a stampa – non nasceva per occuparsi della pedofilia ma dei sacerdoti che abusavano del sacramento della confessione per ottenere prestazioni sessuali dalle penitenti. La prova sta nel fatto che a questo tema sono dedicati i primi 69 paragrafi del testo, mentre dal 70 al 74 si afferma l’applicabilità della stessa normativa al “crimen pessimus”, cioè alla relazione sessuale di un sacerdote “con una persona dello stesso sesso”, e solo nel paragrafo 73 anche ai casi (“quod Deus avertat”, “che Dio ce ne scampi”) in cui un sacerdote dovesse avere relazioni con minori prepuberi (“cum impuberibus”). È manifesto che il problema pedofilia non era affatto all’ordine del giorno nel 1962 e l’istruzione infatti gli dedica esattamente mezza riga. […]

Il testo integrale dell’articolo di Piero Chinellato è stato pubblicato sul sito di Avvenire

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42 commenti

Dan

Nessun commento??
Un brillante logico che cita un testo togliendo frasi intere e cercando di convincere che è la stessa cosa???
strano, di solito anche nei teoremi di matematica elementare, basta togliere anche solo una parola (esistenza, unicità, almeno, al più) per perdere la tesi…..
evidentemente quando la superbia e la malafede prendono il sopravvento, anche le menti più fulgide (?) indulgono a errori grossolani pur di spuntarla…
mala tempora currunt….

curzio

Il Sig. Chinellato scrive:
“Si trascura allegramente che il documento – spedito alle diocesi con indicazione di riservatezza, ma affatto segreto al punto che poco tempo dopo è stato addirittura pubblicato a stampa – non nasceva per occuparsi della pedofilia…”

Pag 1 del Crimen Sollicitationis:
SERVANDA DILIGENTER IN ARCHIVIO SECRETO CURIAE PRO NORMA INTERNA NON PUBLICANDA NEC ULLIS COMMENTARIIS AUGENDA

…ma sicuramente l’aggettivo segreto in “questo contesto” non significa segreto… oppure chissà: ce lo avrà scritto il professor Odifreddi che nel ’62 fu visto aggirarsi in vaticano con degli occhiali scuri.

Ma io sono grato al Sig. Chinellato che infondo, anche involontariamente, contribuisce a fare pubblicità al libro di Odifreddi.
E aiuta a far si di avere, per una volta in Italia, un bestseller che parli di Nabokov o Gödel piuttosto che di veline e cacciatori.

Cane Nero magna bella Persica

Come può uno che scrive su avvenire farlo “per amore della verità”, è come se il papa credesse davvero in dio, non fatemi ridere (^_^)

Antonio

– 4000 preti denunciati su 110.000, cioè il 3,6%. Se le cifre si riferiscono tutte al periodo di 50 anni la percentuale non cambia! E non credo si sia fatto un errore così grossolano.
– dato che nè Odifreddi nè Filippo di Giacomo hanno contato i pedofili uno a uno, riguardo alle “fonti non confessionali” possono sollevarsi gli stessi dubbi che si affibbiano ad Odifreddi.
– I sacerdoti pedofili delle altre confessioni non vanno sui giornali forse perchè vengono prontamente denunciati e condannati, non protetti.
– il problema non era all’ordine del giorno? i tipi di “prestazioni” che i confessori potevano richiedere ai penitenti erano diverse ed è ovvio che quelle di tipo pedofilo erano in forte minoranza (altrimenti bisognerebbe ammettere che la percentuale di preti pedofili è alta). Se la faccenda ha trovato spazio in quel documento vuol dire che per la chiesa il problema non era affatto da escludere.

Poi, il fatto che il documento prevedesse o meno di ZITTIRE tutti i casi di pedofilia conta poco, la faccenda grave è che IL SILENZIO è stato imposto, a prescindere da quello. E nulla è stato fatto per le vittime riconosciute, NULLA! La chiesa ha pensato a salvaguardare machiavellicamente il suo onore.

darkzero

Io aspetto ancora di conoscere il parere di qualche cattrollico circa la questione: “Se il filmato di O’Gorman non fosse mai esistito, e se nessuno ‘laico’ avesse mai denunciato abusi, la Chiesa, avrebbe fatto pubblicamente sapere che c’erano problemi di pedofilia tra le sua fila?”

E mi sa che posso aspettare fino al Big Crunch…

monica

l’illustre matematico rivela un’incontenibile voglia di protagonismo anche in campi in cui i suoi titoli sono claudicanti…

amore della verità

mi hanno colpito queste parole. La chiesa quando mai si è limitata a parlare di cose spirituali? quante invasioni ci sono state in campi in cui la stessa dovrebbe dirsi a dir poco claudicante? quando mai, nei fatti, ha testimoniato questo sbandierato amore della verità?
come direbbe il buon Fisichella, non diciamo barzellette!
e la pubblicità dell’otto per mille, che sottolinea quanto quei soldi contribuiscano ad aiutare i poveri, i malati, i bambini. Commovente, peccato che l’amore della verità non li conduca a rivelare che le briciole vanno in aiuti.
la chiesa e l’Avvenire come sempre non avendo argomentazioni per controbattere lealmente attaccano personalmente il nemico.
voglio rivedere anche il servizio delle Iene, in cui il buon Don Mazzi trasmetteva il messaggio che anche il povero sacerdote come essere umano può sbagliare e deve essere perdonato.
stiamo parlando di PEDOFILIA, non di rapporti sessuali con adulti consenzienti.
stiamo parlando di reati e il diritto canonico non è il codice penale italiano.
certo che un genitore, per quanto credente, cosa si può aspettare da una denuncia al vescovo? la denuncia va fatta alla polizia.
un’ultima cosa. negli Stati Uniti il sistema processaule è diverso, non c’è obbligatorietà dell’azione penale, per cui non è un dato significativo il rapporto tra le denunce e le condanne. Molti casi non arrivano ad una sentenza perchè la diocesi paga prima.
sulle manie di protagonismo della chiesa … ci vorrebbe un sito a parte ….

raphael

non nasceva per occuparsi della pedofilia ma dei sacerdoti che abusavano del sacramento della confessione per ottenere prestazioni sessuali dalle penitenti.

Bella roba….grazie per averci illuminato su quest’altro comportamento moolto edificante

Lady Godiva

Le penitenti non erano sempre maggiorenni, però!

Anzi, alcune avevano appena fatto la prima comunione.

Arcturus

Questi interventi sono utili, e istruttivi. Le argomentazioni di Piero Chinellato, che spero abbia occasione di leggere quel che vado scrivendo o ne abbia comunque notizia, sono la linfa vitale, o il sottile veleno, se si vuole, dell’attuale, necessaria querelle tra atei e confessionalisti (e si smetta di ripetere l’ipocrita formuletta “laici vs. cattolici”). Nella bocca, metaforica, del nostro amico, dove inverecondamente si avviticchiano le opposte lingue del papista osservante e del giornalista opinionista (un coacervo osceno), le cavillosità stizzite, le puntualizzazioni isteriche, i distinguo malevoli, le eccezioni, insomma tutta l’argomentazione pseudodialettica ma in verità sussiegosa tipica del baciapile di mestiere è inversamente proporzionale al senso profondo della spiritualità. Si dimeni pure il Chinellato, quereli, calcoli, confronti, giustifichi, eccepisca, strologhi e inveisca: che cosa crede di comunicare? Il suo discorso è malato, fiacco, di regime: che cosa pensa di dimostrare? Che la pedofilia è un fenomeno diffuso tra i preti in una percentuale non dissimile da quella che si ritrova in altre aggregazioni sociali? Bella argomentazione! Mal comune mezzo gaudio! Ma si vergogni, Chinellato, si vergogni anche solo di perdere tempo ad utilizzare il cervello (si fa per dire) a formulare un pensiero così ipocrita. Che sarebbe come dire: “è inutile che ci spariate contro e ve la prendiate con noi: noi preti siamo come tutti gli altri”. Chinellato, lei si incarta con la logica: se fosse vero quel che lei dice, vi si potrebbe rispondere che, perciò, non avete ragione di esistere in una logica di distinzione. Se il prete è pedofilo nella stessa misura del ragioniere o del buon padre di famiglia, che senso ha essere preti? Al contrario, se la chiesa pretende di rappresentare oggi ancora ciò che professava Paolo, cioè lo SCANDALO, perché cercare le ragioni di una omologazione attenuante?

carlo

In effetti Odifreddi è un ottimo matematico, ma un pessimo teologo (d’altra parte, è laureato in matematica, non in teologia). Per cui lo scuso: chiunque si occupa di materie non sue tende a compiere grandi imprecisioni.

Marco G.

In effetti questa volta l’Avvenire non ha torto… Odifreddi potrebbe cominciare ad occuparsi di altri argomenti: ora di religione, 8xmille (un ottimo argomento per un matematico). Ormai sui preti pedofili sanno tutto anche gli italiani, grazie a Santoro e, ancora prima, a Internet. La questione del documentario della BBC era + che altro come mai l’Italia era l’unico paese europeo dove non si poteva vedere. Adesso l’abbiamo visto, quindi…

Comunque l’Avvenire non perde a sua volta occasione di sparare c****te: la BBC si è occupata ampiamente dei casi di pedofilia nella chiesa anglicana.

Ema

“Una percentuale del tutto simile a quella che colpisce i ministri di culto di altre confessioni religiose”

La religione Cattolica ha sicuramente un volume maggiore rispetto alle altre confessioni, quindi lo 0,3 Cattolico è ben diverso da quello protestante o buddista….

Nickelgrey

Ma che fandnia questo???
4000 preti pedofili sono tanti. punto. In 50 anni in 100 in 1000.
Poi vengono a parlarci del “male” del relativismo.
Due pesi due misure come al solito. Come al solito si usano le tecniche da azzeccagarbugli per dimostrare l’indimostrabile. Questi si arrampicano sugli specchi.
Le argomentazioni di sto giornalista sono FUFFA allo stato puro.

jsm

voglio sentire ancora qualcuno dirmi che i preti sono inbuona fede in questa faccenda… maledetti!

Lady Godiva

Odifreddi potrebbe anche spiegarci come mai un membro del Comitato di Presidenza della UAAR abbia firmato per lo studio della Bibbia nella scuola.
E spiegarci con la sua ineffabile logica, chi è cretino ora. Se i cattolici, o i membri UAAR che hanno firmato questa petizione.

Chiedo scusa a tutti se batto questo chiodo, ma questo boccone è troppo amaro.
E il silenzio della UAAR lo è altrettanto.

theta divisor

A quando Odifreddi che ci parla de ” Il problema della Filossera nei vigneti del’ Europa Mediterranea su terreni calcarei” ?

Io ricordo che a Mai Dire TV c’era un personaggio denominato Il tuttologo: se si va avanti cosi’ non penso si debba aspettare il Big Crunch per assistere alla trasformazione. (ma c’e’ gente che crede a queste cose? I dati cosmologici odierni sono comunque stime estremamente approssimative basate su teorie mirabili vecchie di un secolo… non me la sento di dire con certezza cosa avverra’ tra miliardi di anni a un soggetto fisico matematico come l’ Universo… oggigiorno non si sa’ nemmeno se esistono davvero le stringhe!…vabbe’)!

E comunque Santoro e’ un relitto che ha tratto profitto dalle sue vicissitudini al massimo…meglio lo stile di Biagi e della Gabanelli, se proprio si vuole fare giornalismo di inchiesta.

Ciao a tutti i super laicisti dell’ ultima ora.

jsm

LADY GODIVA,

io sono con te nell’affermare che la Hack è stata ingenua ma non ci vedo relazione con Odifreddi.

“E il silenzio della UAAR lo è altrettanto.”
BRAVA! chiarimenti non sono dovuti ma certo molto graditi…

Lady Godiva

JSM,
già postato non so dove. Qui mi perdo.
la mia mail è josephine27@libero.it

La relazione con Odifreddi ce la vedo eccome.
Ha detto che i cristiani sono letteralmente cretini.
Ora mi domando se chi firma per la lettura della Bibbia non sia letteralmente e metaforicamente cretino.

jsm

cara!
percepisco che la citazione di Odifreddi ti ha un po’ infastidita. credo che non dovresti dargli molto peso perchè l’analisi fatta dal prof. è assolutamente fondata. certo, il suo stile provocatorio può non piacere ma il tizio è fatto così. ho letto altri lavori di odifreddi e ci trovo ironia ma nessuna offesa esplicita. non diamo troppo peso a un modo anche un po’ commerciale di esporre un concetto vero (si badi bene che il concetto vero non è che i credenti cono tutti stupidi ma che la religione ha usato spesso e volentieri l’ignoranza e la semplicità per attecchire)!

per quanto riguarda la Hack, mi dispiace ammetterlo ma trovo difficile contestarti l’uso del termine cretinata..

oz

@Lady Godiva
Neanch’io sono molto convinto dalla firma della Hack, ma mi pare che la discussione sia andata avanti parecchio nell’altro post, e anche tu vi hai partecipato. Non capisco perché continui a battere su questo tasto, e poi se vuoi spiegazioni in merito scrivi alla Hack, non ad Odifreddi, no? Il fatto che siano entrambi nel comitato di presidenza dell’UAAR non implica che le loro opinioni non possano divergere, o che ogni loro atto sia a nome dell’associazione.

oz

@Lady Godiva
(Piccola nota: pubblicare indirizzi email in chiaro è il miglior modo per riempirsi la casella di spam. Ti conviene oscurarlo, ad esempio scrivendo pippo at pluto dot com, oppure usare servizi tipo temporaryinbox.com)

Lady Godiva

JSM

no, mi sono spiegata male.
Odifreddi ha scritto come la pensava, ci mancherebbe.
Ora voglio vedere fino a dove si estende il mondo dei cretini,
tutto qui

😆

Lady Godiva

Grazie per la dritta OZ.

Quindi avrei dovuto scrivere

josephine27 at libero dot it?

AleG

Certo che hanno la faccia come il c…., se continuano a difendere l’indifendibile. I casi sono così “sporadici”, “isolati” che diverse diocesi (tra cui quella di S.Diego e quella di Boston) hanno dovuto vendere gli immobili o addirittura dichiarare bancarotta per risarcire le vittime, risarcimento peraltro non certo erogato per un caritatevole e spontaneo intervento delle gerarchie.
Ma la cosa che mi da’ piu’ fastidio è che c’è uno zelo feroce nel difendere l’istituzione chiesa e pochissime parole vengono spese per le vere vittime. Proprio loro, che dicono di essere dalla parte degli ultimi e dei deboli….

oz

@Lady Godiva
Sì, è un modo abbastanza standard ormai. Tanto standard che probabilmente la sua efficacia sta crollando, però insomma, si fa quel che si può 🙂

jsm

oz,

credo proprio che la UAAR potrebbe farci sentire il suo pensiero. nessuno contesta la hack: avercene! ma un errore la può fare anche lei.
se invece c’è qualche aspetto che ci sfugge, la UAAR è quanto di meglio per illuminarci..

luxio

@lady godiva
odifreddi non è uno stupido, io penso e credo anche luui, che le migliori
argomentazioni contro le religioni si trovano proprio studiando i testi sacri con gli occhi della ragione.

Marco

E’ noramle che il numero delle condanne sia di molto inferiore a quello delle denunce e dei presunti abusi se i cardinali e i vescovi occultano le prove e nascondono i colpevoli…

oz

@jsm
Beh ma allora scriverei al segretario o ad un altro indirizzo istituzionale, non ad un singolo membro del comitato di presidenza per simpatia (o antipatia).

Poi l’ho detto, non convince neanche me quella proposta. Specie perché se è firmata da Binetti&co è chiaro che verrebbe tradotta in modo più favorevole alla CCAR.

ciceracchio 2la vendetta

che la legge obblighi codedsti troiai i pretacci pedofili
a portare 24 ore su 24 il cilicio alle palle .

steve

L’Avvenire si attacca alle condanne e dice che solo 105 (e dove sta scritto?) dei preti su 4.392 (4%) sarebbero stati condannati.

Ma l’Avvenire fa finta di scordare che nel sistema penale USA si può evitare la galera e quindi la condanna, pagando i famosi risarcimenti alle vittime, costati finore oltre un miliardo di € e 5 diocesi in bancarotta per non pagare i risarcimenti pattuiti. Ecco dove sono il resto dei 4.392 preti “non condannati”, ma non certamente innocenti.

Bisogna ricordare a quei giornalisti dell’Avvenire che il fatto che le statistiche sul 4% prendano un arco di 60 anni non fa che aggravare i dati sui crimini dei preti pedofili, perrfché gran parte di quei 4.392 preti si riferiscono agli ultimi anni, ossia fino al 31.12.2002. Difatti questa statistica si ferma a 4 anni emezzo fa e negli utlimi anni non è affatto diminuito lo scandalo dei preti pedofili USA, accusati, processati, condannati e che hanno fatto sborsare alle diocesi i risarcimenti.

Perché piuttosto l’Avvenire non ci dice che don fortunato di noto ha ammesso che in Italia i preti sono 10 volte più pedofili che tra il resto della popolazione? Don Fortiunato di Noto ha detto che i preti sono l’1% dei pedofili in italia. Ma i preti rappresentano solo lo 0,1% della popolazione adulta (sono meno di 50.000 in Italia) e quindi sono 10 volte più pedofili degli altri individui.

Quindi, ancora una volta, i giornalisti dell’Avvenire mentono sapendo di mentire. E non ci dice perché la pedofilia è enormemente più diffusa tra i preti cattolici che tra il resto della popolazione

Alessandro Bruzzone

Anche a me girano a dover “dilatare l’eco” dell’esistenza di Ratzinger, sottoposti e ruffiani vari, ma purtroppo per smerdali come meritano serve.

anteo

la statistica è una gran scienza che qualche filibustiere cerca di piegare ai suoi interessi:
“solo” il 4% dei preti violenta , è di questo che si parla,

4%, è una piccola cifra cha fa un grande danno: quanti bimbi sono coinvolti nella faccenda?

ma ha davvero importanza il numero di persecutori e il numero di vittime? fosse anche una sola non sarebbe già troppo?
sarebbe interessante leggere altri numeri: quanti dei pedofili a loro volta sono stati vittime di un pedofilo? e in quali circostanze? in seminario? in famiglia? scuola cattolica (qui potrei raccontare quello che so …)?
e quante delle vittime si ritrovano nell’impossibilità di guarire le ferite subite perchè ridotte al silenzio ovvero non ascoltate (un bimbo violentato esprime il disagio in tanti modi che il mondo circostante troppo spesso non vuole vedere per timore di scandalo)?

un problema come la pedofilia si affronta solo a mente aperta e lucida sapendo di dover affrontare storie spaventose che chiedono conforto, sostegno, comprensione e tanto aiuto non si affronta ne minimizzando e tantomeno lanciando anatemi.

Magar

[OT]
Scusate, ma qual è lo scandalo della firma della Hack? Perché, siete contrari allo studio della Bibbia a scuola? Cosicché, invece che trovare posto nella letteratura a fianco di Iliade, Odissea e Mahabharata, nelle aule scolastiche, possa essere venerata come testo sacro solo nelle chiese? Certo, si possono temere vari “effetti collaterali”, per il modo in cui l’iniziativa potrebbe venire deformata dai cattotroll che infestano il parlamento italiano, da un insegnamento “clericalmente corretto” operato da insegnanti scelti dalla CCAR, a un paradossale “ritorno d’immagine” per la stessa CCAR, preparato da campagne mediatiche orchestrate da Osservatore, Avvenire, etc. Resta il fatto che l’iniziativa, in sé, è parecchio laica, visto che vuole togliere Antico e Nuovo Testamento dal piedistallo che han creato loro i cattolicisti.

zumpappa

Basta leggere quest’articolo di Massimo Introvigne per avere un’idea delle grandi incompetenze di Odifreddi. Purtroppo adesso l’inquisizione la fanno gli atei, i nuovi Torquemada siete voi.

“IL MATEMATICO CHE SBAGLIA I NUMERI”

http://www.cesnur.org/2007/mi_06_06.htm

Flavia

Mi scappa da ridere… Il “signor” (x modo dire) Introvigne scrive su *UN* giornale-Giornale che è tutto un programma ( e che io, prima che qualcuno me lo chieda, leggo). La fame è brutta! Eeeeeh, che vogliamo fare, il ’45 ormai è lontano… e noi non l’abbiamo neanche vissuto.

Salvatore Serio

…per chi si accontenta di leggere “Giornali” di parte e articoli di ciellini opportunisti, senza andare oltre…. per chi al contrario si sforza con tutto se stesso di andare oltre… ecco una vicenda, da me conosciuta personalmente e non tramite un fazioso giornale… purtroppo… e sempre purtroppo, il prof. Odifreddi non sbaglia assolutamente su numeri… no..
sono vicende come questa, che assieme ad altri grandi cancri della mia terra (mafia, siccità, delinquenza giovanile, corruzione di magistrati, zichichi…) mi fanno veramente vergognare di essere siciliano….

http://dailymotion.alice.it/related/3353080/video/x21slr_sex-crimes-in-italy-lettera-di-mmar/1

totò da palermo

Phitio

A questo punto, con una tale mole di prove schiaccianti a dimostrare la colpevolezza della chiesa, non e’ piu’ questione di disquisire di verita’ o meno, ma solo una questione tra voler tenere gli occhi chiusi o meno di fronte ai fatti.
Tutti quelli che non credono una parola delle accuse, li invito a portare a cuor leggero i loro figli nelle istituzioni scolastiche cattoliche e nei seminari, esse sapranno, nel 4% dei casi, prendersi cura dei loro piccini

dario

Phitio ha ragione..forse l’unico modo per convincere i credenti o presunti tali è vedersi i figli violentati o abusati in qualsivoglia forma..e poi non dite che qualcuno non vi aveva avvisati

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