Record di ascolti per ‘Annozero’. Santoro: “Prova di grande civiltà”

Oltre 4 milioni e 700mila spettatori (per l’esattezza 4.781.000) hanno seguito ieri sera la puntata di ‘Annozero’ in cui è andato in onda il documentario della Bbc sui preti pedofili. Un ascolto record per il programma d’informazione di Michele Santoro che ha ottenuto il 21% di share.

“Ieri sera abbiamo avuto una prova di grande civiltà – ha detto Santoro ai microfoni di radio Città futura – Monsignor Fisichella – sottolinea il giornalista – ha dato un segnale che se la politica italiana sapesse raccogliere ci porterebbe in una situazione decisamente più favorevole perché si è confrontato in campo aperto. Ha detto la sua ma ha dimostrato anche una capacità di ascolto straordinaria anche rispetto a situazioni sconvolgenti”. […]

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10 commenti

Nickelgrey

Probabilmente il vaticano ha aspettato tanto a pronunciarsi e profondersi eni commenti soliti e arcinoti perchè voleva i dati di ascolto.
Dato che l’ascolto è stato alto si grida allo scandalo.

Ma io dico che i muri prima o poi crollano per tutti, mica solo per i “comunisti”.

Sailor-Sun

Chiunque con un po’ di cervello ha potuto constatare il mirror climbing nonchè le mancate smentite da parte dei prelati invitati.
Non hanno negato che il vaticano nasconda sette preti pedofili americani.
Non hanno negato che i casi presentati nel documentario siano effettivamente avvenuti.
Non hanno negato nulla se non il coinvolgimento di ratzinger e delle alte sfere vaticane, che è il punto focale del documento.
Vogliono difendere il corpo centrale della chiesa.
“Se una tua mano ha commesso un peccato tagliala, è meglio entrare in paradiso con una mano sola che andare all’inferno con entrambe”
Voglio vedere il vaticano tetrafocomelico e dissanguato economicamente.

anteo

c’è una esplicita ironia nel definire civile monsignor Fisichella
durante tutta la trasmissione Mons Fisichella ha ripetuto la solita solfa della chiesa innocente e pura e dei suoi adepti come peccatori: bella trovata per salvare capra (loro) e cavoli (loro). Troppo comodo!

Però spiace per il Fisichella in un paese civile nessuna organizzazione è “legibus solutus” e se un suo impiegato commette un reato mentre lavora per loro l’organizzazione deve risponderne, questo vale in tutti i contesti civili senza eccezioni.

circa poi la cacciata dei preti pedofili anche qui Fisichella inciampa sulle sue stesse gambe: farebbe meglio a indagare sul percorso formativo all’interno dei seminari vista la grande quantità di pedofilia emersa proprio in quel contesto, un po di umiltà permetterebbe anche a Fisichella di comprendere la natura delle cose del mondo.

Giovanni M. RA

Ottima trasmissione che ci ha fatto vedere una realtà a lungo tenuta nascosta e onore a Mons. Fisichella che ha accettato il confronto.
Difese del tipo “ci attaccano dopo il successo del familiy day” oppure “ma la chiesa non è solo questo”, oppure non mi sono sembrate proprio il massimo. Certo la chiesa è anche altro, ma i fatti sono fatti. Mi sembrerebbe utile allora indagare il fenomeno, analizzando anche i dati, se ci sono.
Ci sono statistiche che ci dicano la misura in cui i preti sono coinvolti in abusi sessuali su minori a confronto del resto della popolazione? In caso di scostamento lo scienziato sociale avrebbe un interessante lavoro a formulare delle ipotesi sulle cause e sottoporle a verifica. Mi viene peraltro da pensare che se risultassero per i ministri del culto dati non migliori rispetto alla media, la gerarchia dovrebbe cominciare a interrogarsi sulla propria autorevolezza morale e chiedersi cos’è che non va nell’applicazione domestica dei suoi insegnamenti al mondo.
Un tratto comune, a mio giudizio sconcertante, che ho ricavato dai resoconti della trasmissione è che i preti avvicinavano e adescavano i bambini, non in contesti estranei al servizio religioso, magari dissimulando il loro stato, ma servendosi anzi della loro autorità e giustificando i loro atti con la manipolazione proprio di argomenti di carattere religioso.
A prescindere ora dalle modalità di innesco e dalla frequenza di episodi di pedofilia che hanno per autori gli ecclesiastici, quel che colpisce è l’unica preoccupazione finora della chiesa: gestire il tutto nell’ambito del processo canonico nel massimo segreto, preoccupandosi di evitare lo scandalo, senza alcun interesse per riparare il danno delle vittime (e chi se ne fotte! verrebbe letteralmente da dire, se non lo avessero già fatto). Solo dopo che la società e le istituzioni civili hanno smascherato le responsabilità, arriva la preoccupazione per le cifre da sborsare e qualche forma di pubblica compassione. Vedremo se la chiesa si farà carico spontaneamente di un problema sociale che la riguarda e in attesa pongo una ultima questione: secondo l’ordinamento italiano le diocesi possono essere chiamate a rispondere civilmente in solido dei danni ingiusti causati dai loro sacerdoti?
I vescovi sono tenuti a segnalare all’autorità giudiziaria, in virtù delle leggi italiane, i fatti di pedofilia di cui vengono a conoscenza nell’esercizio dei procedimenti canonici?

Giovanni M. RA

nel mio commento appena mandato, la parola “oppure” alla 4a riga è di troppo, scusate.

Matteo

Alla chiesa ha dato fastidio la messa in onda del documentario della bbc sugli abusi sessuali
da parte dei preti pedofili. La colpa maggiore è dell’attuale papa che ha imposto alle
gerarchie di nascondre tutto pena la scomunica. Ma la chiesa , intendendo qui le sue gerarchie è ipocrita perché, vuole apparire santa, mentre in realtà ha pecche molto grosse.
Questo stato di cose si riflette anche negli enti che appartengono al vaticano.

cantor

Interessante l’analisi di Giovanni M. RA.
Io credo dai casi citati anche in altre trasmissioni che il sacerdote sia chiamato a rispondere di persona dei danni causati alle vittime, per cui avendo fatto voto di povertà…!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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