Sequestro Maddie. La forza di Fatima

Gentile direttore, Gesù avendo pietà della folla affamata che rischiava di “venire meno per la via”, dopo aver guarito “zoppi, storpi, ciechi, muti e molti altri infermi” (cf Mt 25), fece il miracolo della moltiplicazione dei pani. Quasi un paio di millenni dopo, il 13 ottobre 1917, la Madre di Gesù, si comportò in maniera del tutto diversa dal Figlio, facendo un miracolo che non sfamava nessuno, che non guariva nessuno. Fece danzare il sole nel cielo, terrorizzando la gente. Ma le mamme che avevano i figli al fronte, le famiglie distrutte dalla miseria, i malati, si aspettavano un miracolo simile a quelli del Vangelo, e così presero a chiedere a Lucia, la pastorella veggente: «Ed il miracolo? Il grande miracolo promesso?» E la fanciulla se la cavò rispondendo: «Cosa volete di più? Oggi finisce la guerra; i soldati tornano a casa. C’è forse miracolo più grande?» (cf. Luigi Gonzaga da Fonseca – Le meraviglie di Fatima – Edizioni San Paolo). La gente, però, quel giorno, e per molto tempo ancora, attese invano che fosse dichiarata la fine del conflitto mondiale. Oggi, maggio 2007, vorrei chiedere alla Madonna, un miracolo più somigliante ai miracoli del Figlio, un miracolo a favore dell’uomo; e penso che molti altri credenti si uniranno alla mia preghiera; chiedo il miracolo di far ritrovare sana e salva Madeleine, la piccola rapita in Portogallo, paese sotto la protezione appunto della Signora di Fatima.

Attilio Doni

Articolo pubblicato su Il Tempo e pervenuto a ultimissime

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