Il sito del Family Day. cioè, non proprio

Se non fosse per quel punto interrogativo che compare alla fine della frase “La famiglia costruisce il futuro di tutti?”, ci cadrebbero proprio tutti. Familydayitalia.com è il sito-fake del Forum delle famiglie, che ha organizzato il Family Day dello scorso 12 maggio a Roma. Solo così ti accorgi che anche lo slogan a sinistra è stato cambiato ad arte, ed è diventato “Il bene della famiglia è non essere un bene del paese”, e anche il sesso dei pupazzetti della Lego, a ben vedere ci vuole dire qualcosa di strano. Il progetto è nato principalmente per depistare utenti dal sito originale. Ritocchi grafici, orari sbagliati, adesioni improbabili, di tutto un po’: ad esempio, alla pagina dei portavoce, insieme a Savino Pezzotta era annunciata la presenza di Maria de Filippi, che tra l’altro sarebbe stata molto più cool dell’anonima conduttrice del Tg5 presente a piazza San Giovanni. Tra i presentatori c’era spazio per Topolino e Pippo Baudo (con tanto di biografia romanzata). I documenti da scaricare avevano per titolo “Preti in piazza, come nel ‘48″, “Arci Gay, prendere o lasciare” e “La camicia di forza e il matrimonio, come scinderli”, mentre la pagina sui Dico portava all’azienda Dico, un discount italiano. Gustosa anche la pagina delle adesioni, dove c’erano nomi che erano tutto un programma:
Antagonismo Evangelico Italiano
Montanari Barbuti Cristiani
Ass. Intern. “Marco Dimitri” – Delegazione italiana
Ass. naz. Santa Rutta da Cascia
Ass. Domus Civitas – Familiari delle Vittime delle crociate
Ass. Guardie infami onlus
Comitato Vagabondaggio a piedi Macerata-Loreto
Fraternità sacerdotale dei Missionari di San Carlo Sborromeo
Unione cattolica usurai italiani
E qualcuno ci deve essere caduto davvero, visto che la campagna, sospesa ieri dagli autori ha avuto più di un migliaio di clic e 25.000 impression. Anche perché le keyword scelte non erano niente male: Family Day, Rosy Bindi, Bagnasco, Ratzinger, Dico, Matrimonio, Topolino, Charles Manson, Coppie di fatto, Annamaria Franzoni e Cogne. L’esperimento più interessante è stato quello di creare un annuncio a pagamento con Google identico a quello originale alcuni giorni prima della data della manifestazione. E infatti qualcuno ha anche scritto alla casella di posta, dichiarando il massimo appoggio per i loro sforzi meritori e mandato documenti in cui si parlava di Santo Graal e altre amenità. Altri, beata innocenza, hanno fatto di meglio: “OGGETTO: Refuso? come mai c’è scritto Più FamigliE e non Famiglia? vi siete sbagliati?”.
Secondo gli autori del colpaccio, “l’utilizzo di campagne a pagamento per lanciare progetti di spoofing, o hijacking di utenti potrebbe essere la vera scommessa dell’hacktivismo contemporaneo”. Noi non siamo così intelligenti e quindi non lo sappiamo (non abbiamo nemmeno capito bene cosa intendano, a dirla tutta). Però quando in home abbiamo cliccato sul link “Dico: per chi e per quanti” e ci si è aperta per tutta risposta questa pagina siamo caduti dalla sedia per le risate.

Fonte: Giornalettismo

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