Chi difende la laicità

Non entrerò nel nuovo partito democratico per molte ragioni. L’elenco di questi motivi lo hanno già fatto molti compagni, Mussi per primo, ha poco senso elencarli di nuovo. Una di queste ragioni, però, è così importante che, quando ne ho scritto, proprio su questo giornale, alcuni giorni prima del congresso di Firenze ero convinto che avrebbe fatto discutere. Non è stato così, e la mia curiosità e i miei dubbi sono ancora aumentati. Perciò non seccatevi se ritorno su quell’argomento.

Il mio articolo, in realtà, era una sorta di lettera aperta a Fassino, e, naturalmente, ai compagni che hanno deciso di seguirlo in questa (non facile) impresa. Riassumo i contenuti: il Pontefice, scrivevo, sta cercando di imporre un’etica molto conflittuale e perentoria, quella della verità. Per lui esiste, naturalmente, solo una verità, quella rivelata dalla sua fede: su questa verità non è possibile discutere; a questa verità non è possibile sottrarsi.

Achi lo richiama alla opportunità di confrontare questa verità con quella degli altri, il papa risponde e risponderà non possumus. Ebbene, il mio timore era ed è tuttora che almeno una parte dei cattolici della Margherita (una buona parte, a dir il vero), plurale di maestà a parte, risponderà nello stesso modo a quanti volessero ragionare, nel nuovo partito, sui temi che vengono definiti come eticamente sensibili: non possumus. E poiché io non credo che si possa costruire un partito su queste premesse (cioè, per evitare equivoci, sulla impossibilità di dialogare e di mediare su temi che riguardano, solo per fare un esempio, i diritti individuali e la democrazia) chiedevo a Fassino di portare al congresso l’assicurazione di questi nuovi compagni che quel non possumus non l’avrebbero mai pronunciato.

Come vedete ho rinunciato, fino a questo momento, a parlare di laicità: e non perché non sia convinto che questo è il valore più importante sul quale si deve fondare un Partito democratico e di sinistra, ma perché i molti interventi, le troppe definizioni, gli infiniti distinguo, gli strampalati arzigogoli degli ipocriti, degli ignoranti e dei bugiardi non consentono più di usare con semplicità questa semplicissima parola. Se non fosse così avrei concluso questo discorso molto rapidamente, ricordando a tutti che la laicità rifiuta le verità rivelate e non accetta graduatorie di valori etici. Poiché così, come tutti sapete, non è, lascio da parte le definizioni e i principi teorici e mi limito a elencare i temi che i filosofi laici (Eugenio Lecaldano, Carlo Augusto Viano, Maurizio Mori non me ne vorranno se saccheggio i loro scritti) considerano parte fondamentale del loro pensiero, temi sui quali, lo ricordo ai compagni che mi leggono, il Partito Democratico non potrà neppure discutere perché gli interlocutori naturali, a quanto mi è dato capire, non potranno.

L’etica laica, che ragiona etsi deus non daretur, come se dio non ci fosse, sostiene il principio della qualità della vita, in contrasto con il principio cattolico della sacralità, e si ispira all’ideale di una esistenza accettabile per qualità e per valori, il che vuol dire umanamente vivibile. Ritiene che ogni individuo abbia pari dignità e che non possano essere tollerate autorità superiori che possano arrogarsi il diritto di scegliere per lui in tutte le questioni che riguardano la sua salute e la sua vita. Nel rispetto più assoluto delle convinzioni religiose dei singoli individui rifiuta l’imposizione di valori «superiori» e vuol garantire a ognuno il diritto di scelte e decisioni personali e ponderate. Il pensiero laico sostiene la tesi della completa umanità della morale, respinge la nozione ontologico-normativa di natura e difende il principio della disponibilità di ogni singola esistenza, fino alle scelte personali più estreme. Essa considera la scienza e la ricerca scientifica come le fonti fondamentali del progresso della società, della quale rappresentano il maggior investimento; i confini dell’autonomia della ricerca scientifica non possono, di conseguenza, essere tracciati da morali religiose ossificate e obsolete, ma debbono dipendere, in modo dialettico, dalla morale di senso comune, il senso collettivo di bene e di male che ci appartiene come esseri umani.

L’etica laica rifiuta ogni mistica della sofferenza e del sacrificio, e non crede nel valore salvifico del dolore; sostiene un’idea funzionalista del concetto di persona umana e ritiene che sia corretto separare, di principio e di fatto, essere umano e persona. Essa accetta il pluralismo non come semplice dato sociologico ma come valore ed è ostile ad ogni limitazione delle libertà individuali e a ogni confusione tra morale e diritto. Infine, oltre a rifiutare ogni ricorso a principi deontologici assoluti, ritiene pienamente legittime pratiche come l’aborto, l’eutanasia, la fecondazione assistita, la donazione di gameti, le indagini genetiche sugli embrioni (e, se volete continuare, la pillola abortiva, il preservativo, l’educazione sessuale, la pillola del giorno dopo, il riconoscimento delle famiglie di fatto, la ricerca sulle cellule staminali embrionali…).

Non c’è dubbio che questo sia un modo diverso di considerare l’esistenza: si contrappongono, ad esempio, il principio di garantire agli individui la miglior qualità di vita possibile e quello che fa della mera durata della vita il criterio dominante delle cure mediche. Ammettere che l’esistenza non è nostra significa assistere impotenti al disfacimento del proprio corpo, nel dolore e nell’angoscia più miserevoli, accettando persino la disgregazione della propria dignità. Credere nella sacralità della vita vuol dire lasciare che nasca un bambino concepito da un stupro o così gravemente malconformato da non poter avere altra esperienza se non quella del dolore. Se accettiamo il principio della cooperatio ad malum non potremo mai utilizzare frutti della ricerca scientifica che abbiano voluto giovarsi di conoscenze ottenute da studi considerati illeciti. Due concezioni del tutto diverse della vita e dell’esistenza di ciascuno di noi, accettare l’una o l’altra significa prenotarsi per percorsi completamente diversi e che in molti casi ci allontaneranno dal resto del mondo.

Come laico ho in grande antipatia il proselitismo, non sto cercando di convincere nessuno. Mi chiedo però per quale ragione, visto che non voglio convincere nessuno a vivere come me, ci siano persone alle quali è consentito costringermi a vivere come loro. Mi chiedo per quale ragione, di questo, non mi sia consentito discutere, nemmeno all’interno di un partito al quale dovrei liberamente aderire.

Vedete compagni, iscriversi a un partito è un modo straordinariamente virtuoso di rinunciare alla propria libertà, sciogliendola in quella di molte altre persone delle quali condividi valori e speranze. Ho sempre condiviso valori e speranze con voi; non riesco a capire cosa potrei condividere con persone che non ritengono neppure di poter discutere con me di cose che io considero fondamentali per la mia vita e la mia libertà, come i miei diritti di persona e di cittadino. Debbo dirvi molto sinceramente, a questo punto, che non vi capisco più.

Al congresso di Firenze, alla fine, piangevano un po’ tutti. Avrei potuto farlo anch’io, non c’ero poi così lontano. Ma era un funerale, il funerale del mio vecchio partito laico e di sinistra, e mi è venuto in mente quello che diceva Alieto Tibuzzi a proposito dei dolori asciutti, che sono più intensi e più rispettosi. Auguri, compagni.

Articolo di Carlo Flamigni pubblicato su l’Unità

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31 commenti

Daniela M

Ho appena scoperto un sito orripilante:
http://www.fattisentire.net

andateci, fatevi una navigata, scoprirete “suppliche” contro i di.co, ringraziamenti ai vescovi e altre amenità simili. E poi parlano di terrorismo per l’espressione libera di una persona…!!
Non ho parole. Qui siamo di fronte a una ben congegnata organizzazione non tanto terroristica, ma oserei dire “criminale”, in quanto artefatta a uso di sfacciate parzialità e istigazione all’odio. Vi invito a visitare il sito, perchè è importante conoscere a che livello di barbarie siamo arrivati….
(c’è anche il sito del forum per le famiglie che è pure una perla di coerenza evangelica…)

Emilio Gargiulo

@Daniela M: [OT]Di siti criminali come questi ne conosco tantissimi…. sono l’uno fotocopia dell’altro. Sono solo dei ripetitori, nessuno riporta nulla di originale, o di originato da un cervello pensante.

Alrogo

non capisco il progetto politico del PD, se non in termini numerici di cinico calcolo elettorale: la componente diessina ha più affinità con i partiti della sinistra, la componente margheritiana con udc, udeur e dc…logica vorrebbe che i ds andassero con verdi, sdi, pdci e rifondazione, mentre la margherita con udc etc..invece, no: gli opposti si alleano, si fondono e danno vita ad un nuovo (?!) soggetto politico..strano, molto strano..però, a mal pensare, un partito così è in grado di garantire i poteri forti di questo paese…stessa cosa per un’ipotetica forza unica a destra…ed in entrambe ci sarebbe una forte componente cattolicante ( i laici di forza italia non contano..)..tutto cambia, per poter restare uguale…quanta verità in questa frase!..una bella palude a sinistra ed una a destra…il trappolone. e la legge elettorale? garantirà questo risultato, stiamone pur tranquilli…RIPRENDIAMOCI LA DEMOCRAZIA!!

Don Zauker

Carlo Flamigni è da poco nel nostro comitato di presidenza.
Dopo aver letto questo articolo ne sono ancora più fiero.
Applausi.

Kerry King

Il PD e’ destinato a naufragare:ma come faranno mai a mettersi daccordo con quella cerebrolesa della Binetti? Sono disposti anche a questo per le poltrone? Ho i brividi………..

Tore

E’ il progetto di un branco di oligarchi che hanno perso qualsiasi ideale e che vogliono mantenere il posteriore incollato alle famigerate poltrone. In una casa simile, ‘più accogliente’ come la definisce Fassino, potrebbe entrarci chiunque, destra e sinistra, tutti coloro a cui interessa continuare ad avere i famosi quindicimila euro al mese + gli infiniti bonus. Gli ideali sono naufragati da tempo.
La cosa mi pare non riguardi più le persone che ancora credono nell’etica e nella dignità e in uno stato libero dalle superstizioni medioevali.
Resta da stabilire chi votare in futuro per esclusione. L’unica politico che parla di laicità mi pare sia rimasto Boselli. Mala tempora currunt …

Capitan Spaulding

RAGAZZI MA CHI CAZZO VOTEREMO ALLE PROSSIME ELEZIONI?

Tra PD e CDL

LA SITUAZIONE è TRAGICA!

Tantovale sancire l’annessione dell’italia allo stato vaticano. Almeno ci risparmiamo di pagare pure sti politici paraculo.

tadeo

manipolare il calcio e’ manipolare masse degli ignoranti impossibili da cambiare….

Rabbiosa

@Capitan spaulding scrive: RAGAZZI MA CHI CAZZO VOTEREMO ALLE PROSSIME ELEZIONI?

mai pensato che so potrebbe NON votare? se chiunque è contro queste buffonate/cattoliche non votasse forse si risolverebbe qualcosa di più che non porsi la domanda a chi dare il voto..
votare non è obbligatorio e siccome tutti i partiti e politici italiani mi fanno ormai vomitare non voterò per nessuno! forse la situazione sarà comunque tragica ma non avrò contribuirò a far posare il culo sulle poltrone d’oro a dei delinquenti/indagati e leccaculo papali

Ipazia

Per Capitan Spaulding

Non esistono solo i due che hai citato!
Prova a prendere in considerazione altri partiti di sinistra, osserva Boselli e dimmi cosa potrebbe impedirti di votarlo.
Per quanto mi riguarda è l’unico degno di essere al livello di altri importanti partiti laici socialisti liberali riformisti europei.

Daniela

il nuovo soggetto di boselli mi sembra interessante, altrimenti il partito radicale o il nuovo soggetto di sinistra, cioè quei partiti che ti garantiscano la laicità dello stato, ma non votare farebbe solo un favore a quei codardi dei politici.
A proposito un articolo stupendo quello di Flamigni.

Andrea Le

Più che un articolo (stupendo) questo di Flamigni è un vero e proprio Manifesto. Andrebbe assunto così com’è in un eventuale carta fondativa di una qualche nuova forza politica.

Daniela

è vero, sono d’accordo con andrea, ha espresso il pensiero laico in modo così chiaro e lucido che è stato un vero piacere leggerlo.

restodelmondo

Meraviglioso.

@Capitan spaulding: RAGAZZI MA CHI CAZZO VOTEREMO ALLE PROSSIME ELEZIONI?
Se tutto va bene, io dovrei poter scegliere tra Labour, Tories e Lib-Dem. Comunque, seriamente: è un problema. Se voti un partito con qualche chance di modificare la realtà devi votare dei baciapile, se no rischi di dare il voto per nulla…

Giovanni

Non posso che condividere in pieno l’articolo di Carlo Flamigni sulla laicità.
Avevo già preventivato di non andare più a votere, ora dopo la scelta del partito democratico ne ho la certezza.

Markus

Bell’artcolo. Grande davvero.

In genere chi fa proselitismo è poco convinto ma cerca di convincere gli altri per convincere se stesso. Il proselitismo è espressione di cose indimostrabili.

Nel caso dell’etica laica credo che sia diverso.

Per me affermare la superiorità dell’etica laica è la stessa cosa che affermare la superiorità dello del Tribunale rispetto alla vendetta, della scienza rispetto al pregiudizio, dello Stato rispetto alla mafia.

La mia posizione è un “non possumus” (non possiamo) laico che permette ai credenti di fare quello che vogliono. Il loro sembra un “non possumus” … ma in realtà è un “non potestis” ( non potete).

Come al solito fanno i fessi per fare fessi, confondono le parole e chiamano verità le proprie menzogne…

Tore

Dichiarazione di mastella riportata in prima pagina da La Republica : “Il papa mi ha ringraziato per i dico”. Credo che la cosa si commenti da sola sulla qualità di chi ci governa. Si svendono così i diritti di noi cittadini (anche se minoranza) per compiacere il capo di un paese straniero?
L’Italia è il ‘bel paese’. Mi chiedo come sarebbe se fosse “brutto”.

Capitan Spaulding

@Rabbiosa

non votare è come non firmare per 8×1000, lasci scegliere agli altri.

Per quanto riguarda votare qualcun altro è praticamente quello che ho sempre fatto,
ma non serve a molto.

Mauro Ghislandi

Una cosa che, piaccia o no, non manca in Italia sono i partiti. Credo che di partiti che difendono la laicità dello Stato ce ne siano abbastanza per soddisfare qualsiasi esigenza.
Ovviamente ce ne sono di più a sinistra (direi che lo SDI come esempio può bastare), ma anche nella (ex) CdL troviamo il PRI.
Personalmente ritengo che l’astensione non serva a nulla, a meno che si ritenga che in Italia ci sia un regime tale che il voto sia ininfluente (non credo che sia ancora così).

ANTICLERO

@ ghislandi

ma cosa vai dicendo?
In italia la laicità è cosa da poco. un qualsiasi partito, pur essendo laico, è parte di una coalizione. se questa coalizione ha l’unico obbiettivo di superare quella avversaria allora capirai (almeno penso che tu sia in grado di capire) che quanto dici non ha alcun significato.

nel caso dei comunisti italiani, per esempio, devi ammettere che la loro posizione è condizionata dai partiti centristi, fortemente legati alla chiesa. secondo te questi preferiscano il ritorno di berlusconi oppure la non approvazione di qualche loro proposta?

(ammesso che tu sappia rispondere) ciao.

Ernesto

Anticlero, hai finito gli psicofarmaci? sei arrivato alla fine del Manuale della GM, non hai scoperto chi è l’assassino e non hai ancora capito che non è un giallo?
Su, calmati. Consiglio Haloperidolo 50 mg due volte al giorno dopo i pasti, indicato nella cura di delirio, sindrome di Tourette e psicosi.
E vedrai che ti sentirai taaanto meeeglio.
A presto…

Freedom

ragazzi, teniamo basso il tono della discussione almeno qui, dobbiamo cercare di rimanere un po’ lucidi o facciamo il gioco dei filoclerici …

Jamp

Anticlero

Il problema non sono i partiti, è la legge elettorale e il principio che sta alla base del modo italiano di governare. Finchè i partiti come la rosa nel pugno, sdi e radicali e compagnia bella hanno la certezza assoluta di non riuscire a contare un cazzo per andare al governo abbaieranno come fanno ora. Metti che un domani mezz’italia si svegli e li voti, e vedrai che anche loro fanno come prodi & co. Ma almeno per ora tanto vale provare, quantomeno è il male minore.

Magar

Sto leggendo troppi commenti che dicono “Io non vado più a votare”. Secondo me Bagnasco ci legge e si sta fregando le mani.

Giol

La laicità è contemplata nella Costituzione Italiana. Qualunque partito non-laicista è anticostituzionale. Esattamente come qualunque partito di ispirazione fascista.

Barbara

X Giol,

Hai ragione la laicità è contemplata dalla costituzione italiana,ma non viene messa in pratica dai politici,sprattutto da quelli cattolici praticanti?! Allora chi è cattolico praticante non faccai ilpolitico,il medico,il farmacista,l’infermiere se deve andar contro il suo credo.
Un medico che sia Testimone di Geova cosa dovrebbe fare se dovesse far fronte ad una trasfusione di sangue per un paziente?????

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