Intervista a Franco Giordano

«E’ veramente sbagliato usare questi toni da crociata». Franco Giordano critica aspramente i giudizi di monsignor Bagnasco sui Dico. Ma è soprattutto allarmato, il segretario di Rifondazione Comunista.

Perché, onorevole Giordano?
«Sono toni che tendono a dividere e questo trovo sia veramente grave nell’attuale società italiana. Le confesso che sono anche un po’ turbato per le modalità con cui la Chiesa fomenta le divisioni. Il tempo delle guerre di religione è finito, noi non vogliamo produrle né subirne».
Berlusconi dice che, parlando da laico, i vescovi fanno bene a fare i vescovi. Secondo lei invece la Cei che dovrebbe fare?«I vescovi hanno un’importantissima funzione nella società, l’unica cosa che si deve evitare è questa diretta ingerenza sul terreno della produzione legislativa: c’è il rischio che venga toccato proprio lo spazio pubblico della laicità. Contemporaneamente mi domando perché questa offensiva tanto forte da parte della Chiesa».
Cosa sospetta?«Penso, a dirla tutta, che si stia tentando di fare un’operazione qui in Italia che valga esemplarmente sullo scenario mondiale. Però è un’operazione, chiamiamola con il suo nome e cognome, integralista a tutto tondo e che va contrastata. Insisto: senza scatenare a nostra volta guerre di religione, ma ritornando alla dimensione del Concilio vaticano II che ormai è stato completamente dimenticato».
Parlava di diretta ingerenza sulla produzione legislativa. Ritiene che il governo Prodi abbia saputo resistere fin qui a queste ingerenze?«Aree di permeabilità ci sono, del resto sono sotto gli occhi di tutti, e me ne chiedo il perché».
Lo chiedo io a lei: perché segretario?«Temo che soffriamo dramaticamente, è un paradosso della storia, della mancanza di un soggetto politico grande che un tempo riusciva a mediare gli interessi e gli orientamenti delle gerarchie ecclesiastiche».
Sta parlando della vecchia Dc?
«Esattamente, un soggetto contro cui io ho lealmente combattuto. Però mai come in questo momento è a rischio la laicità dello Stato, perché venendo a mancare quel partito è in atto un rovesciamento dello schema: sono i soggetti di aree centrali di ispirazione cattolica che cercano la loro legittimazione dalle gerarchie ecclesiastiche. In questo senso gli elementi fondanti della nostra Costituzione rischiano di vacillare sotto l’impeto del bisogno di legittimazione di questi soggetti». […]

Il testo integrale dell’articolo di Barbara Jerkov è stato pubblicato sul sito de Il Messaggero

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10 commenti

Ateo Impertinente

Sono d’accordo con te Bruna. Spero solo che non siano slo parole…

Emi

L’analisi è certamente lucida però qui dove si afferma “senza scatenare a nostra volta guerre di religione” dovremmo essere altrettanto lucidi da riconoscere che l’attacco è stato già palesemente e profondamente sferrato. La guerra c’è già, e siamo noi che dobbiamo non solo difenderci ma contrattaccare.

Danilo Vottero

Bravo segretario! Non è più il tempo di calarci le brache di fronte ai preti! E poi, diciamo le cose come stanno: non è una guerra… Contrastare la religione è un semplice atto di razionalità!

francesco tarta........

il segretatario di r. c è stato è stato corretto è proprio vero c è una crisi della politica in senso generale. io rimpiango la vecchia dem crist.anche se la pensavo diversamente.allora secondo me subito la legge elettorale i patti lateranenzi del 1929 poi rivisti nel 1984 craxi vanno a mio avviso rivisti. grazie francesco viareggio

Leo55

Che fine hanno fatto tutti i predicozzi infarciti di citazioni bibbliche ed evangeliche che soleva propinarci il devoto ex segretario Bertinotti??
Questa è la riprova di cosa si abbia , politicamente, guadagnato con un atteggiamento portato avanti per molto tempo, non solo accondiscendente verso le gerarchie cattoliche, ma , il più delle volte, complice, nel nome di un malinteso senso comune della tolleranza e del rispetto (un pò quello che oggi, da parte di rifondazione avviene versol’Islam), forse fidando in un’allargamento della platea dei potenziali elettori, ma finendo col perdere identità e coerenza di pensiero, oltre che accorgersi, solo ora, che simili condotte non pagano ne’ in termini politici e ne’ in termini elettorali.

Jamp

Analisi lucida ma rischiosa. Un ritorno della DC (e già ci stiamo avvicinando, con Follini a sostegno della maggioranza… tempo qualche anno e lo vedremo allearsi con Mastella) potrebbe creare una nuova forte caratterizzazione del politico cattolico rispetto a quello laico (effettivamente, Giordano ha ragione a dire che ora come ora c’è un bel casino), ma rinascerebbe nel bel mezzo di un caos ove destra e sinistra appaiono sempre più gestite da incompetenti e dove la chiesa tuona e lancia anatemi su tutto e tutti… un’altra elezione del ’48. E la DC al governo oggi come oggi, addio povera Italia laica.

DavideM

Che lingua creativa l’italiano! Oggi ho imparato che avere un’ “area di permeabilità” nelle mutande è equivalente a “pigliarlo in quel posto” …

tadeo

Prodi ha avuto una maggioranza di voti da lavoratori e pensionati, il rapporto Eurispes i salari dei lavoratori italiani sono tra i piu bassi d’Europa dovbreve far riflettere che la ripresa e merito delli sforzi delle aziende…¿ e chi lavora??.dire di no a piccoli storie di basso profilo paravole da mille anni fa’, occorre a dire dei no e’ insopportabile ascoltare che la sinistra (l’piu inteligente) no dichiare inaccetabili interferenze della chiesa vaticana nel secolo XXI. in Italia.

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