New York, polemiche per il Cristo di cioccolata

Polemiche per “Dolce mio Signore”, il cristo di cioccolata senza veli in esposizione al Manahattan Lab Gallery. L’artista, l’italo-canadese Cosimo Cavallaro, ha impiegato più di 90 kg per realizzarlo. Ma ai cattolici di New York non è piaciuto lo stesso, soprattutto a causa della sua completa nudità. per Bill Donohue, della Catholic League, si tratta di “uno dei peggiori attacchi alla sensibilità cristiana di sempre”

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14 commenti

Mauro

immagino le suore golose di cioccolato…una stecca tutta per loro!!!

Kaworu

a me sembra un Angelo, ma di quelli di Neon Genesis Evangelion 😉

se fosse al latte a casa mia avrebbe vita breve 😆

darkzero

Effettivamente, fa abbastanza schifo. Be’, al latte (o bianco, meglio ancora) sarebbe interessante, ma comunque è macabro…

salvatore

Ma come sono irritabili questi religiosi .. e fanno pure i critici d’arte. Oggi al TG1 c’era la rappresentante di un’associazione cattolica americana (The Inquisition, se non ricordo male 😀 ) che lamentava come fosse inammissibile far vedere ad un ragazzino un suddetto cristo addirittura coi “genitali scoperti”. Che scandalo, accidenti: forse un corso di educazione sessuale non farebbe male a questa gente. Oppure i cattolici i figli li castrano per non fargli commettere peccato…

Ateo Impertinete

Premesso che esteticamente questa “scultura” lascia leggermente perplessi – in quanto a bellezza- , non vedo cosa ci sia da lamentarsi oltre al fatto che è la rappresentazione di una figura immaginaria e devo dire, che il mio amico immaginario di quando ero bambino, di cui non ricordo nulla era molto meglio…!

Leo55

Esistono confessioni religiose cristiane che non attribuiscono importanza alle raffigurazioni del Cristo e di Dio……probabilmente l’autore della scultura è fortemente condizionato dall’influsso culturale ed educativo del cattolicesimo per aver scelto di sviluppare la sua tematica espressiva con l’equazione: dolce (la materia cioccolato), mio Signore (la raffigurazione del Cristo)…….. un artista di diversa formazione culturale non avrebbe mai scelto la medesima strada interpretativa.
La riprova è data dal fatto che l’opera suscita scandalo e indignazione solo negli ambienti cattolici e vaticani…..sarebbe interessante conoscere il parere anche degli esponenti delle altre confessioni cristiane.

Marcello

Perché scandalo? Per la nudità? L’esposizione di ciò che viene chiamato “vergogne” dovrebbe ledere la dignità di un uomo, ma non è l’uomo fatto ad immagine di Dio? Perché l’esposizione dei genitali suscita sdegno, quando questa Chiesa cattolica indica nella procreazione uno dei fondamenti dell’essere cristiano? Cristo stesso è stato più volte raffigurato nudo nell’iconografia cristiana. L’esibizione dei genitali nell’opera (senza entrare nel merito della qualità della stessa) non ha evidentemente – direi – natura pornografica, finalizzata ad eccitare i sensi (posto che ciò possa essere di per se’ riprovevole) e allora perché scandalizzarsene? Mi sembra che la sessuofobia del clero – che per voto di castita non conosce il sesso, ovvero ciò di cui parla con tale sicurezza da imporne regole e prassi autorizzate – emerga in ogni dove. Energie enormi vengono spese nel circoscrivere le manifestazioni eterodosse di persone adulte e consenzienti.. Quanto al cioccolato che ha di diverso dal legno? Perché si mangia? Ma il rituale cattolico non prevede l’assunzione settimanale del corpo di Cristo per via orale, per unire il cattolico al suo Dio? Si tratta di un rito quasi cannibalico, sublimato dalla trasfigurazione del corpo di Cristo in un dischetto di farinacei… e se al posto delle ostie ci fossero piccoli gesù di cioccolato?

Gustav

In fondo a tutto ci sta il fatto che finchè l’umanità non avrà imparato a dominare i propri sensi vincendone la paura e scacciando i risentimenti che conseguono dal loro uso improprio, esisterà sempre qualche oca che si spenderà in diktat morali e, ancor peggio, tanti falchetti che ne approfitteranno per concentrare potere su di sè.
E’ logico che il cristianesimo ufficialmente prenda per primi i deboli sotto la propria ala… sono quelli più facili da influenzare ed educare.

giada

Scusate, guardandolo cosi’ a me sembra bellissimo, un’opera d’arte e sono orgogliosa che italo- canadese , sottolineo “italo” , abbia creata questa scultura. L’arte deve essere libera! Sono io che mi sento attaccata nella mia sensibilita’ per i commenti di cattolici dalle menti offuscate. E poi criticano i musulmani! Abbasso gli ipocriti! Un’ opera d’arte al limite deve essere vagliata da critici non da religiosi, ma siamo nel Medioevo? Rispetto chi dice ” E’ un’opera macabra”, certo puo’ piacere o no, ma qui siamo sul piano di bigotti che usano il loro credo per nobilitare le loro inibizioni. New York 2007: Cristo in cioccolato fa scalpore! Non c’e’ da ridere, c’e’ da piangere.

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