Valori in saldo

Giacomo Samek Lodovici, sulle pagine di Avvenire, elenca ben otto valori generati dal cristianesimo.
Eccessivo. L’autore avrebbe fatto meglio a limitarsi a uno o due valori, dedicando lo spazio risparmiato ad una seria analisi sul legame tra cristianesimo e i valori elencati (un legame che potrebbe anche non esserci, osserva qualcuno). Così assomiglia un imbonitore da fiera, di quelli che decantano le lodi del proprio prodotto con iperboli da far impallidire un politico. Amareggia leggere il cristianesimo trattato come fosse una padella antiaderente che cuoce in poco tempo formaggio, carne, verdura, pesce, abbrustolisce il pane e tutto questo senza lasciare odore e senza sporcare.

Lodovici riesce persino a superare gli imbonitori: il cristianesimo non solo ha generato la dignità umana, la libertà individuale, la premura verso tutti i malati, la solidarietà verso tutti i poveri, la sollecitudine verso tutte le vittime, la dignità di ogni lavoro, la sensibilità ecologica e la separazione tra religione e politica, ma «se il cristianesimo scompare, i valori che esso ha generato corrono un pericolo mortale». Un po’ come se il venditore, dopo le lodi del prodotto, ci dicesse: se non comprate questa meravigliosa padella, la carne che avete in frigo marcirà.

Più seriamente: che razza di valori sono, se hanno sempre bisogno del cristianesimo per sopravvivere? Un valore dovrebbe bastare a se stesso. Evidentemente per Lodovici la libertà e la dignità umana sono secondari, dei valori in saldo.

Fonte: l’estinto

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11 commenti

Nikky

Mah secondo me anche due valori sono troppi, il cristianesimo non si è inventato niente e i suoi valori, soprattutto quelli positivi, sono stati ripresi da culture precedenti e il cattolicesimo invece ha accentuato le parti negative.

Leo55

Amareggia leggere il cristianesimo trattato come fosse una padella antiaderente che cuoce in poco tempo formaggio, carne, verdura, pesce, abbrustolisce il pane e tutto questo senza lasciare odore e senza sporcare.

Inferno cristiano, fuoco; inferno pagano: fuoco; inferno maomettano: fuoco; inferno indù: fiamme. A credere alla religioni Dio è un rosticciere –
Victor Hugo

Bruna Tadolini

Prima di tutto mi piacerebbe che Fausto Sanna e Nicola Iacovone si coordinassero un attimo! Infatti questa ultimissima è praticamente la stessa comparsa sotto il titolo “Il cristianesimo come ossigeno per l’Europa (anche) laica” di ieri!

Ora di cose da dire non è che ce ne siano all’infinito e dirsi sempre le stesse cose…..! Le Ultimissime, secondo me, è meglio che siano poche e varie……. magari anche molte ma VARIE!

Non posso che ripetere, per quelli che si sono persi la puntata precedente/ stessa, quanto segue

Questo era il secondo punto dei meriti del cristianesimo
2. La libertà individuale di ogni essere umano: nessuno uomo può essere ridotto in schiavitù ed è libero addirittura di fronte a Dio, libero di amarLo o vilipenderLo.

In un’altra ultimissima dal mondo risultava che l’arcivescovo di Canterbury avesse chiesto scusa per il coinvolgimenro della Chiesa nello schiavismo, e noi si commentava! In particolare trascrivevo quanto scritto da Il Rospo un Notizie dal mondo

27 Marzo 2007 alle 16:33
Ti risponderanno che l’arcivescovo di Canterbury sta parlando della chiesa anglicana, e non dei cattolici, che sono sempre stati contro la schiavitu’.
Si. Di sicuro. …
Infatti ancora il Sillabo del Beatissimo Pio IX stabiliva la non contrarieta’ della schiavitu’ al “diritto naturale”. …
Poco piu’ di 1 secolo fa’. Ma Pio IX e’ stato beatificato in questi anni. …
” La schiavitù in quanto tale,considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina ; Possono esserci molti giusti diritti alla schiavitù e sia i teologi che i commentatori dei canoni sacri vi hanno fatto riferimento ……Non è contrario alla legge naturale e divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato , scambiato o regalato.”
Pio IX (Instruzioni , 20 giugno 1866). J.F. MAXWELL, Doctrine Concerning Slavery [La dottrina relativa alla schiavitù “], World Jurist 11 (1969-1970), pp. 306-307.

Sono spudorati! Suggerivo di denunciarli per appropriazione indebita dei valori di altri

Messaggero78

Se date un’occhiata all’ultimo libro di Odifreddi (“perchè non possiamo essere cristiani”) c’è un’interessante digressione sulla schiavitù (e sulle giustificazioni che ne ha sempre dato il cattolicesimo,con tante belle citazioni) nel capitolo sui comandamenti.A me sembra piuttosto che i valori che il cristianesimo tenta di spacciare per suoi sono i valori dell’umanesimo che affondano le loro origini nella cultura greca e romana,e dell’illuminismo…certo,sia l’umanesimo che l’illuminismo sono stati influenzati dalla parte “meno peggiore” del cristianesimo,ma in piccola parte…e cmq leggere certi discorsi di papi e cardinali pure non troppo lontani nel tempo ci fa rendere conto di quanto il cristianesimo da essi predicato sia tutt’altro che un valore…è roba nazista,razzista,antidemocratica,in antitesi con una civiltà democratica degna di questo nome.

Il Filosofo Bottiglione

mi ripeto anch’io

punti 1 e 2.
l’emancipazione dell’individuo è passata attreverso millenni di storia. il cristianesimo avrà fatto la sua parte, ma non sempre con grande impegno: i servi della gleba, esortare l’accettazione delle mortificazioni in cambio di vita eterna, il carnaio americano costruito sul moschetto e sul libro con gli schiavi neri a sostituire i deboli indio.
la decadenza della schiavitù era un processo già in atto prima del cristianesimo di stato, promosso dal diritto, dal pensiero stoico, da opportunità economiche e altro (in questo “altro” ci possiamo benissimo inserire il cristianesimo).

punti 3, 4, 5.
“Deus il vult” e altri ameni esempi ci mostrano che gli eredi del cristianesimo hanno sempre esortato all’omicidio dell’altro per allontanare lo scontro dall’interno del gruppo.
sul sollievo nei confronti delle miserie posso pensare che molti credenti siano mossi da sincera pietà, ma l’istituzione religiosa cala spesso sul dolore come un inquietante avvoltoio.

punto 6. è chiaramente una cazzata. scienza e tecnologia si sono sviluppati nonostante il cristianesimo (o sarebbe meglio dire nonostante gli eredi del cristianesimo?)

punto 7. la sensibilità ecologica è così sviluppata che vogliono spingere l’uomo a riprodurre se stesso fino al collasso del pianeta.

punto 8. questo poi è ridicolo. la chiesa ha sempre puttaneggiato con i re e gestito un putrido potere temporale. è stata ridimensionata principalmente grazie al pensiero illuminista verso il quale dobbiamo tuttora essere grati. vigiliamo e lottiamo perchè la chiesa non ritorni all’antico fulgore, con questi papi non si sa mai.

Ivo Silvestro

Come autore del testo ripreso dalle ultimissime, mi permetto di dissentire dall’osservazione di Bruna Tadolini: penso che vi sia una certa varietà tra il mio testo e quello precedentemente citato e commentato.
Non mi interessava tanto la consistenza (davvero scarsa, ma vabbè) dell’elenco dei valori proposto da Avvenire, ma il tono dell’articolo e il concetto (davvero povero) di valori che ne viene fuori, aspetti questi ancora più inquietanti, secondo me, delle fesserie sul cristianesimo e la dignità di ogni lavoro…

Claudio De Luca

Qualcuno ha citato Victor Hugo … e allora, citando letteralmente il suo celeberrimo NOTRE DAME DE PARIS … ” per la croce!”

Bruna Tadolini

Scusa Ivo,
non avevo apprezzato la sottigliezza!

Perchè il terzo stato chiedeva a gran voce “Libertè, egaltè, fraternitè” ? A sentire il documento, dopo 1789-33 anni di cristianesimo ce ne doveva essere a pacchi!

Ivo Silvestro

Perchè il terzo stato chiedeva a gran voce “Libertè, egaltè, fraternitè” ? A sentire il documento, dopo 1789-33 anni di cristianesimo ce ne doveva essere a pacchi!

Geniale: racchiude in una battuta tutta l’insensatezza di Avvenire… i valori nascono e si impongono tramite meccaniche sociali molto complesse, non certo automagicamente tramite il cristianesimo (o qualsiasi altra religione / filosofia)

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