Prodi: “Serve una nuova laicità”

“Serve una nuova laicita’ che significa non chiudersi in un fortino ma dialogare in modo forte”. Cosi’, il presidente del Consiglio, Romano Prodi, nel suo intervento al congresso della Commissione degli episcopati della Comunita’ europea, riunita a Roma in occasione del cinquantesimo della firma dei Trattati di Roma. […]

Per il premier, “il progetto di un pluralismo condiviso ci consente di aprirci a una laicita’ nuova”. Una laicita’ nuova in Europa che significa “difesa serena, tranquilla, aperta dei valori comuni, la necessita’ di confrontarsi e convivere quotidianamente con valori profondamente diversi”. Ma, prosegue Prodi, “cio’ implica innanzitutto la convinzione estremante forte nei nostri valori, ma anche la necessita’ di non aver paura”. Una paura che, confessa il premier, “mi preoccupa, e che vedo radicata anche nel mondo cattolico, questo senso di assedio, di minoranza”. Invece, “serve una ricerca di apertura, non di esclusione”. Insomma, conclude Prodi, “una nuova laicita’ significa non chiudersi in un fortino“, e superare il “vecchio concetto di laicita’, cioe’ la separazione”. Per Prodi, in conclusione, “l’Europa deve essere l’occasione per passare da una separazione al dialogo, che puo’ essere anche difficile”.

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de La Repubblica

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28 commenti

zumpappa

Io lo traduco così: non rompetemi i coglioni, trovate un accordo o torniamo tutti a casa.

Magar

Non ho mica ben capito il senso delle parole di Prodi: che intendeva con il “vecchio concetto di laicità”, cioe “la separazione”? Boh, mi pare un discorso fumoso.

Raffaele Carcano

Vecchia laicità = laicità separatista alla francese = le religioni sono tutte ugualmente prive di privilegi
Nuova laicità = giusta e sana laicità = dialogo e privilegi solo a chi dico io (è difficile dire di no a chi ne resta fuori, infatti…)

zumpappa

Io che non sono della vostra linea lo giudico egualmente un discorso fumoso. Prodi è il tipico democristiano, lui sì, alla vecchia maniera, come De Mita e loro comuni amici.

zumpappa

Implicitamente – ma l’allusione è troppo sottile per le competenze culturali di Prodi; qualcuno deve avergli suggerito – la laicità come separazione ed esclusione dovrebbe riferirsi al “Non Expedit”, e dunque starebbe invitando i cattolici (cioé Ratzinger, che non credo starà a sentire lui sulla morale) a qualche apertura.

Complimenti comunque a Prodi per l’allitterazione: fortino-forte. Ha anche lo stile…!

Flavio

Insomma è come allungare la mano per dare una nocciolina a un coccodrillo?

archibald.tuttle

“è un economista, non pretendete troppo.”

un sacco di economisti sono perfettamente in grado di capire il trucco del papa. il problema e’ che lui e’ un economista DEMOCRISTIANO.

Claudio De Luca

Il fatto é che – terminologicamente – la parola “sacrus” vuol significare anche “separato”, come giustamente osserva Umberto Galimberti.
Ma al di là delle disquisizioni terminologiche, é vero che le barricate ideologiche non servono a molto, anzi …

Mauro

Laicità significa solo una cosa: indipindenza dall’autorità ecclesiastica…ciò che ne consegue non deve temere il giudizio del papa, altrimenti si crea soltanto confusione. Questo Prodi lo sa, ma non lo vuole rendere manifesto.

Claudio De Luca

@mauro: si, “laico” vuol dire estraneo ed indipendente dalla categorie ecclesiastiche. Ma lo stesso termine “sacro” implica una intrinseca analogia nei termini di “separato”.
La questione semantica é molto interessante, per i riflessi metapsicologici che contiene.
Ma al di là del dibattito teorico, servono reciproca tolleranza e – soprattutto – indipendenza reciproca. Galimberti, per la cronaca, é un ateo.
Da parte mia, sono un agnostico razionalista.

salvatore

E che significa? Ha girato intorno ad un concetto di per sè abbastanza vago ed è riuscito a confondere le idee a quei pochi che ancora le avevano chiare… forse riguardo alla laicità è illuminante – si fa per dire – la bozza del manifesto del partito democratico:

“Noi concepiamo la laicità non come un’ideologia anti-religiosa e neppure come
il luogo di una presunta ed illusoria neutralità, ma come rispetto e valorizzazione
del pluralismo degli orientamenti culturali e dei convincimenti morali, come riconoscimento
della piena cittadinanza – dunque della rilevanza nella sfera pubblica, non solo privata –
delle religioni.”

Che traduco come:

“Non illudiamoci che si possa mai parlare di una religione che non influenza lapolitica ed è semmai vissuta soltanto per fatti propri: infatti dobbiamo rassegnarci che una minoranza di cattolici incazzosi, quantomeno in italia, deciderà sempre e comunque per tutti gli altri”
Tanto valeva ammettere che la classe politica è ormai ostaggio della chiesa cattolica…

Marja

«Sotto il mio regno i pagani potranno tenere nuovamente i loro incontri, e offrire preghiere secondo il loro uso. Nel futuro tutte le genti vivranno in armonia, l’uomo sarà guidato dal pensiero e dalla razionalità; non dalla violenza, dagli insulti e dalle punizioni corporali.»
(Flavio Claudio Giuliano)

razionalet

“serve un nuovo presidente del consiglio”, uno che non ammetta candidamente di aver tentato di infilare le radici cristiane nella costituzione europea, che tra parentesi non si farà mai, visto che esistono paesi retrogradi come Italia, Grecia, Polonia che non potrebbero tenere il passo di una costituzione troppo moderna.

Daniela

serve per l’italia e per l’europa, che sia affermata la laiità. punto. Prodi i suoi aggettivi li usi per i suoi cogressi, comunque è un bene che prodi non sia riuscito a mettere le radici cristiane al l’interno della costituzione, vuol dire che il concetto della laicità è molto forte in europa

Daniela

comunque serve una mobilitazione laica, una forte, chiara e netta mobilitazione laica, rispondere colpo su colpo, spiegare e continuare a spiegare il pensiero laico e moderno. Ora di organizzarci a livello culturale di fare sempre più manifestazioni e convegni.

Claudio De Luca

@marja:
Ti faccio notare che il paganesimo é del tutto estraneo all’ateismo, così come pure all’agnosticismo. Il razionalismo é un metodo imprescindibile, per chiunque voglia interpretare la realtà.

DavideM

perfettamente d’accordo con Daniela, bisogna mobilitarsi mooolto di più. Un nostro importante target (non sò quanto raggiungibile nè come) dovrebbero essere i più giovani, per chi è già stato indottrinato troppo e da troppi anni ci sono poche speranze ….

Messaggero78

Sono perfettamente d’accordo con Daniela e DavideM sulla necessità di una mobilitazione,e con Salvatore e con Steve per quanto riguarda l’interpretazione delle parole di Prodi:la laicità di cui lui parla è la stessa “sana lacità” di cui parlano le gerarchie ecclesiastiche,quella contrapposta al tanto temuto “laicismo” (che per il vocabolario è sinonimo di laicità!!!)…ossia un concetto astruso,falso,ipocritamente inventato per ingannarci tutti e creare uno stato simil teocratico mascherato da democrazia….del resto ce lo dice chi nell’aprile del 2005 disse di volere i Pacs nel programma dell’Unione,salvo poi rimangiarseli di fronte alle lamentele di Ruini&co (che coraggio eh!) e andare dal Papa a dire che i Pacs nn sono in programma….e ora ci viene a dire che voleva le radici cristiane nella costituzione europea,come se fosse una cosa di cui vantarsene!Ma non si vergogna?Ma che lo abbiamo votato a fare?Che differenza c’è con il nano?Tanto per conferma,Romano Prodi il 3 dic 2005,sul Corriere della Sera disse:
“condivido in pieno che lo Stato di diritto non può riuscire a regolamentare tutto,a definire cio’ che è bene e cio’ che è male anche se la sua crescita è stata alimentata dalla sfera etica e la democrazia è cresciuta in simbiosi con il cristianesimo”…senza parole…
Fortuna che abbiamo un ministro come Emma Bonino che ieri (non so se avete visto),intervenendo a confronto con Frattini su rai 3 per il cinquantennio dei Trattati di Roma ha rivendicato l’assenza delle radici cristiane e ha detto che il Papa si deve occupare delle coscienze dei fedeli e non di politica,visto che non possiamo tornare indietro rispetto alla separazione tra Stato e Chiesa e non siamo tutti cattolici,meno che mai credenti.

Il Filosofo Bottiglione

d’accordo con DavideM.

bisogna raggiungere più persone possibile.

l’uso delle parole poi è fondamentale, qui stanno usurpando le parole.
la laicità è LAICITA’. nè vecchia nè nuova, nè sana, nè dogmatica. è solo LAICITA’

Stefano

Secondo me non sapeva neanche lui come dire quello che pensava visto che la religione che pratica prevede se stessa come unica ma è un dato di fato che ci sono tutte le altre e ci sono fior di leggi che le tutelano, peccato che non ci sia niente di che a tutelare l’ateismo ma confido che ci arriveremo.
E’ comunque preoccupante che il capo di un governo vada ad un raduno simile e faccia dichiarazioni di carattere socio religioso palesemente di parte perchè vuol dire (e si sapeva benissimo) che in Italia i concetti di libera espressione e di informazione sono molto lontani da venire!

Marja

Claudio De Luca scrive:

25 Marzo 2007 alle 10:09
@marja:
Ti faccio notare che il paganesimo é del tutto estraneo all’ateismo, così come pure all’agnosticismo. Il razionalismo é un metodo imprescindibile, per chiunque voglia interpretare la realtà.

—-Non è precisamente così, il neo-paganesimo(che è un movimento culturale più che religioso) è ateo, perché non presuppone la fede in un dio, ma non esclude l’esistenza dello spirito o di forze spirituali, forse interne alla natura, forse emerse dalla materia, come stadio più progredito e rarefatto della materia stessa. Il neo-paganesimo è comunque nemico della Chiesa e soprattutto nell’Europa del Nord ha molti seguaci, quindi io lo guardo con simpatia. —-

tadeo

sono d’accordo, il paganesimo e’ un movimento culturale, nell’ europa del Nord ha molti seguaci anche nell’tribu indoamericane…….

Damiano

Prodi è il tipico democristiano, lui sì, alla vecchia maniera, come De Mita e loro comuni amici.

Ma non era comunista pure lui? 😆

Claudio De Luca

@marja:
Hai tutto il diritto di credere a ciò che vuoi, come ovvio.
Del resto, da agnostico ti posso dire che in via del tutto teorica la tua ipotesi non é assoluamente impossibile, come del resto ogni altra.
Ma certamente, si caratterizza da un tale livello di scarsa plausibilità, da tendere statisticamente a zero.
Se ammettiamo la presenza di forze spirituali negli oggetti inanimati o nelle varie forme di vita, non si capisce perché escludere – a questo punto – l’ipotesi di un Dio senziente e sapiente.
Per assurdo, anche i cosiddetti “bambini di Satana” potrebbero rivendicare una loro dignità, perché no?
Provocazioni dialettiche a parte, il razionalismo scientista non può supporre un simile livello di relativismo.
Il politeismo é pur sempre una forma di religiosità e, come tale, non può appartenere alla cultura razionalista, né all’agnosticismo “strictu sensu”.
E il dio Thor evocato provocatoriamente da Dawkins nella sua ultima intervista, che ne direbbe del fatto di esser rimasto fuori?

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