Al Sudamerica piace un Gesù molto marxista e poco divino

C’è un rapporto fra la teologia della liberazione che fiorì nell’America latina a partire dagli anni ’70 e il fatto che oggi esista un’America latina in cui non è mai stata così forte l’antitesi contro gli Stati Uniti? Sembrava che a livello europeo la spinta della teologia della liberazione fosse in disarmo dopo la fine dell’Unione Sovietica, e quindi del modello comunista di Stato. E invece accade che proprio la fine dell’Impero sovietico e del sistema comunista abbia determinato il sorgere di un movimento antitetico agli Stati Uniti e ispirato al comunismo nei Paesi dell’America latina. Anche in Europa è sorta una spinta a sinistra di ispirazione neocomunista. E ciò è stato particolarmente visibile in Italia, il Paese europeo che, in questa circostanza, si è rivelato più simile all’America latina, dando vita a un movimento comunista dopo la fine del comunismo e sganciando la parola dall’opera di Lenin. Del resto il movimento della teologia della liberazione prende forma a Medellin nel ’67, quando Paolo VI promulga l’enciclica Populorum Progressio che considerava il progresso in varie forme, anche nel caso estremo di insurrezione armata.

Forse questo nesso tra la teologia della liberazione e il neocomunismo in America latina deve essere stato presente alla Congregazione per la Dottrina della Fede quando ha ora emanato un documento sul teologo più speculativo e sistematico di quel movimento di pensiero, Jon Sobrino. Gli errori della dottrina enunciati dalla Congregazione si trovano in opere degli anni ’90: e Sobrino è divenuto un autore diffuso sia in America che in Europa. Ciò indica che la concezione del Cristianesimo come pauperismo, come incarnazione della Chiesa nel corpo dei popoli sudamericani sfruttati dagli yankee, ha continuato il suo corso. E forse Ugo Chavez è l’ultima propaggine di quel movimento di pensiero a cui Sobrino ha dato la più alta forma speculativa e che ora la Congregazione censura.

La critica della Congregazione è moderata nella forma ma radicale nella sostanza: Sobrino nega la divinità di Gesù Cristo e ne fa il tipo ideale dell’uomo, socialmente espresso dal popolo latino americano e dal costume con cui esso sopporta e affronta la sua povertà. Certamente si trova nella teologia della liberazione una traccia del pensiero di Marx, ma privata dell’elemento caratteristico del marxismo, la rivoluzione, cioè il possesso dei beni e della terra. Il Gesù archetipo di Sobrino non vede la ricchezza, anche diffusa socialmente come obiettivo del movimento che propone, ma intende la povertà stessa come forma di una umanità spirituale che ha trovato in America latina il territorio adatto per affermarsi. […]

Forse la censura su Sobrino ha qualche riferimento al prossimo viaggio del Papa in Brasile in cui questo problema non potrà non essere affrontato.

Il testo integrale dell’articolo di Gianni Baget Bozzo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale.

16 commenti

Nikky

Beh è evidente che Gesù fosse un antisignano del comunismo, era per la comunione dei beni.
Ma questo forse è sfuggito al santuffizio quando ha praticamente scomunicato tutti i cattolici aderenti o collaboratori di partiti comunisti…

Liberale Liberista Libertario

Sia il comunismo che il cristianesimo hanno compiuto i più efferati delitti in nome dell’uguaglianza fra gli uomini. Da non dimenticare che il termine “lavaggio del cervello” fù coniato in riferimento ai campi di “rieducazione” maoisti in Cina.

L'Anticlericale

Il vero comunismo non è mai esistito… quella della Cina è una dittatura a connotazione stalinista… non c’entra niente col comunismo di Marx…infatti Stalin prima di salire al potere i veri comunisti, cioè il partito bolscevico, li ha fatti eliminare tutti quanti… prima di parlare analizzate la realtà dei fatti senza seguire le etichette che vengono date da tutti i libri di storia!

Bruna Tadolini

Grandi pensatori (Confucio, Budda, Epicuro, Cristo) hanno individuato la fonte del dolore umano (l’affermazione di sé a scapito degli altri) e propugnato il rispetto del prossimo.

Ma fra il dire ed il fare….. e soprattutto quelli che si sono presi la briga di guidare gli altri in questa impresa lo hanno fatto, coscientemente o incoscientemente, per affermare sé stessi!

Kris

liberista, se ci limitiamo alla conta dei morti ci si accorge che tutte le ideologie hanno loe mani sporche di sangue, liberismo compreso…anzi…

Graziano

@l’anticlericale
Le pretese di dominio, da qualsiasi parte provengano, possono produrre solo la discordia

Il Rospo

RE : Sembrava che a livello europeo la spinta della teologia della liberazione fosse in disarmo dopo la fine dell’Unione Sovietica, e quindi del modello comunista di Stato.

Io mi sono fermato qui.
“quindi del modello comunista di Stato”.
comunisti. … comunisti. … comunisti. … comunisti. … comunisti. …
Vaffaunculo.
E’ il Giornale dei Servi dell’ Autoassolto di Arcore.
Chiuso.

Claudio De Luca

Che elementi storici possediamo per affermare che Gesù il Cristo sia veramente esistito? Quali sono le fonti?
Avete mai osservato la “casuale” somiglianza nei cosiddetti miti della nascita dell’eroe?
Se ne occupo’ lo psicoanalista Otto Rank: in pressocché tutti i miti, così come pure nelle rielaborazioni in chiave mitologica di personaggi realmente esistiti, esistono sorprendenti affinità strutturali:
1) l’eroe é sempre figlio di umilissime o (meno frequentemente) elevatissime persone
2) il suo concepimento é preceduto da difficoltà, come astinenza, o prolungata sterilità o amplesso segreto dei genitori, a causa di divieti od ostacoli esterni
3) durante la gravidanza o ancor prima del concepimento, l’evento é annunciato da un nunzio premonitore
4) la primissima infanzia é pressocché sempre minacciata (il neonato rischia la morte)
5) il neonato viene sottratto alla minaccia, molto spesso nascosto in una cassa o in un contenitore
6) uno o più animali e/o umili persone partecipano al salvataggio del neonato eroe
7) l’eroe viene pubblicamente esposto in una cassetta poco dopo la nascita
8) cresciuto dopo vicende complesse, si ritrova ad essere nobile (re o leader)
Non vi pare che queste rassomiglianze inducano a più di una perplessità?
Comunque meritano adeguato approfondimento.

Marco G.

E’ vero che in italia imperversa una strana versione della “rivoluzione culturale” maoista ma non è di sinistra stavolta, è di destra. Non è vero invece che l’Italia sia così simile all’America Latina, è più simile alla Corea del Nord. Altrimenti non si spiegherebbe l’esistenza di gente che legge articoli simili, scritti da un pretaccio sbracato che del Sud America non conosce un accidente (e ha perfino la faccia di approfittare di ogni piccola occasione per dimostrarlo)

Kerry King

Ma Gesu’ non era socialdemocratico? Da piccolo mi dicevano cosi’

Marco G.

Se non ricordo male era Dio il socialdemocratico, almeno secondo Guccini…

ALESSIO DI MICHELE

@ Kris: che vuol dire “…liberismo compreso…anzi” ?

archibald.tuttle

“Se non ricordo male era Dio il socialdemocratico, almeno secondo Guccini…”

era chiaramente un monarchico. dai a cesare quel che e’ di cesare…

tadeo

L’Italia e’ simile all’aaaaaaamerica latina :Gianni Baget Bozzo era “un parlatore ” di comunione e liberazione, okey.Se asomiglia tanto perche e’ basata sopratutto su furbizia e privilegio

Damiano

E’ il bello dei personaggi mitologici, ognuno se li costruisce in base alle proprie esigenze.

Claudio De Luca

@Damiano:

Guarda che analogie fra il mito di Cristo e quello – ad esempio – di Romolo, fondatore della Città Eterna secondo leggenda.
Entrambi sono stati esposti, entrambi salvati tramite la partecipazione di animali (lupa, bue, asinello), entrambi divenuti Re … etc.etc.

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