Portogallo verso il sì all’aborto dopo voto in Parlamento

LISBONA (Reuters) – Il Parlamento portoghese ha approvato ieri sera a maggioranza una legge che legalizza l’aborto.

La via parlamentare per consentire l’aborto durante le prime 10 settimane di gravidanza è stata intrapresa dopo il fallimento di un referendum per mancanza di quorum, sebbene la maggioranza di coloro che andarono a votare si era espressa a favore dell’abrogazione del divieto.

La legge deve ora essere promulgata dal presidente Portogallo Anibal Cavaco Silva.

Una volta che la legge sarà entrata in vigore, il Portogallo, paese dalla radicata tradizione cattolica, entrerà a far parte della maggior parte dei paesi dell’Ue che consente l’aborto, ad eccezione di Malta, Irlanda e Polonia.

Fonte: Reuters.it

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19 commenti

Daniele Gallesio

Cme già notò Raffaele al tempo di quel referndum, in Italia la mancanza di quorum ma i votanti in favore dell’abrogazione della legge 40/2004 sono stati interpretati come “vittoria del no”.

In portogallo la stessa situazione è stata interpretata come “vittoria del sì”.

zumpappa

In barba al referendum… Allora smettiamola con questa puttanata che il popolo decide. Il referedum era comunue fallito, ma maneggi dove si vuole si anno sempre.

Kaworu

basterebbe fare dei referendum senza quorum, non ci vuole un genio…

Daniele Gallesio

In alternativa potremmo smetterla con questa puttanata del quorum.

Smettiamola di dire che chi non va a votare vuol votare no, quando il 30% degli elettori sta a casa perché non gliene frega niente.

Facciamo come in SVIZZERA dove fanno una mezza dozzina di referendum all’anno, e sono tutti ritenuti validi anche se partecipasse un elettore solo (spesso va a votare attorno al 10% degli aventi diritto se il tema non è particolarmente sentito)-

Se uno non si prende nemmeno la briga di alzare le sue delicate natiche per andare a fare una croce su una scheda… LASCIA DECIDERE CHI HA FATTO QUESTA FATICA.

zumpappa

si ma senza quorum basterebbe l’1%, e ogni sciocchezza potrebbe diventare legge

zumpappa

Inoltre astenersi può essere una tecnica per far fallire i referendum, per me legalissima, per quanto abbiano scritto il contrario arrampicandosi sugli specchi

Marja

Il referendum serviva per consultare il popolo, non per farlo decidere. Il capo del governo portoghese lo aveva detto fin dall’inizio. Ora, tra la gente che si è degnata di andare a votare ha prevalso il sì all’abrogazione della legge che penalizza l’aborto. Gli altri, quelli che si sono astenuti hanno deciso di non esprimere il proprio parere e quindi è giusto che il loro parere non sia tenuto in considerazione.
Inoltre, nessuna maggioranza popolare può negare diritti fondamentali della persona, quale è appunto il diritto di interrompere una gestazione dannosa o invisa.

Kaworu

veramente si dovrebbe avere la maggioranza favorevole, zumpappa.

chissà, forse sarebbe un buon modo per far tornare alle urne gli italiani 😉

Daniele Gallesio

Legale lo è.

Etica un po’ meno. Perché le astensioni “attive” sono matematicamente indistinguibili da quelle “passive” (leggi: non vado perché ormai io i miei figli l’ho fatti, non mi interessa la fecondazione).
Questo lo devi ammettere per onestaà intellettuale.

Ogni sciocchezza potrebbe diventar legge? E come mai in Svizzera va tutto bene?

A parte che per far fallire un referendum che ha solo l’1% di sostenitori, basterebbero il 2% di contrari… quindi non vedo dove starebbe il problema.
In Svizzera vanno avanti così da anni e si sta ancora meglio là che qua.

Jean Meslier

E’ la solita storia, chi è favorevole al fallimento del quorum è sempre pronto a considerare “dei suoi” gli inerti che non vanno a votare. Anche quando per dieci anni tutti i referendum sono falliti per mancanza di quorum: guarda un po’, il caso ha voluto che su tutti quei quesiti, i più disparati, il “popolo” ha sempre deciso in una direzione… sempre!

E’ la solita storia, chi è favorevole al fallimento del quorum è sempre pronto a considerare “dei suoi” gli inerti che non vanno a votare. Anche quando per dieci anni tutti i referendum sono falliti per mancanza di quorum: guarda un po’, il caso ha voluto che su tutti quei quesiti, i più disparati, il “popolo” ha sempre deciso in una direzione… sempre!

Il quorum si può abbassare, se eliminarlo pare troppo. Si può alzare il numero di firme necessario a indire un referendum. Ma quando sistematicamente i referendum falliscono per mancanza di quorum, allora vuol dire semplicemente che la maggioranza del “popolo” se ne frega di tutto e chi non vuole cambiare le cose naturalmente ci marcia.

Marco G.

Non c’è bisogno di eliminare del tutto il quorum per combattere l’astensione. Basterebbe mantenere il quorum in caso di maggioranza semplice (50%+1 dei votanti, che in questo caso devono essere a loro volta la metà+1 degli aventi diritto), ed eliminarlo solo in caso di maggioranza qualificata (2/3 dei votanti). In questo modo bisogna comunque andare a votare se si vuole evitare che un quesito superi i 2/3 dei voti. E quando con l’astensione non si “vince” niente, già questo fa aumentare l’affluenza. L’abbiamo visto col referendum costituzionale.

emel

@zumpappa

>Inoltre astenersi può essere una tecnica per far fallire i referendum, per me legalissima,
>per quanto abbiano scritto il contrario arrampicandosi sugli specchi
>

ecco l’anima del cattolico truffatore… l’importante e’ sempre fottere gli altri, questo e’ il loro vero e unico credo.

zumpappa

come in precedenza…hai ragione, cedo alle tue argomentazioni

Soqquadro

Ma se senza quorum, secondo qualcuno passerebbero anche minchiate con l’1% di votanti, significa che questo qualcuno considera il 99% degli italiani inetti che stanno a casa a grattarsi… (E guarda caso considera legittimo attribuire peso all’astensione…. ma sarà un caso…. ehhhh)

asd

Finalmente si è civilizzato anche il Portogallo… meglio tardi che mai!

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