Proposta di Dennett sull’insegnamento della religione

In questo articolo, il filosofo Daniel Dennett fa una interessante proposta di legge in merito all’insegnamento della religione. Da non perdere.[…]

Fonte: Nuovissimo Blog di Maurizio Colucci

19 commenti

JSM

Trovo che l’idea, sul piano teorico, sia assolutamente valida. Da sempre sono convinto che conoscere le religioni sia l’unico vero deterrente alla fede.
Credo che in pratica sia un’idea non praticabile semplicemente perchè gli interessi e le pressioni di parte sarebbero troppo forti. Sappiamo bene come la semplice sfumatura di un discorso, l’uso di una parola piuttosto che di un’altra sia in grado di stravolgere completamente il significato di una frase e quindi di un insegnamento.

Marco G.

Non so se Daniel Dennett sa che Karen Armstrong, prima di cominciare a pubblicare dei libri, insegnava in un seminario teologico ebraico di tendenza liberale, mi sembra a Londra, perchè quello era l’unico lavoro che aveva trovato, e che le permetteva di scrivere. Tutto bello in teoria ma la realtà, per ora, è che i soldi per lo “studio” delle religioni li hanno soprattutto le stesse religioni, intese come organizzazioni religiose, e che il modus operandi della maggior parte di esse è: “qui c’è un piatto di minestra, ma se lo vuoi devi dire che qui c’è scritto così…”

lik

I musulmani neri non hanno avuto solo un ruolo di portatori di speranza, ma anche di antisemitismo, come per esempio Louis Farrakahn di nation of islam. Già la maniera in cui viene presentato da Colucci questo corso è parziale ed ideologico. Quanto alla Armstrong, mi sembra ben poco laica, procede ad una riabilitazione di un fondamentalismo di qualsiasi religione soft, per combattere il fondamentalismo violento.

Marco G.

Per me Karen Armstrong è una studiosa che innanzitutto conosce molto bene la materia di cui scrive e non parte da presupposti ideologici, quindi è perfettamente “laica”, cioè autonoma rispetto a tesi preconcette, come ad es. quella secondo cui il fatto di ricostruire in modo analitico e dettagliato la storia e le ragioni del fondamentalismo, per ciò stesso lo “riabilita”. Tu metti la Armstrong sullo stesso piano di Farrakhan che non ha sicuramente mai avuto credenziali accademiche…

lik

@ Marco
Ma chi ha mai messo la Armstrong sul piano di Farrakhan? Anzi la Armstrong non la conosce nessuno e le sue teorie non contano nulla, le teorie invece di Farrakahn sugli Ebrei che si sarebbero arricchiti grazie alla tratta degli schiavi invece nelle comunità nere sono conosciute eccome. Dipende poi cosa vuol dire “laico” per te? Se per te proporre Tariq Ramadan (omofobo e favorevole a corsi di creazionismo in alternativa all’evoluzionismo) come antidoto al terrorismo islamico è essere laici, abbiamo due opinioni diverse della laicità.

Marco G.

Ramadan lo propone Introvigne non Karen Armstrong e di nuovo tra i due c’è un mondo di differenza, quasi quanto con Farrakhan. ..Introvigne E’ uno di quelli che dice quello che fa comodo a chi paga il suo pranzo, e non conosce un decimo di quello che conosce Karen Armstrong. La quale non ha “teorie” semplicemente perchè, com’è ovvio, la ricerca non funziona così… Per farla breve, non credo proprio che Daniel Dennett condividerebbe le tue opinioni su Karen Armstrong, e anche per la “laicità” puoi chiedere a lui…

lik

@ Marco G.
Non me ne frega nulla di quello che pensa Daniel Dennet, Introvigne non propone Ramadan, anche perché è antiamericano e antisraeliano. Ho detto che la Armstrong è ignorante? Semplicemente definisce l’illuminismo come una violenza originaria.

lik

Tra l’altro in inglese la traduzione del termine laicità non esiste.

Marco G.

Forse Karen Armstrong quando ha detto questo non aveva ancora letto Roy Porter, nessuno è perfetto… quanto a “laico”, a me “secular” sembra una traduzione plausibile, non è il caso di essere troppo letterali…

Stefano Chiaudano

@lik

mah, prova a cercare laicity o secularity su google o su un dizionario aggiornato di inglese.

Daniela

sono un pò scettica sulla validità di insegnare le religioni, a che scopo insegnare miti e leggende, a che scopo mettere in rapporto i miti e le leggende di altri popoli per poi scegliere quali si preferisce. A che scopo infarcire la testa dei bambini di favole e di dogmi? Io credo che a scuola si debba insegnare la scienza, la matematica e la storia, per bene. Questo, si che aiuterà i bambini a decidere in modo critico e a saper ragionare.

lik

@ Stefano

Appunto se esistono sono due neologismi creati in segutio al dibattito sulla laicità in Francia. Ti segnalo che per i multiculturalisti e gli islamisti il modello di “laicità” è quello anglosassone dove le identità religiose sono fissate e non si concepisce l’esistenza di ex-musulmani atei.

Marco G.

“Secularity” non si trova sul dizionario perchè si dice “secularism”. Languages are what they are and that’s it. Il punto è che “in inglese laicità non esiste” è un argomento (fallace) che utilizzano ad es. i prezzolati come Introvigne per sostenere che negli US and A la laicità non è importante come qui da noi. In realtà è proprio l’opposto: il fatto stesso di avere non una sola religione, ma addiritura una sola Chiesa, rende l’Italia molto più simile ai paesi islamici che non agli Stati Uniti dove ci centinaia di religioni o chiese.

lik

@ Marco G.

Negli USA e nel mondo aglossassone ci sono le sette che sono ancora più pericolose della chiesa cattolica. Ti segnalo che i gruppi di ex-gay vengono proprio dal cristianesimo statunistense.

Marco G.

Le sette ci sono ma sono pericolose più che altro per chi le frequenta. Quando si tratta degli US and A in Italia siamo tutti un po’ come Borat. Anche l’idea che nel mondo anglosassone le identità religione siano così “fissate” è un preconcetto. George W. Bush ha già cambiato tre o quattro chiese ma in Italia questo nessuno lo sa (e uno dei motivi principali è che il suo bellicismo è di imbarazzo per la maggior parte delle denominazioni). Il vescovo primate della National Cathedral di Washington è una donna che sostiene le ordinazioni dei gay e la sua chiesa non è una “setta” ma una delle più potenti e influenti del paese. E naturalmente negli USA c’è posto anche per gli atei come dimostra il successo dei libri di Hawkins, Harris ecc.

lik

@ Marco

Scusa, ma di che cosa stiamo discutendo? Tu non puoi applicare dei concetti provenienti dal mondo anglosassone a maggioranza non cattolica a paesi cattolici. Se è per questo la Svezia ha sancito la separazione tra chiesa e stato solo nel 1995.

Marco G.

Sto dicendo appunto che ogni paese è diverso… Gli Stati Uniti hanno “sancito” la stessa cosa nel 1791, col Primo Emendamento della Costituzione, oltre due secoli prima della Svezia…

Aleramo

La lettera di Dennett è molto bella e piena di saggezza (come si addice all’ormai fluente barba bianca) e grazie a Colucci per averla segnalata e tradotta!
Mi pare che l’obiezione di Daniela sia molto sensata (“Io credo che a scuola si debba insegnare la scienza, la matematica e la storia, per bene”) e che valga la pena di ragionarci sopra con serietà (come hanno fatto alcuni lettori sul sito originario inglese in cui la lettera è apparsa).
Noi in Italia abbiamo un’ora quasi-obbligatoria di religione. Mi pare che potremmo perlomeno pretendere che vi si insegnassero le religioni al plurale, nel senso di storia e geografia delle religioni del mondo. Non credo che sarebbe inutile, anzi; accanto alla scienza vi sarebbe anche un’idea di come il rapporto tra l’uomo e il cosmo si è formato nel tempo.
Proporre un cambiamento in tal senso sarebbe una battaglia senza speranza, ma aiuterebbe qualcuno a vedere una luce.
Aleramo

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